ATTENZIONE: capitolo per un pubblico adulto.
PS: grazie a tutti per i vostri commenti e supporto. Siete stati gentili. Vi lascio al capitolo. Buona lettura... 😉
[ LEXA / CLARKE ]
Eccomi di nuovo...ciao ragazze. Ma come chi sono? Sono io Clarke Griffin una delle protagoniste della storia. Che vuol dire che cosa vuoi? Non siate maleducate...uffa ma guarda un po' sti giovani d'oggi. Dovreste appoggiarmi, stare dalla mia parte. Come perché? Oh uffaaaa...ma volete prestare attenzione o no? È il giorno...come che giorno? È quel giorno. Che cosa sono quelle facce interrogative? Oh ma vi devono proprio dire tutto a voi eh? È il giorno dell'interrogazione d'italiano...io lo chiamo lo scontro diretto...è più fico. Voi che dite? Come no? Sì, non c'è niente da fare siete proprio maleducate. È l'ultimo ostacolo prima degli esami. Sono riuscita a recuperare il voto in storia e anche quello di educazione fisica...si si ho capito...grazie a Lexa. Non c'è bisogno di essere così precise...e va bene lo ammetto se non fosse stato per lei a quest'ora dovrei ripetere l'anno sicuramente...comunque sia, possibile che nessuno di voi voglia sapere come andrà a finire? Ehi non vi affolate eh...antipatiche...chi di voi lo vuole sapere alzi la mano...nessuno, ok come non detto...grazie tante per il supporto eh! (Linguaccia) e comunque...sappiate che se non mi sosterrete non vi dirò mai come finirà questa storia...aaaahhhh! Vi siete messi paura eh! (Ahahahah)
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Clarke era nel corridoio terrorizzata da ciò che stava per succedere...quel giorno si sarebbe deciso il suo futuro...o dentro o fuori...un po' come le partite di calcio...nello scontro diretto o vinci o perdi...se non riesci a segnare...saranno i calci di rigore a decidere per te...li è tutta questione di culo...
"Hai studiato per l'interrogazione?" Chiese la sua compagna di banco ma Clarke non rispose era immersa nei suoi pensieri...
In quel momento passò lì accanto a lei...la nanetta...la prof d'italiano...la signora più bassa che ci sia sulla terra. Ma quando usava il suo potere sugli altri, era peggio di un armadio...sapeva sbatterti per benino...come un tappeto vecchio...peggio di un buttafuori...va beh! Insomma avete capito...
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Nel corridoio, più avanti c'era anche Lexa, che come al solito stava per i fatti suoi e non perdeva occasione di tenere d'occhio la sua biondina...e lo notò subito...il suo nervosismo...ormai la conosceva bene da sapere ogni suo piccolo dettaglio...così non andava...se si presentava così tanto nervosa all'interrogazione non sarebbe andata bene...sarebbe stata un disastro...doveva intervenire...
Attese che la prof d'italiano passasse anche davanti a lei...quella donna sapeva come essere scorbutica. Non salutava mai...non parlava con i colleghi e a lei non l'aveva mai accettata...
"Eh certo...noi per insegnare abbiamo dovuto studiare sodo, adesso invece prendono chiunque..." disse schifata dalla sua solo presenza lì...
Lexa la fissò per tutto il tempo...fino a quel momento non si era curata di lei...non le importava proprio della sua cattiveria nei suoi confronti... certo su una cosa aveva ragione...Lexa sarà anche senza titolo di studio universitario, sarà anche troppo giovane ma di una cosa era certa sapeva fare il suo lavoro.
E poi chi era mai quella donna così minuta da decidere il destino degli altri? Se lei era lì era per le sue competenze e perché la preside aveva dato il consenso e Clarke aveva studiato sodo per l'interrogazione quindi sarebbe andata bene...
Tornò a fissare la sua dolce biondina...era così impaurita...
Adesso basta...non c'è la faccio a vederla così...
Si avvicinò alle due ragazze, salutò e poi fece l'occhiolino alla compagna di Clarke, come a dire...ci pensò io...la ragazza si allontanò..
Lexa si assicurò che nel corridoio fossero sole e poi disse a bassa voce "amore...andiamo in bagno" fu Clarke ad andare per prima e dopo qualche minuto Lexa la seguì...si assicurò di aver chiuso la porta così nessuno le poteva disturbare...
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Ma una persona che pianificava la sua vendetta le aveva viste...
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Lexa prese per i fianchi Clarke, che guardava fuori dalla finestra, aperta per il caldo, facendola girare verso di lei... "amore mio...sei troppo nervosa."
"Ho paura Lexa. Da questa interrogazione dipende il mio futuro. E se non riuscissi a recuperare?"
"Ma nello scritto sei migliorata. Ti ha messo 7. "
"Si ma può pensare che io abbia copiato. E poi tu non sai com'è fatta, all'orale è diverso. Mi mette in suggestione, mi confonde...io..."
"Respira...hei...hei...respira" disse e aggiunse facendole una carezza sul volto "così non va...sei troppo tesa...non puoi andare in aula in questo stato..."
Clarke sospirò "non voglio affrontarla. Quella non è una donna è un demone."
Lexa rise divertita
"Giuro...come nella serie tv streghe...sembrano normali perché hanno le nostre sembianze ma in realtà sono demoni. Una volta l'ho vista con gli occhi rossi. È un demone. Sicuro."
"Quanto sei sciocca" disse divertita
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Clarke mise il muso e poi disse "potresti salvarmi invece di ridere...che ne so...potresti rapirmi e portarmi lontano da tutto e tutti...ovunque tu voglia purché stiamo insieme..."
"Non nego che mi piacerebbe farlo ma...credo che non avremmo mai pace perché sia tua madre che lo sbirro ci scaglierebbero contro la polizia di tutto il mondo pur di riaverti" disse e poi vedendo la sua faccetta triste aggiunse "però so come posso fare per aiutarti adesso. C'è un modo per rilassarti..." la provocò
"E se ci vede qualcuno..."
"Sono tutti in classe..." disse avvicinandosi a lei con malizia
"Se mi guardi così però non vale...oh mio dio, non riesco a dirti di no" sospirò vogliosa
Lexa sorrise contenta di aver vinto "sei mia" disse sbattendola a muro e iniziò a baciarla sul collo
Clarke si aggrappò a lei "siamo due pazze a rischiare così..." e iniziò ad ansimare
Lexa le sbottonó i pantaloni e intrufoló la mano nelle sue mutandine..."uh! Qualcuno qui è bagnata" disse sulle sue labbra
"Sei tu che mi fai questo effetto...mi sembra di essere burro sotto il sole"
Lexa iniziò a massaggiare l'intimità con ritmi sempre più crescenti...facendola ansimare e gemere
"Ah ah Lexa...adesso..." disse fra i gemiti e Lexa obbedì...la penetrò...iniziò a muoversi dentro di lei...finché...toccò un punto in particolare...
"Aspetta..." disse spalancando la bocca e fermandosi bloccandole il polso. La fissò con la bocca spalancata...
...mentre Lexa sorrideva "uh! Mi sa che ho trovato il tuo punto debole Griffin" disse divertita e riprese a muoversi...
"No Lexa ti prego...non lì..." disse. Lexa aveva appena scoperto che Clarke aveva un punto che se veniva toccato provava ancora più piacere...andava in estasi...
"Oh sì piccola mia...proprio li invece..." si divincoló dalla sua misera stretta e riprese il ritmo serrato proprio su quel punto. "Lasciati andare e non pensare a nulla" le sussurrò
Clarke emetteva dei forti gemiti di piacere...non riusciva a controllarsi...provava troppo piacere...e alla fine...emise un urlo, si tappò la bocca ma era ormai troppo tardi...respirava a fatica..."che cosa..." non riusciva a parlare
"Wow..." Lexa aveva ancora le dita dentro di lei ma le sentiva erano piene di liquido seminale "...cavolo piccola...mi...mi sei letteralmente esplosa fra le dita..." le uscì fuori e le fissò...dio quanto avrebbe voluto assaggiare...
Clarke capì, lo aveva visto fare in un film "puoi...puoi farlo...non preoccuparti...io...non voglio che ti privi di nulla. Se ti va si...insomma puoi farlo"
Lexa la fissò e poi si portò le dita in bocca e assaporó chiudendo gli occhi...
Dio è così buona
Clarke aveva distolto lo sguardo...
Poi Lexa riaprì gli occhi e la fissò in silenzio...
"Ok...di qualcosa..."
"Non avrei dovuto farlo"
"Oh! sono così disgustosa?" Chiese
"Al contrario...hai un buon sapore...e adesso che lo conosco ne voglio ancora..." si avvicinò a lei e aggiunse guardandola "la prossima volta questa esplosione la voglio nella mia bocca"
Clarke sgranò gli occhi e divenne rossissima in volto "Lexa ma sei matta? Che..che..che poi in che senso scusa?" Chiese balbettando
Lexa sorridente le rispose "ti stuzicheró la parte interessata con la lingua"
Clarke la fissò di nuovo con la bocca spalancata per lo stupore e poi disse "aspetta...che schifo"
Lexa rise "ma come che schifo"
"Cioè...sì..no...sì...oddio...voglio dire non è una cosa molto igienica..."
"Ma questo vale anche per la bocca"
"Va be' che c'entra la bocca è una altra cosa..." provò a dire rossissima in viso
"Ma amore mio...anche questa qui sotto..." disse toccando la sua intimità "...è una bocca" e aggiunse "e quando ti bacio la mia lingua ti piace..."
Clarke arrossì ancora di più..
Cavolo se è vero
"...vedrai come ti piacerà da matti anche li sotto..e mi supplicherai di averne ancora..." disse sussurrandole all'orecchio e dandole dei baci sparsi un po' ovunque...collo, labbra, guancia...
Clarke abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi era rossissima in volto "che vergogna..."
Lexa sorrise "non c'è nulla di cui vergognarsi...non con me"
"E invece sì...perché quando è la persona che ti piace da morire a dire queste cose..cavolo che imbarazzo... ma sembra anche di toccare il cielo con un dito"
"Posso farti toccare il cielo..tutte le volte che vuoi"
Clarke sospirò "lo sai che tra noi questo non accadrà..." disse mortificata "cioè non so se sono in grado di fare certe cose...e non mi sembra giusto averle" ammise imbarazzata
Lexa la rassicurò sorridendo "io dico di sì..." accadrà
Clarke sospirò le diede un ultimo bacio e poi disse "ok...adesso basta...devo riprendermi."
Lexa rise divertita e disse "Cavolo...Griffin che ha un orgasmo prima di un'interrogazione chi l'avrebbe mai detto."
Clarke fece la linguaccia "la smetti di prendermi in giro? Faccio pipì e poi mi devo assolutamente sciacquare il viso, non posso andare in classe in questo modo..." sorrise
Lexa sia allontanò da lei controvoglia...e poi..."aspetta Clarke...non andare..." troppo tardi "...in quel bagno"
Come Clarke aprì la porta vide l'ennesima scritta:Griffin lecca vagina, con tanto di disegno di lingua e parte intima
Lexa sospirò "l'ho vista questa mattina quando sono arrivata..ma tra una lezione e l'altra non ho trovato il tempo di cancellarla...mi dispiace"
"È perché...non è mica colpa tua. Ho trovato una cosa in cui la Anderson non è per nulla brava...la sua grafica e i suoi disegni fanno proprio schifo"
Poi entrambe risero...
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Ma...nessuno delle due si era accorta... che una figura fuori dalla finestra, aveva ripreso tutto...e con un sorriso maligno si allontanò...la sua vendetta stava per compiersi...
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[ CLARKE / PROF. D'ITALIANO ]
Ed eccoci qua signore e signori...ci siamo, tra poco assistere all'ultimo scontro...
Lo ricordate vero? le due donne in passato si sono già affrontate, dopo un accattivante scontro ebbe la meglio la nanetta...riuscirà quest'oggi la super bionda ad avere la sua rivincita?
Restate con noi e lo scoprirete...
"Griffin che cosa vuoi fare? Sei disposta a farti interrogare o no? Hai studiato?"
Clarke la fissò e mantenne la calma dicendo "certo"
L'interrogazione con lei era come un incontro di pugilato e lei aveva appena indossato i guantoni. Ed eccoci di nuovo sul ring, questa volta posso batterla. Questa volta conosco le sue mosse, posso evitarle e mettere a segno il mio colpo. Si riscaldó. Questa volta non era sola...si era preparata e accanto a sé aveva la sua allenatrice...Lexa.
Lexa era fuori dalla porta aperta. Le sorrideva e la incoraggiava. Come un allenatrice all'angolo del ring.
Il tizio al microfono "forza gente si accettano scommesse...da un lato abbiamo Clarke Griffin, la super bionda. Dall'altra la prof di italiano, la nanetta. Ecco che tutti iniziano ad applaudire. E in molti scommettevano sulla vincita della nanetta. Stronzi!
Ma ad un certo punto ci fu un cambio di programma...
La professoressa chiamò ad essere interrogate anche altre sue compagne...
Non si trattava più di uno scontro diretto...l'ambientazione era cambiata adesso si trovavano in un campo da calcio...con due squadre...quella della prof...i bianchi e quella di Clarke...i blu.
La prof iniziò ad interrogare una sua compagna...
Per la squadra dei blu...In porta non indovinerete mai... ma c'era... Lexa...vi chiederete perché? Beh è semplice perché Lexa era la sua difesa, quella più importante...con lei in porta nessuno poteva segnare...perché con lei Clarke si era sempre sentita al sicuro.
La prof...i bianchi...continuavano ad attaccare...e Lexa riusciva a parlarle tutte.
Le compagne di Clarke rispondevano e anche lei...
Poi arrivò di nuovo il suo turno...
"Griffin...uno nessuno centomila...l'altra volta non lo sapevi, vediamo adesso?" Chiese
La prof stava giocando il suo asso...credeva che la ragazza pensasse che solo perché l'avesse già chiesto non l'avrebbe richiesto di nuovo e quindi la ragazza non l'avrebbe studiato...avete presente quando il prof dice studiati questa cosa che ti interrogo su questo e poi all'interrogazione ti chiede di tutto tranne quello? Una cosa simile insomma... sbagliato...Lexa le aveva fatto studiare tutto...proprio tutto...
Clarke trattenne una risata e rispose: "Uno rappresenta l'immagine che ognuno ha di se stesso, nessuno è quello che il protagonista sceglie di essere alla fine del romanzo, centomila indica le immagini che gli altri hanno di noi."disse guardandola...proprio come hai fatto tu...ti sei fatta una immagine sbagliata su di me...
GOOOOOOAAAAALLLLL!!!!
Signore e signori ecco che all 85esimo... Griffin segna e porta i blu in vantaggio.
BIANCHI 0 / BLU 1
Mancano solo cinque minuti alla fine...
Ma le cose si stavano mettendo male...
L'arbitro fischió un rigore per i bianchi...
La campanella suonò e Lexa fece il suo ingresso in aula perché dopo c'era proprio educazione fisica ma...
La prof la fissò e disse "già qui?" E poi aggiunse badando bene dal chiamarla collega, perché non la considerava tale "signorina non le dispiace se le rubo un po' del suo tempo, vero? La mia interrogazione è più importante dei suoi esercizi...lo faccia per le ragazze, e la loro ultima chance" giocò questa carta perché sapeva o almeno aveva intuito il rapporto che la legava alla Griffin...
Sta stronza!
Pensò Lexa che guardò mortificata in direzione di Clarke...perché non si poteva rifiutare...
"Ma certo" rispose
GOOOOAAALLLL!!!
Lexa non era riuscita a pararle il rigore...la prof...i bianchi avevano pareggiato. Al 90esimo.
BIANCHI 1 / BLU 1
"Ormai che ci sono...non le dispiace se resto vero?" Disse Lexa ricambiando un'occhiataccia di prima della prof e sapeva che non glielo poteva negare...non poteva mandarla via...
Non c'era più tempo...oppure si...i supplementari...ma per tutto il tempo rimasero sul pari. Restavano solo i rigori...
Lexa li parò tutti...
Anche i blu li avevano sbagliati...ma a loro ne restava da tirare ancora uno...se lo segnavano... era finita...
A batterlo fu proprio...
"Griffin...pessimismo cosmico di Leopardi"
"Con pessimismo cosmico, s'intende l'ultima fase del pessimismo leopardiano, in sintesi, il nocciolo principale del suo pensiero. Leopardi capisce che la felicità non solo è impossibile da raggiungere ma che l'infelicità è una condanna a cui ogni uomo è destinato. Con pessimismo cosmico, Leopardi vuole esprimere il concetto secondo cui anche se l'uomo riuscisse a raggiungere i piaceri della vita, sarebbero comunque sempre più effimeri rispetto ai mali che la vita può provocare. La Natura è colpevole di questo triste fato, infatti Leopardi la identificherà come Natura Matrigna. Poi, nella fase più profonda di pessimismo, arriva a mettere in dubbio la presenza di Dio, dicendo che la realtà è solo un sistema meccanico e casuale e l'uomo non è altro che una delle tante creature che abita la Terra."
GOOOOAAALLLL!!!!
E segna.....Griffin segna ancora....regalando così la Vittoria ai blu...
BIANCHI 1 / BLU 2
Incredibile....si pensava che non finisse mai e invece...eccola la Vittoria tanto desiderata...
In quel momento Lexa venne raggiunta dal collega poco garbato che cacciò via quella d'italiano...i due non andavano molto d'accordo...lei perfettina e lui trasandato...
"Ehm...collega...questa sarebbe la nostra ora" disse fissando l'orologio...come a dire ti abbiamo dato già troppo tempo adesso basta...
La prof d'italiano si alzò e andò via senza dire nulla.
Tutti ad applaudire...sugli spalti avevano messo uno striscione con la scritta: super bionda...perché o pugilato o calcio poco importava la super bionda si era ripresa la sua rivincita.
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[ LEXA / PRESIDE / CLARKE / ABBY ]
La preside incrociò Lexa nei corridoi e la salutò "e anche questa mattinata è giunta al termine, ormai manca poco agli esami...l'aspetto pomeriggio" disse
Lexa si acciglió "che succede pomeriggio?" Chiese
"Ci sono i colloqui con i genitori" rispose
Lexa sgranò gli occhi e disse "aspetti...non mi starà dicendo che dovrò partecipare anch'io vero?"
"Ma certo...è stata lei a guidare le ragazze nell'ultimo periodo. " disse allontanandosi prima che la ragazza aggiungesse altro
Nel pomeriggio...
"si può sapere cos'hai?" Chiese Clarke vedendo Lexa nervosa
"Oggi ci sono i colloqui..."
"Aspetta ci sarai anche tu?"
"Già...la preside ha deciso così...ma non mi va di venire" e poi aggiunse "e tu? Chi verrà?" Chiese
"Non ci crederai ma questa volta verrà mia madre, si è presa un permesso"
"Sta migliorando..."
"Forse...oppure vuole solo sapere se riuscirò o no ad andare agli esami..."
Lexa rise
"Comunque sia...adesso che so che ci sarai anche tu...sarà imbarazzante...molto imbarazzante"
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Più tardi...
Lexa e il collega vennero assegnati all'aula 24 e quando entrarono si ritrovarono nella cattedra accanto alla loro...
"Sta scherzando vero? Ma proprio con quella d'italiano ci doveva mettere?" Chiese nervosa, alla preside
"Mi dispiace ma nessuno voleva stare in aula con lei...neanche quella di religione"
"E quindi ha pensato bene di appiopparcela a noi" disse riluttante il collega
"Preside mi ascolti...non lo faccia..."
Si allontanarono da orecchie indiscrete e la preside disse "so che è preoccupata per la sua ragazza, ma prima o poi dovrà affrontarla o in quest'aula o in un altra, dovrà farlo. Qui almeno ci sarà lei, anche solo con un sguardo potrà rassicurarla..."
Lexa la fissò... beh! Anche questo è vero "d'accordo" convenne alla fine
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Più tardi...
"Cavolo...ma con quanti genitori dobbiamo parlare?" Disse Lexa che non ne poteva già più
"Con parecchi...di solito da i prof di educazione fisica non ci va nessuno...ma visto che ci hanno mollato con quella stronza d'italiano ce li dobbiamo sorbire pure noi. Perché una volta che entrano nell'aula parlano con lei e poi anche con noi...sarebbe da maleducati saltarci, ti pare?" Disse seccato perché lui voleva proprio quello
Subito dopo Lexa venne accusata da una madre di aver messo di proposito un brutto voto alla figlia...
"Mia figlia che prende 5 in educazione fisica? Non si è mai visto..." disse nervosa
Lexa fissò la ragazza che sorrideva sotto i baffi...era una di quelle che si lamentava sempre di fare gli esercizi...e poi fissò la madre...
Provò a restare calma e disse "signora...sua figlia ha 5 in questa materia perché non si applica"
"Si certo...dite tutti così" ribatté furiosa
"Ma è la verità...sua figlia si rifiuta di fare gli esercizi...che fanno tutte le sue compagne"
"O forse siete voi che non sapete fare il vostro lavoro..." disse seccata andandosene via
"Wow...ma fanno tutte così?"
"Benvenuta nel nostro mondo ragazzina... come puoi vedere non sono tutte rose e fiori" disse il collega panzuto stravaccandosi sulla sedia... e poi aggiunse "dai retta a me...mettiamo a tutti sei e ce li leviamo dalle palle" disse scaccolandosi
Lexa lo imitò mettendosi anche lei stravaccata sulla sedia con le braccia incrociate e non sapeva se essere più disgustata dal collega che si calcolava in presenza di altri, e dalle sue parole, o da quelle persone che invece di prendersela con i propri figli che non vogliono impegnarsi se la prendevano con lei..."Sarà un lungo pomeriggio..."
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Dopo altri genitori...
"Basta ho bisogno di una pausa" disse alzandosi
"Ma dove credi di andare ragazzina?" Le urlò dietro il collega, prendendosi un'occhiataccia da quella d'italiano che non voleva urla...
In corridoio...
"Allora come sta andando?" Chiese la preside avvicinandosi
"Sinceramente? Preferirei affrontare una mandria di bufali inferociti che questi genitori..." ammise
La preside rise "già...alcuni genitori non comprendono. Semplicemente non accettano il fatto che il proprio figlio/a non voglia semplicemente applicarsi nello studio...ne ho visti di casi così..."
"Sono più a mio agio con quelli che invece capiscono e fanno di tutto per aiutare i propri figli, soprattutto se hanno bisogno..."
La preside annuì "purtroppo non tutti i genitori sono così..." e poi fissò la Anderson
"È venuto qualcuno?"
"La zia...viene sempre lei... si dice che i genitori siano "troppo" impegnati. In cinque anni non li ho mai visti"
Lexa continuò a fissarla...quella ragazza sì che ha bisogno d'aiuto.
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"Eccoti"disse Clarke avvicinandosi "vuoi scappare?" Disse ridendo indicando la finestra alla quale Lexa era appoggiata
Lexa sorrise "magari...mi serviva un po' d'aria" e poi chiese "tua madre?"
"È in arrivo, si è fermata in corridoio a parlare con una signora"
Lexa annuì e disse "quindi ci siamo...due mostri nella stessa stanza...ce la faremo?" Chiese parlando della madre di Clarke e della prof d'italiano
Clarke rise...era proprio quello che voleva Lexa distrarla e non farle pensare a ciò che stava per accadere. "Vorrei poterti tenere per mano" disse sottovoce
"Lo so Lexa, lo so." Disse guardandola
"Già...ma non possiamo...tutti questi genitori non la prenderebbero bene"
"È già strano che stiamo parlando da sole qui fuori"
Lexa le mise una mano sulla spalla e disse "per qualsiasi cosa, io ci sono...mi basta un cenno e io..."
"Lo so Lexa, lo so davvero" disse e la ringraziò con lo sguardo
Lexa annuì "ora è meglio che vada" disse allontanandosi
Clarke venne raggiunta da sua madre... e alla fine entrarono...
"Ah! La signorina Griffin...finalmente conosco sua madre." Iniziò quella d'italiano
Clarke cercò lo sguardo rassicurante di Lexa e lo trovò...da loro non c'era nessuno quindi poteva ascoltare...al minimo cenno di Clarke sarebbe intervenuta perché lei sapeva quanto Clarke si era impegnata nello studio.
Abby non si lasciò incantare disse "Beh! Visto che finalmente ci conosciamo...parli direttamente con me e non con mia figlia"
Clarke non ci poteva credere...sua madre la stava difendendo?
"Sua figlia ha molte lacune..."
"A me risulta che mia figlia nell'ultimo periodo si sia impegnata parecchio"
"Si...ma le sue compagne di classe hanno studiato tutto l'anno..."
"Senta a me non interessa cosa fanno le altre, a me interessa di mia figlia. E so per certezza che si è impegnata molto, ha studiato sodo. Si è impegnata all'ultimo forse questo è vero ma l'ha fatto. L'importante è imparare...non quanto tempo ci si mette per farlo. Che sia un ora o giorni interi...è irrilevante. L'importante è aver appreso. Lei da insegnante dovrebbe saperlo..."
Clarke era sorpresa...si aspettava il peggio invece sua madre stava facendo nera la prof d'italiano...
Lexa invece sorrideva...ogni tanto di nascosto aveva registrato Clarke mentre studiava e aveva mandato la prova... a sua madre, sul cellulare. A quanto pare il suo piano aveva funzionato. Abby aveva trovato il tempo di ascoltare le registrazioni e vedere da sola i risultati della figlia.
Sì è vero Clarke aveva fatto l'interrogazione ma quell'arpia non le aveva detto che voto le avrebbe messo...
Vedendo che l'insegnante non diceva nulla, Abby chiese "e dunque?"
"E va bene, la ragazza avrà 8 come nelle altre materie"
Si Clarke aveva la media dell'otto nelle altre materie...tranne in storia, italiano ed educazione fisica...ma sia storia che in educazione fisica aveva recuperato, e adesso sapeva che aveva lo stesso voto anche in italiano.
Anche se Clarke sospettava che le stesse mettendo quel voto solo per non ritrovarsela di nuovo in classe il prossimo anno.
Mentre Abby e Lexa sapevano per certo che quel voto era più che meritato.
Poi andarono verso i prof di educazione fisica...
"Signorina Woods...ci incontriamo di nuovo..." disse Abby sorridendo perché aveva fatto un ottimo lavoro con la figlia visto che era riuscita a recuperare il brutto voto in italiano...
"Signora...Griffin..." ricambiò il saluto
"Allora...so che la mia piccola Clarke non eccelle in educazione e fisica...anche se ultimamente mi ha sorpresa il fatto che si sia iscritta in palestra."
"E invece si sbaglia...perché nell'ultimo periodo la ragazza..." disse fissando Clarke e sorridendole "...è migliorata parecchio. Si è impegnata e ha imparato molte cose, le abbiamo messo 8 anche nella nostra materia."
Clarke arrossì come al solito...
"Però! ...i miracoli esistono allora."
"È incredibile come si può migliorare se stessi quando si incontra la persona giusta." Disse Clarke
"Già...ma i cambiamenti portano sempre il lato positivo e negativo delle cose e bisogna prestare attenzione" raccomandò Abby ad entrambe...
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Quando Abby e Clarke uscirono dall'aula...
Abby salutò la donna con cui si era fermata a parlare prima, e Clarke vide che era insieme alla Anderson...
"Mamma, chi è quella signora?"
Abby la fissò e poi rispose " è la zia della tua compagna...la Anderson. Era una mia compagna di università, anche lei è medico, generico, ha uno studio non lontano dall'ospedale. Sai la Anderson si scriverà a medicina. Parlavamo di questo prima...Vive con sua zia non lo sapevi?"
Clarke fece di no con la testa...fantastico dovrò sopportarla anche all'università
"Ma scusa...lei dice di abitare in una grande villa, e poi quell'auto lussuosa, i vestiti costosi..." disse senza capire
"La casa è dei nonni...ma è vuota perché i genitori sono sempre in giro per lavoro...e per il resto sono regali dei suoi genitori...per tenerla buona. Sua zia fa quello che può, ma litigano spesso... è diverso...essere genitori è diverso dall'essere zia. E questo la Anderson glielo ha sempre rinfacciato...che lei non decide per conto suo perché è solo sua zia. I genitori la viziano in questo modo ma di lei non ne vogliono sapere. Hanno avuto il coraggio di dirle che è stata un errore perché loro non volevano figli"
"Cosa? Sul serio? Ma sono pazzi?"
"Non capisco come si possa dire una cosa del genere al proprio figlio...è una parte di te. È come se dici di non volere una parte del tuo corpo..."
"Ecco perché è sempre stronza con tutti..."
"Penso di sì...so che non andate d'accordo. Ho saputo, dalla preside, dei vostri contrasti..."
"Aspetta...tu sai tutto?"
"Ma certo...mi interessa tutto ciò che ti riguarda...mi sarebbe piaciuto anche che ti fossi confidata con me, ma in questo caso capisco perché non l'hai fatto... Non sono intervenuta perché pensavo volessi cavartela da sola. Anche se adesso so che non sei più "sola". Ma se vuoi posso sempre parlare con sua zia e... "
"No, no...è una cosa che devo fare io...devo affrontarla...l'ha detto anche Lexa..."
"A beh'! Se l'ha detto Lexa, allora..."
Clarke rise "e dai mamma...non essere gelosa..."
Risero entrambe...
"Mamma, per prima io..." voleva ringraziarla per come l'aveva difesa dalla prof d'italiano
"Tesoro...non devi ringraziarmi. Sono tua madre Clarke. Potrai sempre contare sul mio appoggio."
Clarke era commossa
"Sono fortunata ad averti" disse e l'abbracciò "ti voglio bene"
"Ti voglio bene anch'io tesoro"
Proprio in quel momento la Anderson le fissava... alla fine la madre di Clarke era andata al colloquio...erano presenti tutti i genitori, tranne i suoi. Questo le provocò tristezza e rabbia. E molta gelosia...così recuperò il video, lo mandó a tutta la scuola e lo postò sui social, mettendo così in atto la sua vendetta...
NOTA: ehm...ok vi ricordo che questa è solo una storia...perciò non provate a fare quello che fanno le protagoniste...come per esempio scopare nei bagni a scuola...capito? il prossimo capitolo sarà l'ultimo scolastico, doveva essere questo ma stava diventando troppo lungo e poi vi stancate, così ne scrivo un altro per il seguito...cosa diavolo combinerà la Anderson? bella domanda...