Alta infedeltà

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Un tamburo batteva nella nostra testa ad un'intensità tremenda. ci sedemmo sul letto senza nemmeno aprire gli occhi, ma potevamo percepire che questi non erano i nostri letti e nemmeno le nostre camere.

Aprimmo lentamente gli occhi e il mal di testa aumentò di colpo «Finalmente vi siete svegliate. Vienite di là in cucina che vi prepriamo la colazione, appena vi sentirete meglio dovremo parlare.»

Li fissammo negli occhi, erano nervosi e incazzati. Avevamo esagerato ieri sera e lo sapevamo, ma di certo loro non possono dirci quello che possiamo e non possiamo fare.

Mangiammo tutto quello che ci avevano preparato, eravamo affamate e più vedevamo la nostra colazione, più ci veniva fame. Ma il fatto che fra poco ci avrebbero dovuto parlare, ci spaventava da morire. La reazione che avevano avuto la sera prima sia nei messaggi che facccia a faccia, ci aveva fatto capire quanto in realtà loro fossero incazzati. Del viaggio non ricordiamo molto anche perchè ci addormentammo appena salita in macchina.

Loro erano qui, seduti davanti a noi che fissavano ogni nostro minimo movimento, il loro sguardo era sicuramente più rilassato ma si notava lontano un miglio che erano infastiditi.

«Ora possiamo parlare?» chiesero

Li guardammo negli occhi e accennammo un si con la testa.

(Carmine e Alen)«vi rendi conto di quello che avete fatto? Eravate ubriache perse, siete state avvinghiata ad un altro tutta sera, ballavate e scherzavate con tutti»

«sapete, non so voi, ma le persone in discoteca di sicuro ballano e parlano con gli altri»

«Non scherzate con noi, vi stiamo parlando seriamente»

«Non abbiamo fatto niente di male, abbiamo fatto quello che farebbe ogni ragazza in discoteca. Volete parlare seriamente con noi?, allora rispondete a questa domanda, Giovanna e Barbara?»

«Cosa centrano adesso?»

«C'é lo state chiedendo davvero? Loro sono le vostre fottute mogli , non noi, mettetevelo in testa»

Incazzate ci diregemmo in giardino. Senza più aspettare la loro risposta, ci incamminammo verso il giardino, ormai tutto quello che avrebbero potuto dire erano solamente stronzate perchè alla fine Giovanna e Barbara erano un problema e grande. Noi di sicuro non volevamo essere le loro amante.

«Dove andate ora? » urlarono

«In un posto dove non dobbiamo sentire le vostre cazzate»

Uscimmo in giardino e ci lasciammo cadere sulle amache.

Dovevamo prendere una pausa da quella litigata oppure saremmo esplose. Non ci piace litigare, esce sempre il peggio di noi, diventiamo davvero antipatiche e odiose.

Sentimmo qualcuno venire verso di noi , ti prego no, ci stavamo rilassando e non volevamo continuare anche qua,

«Possiamo sederci?» chiesero dolcemente

Rimanemmo sorprese dalla loro dolcezza, ma al contrario loro gli rispondemmo acide. Loro ci piacevano davvero, ci facevano impazzire per ogni cosa che facevano, stavamo iniziando a provare seriamente qualcosa per loro. Ovviamente per loro nulla era così, eravamo solo un passatempo.

Loro si buttarono sulle amache

«Che cazzo fate? »

«Sentite ragazze, per favore, scusateci . abbiamo esagerato e ne siamo consapevoli, voi non siete nostre non possiamo comandarvi. voi ci fate uscire di testa, avervi visto vicino a quei ragazzi ci ha fatto morire dentro, chiedete agli altri, noi avevamo voglia di spaccare tutto quello che ci circondava. Perdonateci, vi chiediamo solo questo!»

Girammo la testa per guardarli, «Ragazzi , voi ci piacete molto... ma ci sono loro , noi non siamo nessuno»

Ci guardammo negli occhi, nessuno aveva più il coraggio di parlare. Era solo un gioco di sguardi che però riuscivano a dirsi più di mille parole.

Li volevamo. Volevo fossero nostri all'istante.

«'Fanculo tutto»

Dopo questa frase, senza nemmeno pensarci ci fiondammo sulle loro labbra . ci scrutarono dalla testa ai piedi e poi si soffermarono sulle nostre bocca e dopo qualche secondo le loro labbra erano appoggiate alle nostre.

Non ci staccammo nemmeno per un secondo e ormai i loro vestiti erano sparsi sul prato .Loro sorrise dolcemente , La loro bocca si posò sul nostro collo e i brividi correvano per tutto il nostro corpo, non capivamo più nulla i loro baci ci stavano stregando.

Per un secondo tornammo alla realtà e con un gesto brusco li staccammo dai nostri collo.

Il loro sguardi preoccupati ci fissavano e capirono subito a cosa stavamo pensando.

«Loro non sapranno nulla di tutto questo» dissero

«ci sembra di vivere in un episodio di Alta Infedeltà»

Loro scoppiarono a ridere ma poi ripresero a baciarci con più intensità di prima mentre le loro mani scorrevano lungo tutto il nostro corpo.

Lo facemmo lì, per la prima volta insieme, su un amaca con il vento che soffiava .

Lo volevamo più di qualsiasi cosa e dopo questo capimmo che provavamo qualcosa di forte per loro.

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