Parte senza titolo 2

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L'IMPERO DELLE STELLE

L'ALBA OSCURA DELLA GALASSIA


Capitolo 1

Killin! Disse la giovane donna bionda con gli occhi verdi, rivolta al compagno. Caro, puoi fare una passeggiata sul sentiero del mare con il piccolo, intanto che preparo il pranzo? Va bene, rispose l'uomo con gli occhi vivaci. Egli aveva un fisico atletico e temprato come una buona parte degli ufficiali della Marina Oligarchica. Si girò verso il figlio che giocava sul pavimento dell'abitazione, un bimbo che aveva alcuni centikalon di età, e lo strinse forte a sé. Il bimbo fece una debole resistenza, ma poi seguì il padre di buon grado. L'uomo diede un bacio di arrivederci alla propria compagna ed uscì dall'abitazione, dalla caratteristica forma tondeggiante, tipica delle costruzioni civili di quel pianeta. Su Kunes, il pianeta periferico su cui vivevano, il tempo scorreva più lentamente rispetto alla frenetica attività che si svolgeva a bordo delle navi stellari militari su cui era imbarcato l'ufficiale di marina. Stava trascorrendo alcuni giorni galattici standard di riposo tra una missione e l'altra. Da quando era cominciata, la guerra con i Triklin stava mettendo a dura prova la tenuta dell'Oligarchia che guidava gran parte del Genere Umano da molti ultrakelton. Fortunatamente su questo piccolo e operoso pianeta l'eco delle battaglie fra le due razze sembrava essere lontano. Killin si ritrovò sulla strada con in braccio il piccolo figlio; l'aria era calda e la giornata luminosa. I due soli del sistema erano ben alti nel cielo di colore verde azzurro. Alcuni gruppi di persone camminavano senza eccessiva fretta verso diverse destinazioni. Qualcuno parlava della guerra iniziata da poco, e si diceva certo che sarebbe terminata rapidamente con la vittoria degli Umani. Nessuno si sentiva preoccupato per i combattimenti. In effetti le notizie erano manipolate dagli alti vertici militari e politici e non venivano mai divulgate in modo completamente veritiero. Nemmeno Killin sapeva la globalità della situazione riguardo alla guerra. Comunque, aveva deciso che in quei giorni di riposo avrebbe cercato di dimenticare la propria condizione di militare e si sarebbe dedicato alla propria famiglia. Appena fuori dal piccolo centro abitato, incrociò una strada che era poco più di un sentiero, e cominciò a percorrerla con il piccolo bimbo sulle spalle. Il bimbo rideva quando il padre si metteva a correre facendo finta di essere un grosso Ulvor, tipico animale erbivoro del pianeta. Giunsero finalmente in cima alla collina e l'ufficiale vide il vasto mare di colore violetto che si stendeva sotto di loro. La fresca e piacevole brezza accarezzava i loro volti. Sostarono alcuni centikalon sul punto più alto dell'altura. Killin non si stancava mai di quel luogo: il paesaggio e le sensazioni che provava lì erano veramente uniche. Ad un certo punto il piccolo cominciò ad essere nervoso ed il padre capì che aveva fame; era ora di fare ritorno a casa. Eccoci! Disse alla compagna una volta dentro l'abitazione. La donna li accolse con un sorriso e prese in braccio il bimbo rassicurandolo. Quindi si sedettero al tavolo e cominciarono il pranzo. La giornata proseguì in modo sereno fino a sera quando il video comunicatore di Killin risuonò nell'abitazione. Ah, sei tu Umarth, disse l'ufficiale. Non puoi fare a meno dei miei consigli nemmeno in licenza, aggiunse in modo scherzoso Killin. In realtà volevo vedere che non ti divertissi troppo senza di me, rispose Umarth. Purtroppo caro il mio Soprintendente, aggiunse Umarth, siamo stati richiamati in servizio sul nostro amato incrociatore per una missione urgente di scorta a quella inutile bagnarola della corazzata Kaliper. Domani, quindi dovremo riprendere il servizio; sembra che la guerra non sia la gita che tutti noi pensavamo che fosse. Ho capito, disse mestamente Killin; ci vediamo domani allora. Arrivederci a domani, disse Umarth e scusami con la tua splendida compagna per la brutta notizia che ti ho dovuto dare. La donna bionda cercò di forzare un sorriso, fingendo di minimizzare la cosa, ma ciò non le riuscì molto. A Killin bastava uno sguardo per capire il pensiero della propria compagna.

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⏰ Last updated: Apr 21, 2018 ⏰

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