Il Coraggio di Rischiare (Dark Waters Trilogy)

5. Beyond Belief

La giovane osservò quell'oggetto, sapeva perfettamente essere identico a quello che le era stato donato da fanciulla, avrebbe potuto anche continuare a negare l'evidenza ma non avrebbe risolto nulla.
Afferrò il medaglione e, come lo ebbe aperto, lo lasciò cadere al suolo in preda allo sgomento.
La vita persisteva nello schiaffeggiarla ripetutamente e lei, ingenuamente, lasciava che questo accadesse senza opporre la minima resistenza.
Con il cuore che le pulsava nel petto, si limitò ad uscire dalla stanza e si diresse verso il ponte, mescolandosi al tumulto di mozzi e redazzatori impegnati nelle varie mansioni di bordo.
Si appoggiò al parapetto e osservò le onde infrangersi contro il fianco del vascello, frastagliato di denti di cane e concrezioni varie.
Le tornarono in mente le parole di James, le aveva detto che coraggioso non è chi non prova paura ma chi la affronta, e lei la avrebbe affrontata, sconfiggendola e superandone la difficoltà, mancava solo della motivazione necessaria.
Era stanca di dover rendere sempre conto a qualcuno, era arrivato il momento di prendere in mano il suo futuro e appropriarsi della libertà che desiderava.
Socchiuse le palpebre e si lasciò cullare dalla brezza marina che le scompigliava i capelli, il profumo del mare la aveva sempre ammaliata ma mai prima di allora si era sentita a tal punto in sintonia con esso.

Trascorse talmente tanto tempo ad ammirare l'orizzonte che ormai si era fatto l'imbrunire; i marinai erano scesi sottocoperta a riposare le membra stanche dal lavoro, pronti per rinvigorire i loro animi con un pasto e, perché no, qualche bicchiere di rum.
Sentì il legno scricchiolare alle sue spalle e voltandosi vide Shaw approcciare il parapetto, appoggiandosi accanto a lei.

"Vi chiedo solamente di lasciarmi del tempo per metabolizzare il tutto. Sono stata catapultata, senza diritto di scelta, in una realtà che a stento avrei immaginato. Sapere che coloro che ho da sempre considerato genitori hanno tramato alle mie spalle, lasciandomi all'oscuro del mio passato e mentendomi spudoratamente, mi ha distrutto"
"Non c'è nessuna fretta, spero solo che, alla fine del nostro viaggio insieme, potrai innamorarti del mare e dei suoi segreti come ha fatto tua madre. E che tu possa imparare a volermi bene, nonostante io ti abbia codardamente abbandonato" rispose Shaw appoggiandole una mano sulla spalla.
"Questo lo vedremo. Se c'è una cosa per cui posso ringraziarvi è avermi salvato dalla tomba dell'amore, il matrimonio!" disse Elise cercando di smorzare un po' la tensione, necessitava di un poco di svago.
Desiderava sentire nuovamente quella leggerezza di cui solo l'età infantile è colorata, esplorare e scoprire il mondo oltre il confine di Port Royal, lasciando che la sua vita intraprendesse una nuova strada, nonostante il dolore.
Shaw sogghignò e abbozzò un sorriso, lasciando la giovane e dirigendosi al timone della sua Red Emperor's Revenge.
Scrutò con un binocolo la distanza che li separava dall'isola di Tortuga, meta assai nota tra marinai e pirati di ogni dove, e constatò che mancava ancora qualche giorno di navigazione.

"Forza, stupidi lupi di mare, muovete quei sederoni e preparatemi una cena coi fiocchi!" urlò notando parte della ciurma a ciarlare in tranquillità e quelli eseguirono l'ordine seduta stante.
Nessuno avrebbe osato contraddirlo.

"Allora, come procede questa permanenza a bordo?" domandò lo smilzo che la aveva condotta sul vascello la notte precedente.
Il suo alito puzzava tremendamente e la ragazza cercò di soffocare il disgusto sorridendo.
"Considerato che il mio primo pensiero era che mi avreste uccisa, tutto sommato, bene"
"Povera sciocca! Non ti avremmo ucciso, piuttosto ci saremmo divertiti con il tuo corpo fino allo stremo" disse con un'ironia che fece rabbrividire Elise. Abituati a convivere pacificamente tra uomini, avevano sublimato il desiderio carnale sotto chissà quale forma di perversione che non volle minimamente immaginare.
"Dove siamo diretti?" domandò cercando di cambiare discorso.
"A Tortuga!"
Il volto del pirata si incurvò in un sorriso malizioso che lasciò nuovamente interdetta la giovane.
"E cosa ci aspetta li?"
"Il Nightcrawler" *
Elise scosse la testa pensando che il pirata la stesse prendendo in giro e continuò a girovagare lungo il ponte fino a quando capì fosse giunto il momento di ritirarsi sottocoperta, il sole si nascondeva ormai sotto la linea dell'orizzonte e i pirati stavano cominciando a spegnere le illuminazioni artificiali come da norma, alle 20:00.
Una fonte di luce nella notte avrebbe attirato solamente sciagura.

Si diresse verso il suo alloggio e si sedette allo scrittoio, osservando il suo viso riflesso nello specchio. Le sue candide guance si erano colorite per l'esposizione ai raggi solari, conferendole un aspetto più vivido e radioso, quanto meno esternamente.
Nonostante la ferita del tradimento, sentiva già la mancanza dei suoi genitori, di coloro che aveva amato fino a quel giorno come fossero tali.
E, per quanto si sforzasse, il suo pensiero andava spesso anche a James, all'ultimo bacio che si erano donati, all'amore che sperava non sarebbe appassito nel tempo, si ripromise che un giorno sarebbe tornata e lo avrebbe portato con se, costi quel che costi.
Si addormentò poco dopo sfinita fisicamente e con il cuore straziato dal lamento, aveva lo stomaco contratto a tal punto che si dimenticò di non aver mangiato quel giorno.

*Nightcrawler, (nome tratto da una serie di fumetti Marvel che adoro) è l'appellativo di un altro personaggio che sarà introdotto nel prossimo capitolo.

~Spazio Autrice~
Salve salvino (?) persone, come state? Oggi ho deciso di pubblicare due aggiornamenti, visto che questo capitolo è "di passaggio" e di fatto non succede nulla di eclatante ai nostri personaggi. Ma ammetto anche che ero ansiosa di presentarvi un nuovo personaggio, il mio preferito secondo solo a Liam😂 Come pensate sia questo Nightcrawler? Attendo le vostre opinioni e, come sempre, vi auguro una buona lettura e un buon proseguimento. Passate avanti per il sesto capitolo❤️✨
A presto, Jù