[La storia è di mia proprietà, si prega di non copiare per evitare sconvenienti.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
Capitolo Corretto.]
Capitolo 8
POV SARAH
Non ho mai pensato seriamente che Andy potesse provare qualcosa per me. Come non ho mai pensato che qualsiasi uomo potesse provare per me qualcosa dì più.
Quindici giorni, sei ore, sedici minuti... Diciassete minuti che io ed Andy ci evitiamo come la peste.
O meglio dire, io cerco di scambiarci qualche parola e lui scappa inventandosi scuse.
Vado in ufficio da Ed per portargli il pranzo che ho comprato al bar di fronte poco fa e rischio di ammazzarmi mentre salgo le scale.
Senza neanche bussare entro nello studio lanciando il sacchetto sulla scrivania, mi siedo di fronte a lui e inizio a mangiucchiare il tramezzino al prosciutto anche se non ho molta fame.
<< Cosa avete voi due? Avete delle faccie da zombie. Andy non blatera a vanvera su qualsiasi cosa gli passi per la mente e tu non disegni. Cosa sta succedendo?! >>
Ed tiene gli occhi leggermente sgranati mentre gesticola con le mani.
In questi mesi ho scoperto che Ed può essere un grande ascoltatore ed è più saggio di chiunque altro. Io non so cosa fare ed ho bisogno di sfogarmi ed Ed è la persona giusta.
<< Credo che Andy provi qualcosa per me >> suona molto come una domanda. Il fatto è che... Cazzo è impossibile! Andy è... Semplicemente Andy e io con lui non centro nulla.
<< E tu adesso te ne sei accorta? >> dice mentre morde il suo panino al formaggio.
Che significa? Aggrotto le sopracciglia masticando velocemente l'ultimo boccone per poter rispondere.
<< Che vuoi dire Ed? >> ride, ma cosa c'è di divertente?!
<< Amica mia sei cosi ingenua. Non vedi come ti guarda? Come i suoi occhi si illuminano quando parli o gesticoli? Non vedi come sorride quando gli sei accanto?
Come non fai ad accorgertene? >>
Non mi ero mai accorta di nulla e credo anche che il rosso faccia uso di sostanze illegali e allucinogeni.
E inoltre non so se prendermela per il fatto che mi ha detto che sono ingenua o meno.
Andy guarda me come guarda qualsiasi altra persona.
<< Dio Ed cosa vai dicendo? Quello che può provare nei miei confronti può essere solo ed esclusivamente affetto. Come io provo per lui >>
Ed mi guarda storto toglie i piedi dalla scrivania e si avvicina al computer digitando alcune cose.
<< E allora questo come lo spieghi? Vi guardate come se dipendente l'uno dall'altro. >> gira lo schermo verso di me.
Una foto. Una semplice foto che racchiude un non so che di speciale.
Siamo io ed Andy nello studio di Ed mentre ci guardiamo. I nostri sguardi sono ... Diversi.
Persino dalla foto si percepisce il rossore sulle mie guance.
Forse c'è qualcosa tra me e Andy che io devo ancora concepire. Forse.
Non lo so. Quello che adesso so è che mi manca da morire.
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POV ED
Andy, Sarah.
Sarah, Andy.
Passai metà mese a parlare alternandomi con quei due.
Ho cercato di aiutarli il più possibile senza riuscire a ricavarne nulla.
Non erano niente quei due ma quando si guardavano qualcosa in loro cambiava.
Lui sorrideva e lei non era più lei.
Il mondo ad un tratto era meno pesante e tutto era più leggero.
Lui le metteva serenità, e per quegli attimi, la vita era davvero nella.
Lei dice " È nato per rendermi la vita impossibile"
Lui dice " Come glielo spieghi ad una persona che hai bisogno di lei? "
Più cercavo di capirli più impazzivo. Quei due hanno la guerra nella testa e per quanto mi riguarda, vorrei vivere ancora a lungo.
Per la prima volta da quando lo conosco Andy bussa alla mia porta prima di entrare.
Occhiaie scure circondano i suoi occhi chiari e sembra essere sul punto di piangere o ammazzare qualcuno.
Sono due cose totalmente opposte ma così è il carattere di Andy ed è così che anche dentro. Può essere la luce e il buio contemporaneamente.
È qui per Sarah.
<< Quando realizzerà i che voi due siete fatti l'uno per l'altra? Chiunque vi guardi se ne accorge e vi invidia. Perché quel tipo di amore non dovrebbe neanche esistere. >>
Mi sto rassegnando Andy dovrebbe fare il primo passo solo che è un fottuto orgoglioso.
<< Ma di che amore parli? >> incrocia le braccia sulla scrivania nascondendoci il volto.
<< Di quell'amore che ti possiede. Di quell'amore per cui conosci tutto dell'altro. Quell'amore che riuscirebbe a farcela anche in mezzo all'inferno.>>
Mi guarda. Nella sua testa c'è una battaglia tra cuore e cervello.
E non sa cosa fare.
<< Chiamalo egoismo Ed se vuoi o come cavolo ti pare, ma io felice insieme ad un altro non ce la voglio vedere >>
Sorrisi, finalmente.
<< E cosa stai aspettando? >>
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POV SARAH
<< Firma qui e qui, poi sei apposto >> dissi.
Larry Fremont fece un paio di scarabocchi su ogni riga e si appoggiò con i gomiti al banco.
Lo avevo visto un paio di volte al negozio.
<< A che ora chiudete? >> mi fissò dritto negli occhi sfoderando un sorriso seducente che supposi avesse provato allo specchio fin da ragazzino.
Indicai con la penna il cartello sulla porta e mi diedi da fare con le carte. << Alle sette >>
<< E se passassi a quell'ora? Mi piacerebbe portatrti al nuovo pub che hanno aperto in centro. Ci sei già stata? >>
<< E tu? >> domandai leggermente a disagio.
<< Qualche volta... Allora il drink? >>
<< Quale drink? >> la voce di Andy tuonò alle mie spalle facendomi sussultare.
Si avvicinò al mio fianco, prese le carte e iniziò a scorrerle.
<< Ei fratello, stavo invitando questa fanciulla a bere un drink con me appena finito il turno. >> Larry scrollò le spalle.
<< La fanciulla è impegnata questa sera. Allora sei sicuro di volere questo tatuaggio proprio oggi? Ed è impegnato e ci sono solo io. >> disse Andy calcando sulla parola fanciulla.
<< Si. Voglio dire, ho visto i tuoi lavori sul sito. Sono tosti. >>
<< Allora va bene ma devi smettere di fissarle le tette >>
Lo guardai. Non lo avevo sorpreso a fissarmele neanche una volta.
<< Bhe... >> balbetto Larry.
<< Ripensandoci, sarà meglio che tu venga un altro giorno e fissi un appuntamento con Ed. Oggi ho la mano pesante >> Andy lanciò in aria i diversi moduli, che caddero svolazzando attorno a noi, dopodiché tornò alla sua postazione con un'aria incazzata.
Larry guardò me, poi la stanza in cui era entrato il moro, poi ancora me.
<< Mi dispiace... Questo è il numero del negozio Ed riceve nei giorni dispari dalle dalle tre del pomeriggio fino a chiusura >> dissi porgendogli il nostro bigliettino.
<< Grazie >> farfugliò sorridendo imbarazzato. Il campanello della porta suonò quando uscì.
Mi girai di scatto e imboccai il corridoio, diretta alla stanza di Andy.
Negli ultimi diciassette giorni cercai di comportarmi come se niente fosse.
Non ho potuto chiedere nulla ad Ed quindi mi sono dovuta accontentare di guardarlo mentre mi passava accanto e valutare il suo stato d'animo.
Ed è stato perennemente incazzato.
Andy stava sorridendo alla bionda rifatta alla quale aveva appena finito di fare un tatuaggio, ma non appena posò lo sguardo su di me ogni allegria svanì e congedó la barbie.
Lui iniziò a pulire la poltrona.
<< Cosa diavolo era quello ?! >>
<< Non so a cosa tu ti riferisca >>
Mi massaggiai le tempie.
<< Okay Biersack sono diciassette fottuti giorni >>.
<< Diciassette giorni di che? >>
Avevo le braccia conserte e la mascella serrata.
<< Diciassette giorni di farsa >> risposi.
Andy fece di tutto per evitare il mio sguardo.
<< Come ho già detto non so di che parli >> disse scuotendo la testa un paio di volte.
<< Okay allora mi odi >> Quelle parole mi uscirono di bocca come se fossero veleno.
<< Vuoi che lasci il lavoro? >>
<< Cosa? >> esclamò lui, guardandomi negli occhi dopo settimane.
<< Posso farlo se è questo che vuoi. Prendo anche le mie cose da casa tua. Ho abbastanza soldi adesso da poter prendere in affitto un appartamento >>
<< Perché dovresti? >>
<< Rispondi alla mia domanda prima >>.
<< Sarebbe? >>
<< Mi odi? >>
<< Sarah non potrei odiarti anche se lo volessi. >>
<< Allora perché non mi parli? >>
Aprì la bocca per parlare ma poi cambiò idea e si accese una sigaretta.
Se Ed se ne fosse accorto lo avrebbe castrato.
Gliela sfilai dalle dita e la spezzai.
<< Cazzo Sarah! >>
<< Non puoi lasciarmi con quella cazzo di frase senza darmi spiegazione cazzo. >> Tentai di sciogliere il groppo in gola che mi si era formato, ma lo senti ingigantirsi e gli occhi mi si inumidirono.
<< Non ho niente da dirti. >> e lasciò cadere il suo sguardo sugli strumenti che doveva ancora pulire.
<< Non credevo potesse finire cosi sai? >> dissi iniziando a ridere come un'isterica cercando di fermare le lacrime che mi ricavano le guance.
<< E cosa sarebbe finito se non è mai iniziato niente?!! >> e i suoi occhi si puntarono di nuovo nei miei.
<< Tu non mi dai l'opportunità di capire ciò che provi! >> urlo a mia volta.
Sono sicura che Ed stia sentendo tutto ma non mi importava niente, avevo bisogno di risposte.
<< Ciò che hai dentro lo sai solo tu. Io non posso capire fino in fondo, come nessuno può capire fino in fondo me. Anche se a volte diventa una pretesa perché abbiamo tutti un bisogno disperato di essere capiti >> sussurrai con la testa china e lo sguardo fisso sulle mie scarpe mentre cercavo di regolare i singhiozzi e fermare le lacrime.
<< È questo che mi fa incazzare.
Tu non sai un cazzo. Non sai cosa provo quando i nostri sguardi si incontrano. Non sai cosa penso quando ti fisso.
Non sai quali sono i miei sogni, non sai che sei diventata la mia ragione di vita, e se lo sai fai finta di essere estranea.
Non sai che io ricordo ogni fottuto momento in cui i nostri occhi si sono incrociati.
Non sai che solo tu sei riuscita a farmi vivere, vivere per davvero.
Non sai che adesso io non vivo più. Non sai che adesso mi manchi, non lo sai perché io non voglio che tu lo sappia, o forse semplicemente perché non ho il coraggio neanche di ammetterlo a me stesso, figuriamoci a te.
Non sai che vorrei provare di nuovo l'emozione di avere le tue braccia fra le mie, le tue mani sul mio collo, i tuoi occhi sui miei.
Non sai che mi sono odiato più di quanto abbia mai odiato in vita mia per non essere abbastanza forte da continuare a lottare fino all'ultimo.
O magari sto lottando, ma da solo non andrò lontano, ho bisogno di te.
Ma come faccio ad averti se non c'è mai stato nulla. Ma la cosa che più mi fa soffrire è che tu non noti neanche la mia assenza! >> Urla. Urla tutto ciò che prova.
E in questo momento mi sento come se fossi stata massacrata di pugni su un ring.
I suoi occhi si scontrarono di nuovo con i miei.
Ci leggevo sofferenza, rabbia. incredulità, amore.
E in quel momento capì... L'avrei picchiato ed un attimo dopo baciato e perdonato. Io l'amavo.
<< Sto diventando matto, devo sapere.
dimmi che quegli sguardi non erano niente. Ma poi guardami e ripetimelo. Guardami in questi cazzo di occhi e dimmi che non c'è niente. Urlamelo. >>
E iniziai ad urlargli ciò che provavo con lo sguardo. Gli dissi tutto ciò che a parole non ero in grado di esprimere. E lui riuscì a leggermi come se fossi un libro.
<< Ho paura. Sai quella paura che si prova quando si è davvero innamorati? Quella che quando ti dice ' dobbiamo parlare ' il tuo cuore manca un colpo, il respiro si fa irregolare e le gambe sembrano essere diventate gelatina? Ecco. Fino adesso non capivo cosa fosse quella sensazione che sentivo quando eri lontano da me. Provo quella paura ogni singolo momento, anche quando mi rispondi freddo. Ho paura di perderti >>.
<< Ti amo >> .
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Hi guys ho aggiornato subito yee.
Amo questo capitolo davvero tanto aw. Che ne pensate voi? Fatemi sapere !
Chi avrà detto il " ti amo " alla fine secondo voi ? Eheheheh
Aggiornerò il prima possibile
Un bacio xxx