"Che ci fai già qui, sei rimasto solo?" Gli chiedo

"Volevo vederti" dice e non capisco se stia scherzando o lo dice seriamente.
Mostra il suo solito sorriso che farebbe cadere ai suoi piedi qualsiasi ragazza.

"Oppure ti sentivi solo, quella tipa ti ha lasciato?"

"Che tipa?"

"Quella di stamattina, le stavi mangiando le labbra" rispondo con tono un po' acido.

"Sei gelosa?" Chiede

"No, assolutamente" rispondo il incrociando le braccia al petto.

"Si certo, se vuoi posso "mangiare le labbra" anche a te" afferma sorridendo maliziosamente e facendo le virgolette con le mani.

"No no, vai da quella ragazza tranquillo, ne farò anche a meno" mormoro

Ammetti che un po' quel bacio lo volevi eh. Chi non vorrebbe un bacio da un ragazzo così bello e intrigante.
Ammettilo che sei gelosa.

"E poi sarebbe il mio posto quello, ma visto che sono una brava persona te lo lascio" gli dico

"Non c'è scritto il tuo nome sai, può prenderlo chiunque" mi risponde

Prendo la penna e scrivo 'Kimberly Brooks' sul banco dove vi è seduto Chris e gli dico "Ora c'è scritto quindi è mio"

Ridacchia così io aggiungo "poi tutte le scorse ore di economia mi sono messa in quel posto, vicino alla finestra, potevi ricordartene" affermo seria.

"Infatti mi ricordavo" il suo tono mi fa innervosire, perchè se si ricordava allora significa che l'ha fatto apposta a sedersi lì, voleva solo farmi arrabbiare.

Non starò ai suoi giochi, mi siedo al posto di fianco e faccio finta che non esista.

Ma prima gli restituisco la giacca che mi ha prestato ieri.

L'aula si è riempita e la lezione inizia.

Ogni tanto mi giro verso Christian e spesso lo trovo che mi guarda, ma non distoglie lo sguardo, anzi mi sorride.

Quando ormai manca poco alla fine della lezione, mi si avvicina e mi sussurra ad un centimetro dal mio orecchio "sei bellissima anche oggi" il suo fiato sul mio collo mi fa rabbrividire, ma sono brividi di piacere. Non me l'aspettavo mi dicesse ciò, infatti arrossisco in imbarazzo e lui ridacchia.

Mi avvicino anch'io a lui e quando sono ad un centimetro dal suo orecchio mormoro "tu invece sei bruttissimo anche oggi"

Dopo 2 secondi la campanella suona fortunamente e prima che lui possa ribattere, noto solo la sua faccia stupita e corro verso il corridoio per dirigermi verso la mensa.

Riprendo a passo normale, ma subito mi si affianca Christian.

"Dove credi di andare ragazzina, cosa hai osato dire? Che sono brutto?" Mi dice e dal tono serio che usa sembra che non stia scherzando.

"Si proprio così" affermo continuo a camminare indifferente.

"Guarda i miei muscoli, se vuoi dopo puoi venire a casa mia così te li mostro meglio" ride e mi unisco anch'io.

Arriviamo in mensa, vedo Trevor in lontananza e gli faccio segno di venire con me.

"Ciao Trev,  ti presento Chris, anche se  probabilmente vi siete già conosciuti"
Dico.

"Si appunto" afferma Chris e usa un tono sgarbato perciò gli dico una gomitata che però non avrebbe fatto male nemmeno ad un bambino.

Ci sediamo al tavolo e presto ci raggiungono tutti gli altri.

Mentre gli altri parlano e ridacchiano tra loro, io racconto la mia giornata a Trevor, le ore un po' pesanti tralasciando la conversazione nella lezione di economia con Christian.

"Dovevi vedere la faccia della professoressa quando è entrata in aula la mia compagna, apparte il ritardo, aveva i capelli tutti spettinati, la maglietta un po' alzata e le labbra gonfie, chissà cosa avrà pensato, poi tutta la classe è scoppiata a ridere" dice Trev.

"Si, la mora qualche minuto prima era con me" afferma Chris con tono malizioso. Ignoro il suo commento.

"Lezione divertente almeno te dai" mormoro e ridacchiamo, mentre Chris ci guarda male.

"Chris pomeriggio ti va di venire a casa mia?" Chiede Tricia con sguardo provocante. Non me l'aspettavo sinceramente da lei, pensavo fosse una ragazza seria, e non una di quelle che vogliono solo farsi tipi a caso.

Magari si vedono per studiare insieme

Dal tono che ha utilizzato deduco che non avrebbero di certo studiato se si fossero visti.

"No, ho gli allenamenti" risponde Christian e tiro un sospiro di sollievo nella mia testa. Pensare a lui e lei a letto mi disgusta leggermente.

"Dai per favore, ci vediamo prima, anch'io ho allenamenti cheerleaders" ribatte Trish e si avvicina lentamente a lui.

"Ho detto no" in tono acido.

"Nervoso il ragazzo eh" sussurro e spero che nessuno mi abbia sentito.

"Cosa hai detto ragazzina?" Mi chiede Chris.

"Ho detto che mi sembri un po' nervoso, calmati" ormai l'avevo detto.

"Non sono nervoso, siete voi che mi fate innervosire" si alza e esce dalla mensa con la sigaretta tra le labbra.

"L'ora di pranzo è finita, ora vado a casa ci vediamo domani" saluto gli altri ed esco seguita da Trev.

"Che freddo eh, c'è un venticello" mormora

"Già"

"Devo passare a prendere mia sorella a scuola ci vediamo domani" Mi dice

"A domani" Mi si avvicina e mi abbraccia. Ricambio sentendo due occhi puntati su di me, anzi su di noi. È Christian. Appoggiato al muretto.

Trevor gira l'angolo, mentre io mi incammino verso casa mia.

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