"Waah! Non mi sono mai sentita così soddisfatta prima d'ora." mi stiracchiai tirando indietro le braccia, mentre aspettavo che la professoressa passasse per ritirare le verifiche. Mi alzai, raggiungendo i miei amici con lo zaino in spalla e dirigendomi a mensa con un Lay sempre assonnato che mi pendeva letteralmente dalle spalle.
Mi ero abbuffata in una maniera incredibile a mensa perché la sera prima non ero riuscita a finire la cena a causa di Luhan e della sua arrabbiatura, mentre quella mattina ero troppo stanca per poter ingurgitare qualcosa.
"Woah, vacci piano piccola vacca" esclamò Lay con una risata, quando tossii a causa di un pezzo di pizza andatomi di traverso, e mi diede la sua bottiglietta d'acqua. Dopo aver bevuto mezzo litro d'acqua ripresi a mangiare, questa volta più lentamente.
"Hey unicorno, come mai non mangi niente?" chiesi al ragazzo riccio accanto a me, che aveva lo sguardo perso nel vuoto e due borse sotto gli occhi che avrebbero fatto invidia a qualsiasi panda degno di quel nome. Si girò verso di me, guardandomi come se fosse appena uscito da un chissà quale cerchio di pensieri.
"Ho provato a fare di tutto per passare il sonno, ma ho solo ottenuto un tremendo mal di testa.. aish! Perché oggi fa così freddo?" si sfregò le braccia stringendo le spalle e battendo i denti, e io inarcai un sopracciglio. Lo abbracciai per cercare di dargli un po' di calore, era strano che sentisse freddo con tutto quel sole. Lo feci appoggiare con la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi, poi gli misi una mano sulla fronte e l'altra la misi sulla mia. Lay era bollente rispetto a me.
"Oh mio dio! Lay, tu scotti! Vieni, ti accompagno in infermeria!" esclamai preoccupata, alzandomi e aiutando anche lui a fare lo stesso. I nostri amici ci guardavano anche loro preoccupati per Lay, così feci un segno che stava a dire 'torno tra poco' e presi il mio amico sottobraccio.
"Si, mamma." mormorò sarcastico, barcollando leggermente quando si alzò dalla sedia ma seguendomi comunque verso l'uscita della mensa.
"Hai 38.5. Ragazzo mio, ti conviene tornare subito a casa. Vai a prepararti, intanto io contatterò i tuoi genitori" commentò l'infermiera dopo aver controllato il termometro. Lay annuì stancamente ed uscì dalla stanza insieme a me.
"La campanella è già suonata da un pezzo.. ti conviene tornare in classe, altrimenti finirai nei guai." borbottò aprendo l'armadietto per prendere le sue cose e richiudendolo.
"Tranquillo, ho detto a Tao di avvisare il professore." lo guardai preoccupata, appoggiandomi all'armadietto di fianco al suo. "Appena torni a casa prenditi un'aspirina, mettiti a letto e vedi di riposare, okay?"
"Nae, nae.. sei più protettiva di mia madre, lo sai?" scherzò facendomi ridacchiare leggermente, con voce piuttosto bassa e rauca. Lo abbracciai per qualche secondo prima che se ne tornasse in infermeria per aspettare l'arrivo dei suoi genitori.
"Cerca di guarire presto!" gridai mettendo le mani a coppa intorno alla bocca, ricevendo solo una mano sventolata in aria a mo' di saluto da parte sua. Rimasi lì per qualche secondo, poi sorrisi e mi diressi a passo veloce verso la mia classe, impaziente di finire subito le due ore rimanenti per poi tornare a casa.
"Sono tornata!" esclamai chiudendomi la porta della villa alle spalle e lasciando le scarpe all'entrata. Mi diressi in salotto per cercare uno strano ragazzo dai capelli mossi e due occhi color nocciola, visto che non avevo ricevuto nessuna risposta.
Dopo aver perlustrato il piano inferiore salii al piano di sopra, bussando alla porta della sua stanza e aspettando una risposta che neanche quella volta arrivò.
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All monsters are human.
FanfictionIl padre di Kelsey, una sedicenne dolce e simpatica, è un guaritore di mostri, e a causa di questo suo strano lavoro deve andare in America per un anno intero. Per questo Kelsey è costretta a prendersi cura di una creatura per metá umana che suo pad...
Sick unicorn.
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