<<Se ti dicessimo dove si trova, tu andresti direttamente da lei e l'unica cosa che otterresti sarà solo il dolore>> disse con tono calmo Capricorn, cercando di persuaderla da quella decisione avventata.
<<Dolore? HO PERSO MIA MAMMA E ADESSO MIA SORELLA, STO GIÀ SOFFRENDO ABBASTANZA! ORA L'UNICA COSA CHE MI FAREBBE SENTIRE MEGLIO SAREBBE SOLO VEDERLE! >> disse con tono disperato.
Voleva osservare un ultima volta i loro volti, anche se ritratti solo su delle foto. Voleva solamente dare un addio che non avrebbe mai accettato, prima di poter intraprendere una nuova via della sua vita.
Una vita senza sua sorella Michelle, senza sua madre Layla e senza i suoi fratelli. Senza la felicità che un tempo era sicuramente stata la fonte della loro meravigliosa famiglia.
<<Alzati Lucy-sama,ti faccio strada>> le disse Spetto, guardandola per pochi attimi.
Sorrise a quanto potesse assomigliare alla madre, a quanto aveva preso da lei.
La bambina la fissò e contenta l'abbracciò. <<Grazie mille Spetto-san!>> esclamò, contenta di essere riuscita a convincerla.
Quest'ultima ricambiò la stretta e, come faceva la mamma quando era ancora in vita, le accarezzò la testa dolcemente.
<<Capricorn, tu resta qui. Accompagno io Lucy-sama>> il diretto interessato annuì solamente, senza nemmeno guardarle.
<<Fate solo attenzione a non farvi scoprire da Jude, non approverebbe tutto questo>> disse solamente, con il solito timbro di voce serio.Entrambe annuirono, non preoccupandosi troppo dell'uomo che ormai stava passando la sua vita nel suo ufficio. Uscirono dalla stanza e si diressero dove era stata sepolta la sorella.
<<Lucy-sama, qui è dove sono sepolti i nonni della signora Layla e del signor Jude>> la informò Spetto, sorridendo malinconica.
Lucy non ascoltò quello che le aveva detto, si era incantata a vedere il posto dove l'aveva portata.
Non era molto distante dalla villa; un arco di siepe si apriva a loro e un'area rettangolare si presentò davanti ai loro occhi. In quel luogo erano stati piantati molti fiori così tanti che ce n'erano di ogni genere e di ogni colore; dalla rosa rossa a quella gialla, ai tulipani alle viole e via così.
I ciliegi erano tutti in fila per due lati e le lapidi erano tutte di seguito una a fianco all'altra. Un paesaggio bellissimo ma che portava con se un'aria malinconica e triste.
Se ci faceva caso, Lucy poteva notare che alcuni fiori erano i preferiti di famiglia segno che questa specie di "cimitero"era stato realizzanto secondo le loro preferenze.
Spetto indicò la lapide della sorella dove era stato inciso il nome, la data di nascita e quella della morte.
<<S-Spetto-san,con...che s-scusa giustificò...la sua morte?>> le chiese spaventata dalla risposta, mentre la guardava con occhi liquidi.
La donna rimase in silenzio per un pò e poi prendendo il fiato parlò. <<incidente stradale, ovviamente non ha voluto far vedere il corpo agli agenti, se no avrebbero capito che era stata uccisa>>Lucy non sapeva cosa dire. La polizia, i medici e gli agenti credevano veramente alle parole di jude? E se li corrompeva? Nessuno si era interessato alle cause di queste morti? Nessuno si era posto due domande? Come faceva jude a svignarsela sempre? Troppe domande senza risposte, sapeva benissimo che questi "incidenti" non sarebbero finiti doveva solo capire chi erano i prossimi.
All'improvviso si sentirono i rintocchi del campanile, segno che era l'orario in cui dovevano rientrare in casa.
<<Lucy è ora, dobbiamo andare>> l'avvisò Spetto.
La bambina annuì, alzò lo sguardo verso il cielo e sorrise.
Alla mamma e a sua sorella piaceva tantissimo vedere il tramonto ogni sera e adesso potevano farlo ogni volta che lo volevano.
Senza far rumore rientrarono in casa mentre lucy si dirigeva in camera sua. Spetto controllò dove fosse il signor Jude e come doveva immaginarsi era nel suo ufficio; piano bussò alla porta e quando la voce tuonante dell'uomo che ne era all'interno rispose entrò.<<Signor Jude, Lucy-sama non ha riportato gravi ferite e adesso è in camera sua che riposa>> disse rigida. Da quando era cambiato, pure l'aria aveva fatto lo stesso.
Jude non la guardò e non si degnò di mostrare attenzione nemmeno alle notizie che le aveva detto.
<<Bene, riferiscile che ritorna virgo dal suo viaggio e per stasera la voglio a cena alle otto>> disse, mentre continuava a scrivere indisturbato.<<Sarà fatto signor Jude. Con il suo permesso io mi dileguo>> finì, facendo un piccolo inchino e voltandosi raggiunse la porta uscendo dall'ufficio dirigendosi in cucina per preparare la cena.
Spetto era l'unica a sapere che cosa era successo veramente a Virgo, il viaggio era solo una scusa. Era sparita un anno fa e tutti credevano che fosse partita per un viaggio all'estero dove le avevano proposto un buon lavoro e questo era ciò che Jude aveva raccontato alla famiglia, ma non era la verità.
Spetto aveva ascoltato diverse volte le conversazioni che si scambiavano tra i due e molte delle volte finivano sempre con urla e grida da parte di Jude.Nel frattempo che la verdura si riscaldava, Spetto ne approfittò per andare verso la camera di Lucy e di avvisarla della cena a cui doveva essere presente. Bussò un paio di volte e quando vide la porta aprirsi, entrò.
<<Lucy-sama, le preparo l'acqua per il bagno. Per la cena invece deve scendere per le otto>> le disse, dirigendosi verso la stanza apposita, preparando il necessario.
La bionda annuì, prendendo l'accappatoio e ciò che le serviva per fare un bagno.
<<La vasca è pronta, alle otto meno dieci la chiamo>> ritornò dopo circa dieci minuti nella camera, trovando la bambina già pronta.
<<Grazie spetto-san>> disse solamente, e quando uscì lasciandola sola andò in bagno.
Si spogliò degli abiti che portava e entrò nella vasca, rilassandosi grazie all'acqua calda. Questo elemento le ricordava una persona a lei speciale: Acquarius. Era la migliore amica di sua madre, la conobbe quando aveva due anni ma poi non la vide più.
Chissà dove sarà adesso pensò.
Si lavò bene i capelli passandoci lo shampoo e il balsamo, poi passò al corpo con il bagnoschiuma; dopo essersi sciaquata uscì e si avvolse nell'accappatoio che aveva portato asciugandosi successivamente prese il phon e asciugò i capelli pettinandoseli.
Appena ebbe finito indossò un vestito bianco panna con delle ballerine nere ai piedi.
Quando sentì la voce di Spetto giungerle alle orecchie, uscì dalla camera e lentamente scese le scale.
Guardò la tavola già apparecchiata con tutte le pietanze servite; si sedette composta e aspettò l'arrivo di suo padre che appena lo vide accomodarsi e mangiare, lo imitò. <<Lucy, ho una notizia per te>> disse all'improvviso, prendendo una cucchiaiata della sua zuppa.La bambina tossì facendo andando di traverso il boccone che aveva preso.
<<Mi...Mi dica padre>> balbettò, guardandolo con paura.Già che aveva parlato con quel tono il discorso non poteva iniziare in un buon modo.
<<Ho incontrato un uomo che ha un figlio della tua età, forse un anno più grande, e mi ha proposto un matrimonio combinato tra sei anni ed io ho accettato>> spiegò tranquillamente, non guardando nemmeno l'espressione che era nata sul volto di Lucy.
Infatti ne era completamente scioccata. Come aveva potuto?
<<C-Cosa?>> riuscì solo a dire, mentre poggiava le mani sulle ginocchia.<<Hai sentito bene>>
Può essere un padre così spregevole? Così menefreghista? Aveva fatto tutto da solo senza nemmeno consultarla.
Il matrimonio? Che andava al diavolo, era l'ultima cosa che voleva.ANGOLO AUTRICE
eccomi di nuovo a rompervi le scatole,ahhh cribbio,buona pasquetta e pasqua in ritardo,mi sono dimenticata sorry😭,e tornando a noi spero che il capitolo vi sia piaciuto lasciando una stellina che mi farà felice,anche se lo sono sempree :)))))
Byyyeeee gisy:)
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[NALU]Cʀɪᴍɪɴᴀʟ: ɪʟ ᴅᴇsᴛɪɴᴏ ᴛɪɴᴛᴏ ᴅɪ ʀᴏssᴏ
Fanfiction[COMPLETA] Nel suo sangue aveva la stirpe Heartfilia, in un modo o nell'altro ci sarebbe stato per sempre la firma sul suo corpo che lei era la figlia dell'uomo che più odiava. Un padre che si era rivelato una bestia, che aveva distrutto la famiglia...
「3.Goodbye sister」
Comincia dall'inizio