Come potete vedere, ho modificato il titolo di ogni capitolo con il nome della coppia di cui tratterò affinché possiate ignorare quelle che non conoscete e trovare quelle che vi piacciono.
Vi lascio con questa one shot dedicata alla mia bambina che meritava molto di meglio
Ps: se vi va di leggere qualcosa riguardo le ragazze di GOT, sono più che felice di leggere le vostre idee ora più che mai.
The girl who tamed the dragon(s)
<<Straordinario>>, mormorò una voce femminile che conoscevo benissimo. Alzai lo sguardo, incontrando gli occhi (quella meravigliosa tonalità di viola sarebbe sempre stata la mia debolezza) di Daenerys. Sorrisi, sistemandomi meglio contro la schiena di Drogon. Quest'ultimo sbuffò, cacciando dalle narici una leggera nube di fumo. Rhaegal alzò la testa, per osservare chi aveva interrotto il nostro momento di pace. Davanti a me, invece, Viserion si sporse in avanti, lasciando che la donna gli accarezzasse il muso.
<<A quanto pare, sono più morbidi di quello che si dice in giro>>, dissi. Daenerys scosse la testa, sorridendo. Camminò verso di noi, poi si voltò di scatto quando Viserion le diede una leggera spinta col capo, rischiando di farla cadere. Immaginai che il suo drago volesse si avvicinasse a noi più in fretta.
<<Come è possibile?>>, chiese con confusione. Mi porse la mano, aiutandomi a mettermi in piedi. Strinsi il piccolo libricino, sul quale disegnavo i tre draghi, al mio petto e alzai le spalle.
<<I Targaryen non sono gli unici a poter controllare i draghi>>, le ricordai, comprendendo dove erano giunti i suoi pensieri. Non ero una di loro...non possedevo nemmeno quei particolari capelli color argento tipici della sua famiglia.
<<Ma loro rispondo a me. Nessuno, nemmeno Jorah o Missandei, sono riusciti ad avvicinarsi così tanto>>, mi fece notare. <<Cos'è successo di preciso?>>, domandò, indicandomi la strada dinnanzi a noi per invitarmi a camminare con lei.
<<C'erano dei bambini in lontananza>>, dissi, indicando il cammino che conduceva al centro di Meereen, dove avevo visto i bambini poco prima. <<Mi ero distratta a disegnarli e improvvisamente sono scappati via: Viserion volava sopra di noi, poi si è posato a terra e mi ha guardata dritta negli occhi. Pochi istanti dopo, si è avvicinato con il muso come a lasciarmi capire che voleva lo toccassi>>, le spiegai quello che era accaduto alcune ore prima.
<<Rhaegal e Drogon sono arrivati dopo, immagino>>, mormorò.
<<Esatto. Poi si sono uniti a noi>>, dissi, annuendo. Strinse le sopracciglia, perdendosi nei suoi pensieri.
<<Credi che avvertano quello che sento per te?>>, domandò, voltandosi a guardarmi. Ci fermammo, osservando l'orizzonte dinnanzi a noi. Questo era il punto in cui un giorno l'avevo trovata a giocare con i tre draghi una mattina. Lei era minuscola rispetto a loro, tant'è che la sua mano copriva soltanto una piccola parte del loro naso quando li accarezzava. Nonostante questo, però, sembravano essere tutti e quattro in estrema armonia. Dany li toccava senza alcun timore, loro si lasciavano toccare come se sapessero che li avrebbe protetti e mai feriti.
<<Insomma, ormai lo hanno capito tutti che ti amo e che voglio saperti sempre al sicuro. Secondo te è possibile che lo abbiano sentito e vogliano prendersi cura di te quando io non posso esserti vicina?>>, disse. Presi la sua mano nella mia, incontrando i suoi occhi viola. Amavo i suoi occhi.
<<Forse. O forse hanno capito che senza di me saresti persa>>, dissi, stuzzicandola. Roteò gli occhi, facendomi scoppiare a ridere.
<<Dimmi, Daenerys...sei gelosa perché i tuoi figli mi adorano?>>, domandai. Mi colpì alla spalla, fulminandomi con lo sguardo.
<<Fai silenzio. Questo è un ordine>>, disse, inarcando un angolo della bocca verso l'alto per farmi comprendere che stava scherzando. Scossi la testa, portando una mano contro la sua guancia.
<<Ti amano e tu ami loro. Io amo te e tu ami me. Non trovo molto difficile credere all'idea che il nostro legame è così forte che anche loro lo avvertano; che mi guardino e sappiano che darei la mia stessa vita per proteggerti; che mi guardino e si fidino di me. E sappi che non farei mai niente per rompere quella fiducia. Sono tua, mia regina>>, mormorai.
<<Ed io tua, mia fiamma>>, sussurrò, lasciandomi un bacio sulle labbra. Sopra di noi, si alzò una folata di vento e Rhaegal emise un verso giocoso. Sorridemmo, osservando i tre draghi volare verso il punto in cui mare e cielo sembravano incontrarsi.
***
<<Vedi? La amano e mi sto ingelosendo un tantino>>. Sentii Daenerys pronunciare queste parole a Missandei. La donna ridacchiò, anche se sapevo benissimo che era sconvolta nel vedermi interagire con i tre draghi.
<<Attenzione, khaleesi, uno di questi giorni potrebbe scatenarteli contro>>, commentò Daario col suo solito tono divertito. Mi passò accanto, alzando le mani in segno di resa quando Viserion sbuffò verso di lui, come se fosse infastidito dalla sua presenza.
<<Quando nessuno guarda te lo lascerò incenerire>>, sussurrai, prendendo il suo volto tra le mani e poggiando la fronte contro la sua. In risposta, alzò le ali, come se l'idea lo emozionasse. Sapevo che Daario e Daenerys erano stati insieme molto prima del mio arrivo, così come sapevo che da quando l'attenzione della nostra regina si era spostata su di me, lui si era fatto da parte. Tutto sommato non era nemmeno tanto male, a parte la sua arroganza, eppure non potevo evitare di odiarlo un tantino al pensiero che l'amasse ancora.
<<E' incredibile>>, sbuffò Dany.
<<Uh, bambini, mostrate a vostra madre un po' di affetto prima che cominci a battere i piedi a terra e mettere il broncio>>, dissi a voce alta, dando le spalle ai draghi per andare verso la donna. Drogon mosse la coda, colpendo leggermente Daenerys al fianco come a stuzzicarla. In tutta risposta, quest'ultima scosse la testa ed incrociò le braccia al petto. Rhaegal, che era più vicino a lei, allungò il volto, toccandole un braccio col naso umido per ottenere la sua attenzione. Dany sorrise e lo accarezzò, toccando le sue squame con la punta delle unghie come sapevamo gli piaceva. Se avesse potuto fare le fusa, ero sicura che l'avrebbe fatto.
<<Sai, credo che finalmente Daario abbia detto qualcosa di intelligente. Potrei scatenarteli contro e scappare>>, dissi con divertimento, fermandomi al suo fianco.
<<Non lo farebbero mai. Non possono farmi del male. Tu non puoi farmi del male>>, rispose con sicurezza, inarcando un sopracciglio.
<<Missandei, la nostra regina sottovaluta il nostro piano malvagio di scappare insieme con i suoi draghi>>, dissi, facendo un occhiolino alla consigliera. In tutta risposta, lei rise e mi poggiò una mano sulla spalla.
<<Non è proprio quello che vogliamo?>>, domandò con divertimento.
<<Bene. Vedo che hai corrotto anche la mia confidente>>, esclamò Daenerys, partecipando attivamente allo scherzo.
<<Cosa posso dirti? Sono così affascinante>>. Ridemmo, osservando i draghi volare via dopo che glielo avesse ordinato la loro madre e ritornammo alla piramide.
***
Quella sera stessa, Daenerys chiese la mia presenza nella sua camera. Ricevevo spesso quegli inviti e non sempre erano legati a qualcosa di sessuale. Era affascinante, prima di ammettere i nostri sentimenti avevamo passato la maggior parte del nostro temo a far crescere la lussuria tra di noi. Però, i sentimenti che ci legavano rendevano impossibile ridurre tutto al semplice sesso e dunque a volte avevamo solo bisogno di stare in compagnia l'una dell'altra da sole.
Quando entrai in camera, la trovai intenta a bere del vino in una coppa d'oro. Uno dei tanti oggetti preziosi che le avevano regalato per provare a creare un'alleanza con lei. Tutti parlavano della madre dei draghi, della legittima erede al trono di spade e tutti volevano assicurarsi che fosse un'alleata piuttosto che una nemica.
<<Siediti>>, disse, indicando il suo letto. Mi accomodai, guardandola con un sopracciglio inarcato.
<<Se la memoria non mi inganna, oggi qualcuno ha ammesso di aver commesso un tradimento>>, disse. La sua voce e il suo volto erano austeri, tuttavia i suoi occhi brillavano di divertimento e le tremava l'angolo sinistro della bocca come se faticasse a contenere un sorriso.
<<E' troppo tardi per chiedere pietà, mia regina?>>, chiesi, addolcendo lo sguardo per sembrare innocente. Daenerys camminò verso di me con estrema lentezza, come un predatore che si prepara ad attaccare la propria preda. Mi morsi il labbro inferiore, attenendo il suo arrivo.
<<Forse c'è qualcosa che puoi fare>>, disse, poggiandomi le mani sulle spalle. <<Ho sentito tanto parlare di una terra che molti hanno provato a conquistare in passato. Se lasci che la possegga io, potrei concederti la pietà che richiedi>>, aggiunse, sedendosi sulle mie gambe.
<<Ho la sensazione che i suoi abitanti si lasceranno conquistare da te in maniera del tutto pacifica>>, mormorai, leccandomi le labbra.
<<Bene>>, sussurrò, prima di baciarmi con trasporto. Si sporse in avanti, facendomi cadere all'indietro sul suo letto.
<<Ti prego, dillo>>, mormorai contro le sue labbra, piegando la testa all'indietro per lasciarle più accesso al mio collo.
<<Io sono Daenerys nata dalla tempesta, della casa Targaryen. Prima del mio nome, regina degli Andali e dei Primi Uomini. Protettrice dei Sette Regni. Madre dei draghi. La khaleesi del Grande Mare Verde. Colei che non è mai stata bruciata, colei che ha rotto le catene...e prenderò quello che è mio con fuoco e sangue>>, disse, parlando contro il mio collo e facendo nascere dei brividi sulla mia pelle.
<<Fa sempre un certo effetto sentirtelo dire>>, dissi, alleggerendo la tensione che si era creata nella stanza. Dany sorrise, lasciandomi un bacio sulla punta del naso.
<<Non provare a dissuadermi. Ricordo benissimo di avere un territorio da conquistare>>, mormorò con divertimento. Portai una mano tra i suoi capelli, sorridendo.
<<Come ho detto, mia regina, sono più che disposta a farmi conquistare>>.