Katsuki pov.
(Primo pomeriggio):
《CHE CAZZO STAI DICENDO!?》battei furente le mani sul tavolo davanti a me fissando Mic con sgomento e rabbia, ma non nei suoi confronti, per ciò che gli era stato riferito.
《Non possono farlo! Hai provato almeno a farli ragionare?!》Kiri mi seguì subito facendosi vicino quanto me al nostro manager già accerchiato da Sero e Mina.
《Vorrei potervi dare delle notizie migliori ma loro vivono per i soldi e per i guadagni e Denki...》
《DENKI NON GLI SERVE PIÙ!? È COSÌ!? VOGLIONO DARCI UN CANTANTE CHE NON CONOSCIAMO E TENERE SOLO NOI!!?》
《PERCHÉ!!?》Mina lo urlò strattonando la manica della maglia del biondo che stanco ed esasperato si tolse gli occhiali per strofinare i suoi occhi arrossati e segnati da delle profonde occhiaie.
《Ragazzi non urlate... vi prego mi sta per esplodere la testa....》al suo sospirò strinsi i denti trattenendo tutto il veleno che volevo lanciare a quei bastardi.
《Ho passato tutta la mattinata al telefono con loro, non vogliono sentire scuse, vogliono avere ragione a tutti i costi e hanno già iniziato a tagliargli tutti i fondi lasciando solo un quinto dei diritti ďautore a lui e famiglia..》mi morsi la lingua a sangue per trattenermi e lo lasciai continuare.
《Dicono che oltre all'inumerevole quantità di soldi che hanno speso per le cure sue e della madre ne hanno visto solo delle ingenti perdite rispetto a ciò che lui poteva ridargli e poi hanno scoperto che è venuto meno ad alcune clausole del contratto...》
《Oh, certo perché per quei pezzi di sterco siamo solo dei robot che non provano sentimenti! Facile per loro che guadagnano solo grazie a noi!!》Sero lo disse ironico andando alla finestra per fumare ľunica sigaretta che si concedeva una volta ľanno per rilassarsi nei periodi più buii e stressanti per lui 《se per questo siamo venuti tutti quanti meno a quella clausola!》
《
Ma loro non lo sanno... non so che è successo questa notte ma un infermiera ha postato questo taggando direttamente la nostra casa editrice...》Mic prese il telefono aprendo subito una chat con un link che cliccò mostrandoci un video di una ragazza della nostra età che camminava per i corridoi buii dell'ospedale.
《Non vorrei dire, ma ora in ospedale c'è ChargeBolt, o meglio, Denki Kaminari. Ero andata a controllare i suoi parametri vitali quando mia ha chiesto "posso avere notizie sul MIO RAGAZZO?"》La faccia di quella puttana si fece schifata a livelli indicibili.
《Prima Deku e Shoto, ora anche lui!!? È CONTRO NATURA!! ABOMINI SIMILI DOVREBBERO SOLO MORIRE! Dovrebbero lavorare ai lavori forzati e inginocchiarsi ai nostri piedi per esser curati e trattati con tanta gentilezza!! La mia tolleranza ha superato il limite, se ne avessi il potere avrei messo tutto ľantidolorifico e sedativo che trovavo nelle vene di quello scarto!! Tanto avrebbero pensato che era morto per un attacco ďallergia o epilessia.》
Esplosi.
《COME CAZZO SI PERMETTE QUELLA SGUALDRINA DI DIRE COSE SIMILI!? HA MINACCIATO DI MORTE DENKI E QUEI DEFICENTI LA ASSECONDANO!!!? DOVREBBERO DENUNCIARLA E ARESTARLA!!》ribaltai il tavolino dietro di me sentendo solo ľirrefrenabile bisogno di distruggere tutto prima di compiere un vero e proprio omicidio di massa.
Quella puttana aveva osato toccare e minacciare un mio amico solo perché amava un ragazzo, il tutto per una cazzata simile!?
Scaraventai una sedia verso il muro cercando altri oggetti da rompere fino a calmarmi.
Nessuno tentò di fermarmi, avrebbero solo rischiato di esser lanciati al posto dei mobili.
Solo una volta terminata ľadrenalina mi lasciai cadere a terra prendendo i capelli tra le mani tirandoli per la rabbia. Se vedevo quella bastarda...
Un lampo di genio passò nella mia mente alzando lo sguardo verso gli altri che discutevano tra loro.
《Ragazzi, ho un idea ma mi serve la vostra partecipazione e anche ľaiuto di quel nerd e company. Kirishima prendi la nostra ultima foto e pubblicala su tutti i social che abbiamo e fallo subito, non un secondo più tardi!》
Sorrisi divertito e soddisfatto, tutti avrebbero perso e gli unici vincitori saremmo stati noi. Quei bastardi si sarebbero pentiti di tutto...
TUTTO.
----------------------------------------
Shota pov.
Controllai distrattamente che Kaminari stesse ancora dormendo e salì ai piani superiori per controllare lo stato di salute di Shinso.
Il medico che ľaveva operato aveva affermato di avergli salvato per miracolo la gamba, una spalla e il fegato, ma aveva aggiunto che si sarebbe svegliato a breve, così ogni mezz'ora andavo da lui sperando di trovarlo sveglio.
Tutte le guardie di sicurezza della struttura erano state avvisate del fatto che gli avessero sparato due uomini della mafia che a quanto pareva avevano provato a spacciare armi al concerto e si erano premurati di controllare con più attenzione le stanze dei due stando attenti a chi entrava e usciva.
Salutai gli agenti e entrai nella sua stanza chiudendomi la porta alle spalle osservando prima i monitor e poi lui.
《Dormi o fingi?》lo chiesi mettendomi seduto sulla poltrona presente nella stanza in attesa di una qualche risposta.
《...Ci provo...》sorrisi alla sua voce flebile e stanca mettendomi più comodo.
《Come ti senti?》
《Come se mi avessero sparato e aperto a metà...》il viola deglutì girando a fatica la testa verso il sottoscritto 《Denki... Denki sta bene?》
《Sì, adesso sta riposando》sfregai le mani tra loro divertito dal fatto che entrambi volessero conoscere lo stato di salute ľuno dell'altro, una scena non troppo rara da vedere in un ospedale, ma sempre bella.
《Appena farò sapere che sei sveglio chiameranno la polizia e ti faranno molte domande, preferisci che ti porti prima qui il tuo ragazzo?》
《Solo se si sveglia... dalla luce immagino sia rimasto sveglio a lungo...》un sorrisetto sospirato sfuggì al suo controllo nel tentativo di soffocare il dolore e mi alzai aumentando lievemente la dose di antidolorifici per poi uscire a recuperare Kaminari, avevano bisogno di vedersi e spesso la vicinanza e il contatto con chi si ama aiuta a guarire prima.
~~~~
Per svegliare il biondo ci avevo messo davvero poco, mi era bastato sfiorare il suo braccio per trovarlo seduto nel letto, poi avevo raccolto i vari cavi e agganciato i monitor alla sedia a rotelle che avevo preso durante il cammino e ľavevo portato fuori verso il piano superiore scrivendo un messaggio veloce a Mic in ascensore per fargli sapere che se passavono per le visite non avrebbero trovato Kaminari.
《Shinso...》nemmeno il tempo di far entrare la sedia a rotelle nella stanza che i due si stavano guardando disperati e bisognosi del contatto ľuno per ľaltro.
----------------------------------------
Kaminari pov.
Singhiozzai di gioia quando potei stringere tra le mani quella di Shinso, quella del mio ragazzo, sentendola calda e non fredda al tatto come negli incubi fatti nelle mie poche ore di sonno.
《H-ho avuto paura... paura di perderti...》singhiozzai più forte trattenendomi dall'arampicarmi sul suo letto trattenuto sia dai cavi che dalla consapevolezza delle sue ferite.
《Anche io... credevo mi fossi morto tra le braccia e che ti avessero colpito...》la sua presa per quanto debole si fece più salda sulla mia mano e vi poggiai sopra la fronte prendendo lunghi e profondi respiri per calmarmi.
Non riuscivo a guardarlo in faccia, ma anche se dolorante anche lui stava piangendo e singhiozzando.
Non mi accorsi del fatto che Aizawa fosse uscito e nemmeno che fuori fossero arrivati degli agenti della sicurezza per pattugliare la porta in attesa della polizia.
Restammo solo in silenzio a coccolarci e constatare che fossimo entrambi lì, vivi e vegeti, ľuno accanto all'altro.
----------------------------------------
Hitoshi pov.
(43 minuti dopo):
Soffocare i singhiozzi era doloroso, ma non tanto quanto lasciarli uscire fuori. Mi doleva ogni singola fibra del mio corpo, ma ogni volta che le mani di Denki passavano in un punto il dolore nella zona svaniva dandomi un solievo inappagabile.
Non avevo smesso per un secondo di guardarlo, anche se distrutto era bellissimo, bellissimo come sempre e la consapevolezza che fossi il ragazzo più fortunato al mondo si fece ancora più salda quando si alzò a lasciarmi un lungo bacio sulle labbra senza smettere di fissare i suoi occhi del colore del sole nei miei.
《Ti amo》fu ľunica cosa che dissi prima che la porta si aprisse mostrando quattro agenti in divisa.
《Denki Kaminari e Hitoshi Shinso?》
《Sì, siamo noi》rispose il mio ragazzo stringendo nuovamente la mia mano, ma con terrore.
《Abbiamo alcune domande da farvi, vi dovremmo chiedere di svolgere gli interrogatori in luoghi separati per confermare che le versioni di entrambi coincidano...》
《Mi spiace agenti, ma questo non è possibile》Aizawa entrò senza permesso guardando gli agenti in borghese che lo squadrarono da testa a piedi.
《Prego?》
《Kaminari ha avuto un attacco epilettico di rilevante importanza. In quanto suo medico curante ho il dovere di avvisarvi del fatto che potrebbe avere le idee confuse sulla cronologia dei fatti o addirittura aver avuto delle allucinazioni》sgranai lievemente gli occhi girando lo sguardo verso Denki che si era irrigidito trattenendo dei tremori, poi guardai Aizawa e compresi che i miei timori erano fondati, che la cosa fosse collegata ai suoi cortocircuiti per cui mi ero recentemente preoccupato a morte.
《Grazie per ľinformazione》uno degli agenti sorrise lievemente facendo segno a un collega di prendere il mio ragazzo e portarlo via.
Strinsi più forte la sua mano passando dolcemente il pollice sul suo dorso e sorrisi vedendolo ricambiare e lo lasciai andare quando ľagente spinse la carrozzella via.
Solo una volta svanito dalla mia vista mi decisi a degnare i due agenti rimasti in stanza che si stavano preparando a registrare e prendere appunti sulla mia dichiarazione.
《Lei è?》
《Hitoshi Shinso》
《Dichiara di dire il vero?》
《Sì》
《Perfetto, iniziamo... dov'era prima che le sparassero?》ľuomo cliccò sul tappo di una penna pronto a scrivere.
《In una stanza nel beackstage con Denki Kaminari》
《Perché si trovava lì?》alla domanda girai lo sguardo verso il viso di quello che mi stava ponendo le domande cercando di farmi capire ma non riuscendoci sospirai tornando a guardare il soffitto per schiarire le idee.
《Denki voleva fare ľamore prima della fine dell'anno come dice il famoso detto》accennai un sorriso divertito ed innamorato.
《Mi dica, come hanno fatto a entrare nella stanza?》
《Nella fretta c'eravamo scordati di chiudere la porta a chiave, e sentendo qualcuno camminare verso la stanza ci siamo nascosti dietro il paravento...》qualunque accenno di sorriso svanì dal mio volto mentre proseguivo spiegando com'era andata, come mi fossi messo davanti a Denki per proteggerlo e poi il vuoto una volta arrivati i soccorsi.
Buttai fuori tutta la rabbia e lo stress e poi mi voltai verso i poliziotti prendendo coraggio.
《Agenti so chi è stato a spararci e anche il perché... ma so che una volta nominato il colpevole sarete costretti a tirarvi indietro》
I due si fecero mille volte più attenti di prima e sospirai, oramai avevo dato loro la mano, non restava che dargli il braccio.
《Nella mia città per sopravvivere dopo la morte dei miei genitori ho lavorato come spacciatore di quartiere, nulla di troppo grave, non ho mai ferito o ucciso nessuno, il tutto perché non mi è mai arrivato un aiuto che dovevo ricevere. Appena sono riuscito a trovarmi un lavoro stabile in un bar mi sono staccato da quel mondo cercando di rifarmi una vita ma...》deglutì sentendo la gola secca e mi misi più comodo《la cosa non è andata giù ai piani alti, non sapevo nemmeno di lavorare per loro, ma ero finito nella cerchia della mafia e sono scappato con Denki... mi sono lasciato portare ovunque sperando di seminarli, ma quei cani sotto il potere di All For One, il capo della mafia, mi stanno cercando... morto o vivo...》strinsi i pugni furente girando lo sguardo dall'altra parte per nulla pronto a sostenere i loro sguardi disgustati o storti.
Segui un lunghissimo silenzio prima che la registrazione venisse fermata.
《Di questo ne eravamo già al corrente. I due uomini che abbiamo arrestato hanno già confessato il tutto, ma non stavano cercando te. Stavano portando avanti uno spaccio ďarmi illegale nelle quinte del palco. Tu sei solo capitato per caso nella loro tana come per quando sei entrato in quel mondo》gli agenti mi sorrisero dolcemente alzandosi dai loro posti a sedere per andarsene e li fissai confuso.
《Sono un amico di Toshinori Yaghi, o meglio conosciuto come AllMight e mi ha costretto a una notte insonne per cercare informazioni utili per aiutarti. C'è un dipartimento che è specializzato nella protezione di testimoni o ex lavoratori della mafia, finirai sotto la loro protezione non che la mia. Non potranno più torcervi un capello》i miei occhi si sgranarono e il cuore prese a battere più velocemente.
Quel poliziotto stava davvero dicendo che mi avrebbero aiutato? Che non mi avrebbero trattato come un cane da bastonare..?
《Dice.. dice davvero?》
《Sì, da oggi non dovrai più preoccuparti》al suo nuovo sorriso non trattenni delle copiose lacrime liberatorio, più liberatorio di prima.
《Dei dettagli parleremo più tardi, ma fin che sei in questo ospedale puoi stare tranquillo, i miei colleghi sono già qui per proteggere sia lei che il suo compagno》annuì grato ignorando il dolore per i singulti e alla testa passando la mano del braccio sano su tutta la faccia nell'inutile tentativo di calmarmi.
----------------------------------------
Kaminari pov.
Avevo raccontato tutto quel che ricordavo ai poliziotti, per quanto in modo disordinato sapevo di aver detto tutto anche se avevo paura che alcune cose fossero irreali. Mi avevano detto che non avrebbero commentato o cercato di mettermi in difficoltà visto ľavvertimeto di Aizawa e così era stato.
《Abbiamo finito?》sorrisi nervoso torturando le mie povere mani piene di pellicine pronte a sanguinare. Volevo stare col mio ragazzo sin che aveva le forze per restare sveglio.
《Sì, solo un ultima domanda...》ľagente si mise comodo sulla sedia davanti a me e annuì in attesa che continuasse 《conosceva i due uomini che vi hanno aggrediti?》
《No agente, ma credo che loro sapessero chi eravamo noi e che sapessero più del dovuto...》
《Ok, grazie e arrivederci》i due poliziotti presero le loro cose uscendo dalla stanza e mi girai a guardare Aizawa che stava entrando per prendermi e portarmi via vista la pesantezza della sedia a rotelle a causa dei macchinari attaccati.
《Ti porto a salutarlo, poi devo portarti a fare degli esami》sbuffai già stufo lasciando che mi guidasse fuori.
《Ma te non riposi mai?》 Ridacchiai nel ricevere un buffetto sulla testa.
《Sì, dopo dormo nella stanza dedicata a noi medici》
《Allora sei umano!》risi di gusto mezzo saltellando sulla sedia a rotelle tornando il solito cretino di sempre. Anche se stanco ero felice e dovevo mostrarlo al mondo intero!
《Non ti agitare, questa zona è piena di pazienti che necessitano di silenzio, calma e riposo》mi tappai la bocca tornando fermo e seduto, ma non smisi per un solo istante di sorridere felice vedendo la stanza di Shinso sempre più vicina.
《Che esami devo fare dopo?》
Nel porre la domanda vidi ľincertezza di Aizawa nel darmi una risposta.
《Per farli ho bisogno del tuo consenso... sì tratta di un esame genetico per trovare i tuoi genitori biologici, devo scoprire se questi tuoi attacchi sono un fattore genetico》
Il sorriso svanì gradualmente dalle mie labbra e i miei occhi si sgranarono.
Mai mi sarei aspettato di fare quel test, anzi forse per un mio atto egoistico non volevo nemmeno conoscere chi mi avesse messo al mondo solo per abbandonarmi... no, non volevo proprio.
《Ti lascio questo tempo per pensarci, magari Shinso ti sa dare qualche consiglio per scegliere》alzai la testa vedendo finalmente il mio violetto che mi stava osservando confuso e tentai di accennare un sorriso prendendo la sua mano tra le mie che si erano fatte fredde e incerte.
"Dovrei farlo per la mia salute ma io... io non voglio conoscere né il loro nome né se ho altri geni in comune con loro... non voglio..."
Spazio me:
Non so che dire, lascio a voi i commenti nel dubbio-