-Perché diavolo fanno tutti così?-
Chiesi gridando a Matthew, mentre gli altri stupendi cercavano di spingersi via.
-Non l'hai sentita la Brown? Nessun minuto in più e nessun minuto in meno. Chi consegna anche un solo minuto in ritardo ha automaticamente il compito annullato!-
-Cosa?!-
Potevo accettare i compiti a sorpresa e tutte le altre pazzie che le saltavano per la testa, ma quello era davvero troppo! Fortunatamente alla fine tutti riuscimmo a consegnare in tempo il compito, anche se alcuni come Victoria e Francesca avevano dato foglio bianco. Finita la prima ora, la seconda la Brown ci lasciò liberi, così da avere il tempo di corregge una parte dei compiti, mentre la terza ora avevamo il professore di ginnastica: il professor Dan Green, come si faceva chiamare lui "Mr.Green". Doveva avere circa 40 anni, era stempiato e indossava sempre una tuta da jogging verde. Anche se era in un'età diciamo "avanzata" era molto atletico. Come avevo scritto nel tema, ero un tipo abbastanza pigro e scansafatiche, che odiava ed era incapace in ogni specie di sport. Ma solo perché non me ne importava molto, e quindi non mi applicavo abbastanza. Quel giorno però fu la prima volta che sperai di giocare a calcio! Forse era l'aspetto bonario che lo nascondeva, ma Mr.Green era un tipo molto duro, che ci faceva fare per l'intera ora flessioni o giri della palestra!
Ed ecco spiegato perché tutti avevano l'abitudine di chiamarlo "Mr.Spaccaossa".
- Signor Spacca... ehm, Mr.Green... corriamo da quando siamo scesi in palestra!-
Gridò con il poco fiato che le rimaneva Victoria.
-Ah Hamilton! Perché non prendi esempio da Garland? Insieme Matthew è la migliore nella mia materia.-
Effettivamente Francesca e Matthew si davano molto da fare. Sia chiaro, da Matt me l'aspettavo, ma da Francesca un po' meno.
Finita finalmente l'ora, andammo distrutti in mensa. Ci sedemmo al solito tavolo, e mentre Roxanne sparlava Mr.Spaccaossa, Helena prese i suoi libri e andò via.
-Ehi, dove vai?-
Helena non rispose, ma al suo posto lo fece Matthew.
-Helena fa parte del "Club del libro". Il martedì e il giovedì alcuni studenti si ritrovano in biblioteca a leggere durante la lezione, mentre il pomeriggio fanno una vera e propria riunione.-
-Ci sono altri club oltre questo?-
Quando pronunciai la domanda, al nostro tavolo si aggiunse Sarah Sullivan, altra mia compagna di corso.
-Sei James Black, giusto? Io sono Sarah e faccio parte del comitato scolastico!-
-So chi sei...-
Senza far caso alla mia risposta, la ragazza continuò.
-Qui al Liceo Thompson abbiamo tantissimi club pomeridiani! C'è quello di Lettura, coordinato dalla professoressa Brown. C'è il "Club di Psicologia" coordinato da Miss Sibilla. Naturalmente abbiamo anche il "Club Sportivo", capitanato da Mr.Green, il "Giornalino Scolastico", coordinato da Roxanne e il "Club di Dibattito", capitanato naturalmente da me! Ce ne sono molti altri, ma questi sono i più popolari.-
Sarah aveva parlato così velocemente che per poco non mi girava la testa, ma in compenso sapevo di più sulla questione. Per adesso però non mi importava molto di far parte di un club, così decisi di rimanerne senza uno. Da quel che avevo capito Matthew e Francesca erano in quello sportivo, Roxy in quello del giornalino scolastico mentre Martina e Valentina non ne avevano uno, proprio come me. Finita la ricreazione tornammo in classe, trovando davanti la cattedra la Brown invece di Church.
-Cos'è, è morto?- Chiese Martina, facendo ridere l'intera classe.
-No, il professor Church è vivo e vegeto. Sa cosa sta per morire? Il suo voto di lettere! Ho corretto tutti i temi e devo dire che alcuni mi hanno davvero colpito. Carter, Black, Finnigan, Fletcher...potreste seguirmi?-
Tutti e quattro ci alzammo, un po' preoccupati e un po' curiosi di quello che stava accadendo. La Brown ci portò in biblioteca, per poi farci sedere in un grosso tavolo al centro. Era la prima volta che entravo in quel posto, e purtroppo non potevo osservarlo con la dovuta attenzione.
-Ascoltatemi bene ragazzi. Ho controllato i vostri temi e devo dire che ne sono rimasta molto soddisfatta! Carter...come mi aspettavo hai eseguito un ottimo compito.-
Helena prese il foglio che le porgeva la professoressa, e senza dire una parola sorrise soddisfatta.
-Patrizia...anche tu sei molto brava, ma devi ancora affinare la tua tecnica di scrittura.-
Anche Patrizia non disse nulla, guardando però con occhio storto Helena. Stessa cosa successe ad Harold, solo che il ragazzo ebbe un espressione depressa. Infine fu il mio turno.
-Black...davvero, non mi aspettavo che consegnasse un compito così ben fatto. Ha uno stile suo, che riesce a rapire chi legge. Proprio come Carter è il mio fiore all'occhiello!-
Presi il foglio e come gli altri non dissi nulla, facendomi però scappare un sorriso. Helena poi mi lanciò un'occhiata allegra.
-Signorina Brown, perché ci ha portato in biblioteca? Forse per non far demotivare troppo i nostri compagni?- Chiese Patty, aggiustandosi gli occhiali.
-No Patty, la vera ragione è che, dopo aver fatto vedere i compiti al preside, quest'ultimo mi ha dato un'idea. Ultimamente c'è un concorso di scrittura, e avevo pensato di iscrivervi tutti e quattro. Siete i migliori nella classe, perciò ricredo in voi!-
-Ma...e se uno di noi N-Non è sicuro?- Balbettò Harold.
La Brown sorrise malignamente, aggiustandosi gli occhiali proprio come Patty.
-Non ho chiesto la vostra autorizzazione. Siete già iscritti, quindi quando ve lo dirò dovrete pensare a cosa scrivere per il concorso. Potete tornare a lezione.-
Anche se non proprio contenti, tornammo tutti e quattro in classe. Come al solito le due ore di Church passarono velocemente e finì la scuola. Purtroppo quel pomeriggio Helena era impegnata con il club, così decidemmo di non uscire. Avrei in questo modo passato il pomeriggio a studiare e pensare a quel concorso. Non sapevo ancora di cosa si trattasse, ma sembrava essere un peso troppo grande per le mie spalle!
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Quella Pazza Comitiva
Teen FictionJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...
Capitolo 7: Il tema
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