Capitolo 27: "Restiamo insieme"

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Cameron stava rimettendo a posto le proprie cose che in quei giorni si erano accumulate sulla scrivania ed in giro per la stanza.
“Serve una mano?” chiese Jonah osservando la scena da lontano.
Cameron stava rimettendo tutto a posto, ma sembrava che contemporaneamente stesse cercando qualcosa senza sapere cosa realmente fosse.
Il compagno di stanza non lo degnò di una risposta, così decise di propria iniziativa di aiutare l'amico a rimettere a posto le proprie cose.
“Potresti almeno ringraziarmi.” disse sbuffando Jonah prendendo uno dei quaderni di Cam e mettendolo in ordine sulla scrivania.
“Mh, grazie.” disse Cam sovrappensiero.
Quel ragazzo si comportava in modo molto strano, non che di solito Jonah frequentasse persone molto normali anzi, i suoi amici erano totalmente fuori di testa.
Non sapeva cosa stava cercando, ma quando trovò il portafoglio di Cam pensò che si trattasse di quello, ma quando glielo sventolò sotto gli occhi il ragazzo in questione gli disse di metterlo su una mensola qualsiasi, come se non gli importasse niente.
Cosa diamine stava cercando quel ragazzo?!
“Trovata!” esclamò tutto felice ad un certo punto sollevando una piccola chiavetta usb.
Subito il Cameron si precipitò al computer collegandovi la chiavetta e iniziando a guardare ogni singola cartella che gli si apriva davanti.
“Di che si tratta?” chiese Jonah incuriosito da tutta quella euforia.
Per la seconda volta il ragazzo fu tranquillamente ignorato e continuò a guardare lo schermo del computer.
Jonah stava iniziando ad innervosirsi e Cam sapeva che quello non era un buon segno, ma in quel momento il ragazzo sembrava preso da ben altro.
“Cam vuoi dirmi che cazzo stai facendo?! Mi fai preoccupare amico!” disse quasi urlando il moro.
Non gli piaceva perdere la pazienza, ma chi lo ignorava ci riusciva abbastanza facilmente.
Cameron per la prima volta sembrò accorgersi della sua presenza e finalmente si girò a guardarlo con uno sguardo interrogatorio, come se il motivo della sua rabbia non fosse il suo comportamento irritante e fuori dal normale.
“Ti serve qualcosa?” chiese Cam alzando il sopracciglio e guardandolo con fare sospetto.
Jonah stava per dare i numeri, non pensava che quella giornata sarebbe stata così tanto snervante... E non era ancora finita!
“Posso sapere di cosa si tratta?” chiese Jonah sospirando ed indicando la chiavetta usb.
Cam guardò per un'attimo lo schermo e poi sorrise facendo spazio all'amico per farlo sedere al suo fianco.
Jonah sospirò e gli si sedette di fianco.
Cam non parlò molto, stava continuando ad aprire cartelle su cartelle per trovare chissà cosa.
Il castano aveva uno strano sorriso malinconico sul volto e questo di certo non sfuggì a Jonah.
Il moro quindi decise di aiutarlo almeno un minimo.
Prese Cameron per i fianchi, facendolo sussultare, e lo spostò tra le proprie gambe, per fagli appoggiare la schiena al proprio petto e per poterlo abbracciare da dietro.
"Wow allora anche tu sai essere dolce!" esclamò Cam fingendosi sorpreso.
In tutta risposta Jonah appoggiò il mento su una sua spalla e gli soffiò dietro l'orecchio facendogli venire qualche brivido.
Cameron sorrise e continuò a cercare.
"Trovata!" esclamò attirando l'attenzione di Jonah che subito guardò lo schermo.
Il cursore era su una cartella di nome "Leila".
Riconoscendo il nome della sorella di Cam, Jonah strette maggiormente a se l'amico, per confortarlo ed aiutarlo.
Appena la cartella si aprì vide che la maggior parte erano foto e riportavano tutte le date di quando erano state scattate, ce ne erano alcune risalenti addirittura a 15 anni prima!
"Ti va di vederle con me?" chiese dolcemente Cameron.
Jonah annuì ed istintivamente diede un bacio sulla guancia di Cam.
Fu qualcosa di nuovo anche per il moro, non si era mai comportato così con nessuno, solo con Zack e con Austin quando erano piccoli, ma in quel momento sentiva che Cam aveva bisogno di lui e lui avrebbe dovuto aiutarlo come meglio poteva.
"Sai, dovresti confortarmi più spesso, diventi dolce." disse Cameron aprendo la prima immagine che raffigurava lui e sua sorella su una spiaggia.
"Non approfittare troppo di me Luxuary!" rispose a tono Jonah cercando di tirarlo un po' su di morale.
Le immagini si assomigliavano più o meno tutte.
Sempre quella strana ragazza coi lunghi capelli castani che al sole sembravano quasi d'oro e con quegli occhi particolari, uno color nocciola e l'altro di un verde tutto particolare.
Qualche volta c'era anche Cam in quelle foto ed erano quelle che gli strappavano un sorriso.
Poi ad un certo punto comparvero anche altre persone nelle foto.
"Chi sono loro?" chiese Jonah indicando i ragazzi che si trovavano tutti su un prato all'ombra di un albero.
"I miei fratelli." disse Cameron, come se fosse ovvio.
"Ma quanti siete?!" chiese stupito il moro.
"Siamo 6 in tutto, Daniel è mio fratello maggiore, Alice che è mia sorella maggiore, ci sono Peter e Klaus, poi io e Leila che è la più piccola." disse indicando piano piano tutte le persone.
Quando cambiarono immagine Cam indicò anche i suoi genitori, Jonah si stupì di quanto i figli a dire il verso somigliassero al padre e soprattutto si accorse che tutti e sei i ragazzi avevano quel fascino particolare della madre.
"E lui invece? Non dirmi che hai un'altro fratello?!" disse Jonah sorridendo ed indicando un'altra persona in un'altra foto.
Cam si mise a ridere così tanto che per poco il computer non cadde.
Jonah non capì la reazione tanto esagerata dell'amico, ma tutto gli fu più chiaro quando gli spiegò.
"Questo è Jarred, un mio amico, il mio ex e anche il ragazzo che ha una cotta per Leila." disse Cameron una volta che le risate lo lasciarono parlare normalmente.
Jonah sbarrò gli occhi.
Dalla foto si notava che quel ragazzo indubbiamente era legato sia a Cam che a Leila, dato che li stava abbracciando, ma mai avrebbe pensato che il castano avesse avuto un ragazzo così bello prima di Alex.
Capelli castani, occhi color smeraldo e un sorriso mozzafiato.
"Ma è bellissimo..." disse Jonah senza accorgersi di aver dato voce ai suoi pensieri.
"Lo so." disse Cam ammiccando e guardando di sfuggita l'amico.
"Perché vi siete lasciati?" chiese Jonah sperando di non toccare un tasto dolente.
"Semplicemente era innamorato di mia sorella ed io per amor suo scelsi di supportare i suoi sentimenti e lo spinsi a dichiararsi... Sai, io volevo sempre il meglio per lei e volevo che fosse felice, sapevo che con Jarred lo sarebbe stata, ma non face in tempo a vivere quella felicità..." disse con un filo di voce.
Jonah strinse maggiormente Cam e gli accarezzò il dorso di una mano per confortarlo.
Cameron apprezzò molto quel gesto d'afferro e decise di aiutare anche lui il suo amico.
"Jonah, senti... Ultimamente c'è qualcosa che non va tra te ed Austin? Intendo dire... Più del solito, ecco..."
Per il moro era qualcosa di totalmente nuovo che qualcuno si preoccupasse dei suoi problemi col cugino, così ebbe un'attimo di esitazione, ma poi decise di parlare comunque.
"L'altra sera è successa una cosa, ci siamo chiesti scusa e ci siamo riavvicinati almeno un po'. Volevo che tutto tornasse come prima, ma poi mi accorsi che niente sarebbe potuto tornare come prima, quindi da quel momento sto cercando di prendere tempo, per riflettere e cercare il modo migliore per parlare con mio cugino. Sai bene quanto sia testardo." disse Jonah sorridendo.
Cam si era voltato un minimo e lo aveva guardato in faccia.
Capiva cosa voleva dire e sapeva che quella era la soluzione migliore, ma forse non lo era per Austin.
La cosa era complicata.
Cam avrebbe voluto dire qualcosa per confortarlo, ma appena aprì bocca la porta si aprì, rivelando la figura di Austin che aveva appena varcato la soglia.
"Cameron, puoi lasciarci soli?"

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