Capitolo 16 ✔️

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"Kat?" spalanco gli occhi e mi volto, senza staccarmi dal corpo di Harry, verso la porta aperta del dormitorio. Noemi, la mia compagna di stanza, mi osserva preoccupata. "Tutto ok?" fa un passo verso di noi e mi scruta attentamente "Hai pianto? I tuoi occhi sono rossi come il fuoco."

"Certo che no!" risponde Harry in modo un po' brusco. Lei si volta di scatto verso di lui e lo fulmina con gli occhi. Per un attimo mi è parso vederli cambiare di colore e diventare di ghiaccio. Sbatto le palpebre più volte e riporto lo sguardo sui suoi occhi. Che strano, sono celesti come sempre.

"E' tutto ok. Stavamo solo parlando." Intervengo io posando una mano sul petto di Harry. Lei sposta lo sguardo verso di me e sorride

"Ok." Sembra di nuovo vispa e felice come prima. Questa ragazza deve avere una doppia personalità "Ci vediamo al labirinto?"

"Certo!" rispondo con meno enfasi nella voce rispetto a lei. Mi sorride ancora una volta e se ne va. Sospiro e volto la testa verso Harry. "L'hai notato anche tu? I suoi occhi..." lui annuisce

"Sì, è stato strano. Non ho mai visto una cosa del genere." Si volta verso il punto in cui è sparita Noemi e inarca le sopracciglia. Sono sicura che la sua testolina da shadowhunter stia già pensando a qualcosa di negativo verso di lei. "Sarebbe lei la svitata della tua compagna di stanza?"

"Già."

"Bel tipetto." Borbotta ironico riportando lo sguardo su di me e sorridermi

"Ho davvero gli occhi rossi?" porta una mano sul mio volto e mi alza la testa verso di lui

"I tuoi occhi non hanno niente di strano." dice accarezzandomi lievemente la guancia con il pollice "Di solito ti diventano rossi quando ti trasformi o usi il tuo potere, ma non hai fatto nessuno dei due quindi non credo possa aver realmente visto i tuoi occhi diventare rossi. Si sarà inventata tutto per interromperci." Fa spallucce

"Lei non sopporta i ragazzi come te." Ammetto e la sua espressione confusa mi spinge a continuare il discorso "O meglio, non sopporta tutti i ragazzi in generale."

"Buono a sapersi." La tasca di Harry inizia a vibrare e lui sbuffa sonoramente. Porta una mano verso di essa e sfila il cellulare.

"E da quando hai un cellulare? Voi shadowhunter e la tecnologia non andate molto d'accordo da quanto ho capito." lo prendo in giro pizzicandolo ai fianchi. Lui sorride e sposta dolcemente le mie mani dal suo corpo

"Sono stato educato diversamente ricordi? Sono un normale shadowhunter che ha vissuto nel mondo dei mondani per un po' di tempo." Sblocca lo schermo e apre il messaggio che gli è appena arrivato "E' Zayn, dice che dobbiamo andare."

[...]

"Credo di riconoscere questo spaventapasseri" indico il fantoccio di paglia legato ad un palo alla mia destra facendo ridere di gusto Harry

"E' la quarta volta che lo dici." Ribatte guardandosi intorno. Siamo da ben venti minuti dentro questo labirinto e ci siamo già persi.

Intorno a me la gente ride e scherza, c'è chi si nasconde in angoli bui e appartati per avere un po' di intimità con il proprio partner e chi si diverte a far morire di paura gli studenti che vagano smarriti alla ricerca di una via d'uscita.

"Ci siamo persi e per di più non si è presentato nessun fantomatico "ragazzo" strano, come invece ci aveva riferito il Conclave." Dico facendo le virgolette in aria alla parola ragazzo "Stiamo facendo un buco nell'acqua, ammettilo." Diminuisco il passo e sbuffo mentre passo nervosamente una mano fra i capelli e li sposto tutti da un lato. Harry mi abbraccia da dietro tirandomi contro il suo petto e posa la testa sulla spalla che ho appena liberato dal mio ammasso di ricci scuri.

"Abbiamo girato due volte a destra e tre a sinistra." Sussurra per poi baciarmi sotto il lobo dell'orecchio. Non credo di aver mai avuto così tanti brividi di piacere come stasera. Il mio corpo reagisce ad ogni suo tocco come se fossi il suo fantoccio. Lui ha le redini di questo gioco. "Ho imparato la mappa del labirinto a memoria prima di venire qui." Ritorno alla realtà mettendo da parte le mie emozioni e mi volto verso di lui allontanandomi dal suo abbraccio.

"Hai barato!" punto il dito contro il suo petto più volte "Non è così che ci si diverte alle feste." Lo rimprovero cercando di fare la seria e poggiando le mani sui miei fianchi. Lui alza le braccia in segno di resa e sorride.

"Non sono un tipo da feste mondane." Scuoto la testa divertita. Una ragazza si scontra improvvisamente contro di me facendomi perdere l'equilibrio e finire addosso ad Harry, che prontamente mi afferra.

"Scusa." Dice lei distratta guardandomi per un nano secondo. Si sistema la giacca e riporta lo sguardo su di me. Strabuzza gli occhi e fa un passo indietro insieme alla sua amica che si porta appresso. Porto confusa lo sguardo sul volto di Harry e lui alza le spalle confuso quanto me. "Tu sei Katherine?" inarco un sopracciglio

"Come sai il mio nome?" le chiedo "Non mi sembra di averti mai conosciuta."

"Sei la nuova coinquilina di Noemi, giusto?" annuisco "Lei è sulla bocca di tutti e non solo perché è una ragazza facile."

"Ah sì? A me non ha mai dato questa impressione."

"Ha spedito la sua migliore amica in un manicomio." risponde prontamente lasciandomi di stucco

"Cosa?" diciamo in coro io e Harry. Noemi non mi ha mai parlato di nessuna ragazza

"Non dovrei parlartene." Le due ragazze difronte a noi sembrano terrorizzate e continuano a guardarsi intorno circospette. Dopo due minuti di supplice riesco a convincerle di continuare a parlare. "Sapete mantenere un segreto?" sussurra verso di noi. Annuiamo contemporaneamente "Io ero nella sua stessa scuola alle superiori quindi so più o meno come sono andate le cose prima che venissero infangate." fa un respiro profondo "Prima che la sua amica fosse dichiarata una malata mentale le ho sentite litigare per il corridoio della vecchia scuola. Credevano di essere da sole, ma io ho sentito ogni cosa. Parlavano di riti satanici e di demoni." Harry stringe la presa sul mio bacino facendomi sussultare per il dolore

"Scusa" sussurra immediatamente allentando la presa

"Il giorno dopo la sua amica è stata ritrovata nella sua camera priva di sensi. C'era sangue ovunque e il suo ragazzo disteso accanto a lei con il corpo squarciato all'altezza dello stomaco." Faccio una smorfia disgustata, ma la lascio continuare "La polizia pensava che fosse stata lei ad ucciderlo, ma non l'hanno potuta rinchiudere in carcere per mancanza di prove. Pochi giorni dopo sono venuta a sapere che ha cercato di uccidere Noemi, ma la madre l'ha beccata sul più bello e l'ha fermata. Tutti credono che sia lei la causa di tutti gli omicidi avvenuti quell'anno, ma io non sono della stessa idea." La sua amica annuisce. Appena finisce di parlare passa Noemi difronte a noi con un ragazzo a braccetto. Le ragazze indietreggiano impaurite.

"Come si chiamava la sua amica?" interviene Harry prima che le due se ne vadano a gambe levate

"Page...Page Matthew" sussurra una delle due prima di stringere la mano dell'altra, trascinarla dietro l'angolo e sparire dalla nostra vista. Porto lo sguardo su di lui in attesa che qualche cosa di sensato esca dalla sua bocca e mi spieghi cosa fare adesso.

"Se quello che ci hanno detto è vero dobbiamo avvisare il Conclave." Annuisco "E andremo a trovare Page." Strabuzzo gli occhi

"Cosa?"

"Tu sei brava e alle persone piaci. Non sarà difficile estorcerle delle informazioni." Mi prende per mano e mi tira con sé verso l'uscita

"Dove andiamo così di fretta?"

"A chiamare mio padre in un luogo meno affollato rispetto a questo." Mi indica con un veloce cenno della testa di guardare dietro di noi. Mi volto di scatto. Noemi ci sta osservando attentamente con le braccia incrociate al petto e uno sguardo tutt'altro che amichevole.

It's Not A Game || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora