Dopo aver lasciato Minho in camera, Minjee era scesa velocemente raggiungendo l'ingresso. Prese il cappotto e uscì di casa dicendo semplicemente "vado da Yugy".
Camminò per un po' di tempo, d'altronde quel posto non era proprio vicino a casa, ma almeno il tragitto la aiutò a prepararsi psicologicamente. Inoltre era passata anche a prendere dei fiori freschi. Varcò un cancello, camminando per le stradine di quel posto alquanto lugubre, soprattutto a causa della nebbiolina che lo circondava; ma d'altronde era quasi dicembre.
Minjee si fermò e si accucciò davanti ad una lapide, appoggiando vicino ad essa un piccolo vasetto di gardenie bianche.
«Sai, mi dispiace tanto non essere venuta settimana scorsa. C'era il tuo compleanno e io non sono venuta a trovarti.» parlò Minjee con un sorriso amaro, guardando la foto di suo fratello. Ricordava quel giorno. Minjee gliel'aveva scattata quell'estate, quando Yugyeom decise di portarla fuori per una giornata solo tra fratelli, dopo che lei si riprese completamente. Yugyeom sorrideva. Qualche lacrima iniziò a scendere. «Sarai con la mamma adesso...»
Minjee appoggiò una piccola foto stampata, contro il vasetto di fiori, incollandola con un pezzetto di nastro adesivo che aveva già messo dietro la foto. Voleva portarla il giorno del compleanno del ragazzo, infatti era spiegazzata perché era rimasta nel cappotto per tutto quel tempo. «Non ero ancora pronta per venire qui. E lo so che una settimana non fa molta differenza, però a me è servita, sul serio...e poi, sai che ho seguito il tuo consiglio cercando di essere felice? Sto provando a superare Minho...ma penso tu lo sappia già, d'altronde vedrai tutto da lassù.»
Le parole venivano interrotte dai singhiozzi. Yugyeom le mancava davvero tanto. Era morto da un mese, ma a lei sembrava davvero molto più tempo.
«Sai, quella foto avrei tanto voluto postarla per il tuo compleanno...l'avevamo fatta quando Jinyoung se n'era andato dal vostro "appartamento" in università, ricordi? Mi manchi tanto Yugy... litigavamo un po' di volte prima nella nostra "vecchia vita". A dieci anni ti dissi anche che non avrei voluto avere un fratello, e non ricordo nemmeno il motivo per cui avevamo litigato. Vorrei tanto che tu fossi qui e vorrei tanto non averti detto quella grandissima cazzata a dieci anni. Mi manchi veramente tanto.» Minjee si asciugò le lacrime con la manica del maglione, che usciva dal cappotto essendo di una taglia più grande. «Prometto che Tao la pagherà... se solo avessi ascoltato Hyunjin quel giorno e non fossi andata da sola. Ero così arrabbiata quando ho visto Mingi morire davanti e me e mi sono buttata all'attacco senza pensare...» sorrise amaramente, continuando a guardare la foto sulla lapide. «Se avessi ascoltato Hyunjin, Minho e Jeongin non avrebbero mai usato quell'incantesimo. Alla fine la colpa è mia.»
«Non è colpa tua.» due braccia l'avvolsero da dietro, stringendola.
Minjee alzò il viso, riconoscendo immediatamente la voce. «Minho? Come hai fatto a-»
«Ho chiesto a Seungmin e Jieun, dopo che ho sentito la porta d'entrata chiudersi.» rispose Minho.
«Hai sentito tutto?»
«Non tutto. Solo la parte in cui ti prendi la colpa per non aver ascoltato Hyunjin.»
Minjee annuì, poi si ricordò di una cosa. «Minho, il sigillo.»
«Non adesso, ti prego. Stai male, non puoi chiedermi di andarmene.» rispose Minho, scuotendo la testa.
«Aiutami a parlare con Doyoung...Dobbiamo anche trovare Jungkook.»
«Parleremo con Doyoung, scopriremo se tuo padre era davvero morto, e troveremo anche Tao. Te lo prometto.»Jungkook si svegliò. Cercò di sbattere gli occhi qualche volta, ma ai suoi occhi servirono diversi minuti per adattarsi; la stanza era quasi completamente buia. Dall'odore piuttosto sgradevole e dalle poche figure che riusciva a scorgere, riuscì a dedurre che si trovava in un luogo abbandonato. La luce filtrava a malapena dalle griglie di legno del tutto rovinate; Jungkook iniziò a sentirsi inquieto. Quel posto gli metteva ansia, per non parlare delle manette che portava ai polsi e che lo tenevano legato a dei tubi dietro la sua schiena.
«Vedo che ti sei svegliato.»
Il ragazzo alzò velocemente la testa. Riconosceva quella voce maschile. Non poteva crederci. «T-tu-»
«Sorpreso Jungkook?» rise l'uomo.
«D-dove mi hai portato?!»
«Non ti sembra ovvio? Oh forse hai bisogno che ti illumini un po' la visuale.»
Una debole fiamma dorata illuminò di poco le quattro mura in cui si trovava, facendolo rabbrividire. Le pareti erano piene di scritte inquietanti, muri graffiati. Il terrore prese possesso del corpo di Jungkook. Non poteva averlo portato lì. Non poteva tenerlo lì.
«Ora hai capito?» sorrise malignamente l'uomo.
«G-Gonjiam...» mormorò il ragazzo.
Gonjiam: uno dei luoghi più infestati di tutta la Corea del Sud. L'ospedale psichiatrico abbandonato nel 1996. Da sempre si vociferava che, nonostante fosse una struttura adibita per pazienti con disturbi mentali, nemmeno il direttore stesso era clinicamente stabile; pazienti e infermieri erano più prigionieri che altro.
L'uomo fuggì nello stesso anno in cui la struttura venne chiusa, ma le persone al suo interno sparirono troppo velocemente per essere state semplicemente trasferite in altri ospedali, e questo causò la nascita di diverse leggende riguardo l'edificio abbandonato. Alcuni pensano che le anime girino ancora per la struttura.
«Non ti preoccupare, qualcuno dovrebbe portarti da mangiare ogni tanto... spero ti goderai il soggiorno. Questo posto sa essere davvero inquietante di notte.» sogghignò l'uomo. «Spero che non impazzirai prima...ma abbastanza in fretta per quando ti troveranno.»
Dopodiché, regnò nuovamente il silenzio, spezzato dai passi dell'uomo che si allontanava lentamente, lasciando il ragazzo ammanettato il quel posto orrendo.
Jungkook chiuse gli occhi, stringendoli forte. Non poteva piangere. Il buio tornò ad avvolgerlo, e i brividi iniziarono a percorrere il suo corpo infreddolito. Sperava solo che i ragazzi l'avrebbero trovato in fretta. Non sapeva quanto tempo era rimasto privo di sensi, ma ricordava parte del passato. Nonostante tutto la sua magia ancora non funzionava, oppure si sarebbe già liberato da quelle stupide manette.
Quel posto lo terrorizzava; aveva un'aria strana, c'era qualcosa che non andava.
Forse, quelle non erano solo leggende.N.A.
Buonasera!
Come state?
Spero vi sia piaciuto... e che vi abbia messo un po' di ansia 😂
Chi ha rapito Jungkook?Buonanotte!
Vi lascio la foto di cui parlava Minjee 🥺
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𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐘𝐨𝐮 𝐁𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞
Fanfiction🔻Attenzione: SECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA MINT🔺️ 【 𝓘'𝓶 𝓽𝓱𝓮 𝓸𝓷𝓮 𝔀𝓱𝓸 𝓾𝓷𝓭𝓮𝓻𝓼𝓽𝓪𝓷𝓭𝓼 𝔂𝓸𝓾, 𝓫𝓮𝓮𝓷 𝓱𝓮𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓵𝓸𝓷𝓮 𝓼𝓸 𝔀𝓱𝔂 𝓬𝓪𝓷'𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓼𝓮𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓫𝓮𝓵𝓸𝓷𝓰 𝔀𝓲𝓽𝓱 𝓶𝓮? 】 ❮ Tratto dal libro ❯...
capitolo 21: Gonjiam
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