Chapter Nineteen

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"Anche ora Alysea, non ti odio neanche un poco... spero solo che troverai la felicità che da sempre cercavi, ti sarò per sempre grato" disse il ragazzo asciugandole il volto pieno di lacrime e sorridendogli.

Jacob sarebbe stato l'ultimo ad ascoltare quelle parole di addio che sperava non arrivassero mai.

"Grande Alpha" lo salutò Alysea

"Cacciatrice" la provocò il ragazzo.

"Vedo che hai dimenticato di cosa sono capace" Rise la ragazza.

"Chiedo venia" si arrese Jacob

"Penso che sia arrivato il momento anche per te che tu mi ascolti..." disse diventando seria

"Grazie Jacob, per avermi riportata in vita, per avermi fatto ridere, piangere e arrabbiare. Sei stato accanto a me in ogni singolo momento, in ogni singola difficoltà eri sempre pronto a sostenermi o a combattere al mio fianco.
Non mi piace pensare che abbia scelto la persona sbagliata, perché io non ho scelto nessuno. Entrambi fate parte del mio cuore ed entrambi vi amo incondizionatamente...tu per me sei una fonte d'ispirazione e ciò che ci unisce, la stima che proviamo l'uno per l'altra, non svanirà mai." Disse infine la ragazza sorridendogli dolcemente.

"Sai già tutto ciò che provo, sei stata l'unica donna della mia vita che io abbia amato più del mio branco Alysea, e lo farò per sempre."

Alysea rivolse un ultimo sguardo a tutti i presenti e sussurrò un «grazie» mentre una lacrima rigava il suo viso, poi si rivolse allo stregone lì presente e gli diede il via per iniziare.
La ragazza si stese lungo un'altare di marmo, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare, Jacob aveva chiesto allo stregone di farla addormentare così che non sentisse dolore e Grindos fece come egli gli aveva detto.

Nella mente di Alysea riecheggiava uno dei ricordi che le erano più a cuor; prima della battaglia finale Cris l'aveva portata a lago e le aveva organizzato un pic nic, l'unico mai avuto.

Flashback
Quel giorno Londra, stranamente, era illuminata da un sole cocente, le nuvole erano quasi inesistenti e l'aria, seppur invernale, sembrava essersi riscaldata di poco.
Cristopher aveva pensato bene di farle una sorpresa, nonostante le forti difficoltà che stavano passando, voleva regalarle un giorno speciale.
Si recò al lago ed iniziò a posizionare in mezzo al prato una tovaglia ricamata e su di essa cibi vari: tramezzini, frutta, dolci. Quella sarebbe stata la loro giornata.
Seppur Alysea non ricordasse molto del loro passato, Cris avrebbe fatto in modo che condividessero altri ricordi.
In quei giorni i due si vedevano sporadicamente poiché la ragazza era intenta ad allenarsi con i tre branchi affinché Clifford venisse sconfitto definitivamente, così il ragazzo voleva rendere il tutto più che perfetto.
Quando la sentì arrivare, Cris si posizionò di fronte al pic nic.

"Cristopher che ci fai già qua?" sorrise la ragazza impacciata.

"MiLady è giusto che dopo molteplici allenamenti, lei abbia il giusto riposo" le rispose il ragazzo, spostandosi e lasciando che Alysea vedesse il ben di Dio che aveva preparato.

"Sei pazzo" rise.

I due si sedettero sul telo, iniziarono a parlare di ogni cosa; parlarono di quanto fosse bello il tempo quella giorno, del fatto che Alysea fosse arrabbiata con l'alpha dei mangia morte perché troppo arrogante, parlarono di Cris e dei suoi ricci ribelli.
Quella era la tipica giornata di due persone normali, anche se di normale avevano ben poco, e il tutto lo rendeva ancora più romantico.
I loro sguardi, le farfalle nello stomaco da parte di entrambi, le mani che si cercavano ma mai avevano il coraggio di stringersi, erano per la prima volta così persi l'uno dell'altra.

"Ti sfido" le disse all'improvviso Cris

"In cosa?" Domandò

"Visto che il tempo è così bello, ti sfido a farci una nuotata in questo bel lago" le rispose

"Tu devi essere pazzo, sarà gelato" Rise lei

"Come? Due persone come noi, totalmente anormali, pensi che possa frenarle un po' di acqua gelida?" La provocò.

Di tutta risposta la ragazza si alzò in piedi e si tolse la maglia per poi passare ai pantaloni.
Era la prima volta che Cristopher ammirava il suo corpo nudo, nonostante ancora indossasse l'intimo, riteneva che ciò che aveva di fronte assomigliasse a qualche divinità. Il fisico longilineo e tonico poteva far invidia a qualunque modella, e il ragazzo sapeva di trovarsi in grosso pericolo.
Cris  la guardò e le sorrise mentre Alysea si avvicinava al lago per accertarsi che la temperatura fosse un minimo accettabile, quando mise la punta del piede in acqua e costatò che la temperatura era più che fredda si girò nella direzione del ragazzo e con uno sguardo che chiedeva pietà gli disse che non sarebbe riuscita a fare il bagno.
Cristopher allora si spogliò la prese in braccio e si gettò in acqua, la ragazza gettò un urlo e cercò di liberarsi dalla presa del ragazzo.
Erano più che vicini, le loro labbra erano a pochi centimetri, il luogo, loro, era tutto perfetto; Cris l'avrebbe voluta baciare, come d'altronde anche Alysea non si sarebbe ritirata, anzi ardeva dentro di se la voglia di assaporare quelle labbra rosee del ragazzo, ma egli spostò il viso abbracciandola.
Cristopher si maledì da solo per non essere riuscito a baciarla, tuttavia erano riusciti solo da poco tempo ad aprirsi l'uno all'altra e credeva che non fosse ancora pronta.

"un milione di parole non potrebbero esprimere quanto mi sento al sicuro tra le tue braccia" sussurrò la ragazza mentre Cris le baciava l'incavato del collo.
Restarono così per una manciata di minuti mentre si lasciavano cullare da quelle sensazioni, mentre intorno a loro non esisteva nient'altro, c'erano lei, lui e il loro segreto amore.

Mentre i battiti della ragazza si facevano sempre più lenti e dal suo viso scendeva Una lacrima ricordando quel momento, Cristopher stava tornando in vita; Grindos aveva portato a termine il suo compito.
Dopo circa qualche minuto gli occhi del ragazzo si aprirono all'improvviso mentre quelli della ragazza si chiudevano per sempre.
In un primo momento Cris era estremamente confuso, ma quando mise a fuoco le figure che aveva di fronte e notò i loro sguardi tristi seppur felici di averlo di nuovo fra loro, capì ciò che aveva appena fatto la ragazza.
Si alzò immediatamente in piedi e per un attimo si sentì la terra crollare sotto ai suoi piedi quando vide il corpo della ragazza di fianco a lui ormai privo di vita, afferrò la sua mano sperando di ricevere una stretta.

"Che cosa hai fatto?!" sussurrava fra se e se mentre Niel appoggiava una mano sulla sua spalla, il ragazzo piangeva disperato, baciò le sue labbra credendo che si sarebbe risvegliata come nelle favole ma sfortunatamente quella era la vita reale e seppur la loro fosse una vita al di fuori dal normale, Alysea non era sotto alcun incantesimo se non quello della morte eterna.
Grindos impietosito da quel momento decise di non prendere il cuore della ragazza come precedentemente accordato e andò via senza dire una parola, aveva ricevuto qualcosa di più importante quel giorno: quando addormentò Alysea, riusciva a vedere nella sua mente ciò che lei stava vivendo e quelle sensazioni, l'amore che era riuscito a vivere attraverso la mente della ragazza , era stato il regalo più bello perché un'amore  del genere non sarebbe stato in grado di vederlo in nessun altra persona.

Completa- You Are My Eternal LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora