Pov. Percy
Passammo ben due giorni separati, alla ricerca degli ingredienti, poi ci incontrammo al punto di partenza. Ognuno aveva raccolto ogni ingrediente, eccetto l'ultimo mio e di Luke. I primi due furono facili da trovare, l'ultimo impossibile. Non trovavamo nulla che avesse quel nome. In fondo il bacio di labbra di Afrodite era solo un fiore a forma di carnose labbra rosse, il loto era un normalissimo fiore con ogni petalo diverso dagli altri, la neve era normalissima neve pulita, il frutto di fiore era il polline caduto quando il fiore viene raccolto. Ma di sangue di dama nessuna traccia. Io e Luke chiamammo anche il campo per avere un aiuto ma nessun libro parlava di qualcosa con questo nome.
<<Avete tutto?>> chiede Annabeth, scuoto la testa
<<Il sangue di dama ferita manca, non sappiamo dove prenderlo>> dico, loro pensano per un po'
<<Magari non è un modo di dire, una di noi deve ferirsi e lasciar cadere una goccia di sangue>> prova Talia
<<Mi sembra fin troppo facile>> ribatte Luke, è ancora arrabbiato con la ragazza, si vede.
<<Hai altre idee, genio?>> chiede, il biondo alza gli occhi al cielo
<<Se anche fosse come facciamo a sapere a chi dovrebbe appartenere il sangue?>> chiedo, Tals mi guarda ovvia
<<A me, è chiaro>>
<<E perché dovrebbe?>> interviene Mark con voce dura. Molto più dura di qualsiasi tonalità lui abbia mai usato
<<Annabeth deve bere la pozione, quindi se fosse stato il suo sangue avrebbero dovuto scrivere "sangue del destinatario della pozione" o robe simili>>
<<Ma la pozione è stata fatta con il mio sangue, quindi potrebbe essere l'elemento in comune che spezza la maledizione>>
<<Potrebbe essere... o potrebbe non essere niente di tutto questo>> dice scettico Luke, Talia sbuffa
<<Dovevamo tenerci lo specchio di Lacy.>> dice. Cala un silenzio gelido. Mark abbassa lo sguardo, Luke lo distoglie. Io ed Annabeth ci scambiamo un'occhiata
<<Potremmo... andare a cercarla...>> propone Annabeth, io e Luke la guardiamo sorpresi ma fieri, non riusciamo a trattenere un sorriso, Talia la guarda come se l'avesse tradita
<<No. Se n'è voluta andare lei. È stata una sua scelta.>> sostiene Talia, esitiamo sul da farsi, poi sentiamo come un allarme suonare. Ci scambiamo un'occhiata e ci buttiamo alla ricerca del rumore. Quando questo smette ci troviamo in un prato molto ampio. Tutto è sporco di sangue, soprattutto un punto centrale. Sparsi in giro ci sono varie guardie ormai morte.
Mi avvicino ad una di loro, osservandola.
<<È morto da almeno due giorni...>> sussurro, Annabeth mi guarda inorridita
<<Ma se è passato così tanto tempo perché è suonato ora un allarme?>> chiede Luke
<<E soprattutto quando sei diventato un necroscopo?>> chiede Talia. Alzo gli occhi al cielo
<<Guardalo, ancora non è iniziato lo stato di putrefazione ma già puzza. Tu cosa ne deduci?>> chiedo ovvio. Lei decide di non ribattere
<<Cos'è quella cosa che brilla laggiù?>> chiede Annabeth indicando un punto poco lontano dalla maggiore pozza di sangue. Ci avviamo tutti verso il punto mentre sento Luke sussurrare
<<Grazie per la risposta.>> poi ci segue.
L'oggetto si rivela essere uno specchietto dorato, scheggiato al centro. Lo raccolgo e lo giro un po' tra le mani. È sporco di sangue, ma sono solo schizzi, non è stato toccato da qualcuno con le mani insanguinate. Alzo lo sguardo e rimango confuso quando vedo Mark sbiancare
<<Quello... è lo specchio di Lary... quello magico>> sussurra. Io spalanco gli occhi mentre Annabeth corre al mio fianco e prende l'oggetto.
<<Oh miei dei, è lui...>> conferma. Ci guardiamo immediatamente intorno, cercando la ragazza, ma di lei nessuna traccia
<<Magari le è caduto prima che accadesse tutto questo...>> prova Annie
<<O magari è stata lei a fare tutto questo, ha vinto ed è scappata>> suggerisce Luke
<<O magari, invece che sparare ipotesi potreste chiedere a quel dannato specchio>> conclude Talia, Annie annuisce
<<Adone! Adone mi senti?>> chiama. Nessuna risposta <<Adone mostrati immediatamente!>> urla infine, l'uomo si mostra a noi con aria distrutta
<<Per l'amor di Zeus. Finalmente. Cosa è successo qui?>> chiede la mia ragazza spazientita, lui ci guarda e si sofferma su Mark
<<Loro... L'hanno... l'hanno presa...>> balbetta, noi sbianchiamo
<<Chi l'ha presa? Cosa le hanno fatto?>> chiede Mark preoccupato
<<Io... stavo parlando con lei, poi è spuntata Rachel, le ha offerto di unirsi a loro e... quando lei ha rifiutato l'hanno attaccata...>> dice, noi lo guardiamo ancora confusi, non era abbastanza
<<Forse è meglio che ve lo mostri...>> conclude poi lo specchio si illumina.
Flashback
Lacy tirò fuori la spada, mentre Rachel e le guardie la attaccavano da ogni lato. La bionda si muoveva veloce, saltava, parava, infilzava la spada come una vera professionista. Il suo stile di battaglia era elegante, veloce ed agile. Non ebbe il tempo di studiare una strategia, quindi si limitò a difendersi.
Dopo pochi minuti molte guardie erano piegate a terra, morti o in fin di vita. La figlia di Afrodite era ogni passo più stanca, più ferita. Non erano riusciti a battere quell'esercito in 7, non poteva farcela sola. Eppure era determinata a non arrendersi. Non aveva intenzione di mollare.
<<Sei patetica.>> la derideva la rossa. <<Arrenditi. Ti risparmierai molto dolore.>>
<<Mai. Non ti permetterò di arrivare a loro. Non finché sono in vita.>>
<<Oh risolveremo presto questo>> ghignò, poi puntò una mano verso la bionda, limitandosi a chiudere il palmo. La bionda improvvisamente sentì qualcosa colare dal fianco e abbassando lo sguardò notò la ferita aperta.
<<Cosa...?>>
<<Oh, ti definiscono tanto intelligente e non avevi ancora capito che quella non era una ferita normale? Ho sempre deciso io quando fosse il momento di farti stare male>> ghignò
<<Siete proprio fissati con questo tipo di incantesimi, vedo. Ma non mi fermerai così facilmente.>> continuò dura la ragazza.
<<Oh tesoro, sei stata ferita prima dai tuoi amici e poi da noi, come speri di poter resistere? Dovresti arrenderti e finirla qui. Sempre che tu non voglia morire>>
<<Preferisco morire. Se mi unissi a voi sarebbe come ammettere che hanno sempre avuto ragione. E non è così. Non sono e non sarò mai al vostro servizio. Preferisco la morte.>> finì a denti stretti, poi con uno scatto superò delle guardie e finì direttamente davanti alla rossa, che presa alla sprovvista non riuscì a fermare la spada della figlia di Afrodite, che le trapassò il fianco.
<<Maledetta.>> gemette, poi con i poteri lanciò la ragazza contro un albero, lontano da lei. Quando Lacy si ritrovò a sbattere vide appannato per un po', le girava la testa, non sentiva più il suo corpo. Rachel portò una mano sulla ferita e con una cantilena rimarginò totalmente lo squarcio. Poi, come se nulla fosse, si avvicinò all'avversaria, che nel frattempo si era rimessa in piedi e barcollava evidentemente. La afferrò per il collo, sollevandola e spingendola di nuovo contro l'albero. Rachel era quasi 20cm più alta della bionda, quindi non era difficile sollevarla.
<<Dopo questo, la morte è un destino troppo buono per te.>> disse a denti stretti, ma Lacy fu più furba e usò la spada per ferirla ancora. Forse era capace di guarire, ma sul momento il dolore lo provava. Così riuscì a liberarsi e tentò la fuga. Le guardie era dimezzate ma ancora tantissime, quindi tutti si lanciarono sulla ragazza per fermarla. Questa continuava a combattere nonostante tutto, colpendo quanta più gente possibile. Ma gli avversari erano troppi e presto si ritrovò ad essere catturata e disarmata.
<<Mettetele queste, così non potrà usare i suoi poteri.>> ordinò Rachel porgendo alle guardie delle manette. Lacy venne costretta a portare le mani dietro la schiena, mentre le guardie la legavano.
<<Cosa dobbiamo farne di lei?>> chiese uno dei soldati
<<Mhm... Leandro ci ha dato la possibilità di ucciderla quando vogliamo, ma si è comportata parecchio male quindi... la porteremo al castello e le insegneremo come deve comportarsi... a modo nostro>> disse sadica. Alla bionda venne la pelle d'oca mentre cercava di ribellarsi. In quel momento una guardia le mise una mano in tasca, non perdendo l'occasione di cercare di toccarla un po', poi tirò fuori lo specchio
<<E di questo che ne facciamo?>> chiese, la rossa prese l'oggetto, studiandolo
<<Pff sei veramente più vanitosa di quanto credessi>> concluse gettando Adone lontano, frantumandolo nel botto. Poi ghignò <<Ma siete autorizzati a controllare che non abbia altro con sé>>
Le guardie non persero tempo, mettendo le mai nelle tasche posteriori della ragazza, arrivando a toccarle persino il seno, mentre la bionda si dimenava disperata. Rachel si avvicinò poi al suo viso
<<Preparati tesoro, questo è solo l'inizio...>> sussurrò, poi diede ordine di ritirata.
Fine flashback
Vedo la rabbia negli occhi di Mark e Luke più che in chiunque altro. Non so quale forza mistica li stia trattenendo dal rompere lo specchio.
<<Dobbiamo andare da lei.>> dice il primo a denti stretti
<<Potrebbe essere già morta>> dice cinica Talia, ma nella sua voce sento un po' di pentimento, il che sorprende altamente. Annabeth le dà una gomitata
<<Non dirlo nemmeno. Possiamo ancora salvarla.>> dice sicura
<<Sono passati due giorni. Era già ferita prima, pensate davvero che possa resistere così a lungo?>> continua la mora
<<Sì. L'hai vista, è più forte di quanto pensassimo.>> intervengo
<<È brava a combattere, ma si è ugualmente fatta catturare>>
<<Non siamo riusciti a batterli in 7, davvero credi che ci sarebbe potuta riuscire da sola?>> la difende Mark
<<Tu dovresti essere il primo a stare dalla mia parte. Due giorni fa stava a rimproverarti che la salvi sempre anche se sai che ci sono cose più importanti da fare e ora siete tutti pronti a lasciare tutta la missione per salvarla? Adesso la priorità è liberare Annabeth e sconfiggere Leandro, se poi sarà ancora viva allora andremo da lei.>> sostiene, Mark esita evidentemente, mentre Annabeth decide di cambiare discorso
<<Adone, puoi mostrarmi Lacy?>>
<<Non posso. Il mio specchio è rotto e, dopo il trattamento che avete riservato a Lacy, nessuno di voi può essere considerato "dal cuore puro".>> conclude
<<Vuol dire che per questa volta farai un'eccezione ed ascolterai anche chi non ha il cuore puro.>> dice duro Luke, lo specchio scuote la testa, mentre Mark perde la pazienza e prende lo specchio.
<<Mettiamola così: tu ora ci fai vedere Lary, altrimenti ti assicuro che non rimarrà nemmeno un solo, piccolo cristallo integro del tuo amato specchio.>> minaccia. Evidentemente riesce ad essere molto convincente, perché Adone sbianca e lo specchio si illumina. Il moro fa un passo indietro per permettere a tutti di vedere. Eppure, penso che nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere davvero:
Lacy è legata al centro di una stanza dalle braccia, costretta a stare in piedi. I suoi vestiti sono coperti di sangue, la testa è cadente, come se non riuscisse a tenerla alzata. Davanti a lei due guardie e Leandro la feriscono con spade, lance e qualsiasi tipo di arma, ma lei non urla nemmeno.
<<Allora bambolina, ti sei convinta a parlare?>> chiede ghignando il "re", ma Lacy lo guarda sprezzante.
<<Mai. Non ti dirò nemmeno una parola. Non importa cosa mi farai>> sussurra la ragazza, ormai senza forze. Leandro sembra non apprezzare la risposta così ordina di ferirla ancora.
<<Poco importa. I tuoi amici saranno già in viaggio per salvarti.>> ghigna, ma questa volta tocca anche a Lacy sorridere furba
<<Ti sbagli. I miei amici non sanno che sono qui, e anche se lo sapessero non verrebbero a salvarmi. Sanno che è una trappola.>>
<<Oh ne sei tanto sicura?>>
<<Sicurissima.>> dice sicura. Leandro sembra rifletterci un po', poi sorride
<<Bene, allora direi che non mi servi più>> comincia allontanandosi <<Siete liberi di ucciderla come credete>> ghigna. Lacy non sembra sorpresa o spaventata. Rimane immobile, aspettando la sua fine.
<<Cosa potremmo farle...?>> chiede la prima guardia
<<Io non credo di volerla uccidere>> ammette l'altra.
<<Chiamiamo Rachel, deciderà lei cosa farle.>> finiscono, poi liberano la bionda dalle catene, che cade a terra senza la minima resistenza, svenendo pochi secondi dopo. Infine i due escono dalla stanza.
Pov. Mark
Stringo lo specchio tra le mani. Non posso credere che sta davvero accadendo tutto. Non sono stato in grado di proteggerla ed ora sta per essere uccisa.
<<No, no, no. Non dovevate vedere questo, c'è qualcosa che non va>> comincia preoccupato Adone. Lo guardiamo tutti
<<Che intendi?>> chiede Annabeth
<<Intendo che... insomma...>>
<<Parla.>> lo rimprovera Luke.
<<Questo è... il futuro... non è ancora successo>> confessa, mentre la speranza si accende in noi. Guardo lo specchio stupito
<<Quindi possiamo ancora salvarla?>> continua Percy, lo specchio annuisce velocemente, come se non dovesse essere un "potere" ma un "dovere". Rimango a pensarci. Lei non vuole essere salvata... non vuole più che io vada da lei...
<<Dobbiamo partire subito>> comincia Annabeth, mettendo lo zaino in spalla.
<<No.>> esordisco, tutti mi guardano stupiti <<Lary non vuole essere salvata, eravate tutti presenti quando lo ha detto. Sa quello che fa.>>
<<Ti è dato di volta il cervello?>> chiede Luke furente, ricambio l'occhiataccia
<<Vuoi davvero cadere nella trappola? Leandro la sta torturando perché sa che noi andremo a salvarla.>>
<<<Quindi evitiamo di andarci così la uccide direttamente, no?>> chiede il biondo sarcastico, non so bene cosa rispondere, riesco solo a pensare a quanto mi urti il modo in cui Luke vuole proteggere la mia... ex ragazza...
<<Se ci tieni tanto vai tu da lei. Se avesse voluto il mio aiuto non mi avrebbe lasciato.>> confesso infine, in fondo è solo questo che mi trattiene e lo so benissimo. Lei mi ha lasciato senza darmi una vera spiegazione, completamente di punto in bianco.
<<Quindi se non è la tua ragazza e non te la dà tutte le sere allora non ha senso salvarle la vita, giusto?>> continua lui, mi innervosisco per l'insinuazione e lo prendo per la maglietta, sbattendolo contro un albero
<<Prima di tutto lei per me non era solo un gioco notturno. Non provare nemmeno a pensare a lei in quel modo perché ti assicuro che non arriveresti a vedere l'alba del giorno dopo. In secondo luogo io sto solo facendo quello che mi ha chiesto lei.>> sbotto, lui non sembra ne sorpreso ne spaventato.
<<Se tu l'amassi andresti da lei immediatamente. Indipendentemente da cosa ti ha detto.>> rimango immobile. Non so cosa fare, cosa dire. Vorrei solo correre da lei e salvarla, ma non voglio allontanarla ancora di più da me... magari così ho ancora una possibilità per averla con me, per riconquistarla...
Sto per rispondere ma vengo interrotto da Adone
<<È colpa mia>> confessa. Ci giriamo verso Annabeth che ha lo specchio in mano
<<Prego?>> chiede la figlia di Atena. Sento lo specchio deglutire
<<Ecco... sono stato io a spingere Lacy a lasciarti... le ho messo io in testa l'idea di essere un peso per te>> conclude. Non riesco a controllare la rabbia e mollo Luke
<<TU HAI FATTO COSA?!>> urlo. Adone sbianca visibilmente, poi fa un sospiro per calmarsi e torna serio e apparentemente sicuro.
<<Non ho mai visto una ragazza bella e perfetta come Lacy prima d'ora... forse solo la stessa Afrodite è più bella di lei... mi ha salvato da quel posto, mi ha tenuto con sé... non ho potuto fare a meno di innamorarmi... ma lei era visibilmente innamorata persa di te, non avevo nessuna possibilità se non allontanarla da te e stare con lei per sempre. Le avrei fatto desiderare di entrare nello specchio con me e saremmo stati insieme a vita>> confessa con una nota di pazzia nella voce, tanto da far venire i brividi alle ragazze e la rabbia a noi ragazzi.
<<Tu... maledetto...>> sto per continuare ma l'istinto mi dice di fare un'altra cosa: lancio lo specchio con tutte le mie forze verso un albero. Sento Adone urlare durante il volo, poi il vetro si frantuma in mille piccoli pezzettini.
Segue un momento di silenzio assoluto, poi una luce acceca tutti. Siamo costretti a girare il volto verso l'altro lato per evitare di rimanere ciechi, poi, quando la luce si affievolisce e possiamo tornare a voltarci, notiamo un uomo che giace tra i pezzi di vetro. Sbianco a vederlo, ma lui sembra più sorpreso di noi: si guarda intorno confuso, stupito.
<<Io... non sono morto... sono tornato veramente>> dice stupito guardandosi le mani, poi si alza mostrando i suoi muscoli scolpiti, coperti solo da una tunica greca che in realtà lascia ben poco all'immaginazione
<<Ed ora posso lottare per l'amore della mia fanciulla>> dice solenne. Non trattengo una risata e lo guardo
<<Fatti sotto. Pagherai per quel che le hai fatto. Per quanto l'hai fatta soffrire.>> annuncio, poi mi butto verso di lui per colpirlo ma Luke e Percy mi fermano prima che io ci riesca.
<<Capisco la tua rabbia, amico, ma devo ricordarti che Lacy è in grave pericolo?>> mi ricorda Percy, io non mi calmo ancora del tutto
<<Adesso sai che Lacy ti ama ed è solo colpa di Adone se non è rimasta con te, è un buon motivo per andare a salvarla?>> continua Luke, io sospiro e annuisco, poi quando gli altri si allontanano tiro un pugno ad Adone che lo tramortisce a terra.
<<Questo è per la MIA ragazza.>> concludo, poi mi allontano mentre le ragazze lo legano ad un albero per non farlo scappare
<<Bene, che si fa adesso?>> chiede Annabeth, Perce si avvicina a lei e la stringe a sé
<<Ti liberiamo da quella maledizione e andiamo a concludere questa storia.>> dice sicuro
<<Capisco la prima parte, ma cosa ti fa credere che questa volta possiamo farcela? Cosa è cambiato rispetto alla battaglia che abbiamo perso pochi giorni fa?>> chiede titubante Talia, Annabeth le sorride per la prima volta dopo giorni
<<Prima non eravamo tutti insieme, ora lo siamo. Prepareremo un piano assolutamente perfetto, salveremo Lacy e il mondo, poi potremo avere di nuovo le nostre vite>> dice sicura, sento la speranza nascere in me come in ognuno di noi.
<<Mettiamoci al lavoro>> dice tranquillo Luke, accennando un sorriso. Apprezzo l'improvviso buonumore nato tra noi, ma non riesco a fare a meno di pensare a Lary, sola, nelle mani di chi vuole solo farle del male, con il cuore infranto da quel maledetto ex specchio.
Devo andare a salvarla. Il prima possibile.
<<Mark...>> sento sussurrare da una voce, mi giro riconoscendo quella voce ma credendo di essere impazzito. Lei è lì.