C:- Credevo avessi una casa. Da quanto tempo vivi qui?

L:- E a te che importa?!

Chiese. Era rossa in viso e sembrava intimorita, anche se cercava di mostrarsi forte.

C:- Non capisco tutta questa ostilità nei miei confronti, ti ho anche chiesto scusa! Comunque, prendi tutta la tua roba, ti aspetto di sopra.

Rimase immobile mentre mi guardava in modo interrogativo con un sopracciglio alzato.

C:- Fallo e basta. 

Dissi prima di salire le scale, lasciandola sola nel seminterrato buio di Pop. Dopo circa cinque minuti, la vidi arrivare con un paio di valigie. 

C:- Sei pronta?

Annuì, tenendo ancora lo sguardo basso. Presi le sue valigie e le misi nel bagagliaio della mia auto. Lei mi guardava con uno sguardo confuso. Le aprii lo sportello e la guardai, invitandola ad entrare con un gesto della mano. 

L:- C-cosa...?

C:- Sali.

Fece come le avevo detto e si sedette sul sedile anteriore, mentre io andavo a sedermi al posto del guidatore. Iniziai a guidare verso casa mia. alcune volte lanciavo degli sguardi a Lili, ma la trovavo sempre che guardava fuori dal finestrino. 

Parcheggiai l'auto di fronte al vialetto di casa mia. Scesi dall'auto, mentre Lili faceva la stessa cosa, e andai a prendere le sue valigie. 

L:- Dove siamo?

C:- A casa mia. Non è ovvio? 

Dissi lasciando le valigie davanti alla porta mentre prendevo le chiavi. 

L:- Questo cosa vuol dire?

C:- Mi stai dicendo che preferisci dormire sul pavimento del seminterrato di Pop's invece che dormire a casa mia?

Non rispose. Aprii la porta e lasciai le valigie all'ingresso mentre le facevo cenno di entrare. Appena fu entrata, mi girai per chiudere la porta e la vidi con la bocca aperta che si guardava attorno. Portai le sue cose nella stanza degli ospiti e tornai da lei.

C:- Che c'è? Non hai mai visto una casa?

L:- Non avevo mai visto una casa così grande. 

Sorrisi.

C:- Hai cenato?

Rimase a guardarmi in silenzio per un attimo prima di scuotere la testa e abbassare lo sguardo.

C:- Ok. Vai a sistemarti la camera per la notte. 

La accompagnai alla stanza, dato che non sapeva dov'era, e la lasciai sola. Presi il telefono e chiamai un ristorante dove facevano le consegne ed ordinai molto cibo. Io avevo più o meno mangiato, ma a giudicare dalla sua corporatura, lei non mangiava un pasto come si deve da un po'. 

Lili tornò da me e ci sedemmo sul divano. Poco dopo bussarono alla porta ed andai ad aprire. Sistemai la tavola e chiamai Lili. appena vide tutto quel cibo, sgranò gli occhi.

L:- Q-questo per cos'è?

Chiese mentre si sedeva.

C:- Perchè sembra che tu non mangi molto.

Mi misi seduto di fronte a lei mentre iniziava a mangiare. 

C:- Allora. Voglio proporti una cosa: tu non dici in giro cosa è successo tra di noi, quando ci siamo scontrati, e io ti lascio stare qui finchè non trovi un posto. 

L:- Quindi è per questo che mi hai fatto venire qui? Dovevo aspettarmelo, le persone non fanno buone azioni se non vogliono niente in cambio. 

Disse alzandosi e uscendo di casa, sbattendo la porta. Mi alzai e la seguii fuori.

C:- Dove vai? La mia offerta era generosa e poi tutte le tue cose sono a casa mia quindi dovrai tornarci prima o poi.

Mi fermai, ma lei continuava ad andare. 

C:- Questa ragazzina mi rovinerà la reputazione!

Dissi tornandomene a casa. 

Rimasi seduto sul divano ad aspettarla. Aspettai fino a mezzanotte, ma di lei neanche una traccia. Mi alzai ed uscii di casa, entrando in macchina.

C:- Non ci credo che devo andare a cercare una ragazzina perchè potrebbe compromettere la mia immagine!

Borbottai mentre accendevo l'auto. Istintivamente guidai verso il Pop's, ma non era lì. Non sapevo dove andava di solito quindi iniziai a girare la città. C'era un unico posto rimasto dove non avevo ancora controllato. Era un parchetto, di giorno era molto carino, ma di sera metteva paura data la mancanza di luci quasi totale. Cercai con lo sguardo, sforzandomi un po' per vedere meglio, e la vidi sopra una panchina che si abbracciava le ginocchia. Non era sola.

Ti amavo ancora prima di conoscertiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora