Me... You... And the Heroine...

By IlaBowers

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- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consa... More

Capitolo 0
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Captitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 78
Capitolo 79

Capitolo 77

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By IlaBowers

Sentivo gridare in modo sconclusionato, o forse era la mia mente ad esserlo, l'ultima frase che riuscì a capire fù: "È in overdose" non sapevo chi lo avesse detto, sapevo solo che non riuscivo più a muovermi, mi sentivo completamente bloccata ed impanicata, non sapevo cosa fare.
Qualcuno mi toccò una spalla, mi voltai e vidi Melanie, mi abbracciò "Andrà tutto bene" mi disse mentre mi stringeva, iniziai a realizzare, stavo uscendo da quello stato di confusione che mi aveva avvolta, e al posto della confusione era il dolore che stava prendendo il sopravvento, era Rory ad essere andato in overdose ed ero stata io a dare l'allarme, quelle parole, quelle ultime parole che ricordavo ero stata io a dirle, lo avevo visto impallidire seduto accanto a me, le labbra gli erano diventate cerulee e aveva iniziato a rantolare.
"D-d-d-d" iniziai ma dovetti fermarmi, non riuscivo a parlare, cercai di calmarmi momentaneamente mentre continuavo a guardarmi intorno sperando di vederlo, in piedi, magari comunque pallido ma con i suoi begli occhi azzurri aperti, sperai di vederlo sorridermi, immaginai mi dicesse: "Cazzo piccola per poco non mi fottevo ma stai tranquilla è tutto ok adesso", e invece lui non era lì, "Dov'è?" sbottai finalmente sotto lo sguardo intenerito di Melanie, "Lo hanno portato in vasca Ila, stanno provando a farlo riprendere".
Andare in quel bagno fù forse lo sbaglio più grande della mia vita, vedevo Jemie dargli di tanto in tanto qualche pacca al viso in un disperato tentativo di rianimarlo, i rantoli di Rory erano intervallati da periodi di apnea in cui Jemie provava a massaggiargli lo sterno e fargli la respirazione bocca a bocca.
"Jemie fa qualcosa!" gridai tra le lacrime avvicinandomi alla vasca, presi una mano al biondo, era fredda quanto un cubetto di ghiaccio, proprio come l'acqua che avvolgeva il suo corpo, "Rory svegliati, non lasciarmi!" dissi quasi a fatica a causa del nodo che avevo in gola, piangevo così forte da sentire i polmoni che quasi mi scoppiavano, "Lei che cazzo ci fa qui? Will portala fuori!" gridò Jemie con aria incazzata, Will mi venne incontro, "No!" gridai aggrappandomi ancora più forte alla mano inanime di Rory, "Rory svegliati, ti prego!" continuai mentre Will mi prendeva di peso, mi dimenai così tanto da mettere perfino lui in difficoltà, a tal punto che riuscì a divincolarmi dalla sua presa, prontamente Jorn mi raggiunse mentre lui cercava nuovamente di bloccarmi, "Lascia stare Will! Adesso Ila viene con me, andiamo a fare due passi fuori" disse il moro prendendomi le spalle e stringendomi in un'abbraccio, "Q-quando rientriamo R-Rory starà bene vero?" chiesi ingenuamente e lui mi annuì, "Cazzo tremi tutta" esclamò, uscimmo dal bagno e lui prese la prima giacca che gli capitò a tiro mettendola sulle mie spalle, cercai Philip con lo sguardo, volevo lui, avevo bisogno di lui ma non c'era, in compenso ci raggiunse Karen, "Dove la porti?" chiese al moro prendendomi una mano, "Fuori, ci fumiamo una sigaretta" gli rispose lui.
Passammo per il salotto ormai vuoto, non c'era più nessuno ed il sole stava sorgendo, probabilmente quel sole Rory non l'avrebbe visto, iniziai nuovamente a piangere a questo pensiero, ma che cazzo pensavo? Sarei rientrata dentro a breve e tutto sarebbe tornato normale, Rory mi avrebbe accolta sorridente e mi avrebbe detto di stare tranquilla, pensai cercando di autoconvincermi. Jorn mi passò una sigaretta e ne prese una anche per lui, mi allungò la sua zippo per lasciare che accendessi ed io tirai su con il naso, facevo fatica a respirare mentre continuavo a piangere e singhiozzavo, "Quando rientriamo?" gli chiesi, lui scuotè la testa, "tra poco" rispose.
Sentimmo bussare violentemente alla porta d'entrata, entrammo dalla porta-finestra ed andammo ad aprire, era zio George, "Dov'è Rory?" chiese super agitato, dietro di lui c'erano Philip e Mark, il primo mi abbracciò forte e Jorn si diresse verso la stanza di Jemie facendo strada al dottore.

Ne Will, ne Jemie erano più in bagno, ma Rory non c'era, guardai il moro, aveva pianto e anche tanto, non era facile che Jemie piangesse, lo sapevamo tutti, incrociò il mio sguardo e scuotè la testa mentre altre lacrime gli rigavano le guance, "Non è possibile, è solo un'incubo" esclamai riprendendo a singhiozzare, il cuore mi batteva così forte da sembrare volesse uscirmi dal petto. Mi avviai a passo svelto verso il bagno dove era già entrato zio George, non appena vidi nuovamente il corpo di Rory in quella vasca sentì le gambe diventarmi come gelatina, non riuscivo più a reggermi in piedi, cercai di reprimere un conato di vomito, non potevo, non in quel momento, entrai anche io nell'acqua fredda della vasca e mi sembrò di essere trafitta da mille lame per il freddo, ormai tutto intorno a me appariva sfocato, mi sedetti muovendo a fatica il corpo immobile di Rory, era così bello, era ancora bellissimo.
"Ci sono io con te amore, adesso ci sono io con te, tra poco torniamo a casa" sussurrai lasciando che poggiasse il capo sul mio petto mentre gli carezzavo i capelli bagnati cullandolo avanti e indietro, le lacrime non si fermavano e sentivo la testa che mi scoppiava, avevo freddo, troppo freddo, ma il tepore che emanava Rory e che molte volte mi aveva riscaldata adesso non c'era più, scoppiai nuovamente in un pianto disperato "Avevi detto che non mi avresti mai lasciata!" gridai con la gola in fiamme prima di chinarmi e baciargli la fronte, "Adesso basta Ila" mi disse Jemie anche lui con la voce impastata di pianto, fece per venire a prendermi ma io scuotei la testa "Se resto un'altro po' forse si sveglia" dissi piangendo, "È vero amore?" chiesi poi calando lo sguardo verso il biondo, "Aiutami a metterla fuori di lì" esclamò George guardando Jemie, anche lui adesso scuoteva la testa incredulo per ciò a cui stava assistendo, Rory mi aveva detto di avergli parlato del fatto che volevamo disintossicarci non appena ci saremmo sposati e questo faceva ancora più male, sia a me che a suo zio.

🖤

"Autami a metterla fuori di lì" mi disse lo zio di Rory, andai a passo lento verso Ila, non riuscivo a guardrla, aveva per metà i capelli bagnati, le labbra le tremavano a causa del freddo ed aveva gli occhi arrossati, continuava a singhiozzare mentre stringeva tra le braccia il corpo di Rory e io morivo a vederla soffrire così. "Piccola, portiamolo a letto ok? Lo mettiamo a letto così non state più in quest'acqua fredda ok?" le dissi cauto con la voce che mi tremava, lei mi annuì con il capo. Aiutai la rossa ad uscire dalla vasca e le passai un'asciugamani, la portai fin dalle ragazze che la fecero sedere accanto a loro, era completamente stralunata, guardava il soffitto in modo completamenfe assente, la lasciai lì per poi dirigermi al mio armadio consapevole che qualcosa ancora c'era nonostante fossi andato via da quella casa già da tempo, ne cacciai una felpa sbiadita, era completamente nera, la diedi a Philip raccomandandomi che facessero cambiare Ila, "Va di sopra Phil, appena di fronte alle scale c'è la camera dei miei, dentro c'è un bagno, sicuramente ci trovi il phon di mia madre" lui mi annuì, lasciò anche la felpa alle ragazze e poi andò di sopra.

"Hai qualcosa di asciutto per mio nipote?" mi chiese George, gli feci un segno di assenso con il capo, non riuscivo a trattenere le lacrime, un susseguirsi di immagini mi passarono nella mente, noi da bambini, noi da adolescenti, noi, noi, noi. Non avevo mai provato un dolore così forte, non sapevo cosa volesse dire avere una perdita così vicina, Rory era come un fratello per me e solo ora riuscivo a capire a pieno la reazione di Ila al funerale di Pelle, come faceva a portarsi dentro tutto questo, come avrebbe fatto a reggere anche questa. "Will! Mickey! Venite ad aiutarci per favore" gridai dal bagno, Ila aveva ripreso a piangere, era impossibile non sentirla.
Entrarono entrambi e Mickey si bloccò sulla porta, "Non ce la faccio, proprio non ce la faccio a vederlo così, Rory, il nostro Rory, è impossibile cazzo, non lui" esclamò tirando su col naso, si asciugò qualche lacrima con il braccio e poi diede un pugno al muro.

Mi voltai verso il letto, Ila era seduta su di una sedia lì accanto, si era sporta in avanti poggiandosi col busto di fianco a Rory, aveva il braccio teso e la sua mano su quelle giunte del biondo. Avevamo asciugato e cambiato anche lui, con i Jeans e la
t shirt nera quasi sembrava stesse dormendo, Ila tirava su col naso di tanto in tanto mentre le sue spalle continuavano ad essere percosse dai singhiozzi, a breve sarebbe arrivata la famiglia di Rory e io mi sentivo uno schifo, avevo paura di quale potesse essere la loro reazione nei nostri confronti, non sapevo se sarei riuscito ad affrontare tutto il resto. George era andato via, aveva detto che bisognava provvedere alla bara ed al funerale quanto prima, perché la salma non poteva conservarsi troppo a lungo a causa di tutta la merda che Rory aveva in corpo, un po' come con i medicinali.
Mi avvicinai alla rossa e mi sedetti sul pavimento accanto alla sua sedia, le carezzai le gambe poggiandole la testa in grembo, anche le mie spalle adesso erano scosse dai singhiozzi, anche io avevo bisogno di cacciare fuori tutto il male che avevo dentro, contro ogni mia aspettativa sentì la sua mano libera, quella che non era impegnata a carezzare costantemente le mani di Rory, poggiarsi sulla mia testa e carezzarmi i capelli, "È solo un brutto sogno Jemie, non piangere anche tu per favore!" sussurrò prima di cadere in un'altro eccesso di pianto, le circondai la vita e la strinsi forte schiacciando il viso contro il suo addome, rimanemmo così per un po' fin quando non sentimmo bussare alla porta, in quel momento feci per alzarmi, Ila mi diede un bacio tra i capelli prima che andassi, in lontananza la vidi riposizionarsi quanto più vicina al biondo, le loro braccia si sfioravano, il viso pallido di Ila poggiato di poco sulla sua spalla.

Non so con precisione chi mi precedette ad aprire la porta, so solo che prima che io riuscissi ad uscire mi ritrovai davanti Edward, lui mi sorpassò dandomi una spallata seguito a ruota dalla sua ragazza ed il resto della famiglia.
Mi sentivo storidto e dovetti probabilmente mettermi d'intralcio infatti due mani mi tirarono a lato, "Lasciali passare" mi sussurrò Melanie abbracciadomi e portandomi a sedere accanto agli altri che si trovavano in prossimità del letto.
"Piccolo mio come ti sei ridotto" esclamò sua madre non appena lo vide, sapevo già cosa sarebbe successo di lì a poco. Chinai lo sguardo sui miei anfibi, il capo incassato nelle braccia poggiate sulle ginocchia, mentre la maggior parte di quelli lì presenti singhiozzavano, "Perchè proprio ora Rory?" gli chiese Edward, poi si avvicinò ad Ila.

🖤

"cos'è successo?" mi chiese Edward, alzai momentaneamente il capo per guardarlo, me lo stava chiedendo davvero?, "zio George non vi ha detto nulla? Forse è meglio che ve ne parli lui" risposi calandomi nuovamente accanto a Rory,
"Non è difficile da immaginare, e poi da quando chiami George Zio? Lui non è tuo zio!" esclamò guardandomi in cagnesco, "Ti sembra davvero il caso di avere questa discussione qui e adesso Edward?" non mi sentivo in grado di parlarne, non avrebbero potuto capire, loro avevano vissuto fino a quel momento in una bella bugia da cui poi erano cascati in modo violento e senza preavviso, "E quando allora? Mio fratello è morto!" gridò lui e per un'attimo ebbi l'impressione volesse aggredirmi, nonostante tutto non mi mossi da dov'ero, i miei riflessi erano troppo spenti e mi resi conto guardando meglio che non aveva fatto altro che aggrapparsi al letto, Edward stava avendo un crollo, "Io George l'ho sempre chiamato Zio, e continuerò a farlo, sono stata la quasi moglie di tuo fretello" dissi carezzando il viso a Rory, "Tu sei stata la rovina di mio fratello! Tu e tutta la vostra cerchia di amici tossici!" l'aveva detto, ci era arrivato, era lì che voleva arrivare e ci era finalmente arrivato, tirai su col naso sentendo nuovamente i miei occhi andare a fuoco, la testa ormai mi scoppiava e purtroppo ero quasi a rota ormai, non potevo più ignorare la cosa, "Tu non puoi dirlo! Tu non sai un cazzo di noi allo stesso modo in cui non sapevi un cazzo riguardo a tuo fratello! Negli ultimi tempi eri tornato a parlargli solo perchè credevi si fosse ripulito! E adesso vieni qui con quale cazzo di pretesa!?!" gridai tra le lacrime facendo di nuovo presa sulle mani di Rory, "Cosa vuol dire credevo?" sussurrò lui spalancando gli occhi, Linda mi si avvicino carezzandomi le spalle mentre gli altri guardavano la scena impietriti, "Ila, Rory non avrebbe voluto, perchè non usciamo un po' e diamo spazio a loro di stare un po' da soli con lui?" mi chiese con il suo solito garbo, la guardai, "Tu sai tutto vero Linda?" avanzai, lei mi annuì col capo, "Non è colpa tua, ne dei vostri amici e neanche colpa di Rory, stavate per riprovarci ancora una volta" Linda mi abbracciò sotto lo sguardo attonito della famiglia di suo marito.
"Linda, resta anche tu qui, noi usciamo tutti fuori, è giusto che abbiate un po' di tempo per restare con lui" disse Jemie avvicinandosi, mi voltai nuovamente verso Rory lasciandogli un'altro bacio sulla fronte prima di andar via.

🖤

"Va meglio così?" chiesi ad Ila mentre le sfilavo l'ago dal braccio, ci eravamo spostati in un'altra camera per lasciare un po' di Privacy alla famiglia di Rory e lei mi aveva chiesto di prepararle una dose, di conseguenza decidemmo fosse quello il momento giusto per assicurarci non arrivassimo al funerale in piena rota, anche perchè dalla nostra ultima pera erano passate ormai diverse ore, forse più di quante ne sarebbero passate in una circostanza normale, si poggiò al mio petto proprio come era solita fare con Rory e mi annuì tirando su col naso, le carezzai la fronte e le portai i capelli dietro ad un'orecchio, "Ragazzi fate in fretta, dobbiamo essere abbastanza lucidi per il funerale" dissi, non osavo immginare con quali facce ci saremmo presentati al cimitero, si presupponeva che il prete avrebbe celebrato lì la messa, "Abbiamo fatto Jemie, togliamo tutto da mezzo" mi rassicurò Will, mentre Jorn se ne stava lì seduto a riflettere, era venuto per una festa e si era ritrovato ad un funerale, che merda che era la vita.
Philip si avvicinò a noi, "Tieni piccola" disse ad Ila dandole un fazzoletto, lei si asciugò gli occhi colmi di lacrime e nel frattempo sentimmo bussare alla porta, "zio George" esclamò la rossa vedendolo entrare, insieme a lui fece capolino dalla porta Linda,
"Scusali Ila, sono troppo cechi per vedere la realtà delle cose, e adesso stanno troppo male per ammettere a loro stessi che è stato Rory a crearsi il suo destino", a quelle parole Ila iniziò nuovamente a piangere, "Non è vero neanche questo, ci abbiamo provato così tante volte ad uscirne" sbottò, "Noi volevamo sposarci per iniziare una nuova vita" continuò tra i singhiozzi, "Ma volevate salutare la vostra vecchia vita col botto e ci siete riusciti" George sospirò, "Dai, mettetevi su che tra poco vengono a prenderlo" ci disse.

C'era tanta gente al funerale di Rory, Ila aveva dato di matto quando era arrivato il momento di chiudere la bara e ancora più di matto quando l'avevano calata nel fosso per poi ricoprirla di terreno, Mark le aveva fatto inghiottire una pasticca di valium per cercare di calmarla, e per un po' si era tranquillizzata anche se dall'esterno dava l'impressione di una che non ci stava capendo più niente ed era comprensibile, eravamo rimasti al cimitero solo io, lei e Jorn fin quando il custode non ci aveva detto che dovevano chiudere e una volta tornati a casa lei non aveva fatto altro che restarsene stesa sul letto immobile.
"devi mangiare qualcosa!" esclamai avvicinandomi, "Non voglio un cazzo!" mi rispose voltandosi dall'altra parte, "Da quanto non mangi Ila? Devi mettere qualcosa nello stomaco" insistei sedendomi accanto a lei, "Dovete andare via!" gridò la rossa, la guardai esterrefatto, "Non guardarmi con quella faccia Jemie! Dovete andare via, voglio restare un po' sola" continuò con aria sicura.

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