Breakfast [smut]

Comincia dall'inizio
                                    

Rientro in stanza togliendo l'asciugamano dai capelli, ancora molto umidi. Camila non è in stanza.

Decido di vestirmi, ma non trovo i vestiti che mi sono portata, forse li ho lasciati in auto.

"Cerchi questi?" Mi dice una voce fin troppo conosciuta, mi volto: lei è lì, in piedi, col suo sguardo beffardo, mordendosi il labbro e dondolando la busta con dentro le robe.

Annuisco e faccio per avvicinarmi, tenendomi l'asciugamano, accertandomi che non cada.

Prendo la busta velocemente e mi volto di nuovo, non reggo il suo sguardo, non riesco a resisterlo.

Appoggio la busta sul letto e la apro, non trovando però l'intimo.

"Camila, dove sono mutande e reggiseno?" Chiedo, pensando che le avesse viste.

"Uhm, fammici pensare, potrei averli indossati per sbaglio", dice facendo scorrere una mano sotto la maglietta, che poi toglie, mostrando di aver indossato il mio reggiseno.

Continua a provocarmi: "Ops, vuoi che te lo restituisca?" Deglutisco, non riuscendo a spostare lo sguardo dal suo seno.

Poi fa scivolare una mano sull'elastico dei pantaloncini, che lentamente abbassa, piegandosi e dandomi ampia visione del suo sedere.

Indossa il mio intimo in pizzo e le sta divinamente.

Si avvicina a me, che tento invano di controllare le pulsazioni che sento al basso ventre.

"Allora, Lauren, li rivuoi o no?" Mi richiede alludendo agli unici due capi che indossa, baciando e mordendomi il collo.

A questo punto, decido di dargliela vinta, non posso più resistere. La sollevo, ha le gambe allacciate alla mia vita. La porto fino alla parete, la premo contro di essa. Le nostre intimità sono alla stessa altezza, ancora divise dall'asciugamano e dalla sottile stoffa di pizzo.

La bacio, passando la lingua sulle sue labbra aspettando che mi dia l'accesso. Non passa molto prima che me lo consenta, affondo con la lingua nella sua bocca. La bacio nel modo più passionale possibile, facendo pressione col bacino contro al suo.

Con le mani vago, dal collo, alle clavicole, fino al seno. Quest'ultimo tocco la fa staccare dalle mie labbra e gemere leggermente. Questo mi libera le labbra, con cui vado subito a torturarle il collo.

Mentre lo faccio, slega il nodo del mio asciugamano, che cade ai miei piedi, lasciandomi completamente nuda sotto i suoi occhi.

Mi stringe il seno. La porto sul letto stendendomi su di lei. Le nostre lingue riprendono la danza interrotta prima.

Mi sollevo, tenendo una sua gamba tra le mie, e una mia tra le sue. La coscia di una è a contatto con l'intimità dell'altra.

Inizio a muovermi, piano, per torturarla un po', quasi mi supplica, gemendo il mio nome.

Inarca la schiena, questo mi permette di slacciarle il reggiseno, che le andava leggermente più grande, ma che libera un seno minuto e sexy.

Continuo a dare spinte e sento chiaramente di essere già bagnata contro la sua coscia. Lei chiede di più, lo fa il suo corpo per lei.

Scendo, le sfilo il pezzo di stoffa, che mi aiuta a togliere sollevando il bacino. Mi fermo a guardarla, ammirando il suo corpo.

Mi abbasso sul suo seno, leccando il bottoncino del seno destro e stuzzicando l'altro con la mano. Presto si induriscono entrambi e lei ansima sempre di più sotto di me. Decido quindi di accontentarla, traccio con la lingua una linea immaginaria sul suo ventre, fino ad arrivare al punto che le crea involontarie reazioni.

Mi concentro su quello, facendo movimenti circolari e sentendola perdere il controllo, si solleva per guardarmi proprio quando faccio entrare un dito dentro di lei. Si lascia andare di nuovo sul letto. Geme sempre più rumorosamente all'aumentare della velocità, trovo un punto che la fa contorcere, faccio entrare un secondo dito mentre prendo a succhiarle il clitoride.

Sento le pareti interne stringersi attorno alle mie dita, e viene rilasciando umori che continuo ad assaporare.

Ribalta la situazione poco dopo, non si dà nemmeno il tempo per riprendersi.

Con la lingua mi stuzzica il collo e scende con la mano verso la mia intimità. Quando arriva, mi sussurra all'orecchio "Sei bagnata, Lauren", poi morde il lobo.

Quel gesto mi provoca enormi scariche di piacere, ma ho bisogno di più. Lei lo capisce e senza soffermarsi troppo entra dentro di me con due dita. Spinge e aumenta la velocità, "Vieni per me, Lauren" mi dice. Non riesco più a trattenere i gemiti, mi lascio andare completamente quando poggia le sue labbra attorno al clitoride. Tremo sotto di lei.

Mi bacia e si accascia affianco a me, facendo cerchi immaginari con le dita sul mio petto, aspettando che mi riprenda.

"Ti amo Lo" mi dice incastrando i suoi occhi nei miei.

"Anche io Camz" concludo prima di posarle un lento e casto bacio sulle labbra.

——————————————————

Spazio autrice:
Forse non vi aspettavate un capitolo smut. Comunque, è un esperimento, potrei decidere di eliminarlo, in quanto rimuoverlo non intaccherebbe la storia.
Spero, ad ogni modo, che vi sia piaciuto, a presto!

GoodbyeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora