ero in camera mia a leggere, ancora, buttata a peso morto sul letto dopo un'altro allenamento.
<<T/N abbiamo scoperto che ti sei proposta per la missione a Paradis>> disse mia madre entrando in camera seguita da mio padre.
<<non mi sono proposta mi hanno chiamato loro>> dissi cambiando pagina del libro che avevo fra le mani.
<<siamo così fieri, finalmente l'onore ricadrà sulla nostra famiglia!>> disse mio padre con gli occhi che brillavano.
<<si va bene, ora potete lasciarmi da sola?>> chiesi io continuando a sfogliare il libro.
<<perché devi essere così scorbutica con noi?non puoi essere più come Margaret?>> chiese mia madre serrando gli occhi.
Margaret Clare, mia sorella, maggiore, lei è uno dei capi dell'esercito, è bella, e intelligente.
<<perché dovete sempre rompermi?>> chiesi io alzandomi dal letto seccata con il libro fra le mani e uscendo dalla mia stanza.
Appena superai la porta di casa mi diressi verso il parco per poter leggere.
Mentre camminavo per strada incrociai proprio lei, mia sorella.
Era con la divisa da comandante dell'esercito e con lei c'erano tutti i suoi amici più grandi, fra cui anche Zeke, tutti credevano che lui facesse il filo a lei per il modo in cui si comportava nei suoi confronti.
<<HEY SORELLINA!>> disse la ragazza venendomi intorno, i suoi capelli ramati svolazzavano al vento e i suoi occhi verdi erano spalancati e pieni di gioia.
<<Margaret>> dissi io girandomi verso di lei con gli occhi serrati.
<<ho sentito che andrai in missione sull'isola, mamma e papà saranno così fieri di te>> disse sorridendomi.
Io sospirai e ricominciai a camminare verso un punto isolato della città, sentivo i bisbìgli dei ragazzi più grandi da dietro di me, però me ne fregavo, domani sarei dovuta partire, e dovevo tenere la mente libera.
appena trovai una panchina vuota mi ci sedetti sopra e iniziai a leggere il libro.
era un fantasy, non uscivo pazza per i romanzi o i classici, preferivo più leggere cose magiche per staccarmi dalla realtà, da piccola volevo fare la scrittrice, però, sono un eldiana, mi rimangono solo tredici anni di vita, e i miei genitori me lo avrebbero impedito categoricamente.
<<TU NON TE LO MERITAVI BRUTTO IMBROGLIONE!>> sentì urlare poco lontano da me.
Mi voltai e vidi quattro ragazzi che litigavano
<<PORKO CALMO!>> riconobbi subito la voce di Marcel che cercava di calmare qualcuno, e perché proprio Porko?
Quest'ultimo stava tenendo dal colletto della giacca a Rainer, probabilmente c'è l'aveva ancora con lui per il fatto del gigante.
Sentì il rumore di un pugno e subito vidi Rainer steso per terra tremante che si teneva la guancia e Porko sopra di lui che gli gridava contro, che deficenti.
<<PORKO ADESSO BASTA NON È COLPA SUA!>> urlava Marcel cercando di staccare il fratello.
<<E INVECE SI, HA SABOTATO I PUNTEGGI PERCHÉ SAPPIAMO, CHE ERA IL PIÙ SCARSO DI TUTTI!>> urlò Porco continuando a sferrare pugno verso la faccia di Rainer.
stanca di tutto quel fracasso mi alzai e mi avvicinai ai quattro ragazzi silenziosamente.
Alzai la gamba e poi subito dopo il rumore del calcio che avevo sferrato contro la guancia di Porco facendolo volare.
<<siete due cretini>> dissi io guardando seria entrambi i ragazzi.
vidi lo sguardo di Porko che da incazzato nero divento bianco cadavere.
<<T-T/N?>> disse lui indicandosi il naso.
io mi passai una mano sotto di esso e notai il sangue che era uscito.
Marcel mi porse un fazzoletto ed io mi asciugai il naso velocemente.
<<perché dovete fare sempre così?>> chiesi indicando i due ragazzi.
<<porko per la millesima volta, se hanno ritenuto Rainer in grado di ottenere il corazzato ci sarà un motivo, non puoi prendertela con lui sempre!>> Rainer nel mentre si era messo seduto e si teneva il braccio dolorante.
<<fra tredici anni avrai anche tu il tuo gigante, porta pazienza, e poi...>> feci una breve pausa.
<<...perché non vedere l'ora di condannarvi a morte?>> chiesi io allontanandomi dai ragazzi tenendomi ancora il fazzoletto sotto al naso.
succedeva spesso che mi usciva il sangue dal naso, ovviamente solo io sapevo la causa, ma per ora potevo solo tamponarmi il naso con il fazzoletto ogni volta che succedeva.
<<T/N!>> sentì qualcuno corrermi dietro e mi girai.
Rainer mi stava seguendo ansimando dalla fatica.
<<grazie per avermi difeso!>> disse sorridendo
<<di nulla...ho semplicemente detto la verità>> risposi io ricominciando a camminare.
<<ma come mai ti è uscito sangue dal naso?>> chiese lui affiancandomi di nuovo.
<<non lo so>>
<<si ma->>
<<Rainer mi puoi lasciare da sola?>> chiesi io interrompendolo.
<<si certo scusa>> disse allontanandosi.
non mi piaceva stare in compagnia degli altri, preferivo starmene da sola.
ecco perché la maggior parte dei ragazzi della mia età mi detestava, lol.
•ornitorinco magico•
...non so mai cosa dire negli angoli autrice e ostinarmi a farli è solo una perdita di tempo...ma continuerò lo stesso.