Capitolo 14: Giovedì, 5 gennaio 2012

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È incredibile.

Ieri è svenuta sul pavimento del supermercato e hanno dovuto farle una trasfusione per rimetterla in sesto, e adesso è qui che balla come se avesse vent'anni e fosse perfettamente sana.

"Buongiorno..." biascica Asia entrando in cucina trascinando i piedi, andando poi a sedersi al tavolo.

"Oh ciao amore!" esclama la mamma abbassando di nuovo il volume della musica e andando a darle un bacio. "Ma sembri stravolta! Hai dormito?"

"Sì..." risponde lei sbadigliando.

"Poco" ribatte la mamma accarezzandole i capelli. "Hai di nuovo studiato fino a notte fonda?!"

"No no" rispondo io al suo posto, con tono parecchio divertito. "È stata al telefono fino alle 3 col suo fidanzato!"

"Ma che ne sai tu?!" esclama lei arrossendo.

"Stanotte mi sono alzato perché dovevo andare in bagno, e passando davanti alla tua camera ti ho sentito dire smancerie e mandare baci! Perciò, o parlavi da sola o..."

"Che fidanzato?" chiede papà girandosi a guardarci.

"Non ho nessun fidanzato!" sbuffa Asia guardandomi male.

"E vabbè! Il friend with benefit, allora!" esclamo io ridendo.

"Nemmeno!" ribatte lei. "È un ragazzo che frequento! Ok?! Nessun fidanzato e nessun friend with benefit! Semplicemente un ragazzo che frequento!"

"Oooh!" esclamo io allargando le braccia. "E ci voleva tanto a dirlo?!"

"Tu pensa alle tue, di friends with benefit, che è meglio!" mi dice alzando la voce. "E vedi di tenere la suoneria al cellulare, che altrimenti chiamano a casa e io sono stanca di farti da segretaria!"

"Va bene, basta adesso, su!" interviene la mamma. "Tu vatti a mettere le pantofole" dice spingendomi fuori dalla cucina. "Che facciamo colazione tutti insieme, una volta tanto!"

"Non diventeremo mica come quelle sdolcinate e fintissime famiglie americane, eh?!" esclamo io.

"Certamente!" risponde la mamma con aria molto seria. "E io e papà partiremo per il weekend per lasciarti casa libera, così che tu possa fare una di quelle mega feste, invitando tutte le tue ragazze e distruggendo la casa! Va bene?"

"Come ragazze?" chiede papà allarmato. "Ne hai più di una?!"

"Ma no...!" gli rispondo io sospirando.

"No, ne cambia solo una ogni due giorni!" esclama Asia. "Più spesso di quanto si cambia i calzini, in pratica!"

"Non è vero!" ribatto io a voce alta. "E comunque non sono impegnato con nessuna, perciò faccio come mi pare!"

"Che vuol dire che fai come ti pare?" chiede ancora papà. "In che senso?"

"Ma cosa vuoi che faccia, Matteo, su?!" gli risponde la mamma. "Sono storielle da ragazzini, stai tranquillo. Dai, cuociamo i pancake!".

Sorrido tra me e me, grato alla mamma che per questa volta mi ha salvato dall'interrogatorio, e corro in camera per mettermi qualcosa ai piedi. Anzi, forse prima è meglio se me li lavo, dato che poco fa ballando ho pestato l'impasto dei pancake che la mamma ha fatto sgocciolare per terra.

Sono sdraiato sul letto ad ascoltare musica con le cuffie, quando sento vibrare il cellulare che ho nella tasca anteriore dei pantaloni; lo prendo, e vedo che è un messaggio WhatsApp di Ludo.

Ludo: "Ciao 😘!"

"Ciao 😁! Come va sulla neve?"

Ludo: "Sono tornata a casa ieri sera 😊"

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now