<<Mi dispiace>> ammette, la testa bassa e le braccia abbandonate lungo i fianchi.

<<Ti dispiace?!>> sbotto io.

<<Sì, non so perché l'ho detto>> sussurra.

<<Scusa?! Fai sempre così, non è vero? Etichetti chiunque, giudichi in continuazione, ma la sai una cosa, Liam? Tu non sai un cazzo di me!>> sto gridando.

Approfitto del suo sbigottimento per allontanarmi come una furia. Passo in mezzo alla sala e vado spedita verso il portoncino d'ingresso. L'intenzione è quella di provare a calmarmi rimanendo da sola e poi di chiamare Gertrude per tornarcene a casa.

Ma quando mai, da quando sono qui, qualcosa va secondo i piani?

Faccio in tempo a fare solo pochi passi nel vialetto quando vengo colpita da qualcosa di duro all'addome.

La sbarra di metallo mi mozza il fiato in gola e mi fa piegare a metà, una mano sulla pancia mentre indietreggio per capire cosa succede.

Josh è tornato e si avvicina minaccioso.

<<Pensavi di potermi umiliare senza conseguenze?!>>

Tossisco e cerco di tirarmi dritta per affrontarlo.

<<Ti stai umiliando da solo, se per difenderti da me hai bisogno di un'arma>> lo sfido.

Si avventa di nuovo e fa per colpirmi ma io lo schivo, ignorando la fitta di dolore.

Nonostante i piani di calmarmi siano andati in fumo, mi rendo conto che Josh potrebbe essere un'ottima valvola di sfogo. Quando alza di nuovo la sbarra verso di me io gli blocco il braccio e lo disarmo con un unico gesto fulmineo, gettandola nell'erba.

Dietro di noi si è radunata una piccola folla di studenti ma, come prima, nessuno interviene.

Si piega in avanti e corre verso di me come un toro, mi avvolge le braccia intorno alla vita e mi spinge contro un albero. Il colpo mi svuota i polmoni di tutta l'aria che contenevano.

Adesso basta.

Mi libero dalla sua stretta e mi allontano per avere il tempo di attaccarlo. Lo colpisco alla gola con tutta la forza che ho e lui indietreggia boccheggiando. Con un circolare lo colpisco al ginocchio, facendolo stramazzare a terra. Poi, non contenta, mi fiondo sopra di lui e comincio a colpirlo in tutti i punti possibili.

Qualcuno mi circonda il petto con le braccia per allontanarmi da Josh e quella stretta mi provoca un dolore lancinante all'addome.

<<Lasciami andare!>> tossisco e il dolore aumenta.

Devo liberarmi, subito. Prendo un dito della mano che mi sta circondando e lo strattono all'indietro, costringendolo a mollare la presa e ad allontanarsi.

Mi volto e vedo Liam che si tiene il dito mentre torna da me per portarmi via.

Nel frattempo Josh si è rialzato e si sta avvicinando, ha recuperato la sbarra che avevo gettato nell'erba.

<<Non ho ancora finito con te, troia>> biascica.

Liam si para tra me e lui rivolgendogli uno sguardo assassino.

<<Sfiorala un'altra volta e te la vedrai con me>> lo minaccia.

Josh si ferma di colpo, indeciso se rischiare di proseguire o meno.

<<Non finisce qui>> sibila prima di allontanarsi.

Liam si gira verso di me, ha un'espressione angosciata e preoccupata al tempo stesso.

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