Continuavo a pensare al discorso che avrei tenuto con Niall, non saprei la sua reazione. Forse avrei dovuto aspettare?
Magari dovevo vedere se era una cosa che era destinata a continuare o era una storiella che tra due giorni era già morta e sepolta.
La macchina si fermò davanti la scuola, diedi un bacio sulla guancia a Niall, lo ringraziai e uscii dall'auto.
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"Quindi glielo dirai?" Mi ricordò Cat, annuii tenedo lo sguardo fisso su Grey che sennò mi avrebbe subito beccato.
Grey si girò a scrivere qualcosa alla lavagna "Si ma non so se oggi, magari tra qualche giorno." sussurrai.
"Okay, mi farai sapere, no?" annuii di nuovo.
La campanella suonò, uscimmo dal laboratorio di chimica e ci avviammo verso gli armadietti.
"Hey!" sobbalzai ritrovando Calum appoggiato all'armadietto vicino al mio.
"Cal! Come mai qui?" sorrisi prendendo il libro di inglese tra le mani.
"Mi hanno cambiato armadietto, non chiedermi il perchè, non lo so nemmeno io." Rise lui grattandosi la testa. "Stupido." sussurrai ridendo.
"Hey ti sento!" scoppiai in una risata contagiosa dato che anche Cat e Calum iniziarono a ridere.
"Dopo, alla pausa, ci vediamo?" arrossì leggermente, "devo.. uhm, devo chiederti una cosa."
Rimasi abbastanza confusa ma non facevo a meno di sorridere. "Oh, okay," mi misi una ciocca dietro l'orecchio, "Si certo." gli sorrisi alla fine.
"Okay, ci vediamo dopo allora." Lo vidi farmi l'occhiolino, girai la testa e vidi Cat a bocca aperta.
"Woah, e Ginny fa conquiste!" Urlacchiò dandomi una lieve sculacciata. Risi al soprannome, solo lei a volte mi chiamava così dato che era una delle uniche a conoscere il mio secondo nome, Ginevra.
"Hey!" scoppiai a ridere massaggiandomi il sedere.
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"Asia" mi sentii chiamare da dietro, mi girai trovandomi davanti Calum. "Hey" gli sorrisi.
"Senti volevo chiederti se.. tipo, insomma se v-" risi leggermente, "Cal va tutto bene, dimmi su."
"Okay allora," sbuffò scrollando le spalle, dio era adorabile,"mi chiedevo se vorresti venire a casa mia oggi pomeriggio.. Ho casa libera e boh magari ci guardevamo un film o.. stavamo un po' insieme, così."
Sorrisi a trentadue denti e annuii. "Certo che mi andrebbe Cal!"
"Perfetto allora, ti passo a prendere io verso le quattro, così." "Perfetto." sorrisi, lo vidi avvicinarsi aprendo le braccia e mi steinse forte.
Gli baciai la guancia vedendolo arrossire, "Ci vediamo dopo Cal." Lui annuii, mi salutò e si avviò verso la sua classe.
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Quasi saltellando mi avviai verso la macchina di Niall. Appena mi ritrovai davanti a lui potei vedere benissimo del rossetto sul cuo collo.
Cosa molto strana, non mi fermai a guardarlo e a pensarci su. Non volevo stare male ancora e poi, avevo altro per la testa.
Calum un po' mi piaceva, i miei sentimente per lui non erano certi, okay non come quelli per Niall ma se lui aveva Viola, perchè io non potevo avere Calum.
Era carino, adorabile. Ci potevo provare.
"Dio mio che muso lungo!" Rise vedendomi chiaramente super emozionata.
"Che succede?"
"Calum" cantilenai portandomi le mani sul viso. "Calum che?"
"Oggi esco con Calum!" urlacchiai battendo le mani, sembravo una dodicenne aiuto.
Una parte del sorriso di Niall svanì ma non ci feci caso. "Dai, monta in macchina."
Aveva d'un tratto la voce fredda e il volto scuro, come quando era arrabbiato. Che gli era preso?
NIALL'S POV
Era così felice, che mi stava succedendo?
"Niall mi vedo con Calum aiuto sono felicissima aah!" era adorabile se non fosse che stesse così all'idea di uscire con Calum e io odiavo questa cosa.
"A casa parliamo." lei si girò con le sopracciglia aggrottate e l'aria confusa "P-perchè? Cosa c'è che non va?"
"Ho detto che a casa parliamo."
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ASIA'S POV
Entrai in casa e salii le scale per andare in camera.
Che gli prendeva a quello? Dio mio non mi aveva mai parlato così. Sembrava.. geloso? Nah, forse sembrava a me.
Mi misi i pantaloni della tuta e scesi. Mi lasciai cadere sul divano e risposi ad un messaggio di Cat che voleva sapere che mi aveva detto Calum.
"È lui?" sobbalzai vedendolo sedere di fianco a me. "C-cosa?" "Se è lui quello con cui stai messaggiando" guardai il telefono confusa e poi balbettando risposi.
"Ah, n-no no, è.. è Cat" "Sarà meglio." disse freddo.
"Ma si può sapere che ti prende?" Lo vidi sospirare rumorosamente e poi guardarmi.
"Non mi piace Calum, affatto" aveva le braccia conserte e mi fissava.
"Beh, non mi interessa, piace a me." provai anche io ad usare un tono più o meno freddo.
"Non centra, non fa per te Asia. Tu non ci esci con quello."
"Niall cosa stai dicendo? Faccio quello che voglio, non sei mio padre smettila!"
"Non la smetto, è pure stato bocciato. Ha due o tre anni più di te, ti potrebbe stuprare cazzo."
"Sei ridicolo, che ti passa per la testa? Siamo solo amici e poi che centra? Nemmeno lo conosci, è un bravo ragazzo."
"Non fa per te, Asia. Smettila." disse alla fine, era arrabbiato ma giuro che sembrava gelosia quella che aveva negli occhi e non potevo fare a meno di essere felice se lo era davvero.
"E chi farebbe per me, allora?"
Niall si immobilizzò con la bocca aperta, stava per dire qualcosa ma si fermò. Ci furono minuti di silenzio.
"Beh se è per questo neanche Viola, fa per te." dissi a voce bassa guardanomi le dita delle mani.
Mi resi conto di quel che avevo appena detto e mi coprii la bocca con le mani sperando non mi avesse sentito.
"Cosa?"
Porca miseria.
"Nulla, nulla."
"Cosa centra Viola? Non la conosci nemmeno. Prova dire un'altra cosa del genere."
"Scusa.." incrociai le gambe, "e comunque neanche tu conosci Calum, non puoi dire quelle cose su di lui."
Lo vidi scuotere la testa. "Io non conosco Calum?" rise amaramente.
"Lo conosci?" "Chi, Hood? Purtroppo."
Lo conosceva? E perchè quelle espressioni?
"Vabbeh non mi va di litigare. Dove dovreste trovarvi?" respirò pesantemente.
"A casa sua, ha casa libera." Lo vidi spalancare gli occhi.
"Cosa? Non se ne parla." "Niall!"
"Asia fidati che è meglio se lasci perdere, lo conosco cazzo!"
"Ti prego, facciamo una prova, per favore Niall." mi alzai a gattoni avvicinandomi a lui. Lo vidi un po' addolcirsi, "A una condizione, però"
"Certo, tutto, va bene." Lui sorrise e mi mise un ciuffo dietro all'orecchio.
"La prima cosa che fa, se ti tocca o ti dice qualcosa, chiamami." Io annuii e caddi tra le sue braccia.
"Me lo prometti?" Annuii addosso al suo petto.
"Non volevo fare lo stronzo, scusami," mi stava accarezzando la testa e io chiusi gli occhi, "è solo che.. cioè, non ti deve succedere niente, non voglio."
Sorrisi alle parole che mi stava dicendo, ci teneva a me. Con la mano che non stava accarezzandomi i capelli, mi stringeva forte e non potevo fare a meno di sentire la stretta allo stomaco. Altro che farfalle, avevo degli elefanti lì dentro.
"Ti voglio bene, piccola." Mi sentii sussurrare dopo che mi baciò la testa. Aprii gli occhi di scatto come se fosse successo qualcosa.
Io ti amo, bello schifo, no?
"Anche te ne voglio."