"Tanto non te la presto", e faccio la linguaccia.

   "Antipatica."

Parliamo un po' di ciò che potrebbe indossare al matrimonio, arrivate, pranziamo con un'insalata leggera in un ristorante del centro commerciale e ci mettiamo alla ricerca del vestito perfetto. Per fortuna mamma è alta e snella!

...O per sfortuna? Avrà scartato almeno 7 vestiti per l'indecisione solo perché non potrebbe prenderseli tutti, e adesso non riesce a decidersi su un vestito lungo blu e uno leggermente sopra il ginocchio bianco con i fiori verde Tiffany.

   "Allora, che mi consigli? Giulia? Mi stai ascoltando?!"

Mi giro e vedo mia madre davanti al camerino con entrambi i vestiti in mano, ancora.

   "Eh sì scusa stavo guardando quel vestitino skater in vetrina...mh...te l'ho detto, a me piace più quello con i fiori!"

   "Ma anche questo blu..."

Non la faccio finire.

   "Eh vabbè ma' scusami, mi chiedi un parere e poi fai così. Prendi quale vuoi e non ne parliamo più. Entrambi costano un occhio, e anche se possiamo permetterceli non avrebbe senso prenderli entrambi. Che devo dirti? Fai la conta..."

   "Va bene...vada per quello blu"

   "Sempre tu sei! ...Mamma, non vorrei dire, ma sono le sei"

All'improvviso, sentendomi dire l'orario, si avvia alla casa e, pagato tutto, torna a lavoro, mentre io rimango un po' qui al centro commerciale. Prendo un altro rossetto da M•A•C, perfetto per il look di stasera, una collana carinissima da Forever 21 e il vestitino visto nella vetrina del negozio di prima. Guardo l'orario: 19:23. Perfetto. Con le borse in mano, vado in gelateria, per evitare di ingozzarmi come una dannata al Blackout. Finisco la coppetta, si fa per dire: era enorme, di gelato, e vado alla fermata del bus per tornare a casa.

19:56. Torno sotto la doccia. M'insapono per bene, metto lo shampoo e sciacquo. Ripeto tutto tre volte, la terza volta metto il balsamo al posto dello shampoo, e giù di nuovo, sotto l'acqua, per sciacquare tutto. Mi asciugo per bene, torno in camera  e mi vesto per la serata ( ). Mi trucco, asciugo i capelli, spruzzo un po' di sea-salt spray per dargli volume e mando un messaggio a Cassie.

   "Eccoci, scendi".

Afferro la clutch, dò un'ultima sistemata ai capelli e, quando esco, trovo l'auto di Zac nel vialetto.

   "Ehi, Morris, sbrigati! Sta per iniziare!", dice Cassidy ad alta voce.

Salgo in auto, saluto tutti e Zac mi stampa un bacio sulla guancia, un bacio dolcissimo.

Gli sorrido debolmente, le guance diventano rosse. Alle 22:00 spaccate siamo dentro il Blackout, in tempo per l'inizio del concerto. Ci sono tutti, e Bethany sembra abbia legato già molto con Josh. Prendiamo dei drink al bancone, quando iniziano a suonare ci mettiamo in mezzo alla folla a saltare e cantare. Il terzo gruppo suona "Ever fallen in love" in una versione un po' più rock dell'originale. Zac, al quale sembra piacere molto la canzone, mi prende le mani e cominciamo a ballare facendo anche un po' i cretini durante il ritornello. Finita la canzone, un grande applauso riempie la sala. Ci fermiamo, e mentre tolgo una ciocca di capelli dalla bocca e prendo fiato, sale sul palco il presentatore che annuncia il momento di un'altra band, di cui non riesco a cogliere il nome.

   "Ehi, Kris, mi accompagni in bagno?"

   "Certo, però sbrigati, sono curiosa di vedere come suonano"

Ci dirigiamo verso il bagno: si trova vicinissimo al palco, nel lato opposto all'entrata, a sinistra, dove salgono il presentatore e le band. La porta si trova proprio di fronte alla scaletta per salire sul palco. Entriamo, c'è la fila.

"Ehi io ti aspetto fuori!"

   "Ok, vai, quando finisco raggiungiamo gli altri!"

Kris esce e io mi metto in fila. Uscita dal bagno, vado verso il lavandino, lavo le mani per bene e sciacquo un po' il viso con dell'acqua fresca per il caldo. Strano che non si senta la musica, chissà perché hanno fatto la stanza insonorizzata. Asciugo il viso con un fazzoletto ed esco fuori. Nemmeno il tempo di superare l'uscio, che la vista di Ross sul palco mi toglie il fiato e mi blocca di colpo.

   "Un altro applauso per gli R5!!!", urla il presentatore, prendendo la mano del biondino e alzandola, come si fa con il vincitore di un match di wrestling. Si sentono urla, applausi, e la risata breve di Ross al microfono, accompagnata da un "grazie, grazie a tutti".

È lì, è veramente lì. La sua pelle è illuminata dalla luce bianca dei riflettori, i suoi capelli poco più lunghi di come li portava fino a dicembre. Ha una maglietta a V bianca sotto un giubbotto di pelle nera, un paio di jeans ovviamente strappati al livello delle ginocchia e un paio delle sue immancabili Converse. È rosso in viso, e leggermente sudato, probabilmente avrà fatto il pazzo mentre cantava, come al suo solito.

Di colpo, lo vedo guardare verso di me. Mi ricompongo e scappo in una direzione a caso, sperando che non mi abbia vista. Quanto sono stata in fila? Passo davanti Kristen, purtroppo troppo vicina al palco, non avendo altri modi per scomparire. Mi vede, mi chiama, le faccio segno, ma evidentemente non capisce. Mi nascondo, cerco di raggiungere l'uscita. Ci sono quasi, sono nel buio e ahimè lungo corridoio che porta all'uscita di sicurezza, di fronte al palco. Esco correndo, giro a sinistra e avanzo un po'. Poi rallento, riprendendo fiato, e sento una mano afferrare il fianco destro e subito dopo la mia mano, stringendola bene. Chiudo gli occhi, prego che sia Zac, anche se so che non è lui. Mi giro, e tutto il nervosismo in corpo si spezza, lasciandomi il nulla, se non una fitta allo stomaco.

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