Dopo essermi messa una camicia da notte rosa mi stesi nel grande letto cercando di riscaldarmi, ma come da una settimana a questa parte, non c'era più il corpo possente di Harry a circondarmi, così ci volle più del previsto.
"Tesoro." buttai gli occhi al cielo cercando di trattenermi dal sorridere.
"Imparerai mai a bussare?" gli chiesi senza guardarla.
"Oh, zitta." sentì i suoi passi avvicinarsi lentamente. "Tieni, mangia qualcosa, oggi non hai toccato cibo." disse con un vassoio in mano, ora accanto a me. Mi misi a sedere, senza contraddirla, oggi mi sono resa conto che non importa quanto io stia male, devo nutrire mio figlio, devo imparare che per 9 mesi, questo corpo non sarà solo mio e di Harry, devo nutrirlo e devo prendermi più cura di me stessa, per il nostro primogenito.
"Grazie." sussurrai cominciando a mangiare l'arrosto cosparso di salsa. "Nessuna notizia?" gli chiesi mentre era ancora in piedi accanto a me, nessuno aveva il diritto di sedersi sul nostro letto, sono le regole.
"No tesoro, mi dispiace tanto." neanche oggi, Harry aveva promesso che mi avrebbe inviato almeno un messaggio al giorno, eppure... neanche uno. Scossi la testa cercando di allontanare il pensiero, continuando a mangiare, nonostante il mio stomaco chiuso. "Buonanotte." mi accarezzò il volto e dopo aver preso il vassoio che avevo sulle gambe, uscì dalla stanza.
Mi stesi nuovamente nel letto, dopo aver lavato attentamente i miei denti, le lenzuola erano nuovamente fredde, mentre avvicinavo la testa al cuscino di Harry, in modo da sentire ancora una volta il suo odore, purtroppo però le lenzuola erano state cambiate ieri, quindi non potei far altro che immaginare.
Sentì la porta aprirsi nuovamente, continuai a tenere gli occhi chiusi, sperando che Becca se ne andasse.
La sentì avvicinarsi al letto, lentamente, corruggai la fronte quando i suoi passi erano più pesanti del solito...
Strinsi tra le mani il cuscino quando sentì il fruscio dei vestiti, sospirai pesantemente mentre i suoi passi continuarono ad avvicinarsi al letto. Sentì la sua cintura essere slacciata e le sue scarpe essere buttate qua e là.
Sentì la parte del letto dietro di me affondare, potevo già sentire il suo profumo. Una brezza di freddo entrò sotto il piumone mentre lui ci si copriva.
Si avvicinò a me e mi circondò con un braccio, mentre sentivo il mio cuore affondare. La sicurezza che quelle braccia tatuate riuscivano a trasmettermi era disarmante. "Ciao piccola." sussurrò lasciandomi un sensuale bacio sulla guancia, e poi un altro e... no.
Mi girai di botto a guardarlo. "Mi avevi promesso che mi avresti chiamata, eppure non l'hai fatto." Vidi il suo sorriso crescere, così come il mio broncio da bambina.
"Non avevo previsto che nel bosco di Bussonlandia non c'era campo." mi baciò lentamente le labbra stringendo il mio corpo al suo. "Mi sei mancata." sussurrò salendo sul mio corpo, in modo possessivo, come se fossimo circondati da persone e lui volesse far capire a tutti che ero solo sua, e di nessun altro. "Ho sognato di prenderti dall'ultima volta che l'ho fatto." cominciò a baciarmi il collo facendomi gemere.
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"Devo parlarti." dissi sussurrando con la testa nell'incavo del suo collo. Le sue mani accarezzavano il mio corpo riscaldando ogni parte sulla quale posava le dita, mentre la coperta giaceva ai nostri piedi, visto che ora la stanza sembrava l'inferno.
"Di cosa?" prese una sigaretta mettendola tra le labbra, ma la rubai prima che potesse accenderla. "Che fai?" chiese con la fronte aggrottata.
"Non posso stare in mezzo al fumo." dissi alzandomi su un gomito guardandolo dall'alto.
"Pensavo che ti piacesse l'odore del fumo." disse dolcemente posando una ciocca dei miei capelli dietro all'orecchio.
"Mi piace." annui guardando i suoi profondi occhi verdi. "Sono sicura di essere incinta." lo guardai attentamente per capire la sua reazione. Spalancò gli occhi, si rabbuiò e scosse la testa alzandosi dal letto facendomi cadere pesantemente sul morbido materasso.
"Che cazzo dici?" mi urlò contro un paio di minuti dopo, appena finì di fare avanti e indietro per la stanza. Mi coprì il corpo con il piumone visto che senza il suo corpo accanto la stanza sembrava molto più fredda. "Rispondi!" urlò ancora facendomi sobbalzare.
"Cosa ti aspettavi Harry? Non abbiamo mai usato precauzioni." lo guardai tirarsi i capelli violentemente, "Qual'è il tuo problema? Infondo siamo marito e moglie, tu stesso hai detto che dovrai avere un erede!" alzai la voce anch'io.
"Sì cazzo, ma non così presto!" urlò ancora più forte avvicinandosi a me. "Sai cosa facciamo ora?" si avvicinò a me e si sedette lentamente sul letto. "Chiamiamo un ginecologo per toglierlo." spalancai gli occhi guardando i suoi, arrabbiati e posati sul mio grembo coperto.
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The King And His Queen H.S
Fanfiction[Completa] Il mondo è diviso in dieci monarchie, due di loro si stanno per intrecciare. Dopo la morte del re Styles suo figlio Harry è stato incoronato, due anni più tardi Hope, la principessa di Grootlattia, compie finalmente 18 anni. Non si sono...
Capitolo 21
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