SHE IS A TEEN WOLF

By PicciSara

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Derek mi prese il braccio e mi portò nuovamente davanti ad uno specchio: «Sei un licantropo, Chloe» disse, co... More

PROLOGO | Start
1. Truth
2. Purple
3. Past
4. Clue
5. Match
6. Fight
8. Nemeton -Scott
9. Mix
10. Danger
11. Monster
12. FINAL CHAPTER | It's me, Chloe

7. Nemeton

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By PicciSara

Era passato ormai un mese dal primo scontro. Scott si propose di insegnarmi a lottare meglio, ed il nostro rapporto divenne ben presto molto solido: finito l'allenamento, il mio personal trainer aveva sempre in serbo un premio, equivalente ad un bacio.
La nostra relazione non era ancora del tutto ufficiale, ma Kira ne era venuta a conoscenza.

Lei c'era rimasta molto male, tant'è che non si faceva quasi mai viva nel nostro gruppo. Mi dispiaceva molto, ma sentivo che Scott era la persona giusta, nonostante le attenzioni a Lydia di Stiles mi facessero ingelosire.

«E tu, Chloe?» tutti i ragazzi mi stavano guardando, ed impacciata sorrisi: «Non hai ascoltato?» Liam incrociò le braccia e si appoggiò ad un albero con la spalla: «Ok, non ha ascoltato nulla» arrivó alla conclusione. Mi conosceva bene.
Stiles mi chiese nuovamente se avrei partecipato alla gita nel bosco quello stesso pomeriggio, alzando gli occhi al cielo arrabbiato.
Accennai un sì con il viso e vidi il magrolino alzare le braccia al vento, spazientito. Non ero entusiasta all'idea; nonostante riuscissi sempre più a farmi rispettare dai miei poteri, non mi piaceva essere un licantropo.

«E cosa dobbiamo cercare?» chiesi, pur sapendo che sicuramente Stiles lo avesse già spiegato. Infatti, lo sentii gridare dalla disperazione ed i nostri amici si misero a ridere: «Sali in moto, te lo spiego io» Scott mi porse un casco ed io gli sorrisi.
«Quando la ufficializzerete?» Lydia indicò le nostre mani intrecciate ed io arrossii: «Ormai lo sappiamo tutti».

«Quando anche tu e Stiles lo farete» Scott rise, poi si voltò verso di me e mi sorrise: «Ora andiamo». Lo ringraziai per quel momento di imbarazzo evitato, nonostante non apprezzai la sua battuta, e ci avviammo verso casa. Il capo branco ci sapeva fare con le ragazze, ed era persino riuscito a conquistare il mio cervello.

Il viaggio in moto durò pochi minuti, nei quali, però, io apprezzai il fisico di Scott ed il vento in faccia. Fu bellissimo.
«Dobbiamo trovare una specie di albero» il moro si accomodò in casa mia ed io gli offrii una birra: «Cioè, non è proprio un albero. Si chiama Nemeton, l'albero più antico della Riserva Naturale di Beacon Hills».
«Perché?» chiesi, incuriosita da questo mondo a me ancora nascosto.

«Lui ci può dare delle risposte» non sapevo su cosa, e non contavo di scoprirlo. I miei amici avevano bisogno di me, ed io li avrei aiutati: «Oggi niente allenamento, riposati e fra un po' Stiles passerà a prenderti» annuii con la testa ed accompagnai Scott alla porta. Mi baciò e se ne andò. Era un ragazzo premuroso.

Mio padre non era mai in casa, occupato totalmente dal lavoro, così decisi di riorganizzare il soggiorno e sistemare le ultime cose fuori posto derivanti dallo scontro con Peter: fu molto difficile nascondere i danni causati dalla battaglia, tant'è che un giorno, mio papà, si accorse del nuovo tavolo, così dovetti inventarmi una bugia all'istante: «Era in sconto» gli dissi.

Non mi era facile tenergli nascosti i miei occhi viola ed i miei artigli sulle mani. Era difficile mentirgli ogni volta che mi chiedeva il motivo di alcuni miei isterici momenti di rabbia, non avevo le emozioni in equilibrio. Era la prima volta che gli tenevo nascosto qualcosa, e non ero per niente abituata. Il suo lavoro e la mia scuola, però, facilitavano le cose.
Eravamo insieme solamente a cena, ed in quei momenti ci raccontavamo le nostre giornate; lui era sempre più entusiasta di Beacon Hills. Era riuscito a farsi un paio di amici, con i quali andava molto d'accordo e ci usciva finito il lavoro; una di questi era Melissa, la mamma di Scott, una donna stupenda e innamorata di suo figlio. Mi domandavo spesso se anche mia madre trattava mio fratellino in quel modo.

Il campanello di casa suonò, così aprii il portone e trovai Stiles con una mazza da baseball in mano: «Devi usarla pure qui?» risi, sapendo che era la sua arma di difesa.
«L'utima volta che sono venuto qui, stava arrivando Peter incazzato» gesticolò, nel mentre che io chiudevo la porta: «Meglio prevenire».

Raggiungemmo tutti gli altri che si trovavano sul posto d'incontro, ed insieme ci addentrammo nel bosco: «Scusate, ma dov'è?» chiesi, siccome era la prima volta che andavo da quelle parti.

«Forse è meglio dividersi» intervenne Scott, e iniziò a nominarci. L'unico a non potersi difendere - o perlomeno senza superpoteri - era Stiles, così lui fece coppia con Scott.
Io, invece, finii con Liam e Mason, il suo migliore amico, mentre Lydia e Malia si erano già avviate in una direzione.

«Da quella parte» il biondo indicò con l'indice una strada, ed iniziammo a seguirlo speranzosi che lui sapesse dove andare.
Le foglie scricchiolavano sotto i nostri piedi, ed i rami degli infiniti alberi graffiavano la mia pelle. In un certo momento dovetti prendere la mano di Mason in modo tale che non si facesse del male, in quanto era da qualche ora che continuavamo a camminare in luoghi bui.

«Liam, è la terza volta che rifacciamo questo giro» dissi, esasperata.
«Non è vero, come fai a saperlo?» Liam si grattò la nuca, segno che stava mentendo.
Indicai un cerchio rosso sull'albero: «Lo abbiamo fatto Mason ed io» gridai, presa da un attacco di rabbia. Non lo sopportavo quando faceva il finto sapiente. Ci eravamo persi nel bel mezzo di un bosco e la luce del sole era praticamente calata: «Ora ti ammazzo» dissi, rincorrendo Liam.

«Ragazzi» Mason mi bloccò: «Forse il Nemeton non va cercato. Si farà trovare».
«Adesso prendo a pugni lui» mi voltai, ma Liam mi fermò, circondando le sua braccia attorno al mio petto.

«Forse dovete usare gli altri occhi, quelli da licantropo» Mason aspettò che Liam ed io ci guardassimo attorno, così facemmo e, contemporaneamente, ululammo. Il Nemeton ci aveva trovati.

Sentimmo qualche strano rumore dietro di noi, così ci voltammo ed avvistammo Scott e Stiles raggiungerci: «Che succede?»
Ci avvicinammo all'albero, ed una sensazione strana mi pervase i piedi. Camminavo da sola, senza che il mio cervello desse l'impulso di farlo. Ero ammaliata dalla luce del tronco.

«Chl-» Lydia e Malia furono le ultime due cose che vidi, poi, venni completamente ammaliata e ipnotizzata dal Nemeton.


SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutt*! Questo penso sia il capitolo meno bello di tutti, quindi chiedo scusa!😅
Piccola opinione vostra: vi sta piacendo questa fan fiction?🐺

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