Chapter 34 - The guilty party

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- Hai fatto anche troppo per noi Cloe, hai accettato più di quanto fosse giusto – Will era serio – perché dovremmo accettare che tu porti anche questo peso? Non abbiamo fatto altro che complicarti la vita, meritavi di continuare a percorrere la tua strada senza due come noi –

- Voi due siete la ragione per cui continuo la mia strada – gli ricordò la ragazza e sfiorò la sua guancia con le dita – mi sono sentita persa e sola Will, credevo di non farcela, di non essere abbastanza forte da poter affrontare il mondo. Soltanto voi due mi avete sempre incoraggiato! –

- Dopo questa cosa abbiamo chiuso – disse prontamente Jess – sarà l'ultima cosa che facciamo per la gang, nessuno di noi vuole restare in questo mondo, cercheremo un'altra strada –

Lei sorrise – ne sono felice ... -

- Andrà bene, è una promessa ok? – Mormorò Will.

- Ok –

I tre si abbracciarono forte, scambiandosi un bacio, lei era terrorizzata ma non lo diede a vedere, voleva credere alle loro parole, convincersi che sarabbe andata bene, che alla fine sarebbero stati liberi e felici. Will manteneva sempre le sue promesse.


All'interno del pub intanto la tensione non era scemata, Konnor e Skull erano rimasti ai loro posti a fissarsi in silenzio.

- Hai una sorta di piano? – Chiese Konnor a un tratto – o vuoi piombare nel suo covo con gli elicotteri come nei film –

L'altro alzò gli occhi al cielo – Ci sto riflettendo e, pensadoci bene, avevo anche una soluzione che non contemplasse lo spargimento di sangue. Non il nostro almeno –

- Ti ascolto, sono proprio curioso – mormorò il rosso scettico.

- Voglio consegnare Harley –

Ci fu silenzio all'inizio, Konnor non era certo di aver sentito bene ma non vide incertezza negli occhi di Skull che lo fissava insistentemente.

- Stai parlando sul serio? – il ragazzo era stupito – se glielo consegnamo lo ammazzerano o peggio ancora ... -

- Sarebbe la soluzione a ogni nostro dannato problema! Guarda, è stata colpa sua fin dall'inizio! Non impara mai la lezione, stiamo rischiando una faida per nulla ... solo perché è annoiato e gioca a manipolare gli altri!- Sbottò il moro.

- Solo perché ti sei fatto abbindolare dalle sue cazzate non vuol dire che possiamo condannarlo a morte ... - Gli fece notare Konnor.

- Forse, oppure si tratterebbe solo di giustizia per una volta e sarebbe quello che si mertia dopo tutto il male che ha fatto –

- Magari lo sta scontando ogni giorno, la punizione per lui probabilmente è essere se stesso ... - Riflettè il rosso.

- Dovremmo metterla ai voti, dirlo ai gemelli ... -

Prima che il boss potesse aggiungere altro una figura catturò la sua attenzione, Laurell era appena entrata nel locale, era meravigliosa dovette ammettere il ragazzo dentro di sé con profondo rammarico. Non era sola ovviamente, una donna come lei raramente era senza accompagnatore, non conosceva il tipo ma sembravano parecchio intimi. Il quadretto non sfuggì neanche a Konnor che sospirò tentando di attirare l'attenzione dell'amico.

- Skull ... -

- Lascia perdere, è colpa mia ... - Disse a denti stretti il moro – abbiamo avuto una discussione e l'ho trattata male ... -

- Trattata male? Beh, non sentirti in colpa. Lei ti sputa in faccia da quando ti ha incontrato quindi non preoccuparti se sei scortese ... - Ironizzò.

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