Pov's Naruto.
Quando finalmente usciamo da scuola faccio un sospiro di sollievo, non ne potevo più di quella sedia e di rifilare la scusa del ristorante indiano a tutti i professori.
Sasuke aspetta in classe che escano tutti ed apre un portale per andare dritto a casa. E meno male che dobbiamo stare attenti.
Lo raggiungo poco dopo usando il salto del dio fulmine quando sono certo che non può scoprirmi nessuno.
Mi stendo di peso sul divano godendomi la sua morbidezza.
Porta in salotto degli onigiri e mangiamo in tranquillità davanti ad un programma TV che non interessa a nessuno dei due.
Sasuke: Cosa vuoi fare?
Naruto: Non so, tu?
Sasuke: Ti fa ancora male?
Naruto: Si...
Pov's Sasuke.
Se ha addirittura mangiato da sdraiato è chiaro che abbia ancora dolore. Glie l'ho chiesto sperando stesse un po' meglio.
Mi siedo sulle sue gambe e gli accarezzo il viso, e lui mette una mano sulla mia e la porta sulle sue labbra.
Gliele accarezzo e mi abbasso aderendo col busto al suo corpo.
Naruto: Che intenzioni hai?
Sasuke: Te l'ho già detto quando eravamo in bagno.
Naruto: Eri meno arrapato quando ero donna.
Sasuke: Sarà che il tuo corpo naturale mi fa impazzire di più.
Naruto: Hai deciso di non farmi più camminare?
Sasuke: Non era mia intenzione...ma il tuo culo è stupendo!
Arrossisce da fare invidia ad un peperone...e questo mi eccita ancora di più.
Sasuke: Allora...fai quello che ti ho chiesto?
Naruto: Vedo che adori anche la mia bocca, eh?
Sasuke: Da morire! Sai succhiarlo come nessuno.
Naruto: Beh, devi venirmi incontro...io non mi muovo da così.
Sasuke: Cosa avresti in mente?
Naruto: Mh...intanto fammi vedere come te la cavi tu con la bocca.
Sasuke: Cosa? Io?
Naruto: Non hai coraggio?
Sasuke: Mi stai sfidando?!
Scendo sulle sue gambe gli sfilo i pantaloni, con una mano gli accarezzo la coscia e con l'indice dell'altra stuzzico la punta del suo membro da sopra i boxer.
Naruto: Mmmmhhh.
Tolgo anche l'intimo e passo la lingua sopra e intorno al glande.
Lui porta una mano tra i miei capelli accarezzandoli.
Lo prendo nella mia bocca mentre con la mano stimolo alla base e lui inizia a gemere.
Naruto: Aahh...Aaahhh...
Con l'altra mano gli accarezzo il viso e porto un dito sulle sue labbra che lui prende in bocca succhiandolo, mi fa davvero perdere la testa.
Mi fa fermare e si alza dal divano, cosa vuole fare ora?
Naruto: Sdraiati tu.
Faccio quello che dice senza ribattere e si mette su di me al contrario, con le ginocchia ai lati della mia testa. Tira fuori la mia erezione cominciando a succhiarla ed io riprendo ad occuparmi della sua.
Mi abbassa di più i pantaloni per stuzzicare la mia apertura con le dita e mi eccito ancora di più.
Sasuke: Aaahhhmmm...
Lo spinge nella sua gola ed incomincio a gemere, urlando il suo nome e palpandogli forte le natiche.
Riprendo a succhiare il suo membro cercando di dargli lo stesso piacere che lui sta donando a me.
Naruto: Aaaahhhh... Sahsukeh-stoh-per-venihreh...
Gli tengo bloccato il bacino e lo faccio godere nella mia bocca, voglio tutto di lui.
Naruto: AAAHHHH...!
Ingoio tutto il suo seme e mi lecco le labbra, è meglio di ciò che mi aspettassi.
Ancora affannato riprende a succhiarmerlo violando la mia apertura con due dita.
Sasuke: AAAAHHHH...
Vengo anche io nella sua bocca tremando dal forte orgasmo.
Poi si gira stendendosi accanto a me con la testa sul mio petto.
Sasuke: Ti è piaciuto?
Naruto: Da morire.
Mi sposto appena per farlo stare più comodo e gli carezzo la schiena.
Naruto: Sei stato il primo a farmelo comunque...ed è stato pazzesco!
Sasuke: Mi fa davvero piacere.
Naruto: Ora mi manca solo di rispettare la promessa che ti ho fatto.
Sasuke: Quale?
Naruto: Quella di fotterti.
Sasuke: Vuoi farlo ora?
Naruto: Sembri impaziente...
Lo faccio sedere sul divano e mi siedo sulle sue gambe prendendogli il viso tra le mani e baciandolo con foga.
Madara: Quando la finite di copulare come conigli avvisatemi.
Sasuke: Tu arrivi sempre sul più bello!
Madara: Diciamo che ti ho salvato il culo...per ora...
Dopo questa stronzata Naruto scoppia a ridere, ed io mi incazzo ancora di più.
Sasuke: Perché non lo provi anche tu? Forse ti piace pure.
Madara: Dubito che qualcuno possa così intrigarmi da spingermi a tanto.
Sasuke: Mai dire mai.
Madara: Parliamo di cose serie, Orochimaru è il provvisorio Lucifero ora e Jiraiya ha fatto rapporto dicendo che sta aspettando il momento giusto per agire.
Sasuke: Non ce la faccio più ad aspettare, ti ho riportato in vita per fare il lavoro subito.
Madara: È proprio l'impazienza che mi ha portato alla morte, non ripeterò lo stesso errore.
Sasuke: Ok. Ma cerchiamo di non perdere altro tempo.
Madara: Appena avremo esito positivo agiremo. Voi due diveritevi pure ora, io passo a trovare Minato.
Naruto: Che c'entra mio padre?
Madara: Lo abbiamo messo al sicuro e...devo nutrirmi.
Scompare senza darci tempo di dire altro.
Naruto: Ma...ma...lo hai sentito?!
Sasuke: È morto da anni e rinato solo ora, mi sembra normale che deve nutrirsi.
Naruto: No, non è solo quello. Non era debole, è una scusa.
Sasuke: Cosa vuoi dire?
Naruto: Vuole provarci con mio padre! Dai.
Sasuke: Che cosa?!
Naruto: È palese.
Sasuke: ...scusa...mi serve un attimo.
Mi alzo dirigendomi in cucina a prendere un bicchiere d'acqua e mi siedo sul tavolo.
Pov's Naruto.
Mi risdraio sul divano e rifletto. infondo Madara non é male, potrebbe anche andare bene se papà non si rifiuta.
Non credo che Sasuke l'abbia presa molto bene però. Era meglio se stavo zitto.
Torna in salotto e si risiede sul divano. Lo osservo senza parlare, lo vedo molto pensieroso.
Mi alzo e salgo a farmi una doccia. Sento che qualcosa non va, ho bisogno di isolarmi un attimo.
Dopo una mezz'ora riscendo di sotto con solo l'accappatoio addosso, vedo che si è appisolato sul divano e vado in cucina a bere qualcosa di forte. Alla fine ho pianto tutto il tempo senza saperne il motivo, mi bruciano gli occhi e sono tutti rossi.
Per passare il tempo preparo la cena e porto tutto in tavola in tempo per il suo risveglio. Non sono riuscito a distrarmi molto, ma pazienza. Mi strofino gli occhi ancora rossi per calmare il prurito.
Mando un messaggio a Sakura per disdire la serata e mi risponde che sarà per la prossima volta.
Naruto: Ti ho lasciato la cena pronta ed ho avvisato Sakura che non usciamo. Io vado a casa.
Dico tutto a testa bassa per tenere nascosti gli occhi.
Sasuke: Grazie. Perché non rimani qui a dormire? Domani andiamo a scuola insieme, chi se ne frega se capiscono che stiamo insieme.
Naruto: Io...
Si avvicina a me e mi solleva il volto con una mano. Ma perché deve fare cosi? Non volevo che vedesse la mia faccia distrutta.
Sasuke: Vai nella mia camera, hai bisogno anche te di riposarti. Più tardi ti raggiungo.
Naruto: No, non me la sento.
Sasuke: Perché?
Naruto: Io sento...che hai la mente altrove.
Ssuke: Se è per questo credo che ce l'hai anche tu.
Naruto: No, ho solo paura.
Sasuke: Non devi avere paura di nulla. Ok?
Naruto: Dici? Eppure ti sento più distante.
Sasuke: Ti sono sempre vicino.
Gli metto le braccia intorno al collo e lo bacio, e lui mi accarezza i capelli ricambiando.
Naruto: Mangia ora, io mi stendo un po' sul divano.
Mentre Sasuke cena io accendo la TV per non pensare.
Che noia di programmi! Prendo il telefono e mi metto a fare qualche ricerca sperando di non essere scoperto, voglio carpire qualche informazione che mi aiuti a durare di più. Mi pesa un po' ora essere del tutto inesperto.
Quando torna nascondo subito il cellulare non pensando minimamente al fatto di poterlo insospettire.
Ma, stranamente, non dice nulla. Sembra del tutto disinteressato.
Si sdraia accanto a me e poggia la testa sul mio petto senza fare una piega. Mette un braccio intorno alla mia vita e chiude gli occhi.
Vorrei provare una cosa che ho letto prima ma non penso sia il caso. Ho paura che non gli vada.
Però provare a provocarlo cosa mi costa? Ho deciso...mi alzo e mi spoglio completamente sedendomi sul tavolinetto di fronte al divano allargando le gambe e poggiandomi con le mani sul bordo dietro di me. E lo fisso provocante negli occhi.
Sasuke: Naruto sei bellissimo...ma ora sono molto stanco.
Naruto: Lo sapevo.
Mi rivesto e me ne vado a casa mia. Il mio intuito non si sbaglia, c'è qualcosa di strano.