- Sono probabilmente morta e questa dev'essere la versione del mio paradiso!
Devo averlo non solo pensato, ma pronunciato a voce alta, tant'è che uno splendido sorriso inarca le sue labbra e si fanno strada 2 bellissime fossette.
Ecco mancavano solo quelle in effetti. Adesso il mio uomo del paradiso è perfetto.
-Mi spiace Ragazzina, per il momento niente paradiso, dovrà attendere... sempre che lei sia destinata a quello...
- Che diavolo sta insinuando? Lei non mi conosce affatto!! Come si permette di dire che non sia destinata al paradiso?!
- Non ne ho la minima idea infatti, non la conosco nemmeno, su questo siamo perfettamente d'accordo.
Ed i suoi occhi, maledettamente verdi e dannatamente profondi, si posano su di me, facendomi una radiografia di tutto il corpo, forse per vedere se sono tutta intera, o forse solo per l'istinto maschio di squadrarmi dalla testa ai piedi.
- Cosa sarebbe esattamente, un nuovo modo per rimorchiare le ragazze?
- Rimorchiare lei? E chi ha mai detto che lei sarebbe il mio tipo?
- Beh, se è per questo neanche lei sarebbe il mio di tipo!
Ma non è affatto vero, quest'uomo è il tipo di tutte, di quelli che ti incatenano con lo sguardo e che ti sciolgono a metri di distanza. E per questo già lo odio. Ed ancora di più perché lui sa esattamente che è così, glielo si legge in faccia ogni volta che accenna quel suo mezzo sorriso arrogante, perché sa esattamente di averti in pugno. E' solo questione di tempo. Ma non lo ammetterò neanche sotto tortura!
- Ha fatto un bel volo, ed ha perso conoscenza, ora come si sente?
- A dire il vero non mi fa respirare, se potesse spostarsi da sopra di me.
-Così va meglio? e si sposta di lato.
Finalmente libera dal suo peso provo ad alzarmi in piedi, ma troppo in fretta evidentemente, dato che ho un capogiro e mi appoggio immediatamente a lui.
-A quanto pare non riesce proprio a starmi lontano.
-Mi gira terribilmente la testa.
-Venga, la porto in infermeria e medichiamo il gomito.
- Gomito?
Solo adesso mi accorgo che sta leggermente sanguinando, ma chi mi conosce sa che non reggo alla vista del sangue.
-O no, no, no ... ci mancava anche questa ...
- Non faccia la bambina è solo un graffio!
Deglutisco e mi aggrappo con più forza al suo braccio respirando a pieni polmoni per riprendermi ed evitare di svenire. Lui sorride divertito dalla scena ma è evidentemente troppo educato per ridermi in faccia. Almeno in questo si trattiene. Ma deve costargli non poca fatica.
-E' solo una sbucciatura, deve essersela procurata atterrando sull'erba.
Lo guardo confusa e lui continua.
-La stava investendo un muletto in manovra, così l'ho spinta via dalla sua traiettoria buttandola a terra, ho messo il braccio sotto la tua testa per attutire il colpo, ma evidentemente non sono riuscito a proteggerle il gomito.
Mi guardo attorno e vedo degli uomini discutere animatamente con un ragazzo vicino ad un muletto, credo lo stiano incarnando. Probabilmente non doveva trovarsi davanti l'azienda, vedo che gli indicano un'insegna con il disegno del carico/scarico che spiega di andare sul retro.
Poi torno con lo sguardo su di lui. La sua bellezza purtroppo è disarmante.
-Quindi vorrebbe dirmi che mi ha appena salvato la vita?
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17 secondi per innamorarmi di te
RomanceLui un trascorso da bello e dannato, universitario festaiolo che finisce per sposare la sua migliore amica. Benestante ma da sempre rimasto fedele alle vere amicizie del liceo, si trova a dover gestire un padre egocentrico ed accentratore. Lei amica...
Capitolo 5 : parte prima 17 secondi
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