Passarono diversi giorni e le cose tra i due fuggiaschi andavano di bene in meglio. Si amavano tanto ed erano felici. Jack era molto stressato, da quanto era irritato sembrava essere lui quello incinta. Aveva il terrore che qualche francese potesse trovare Angelica e portarsela via. Era sempre lui che andava in giro per la città a sgraffignare qualcosa, sotto copertura ovviamente. Angelica invece passava le giornate insieme ai due anziani, badava a loro come fosse una figlia amorevole e devota, in più Adelita le aveva anche insegnato a ricamare.
Erano più o meno le cinque del pomeriggio e Jack stava per rincasare dal suo giro quotidiano di perlustrazione quando andò a sbattere contro...
«Ma guarda guarda chi abbiamo qui» disse David con tono sprezzante
«No...» farfugliò Jack
«Circondatelo» diede l'ordine
E nel giro di pochi istanti un'orda di marinai lo accerchiò, lo tenevano sotto tiro con le spade.
«Amico mio!» esultò allegramente «Come va?»
«Poche chiacchiere... so che sei un pirata e so che mi avete sempre mentito entrambi. Ora dimmi dove si trova mia moglie o ti faccio saccagnare di botte un'altra volta» lo minacciò il francese
«E che ne so io di dove si trova quella povera fanciulla, appena arrivati qui ci siamo separati e ognuno è andato per la sua strada... sarà tornata a casa dalla sua famiglia» rispose con un falso sorrisetto
«Falsità! Sono solo falsità! Sono abbastanza convinto che sia tu il padre del figlio che porta in grembo» gridò con tono sprezzante
«Senti amico...» iniziò il pirata ma sì voltò verso destra
L'attenzione di Jack fu attirata da un uomo ben vestito che teneva per mano una bambinetta. Era il fratello di Angelica, o almeno era abbastanza sicuro che fosse stato lui a spingerla per terra la sera in cui lei aveva chiesto aiuto alla villetta.
«Perché non chiedi a quel tizio lì che fine ha fatto tua moglie? Quello lì è suo fratello, quello vero...» continuò la frase
David non si sprecò nemmeno a rispondere e si diresse con piedi di guerra verso l'uomo.
«Forza forza e voi che fate? Non andate con il vostro capitano?» domandò Jack agli altri mozzi rimasti a circondarlo
«Beh in effetti non ci ha detto che fare» borbottò uno
«Forse è meglio raggiungerlo» suggerì un altro
Nel frattempo il pirata se l'era filata via molto velocemente.
«Ehi amore perché sei così di corsa?» gli chiese Angelica preoccupata non appena vide piombarselo nel fienile
«Solo un attimo» stava cercando di riprendere fiato «Amore mio, bellezza bellissima, non potrei mai indovinare da chi stavo scappando»
«Oh no!» esultò avendo capito
«Esatto proprio lui» rispose il pirata «Sono scappato appena in tempo e non hanno visto la direzione in cui correvo, quindi siamo al sicuro»
O almeno questo era quello che credeva il pirata. Un paio di mozzi infatti erano riusciti a rincorrerlo, erano a debita distanza ma videro bene il posto in cui si era rifugiato. Tornarono indietro e lo riferirono subito al loro capitano il quale si era piacevolmente stupito dell'intelligenza e dell'accortezza dei suoi uomini. David aveva messo sotto torchio il fratello di Angelica che si chiamava Raúl. Il quale gli raccontò che qualche giorno prima la donna si era presentata vestita da stracciona alla loro porta e che lui l'aveva cacciata via perché non volevano averci niente a che fare.
«Ma qui siamo al sicuro vero Jack?» chiese preoccupata
«Sì, ma dobbiamo sbrigarci a trovare una nave ed andarcene via da qui una volta per tutte» rispose
«E che senso ha? Tanto anche loro ne hanno una, ci inseguiranno per tutta la vita secondo te?» la donna si era proprio demoralizzata
«Ma no tesoro mio, stai tranquilla» la rassicurò abbracciandola
«Ho fatto una cosa per te Jack» gli disse ancora stretta a lui
«Che hai combinato furbetta?» chiese tutto curioso
«Oggi ho imparato a ricamare, così ho ricamato questo per te» spiegò
La donna prese dalla sua tasca un fazzoletto bianco e lo aprì davanti al pirata
«Ah che carino...» più che piacevole la sua espressione era di disgusto «Che cos'è? Un uccello tipo?» chiese alquanto confuso
«È un passerotto Jack, lo stai tenendo al contrario» glielo rigirò tra le mani
«Ora si che si capisce, bell'uccello cara» rispose guardandolo meglio
«Sei tu... e... e ci sono anche le tue iniziali, vedi?» indicò l'angolo in basso a destra del fazzoletto «Ti piace?»
«Ehm... sì» rispose «Più o meno...» aggiunse silenziosamente
«Beh so che non è perfetto, però era la prima volta che ne facevo uno» disse più per consolarsi che per giustificarsi
«Comunque dobbiamo affrettarci, la cena sarà già pronta... ci staranno aspettando» le intimò
I due uscirono dal capannone e si diressero verso la casa dei due anziani signori. Jack si guardò intorno e non vide nessuno di sospetto.
Ma ahimè non era così, David infatti si era appostato dietro ad un cespuglio non troppo lontano dal ruscelletto e aveva visto Angelica, la sua futura moglie.
Quella serata fu relativamente tranquilla e David non osò farsi vivo.
«Angelica tra pochi giorni sarà il compleanno di Ramón, ti va di venire a comprare con me gli ingredienti in paese, per preparargli una torta? Domani intendo» le sussurrò all'orecchio per non farsi sentire dal marito
Angelica annuì, anche se continuava ad essere un po' preoccupata per la presenza del francese.
Calò la notte e i due ritornarono nel fienile, la fanciulla accese una lanterna e iniziò a guardarsi attorno, mentre il pirata iniziò a spogliarsi.
«Jack... non ti sembra che sia entrato qualcuno qui dentro? Sembra diverso da come lo avevamo lasciato» disse un po' timorosa
«Dai smettila di farti mille paranoie e vieni a letto» la ammonì
«Ma... sarà solo un'impressione, o almeno mi auguro sia così» disse tra sé e sé
Poi raggiunse Jack e si distese vicino a lui. Si addormentò quasi subito, mentre il pirata era alquanto preoccupato che il francese avesse potuto colpire durante la notte, sempre che lo avesse seguito...
Il sonno di Angelica era tormentato, continuava a girarsi e rigirarsi nel letto ed era anche tutta bagnata di sudore. Ad un certo punto tirò un calcio a Jack e si sedette di scatto sul letto tirando all'aria tutte le coperte.
«Ma che cazzo fai?» chiese l'uomo in un impeto di spavento
«Sh... shh, Jack sono in missione» farfugliò silenziosamente
Il pirata sgranò gli occhi e prese una candela che teneva vicino al letto, l'accese e la portò vicino al viso di Angelica. La donna aveva gli occhi socchiusi.
«Ma da quando in qua soffri di sonnambulismo?» si chiese sbalordito
Poi Angelica iniziò a muovere le mani nel buio, quasi come se stesse grattando il vuoto.
«St... stupido francese» bofonchiò imbronciata
A quel punto il pirata scoppiò in una fragorosa risata e la donna si svegliò di soprassalto.
«Che c'è, che succede... perché ridi?» chiese spaventata e con il batticuore
«Non ti chiedi piuttosto perché ti sei svegliata da seduta?» domandò lui divertito
«Stavo graffiando David in faccia» rispose «Solo in sogno però»
Il pirata si distese nuovamente e spense la candela. Poi le prese la mano e la tirò delicatamente a sé.
«Dai orsetta torna qui vicino a me» disse ridacchiando
«Chiamami orsetta un'altra volta e ti castro con le mie mani» rispose nevrotica
Poi Jack se la abbracciò tutta.
«Va bene cicciottella del mio cuore» aggiunse silenziosamente
«Ma no... io non sono cicciottella Jack» protestò in preda al panico
«No, però sei bella morbida» rispose abbracciandola
I due si riaddormentarono insieme e si svegliarono comodamente in tarda mattinata.
«Oh no! Jack è tardissimo alzati!» disse scuotendolo
«Dai orsetta non mi disturbare» commentò girandosi dal lato opposto al suo
«Devo andare in paese con Adelita a comprare tutti gli ingredienti per fare la torta di compleanno a Ramón» disse scuotendolo nuovamente
«Cosa? In paese... da sola? Col cavolo che ci vai, tu rimani qua» rispose alzandosi di scatto
«Ma no Jack io devo andare» anche lei si alzò e iniziò a vestirsi
«E se ti rapisce David?» domandò
«Beh starò attenta, anzi mi travesto... metto una mantelletta per coprirmi anche la testa» propose «Oppure mi vesto da uomo» aggiunse
«Vada per la mantella» le disse «Ma devi stare attenta, e portati un pugnale dietro»
«E questa sera mi aiuterai a fare la torta?» gli domandò sorridendo
«Se vuoi ti guardo mentre la fai, oppure mangio gli ingredienti che avanzano» rispose ridacchiando
«Sei adorabile quando fai così» disse sbaciucchiandolo «Dannato te»
Angelica salutò per bene il suo pirata e poi andò a chiamare Adelita. La signora aprì la porta ed era già tutta preparata, con anche il cesto dove riporre la spesa in mano.
«Questo lo porto io» disse prendendoglielo dalle mani per alleggerirla
«Grazie bambina» rispose
Angelica le offrì il braccio e la vecchietta ci si aggrappò allegra. Si incamminarono e nel giro di una buona mezz'ora raggiunsero il mercato. La donna fu molto prudente e rimase quasi sempre nascosta grazie alla sua mantellina, ma comunque si era guardata intorno e non aveva visto nessuno. Le due comprarono della frutta secca, la farina, un po' di lievito, un po' di zucchero e anche del cioccolato amaro... che piaceva tanto a Ramón.
Lungo il ritorno si fermarono a pranzare su una panchina, anche perché si era fatto tardi. L'anziana signora aveva preparato dei tramezzini al tonno.
«Avete già pensato a quando sposarvi?» le chiese
«No, in realtà no...» rispose un po' triste
«Chiediglielo tu, chiedigli la mano. Sei una donna coraggiosa, puoi farlo» le suggerì
«Si, in effetti non ci avevo pensato... potrei osare e chiederglielo, al massimo mi rifiuta» rifletté ad alta voce
Le due si rimisero in marcia per tornare a casa. Ci arrivarono nel primo pomeriggio. Adelita andò in cucina a riordinare gli ingredienti mentre Angelica invece andò nel pollaio per prendere delle uova, poi munse una mucca per un po' di latte fresco.
Prima di tornare in casa passò per il fienile, dove Jack stava dormendo beatamente. Lasciò vicino a lui un bicchiere di latte fresco e gli diede un bacio in fronte.
Raggiunse Adelita e, dato che Ramón stava riposando, ne approfittarono per preparare la torta.
«Sono sicuro che questa sera si commuoverà non appena la vedrà» Angelica si riferiva alla torta
«È la sua preferita questa, non gliela preparavo da un po'» rispose Adelita