Ultimamente sto parlando spesso con Mary, ci raccontiamo le nostre giornate, e mi ha fatto molto piacere sapere che oggi sarebbe tornata. Mi ha parlato di ogni cosa che ha visto in Francia, e che le dispiaceva che io non fossi più partita, non le ho detto che alla fine è stato tutto inutile, con Aiden non ha funzionato lo stesso. Non volevo farla dispiacere, pur non conoscendola benissimo, così ho ascoltato ogni sua descrizione, guardavo ogni foto che mi mandava dei posti che aveva visto e commentavamo insieme ogni cosa, come se io fossi con lei nella sua vacanza. Mi ha parlato della Tour Eiffel e della sua bellezza soprattutto di notte, mi ha parlato della magnificenza del Louvre, degli ottimi pain au chocolat, e che avrebbe fatto di tutto per farmene assaggiare uno, perché testuali parole "Nessuno si deve privare di queste bontà", mi ha parlato della reggia di Versailles e Notre-Dame, di quanto è stato rilassante passeggiare accanto la Senna, poi mi ha parlato della sua piccola avventura all'Opéra e al Moulin Rouge.
Insomma, alla fine Mary è una vera e propria combinaguai spericolata. Chi mai si sognerebbe di entrare senza pagare il biglietto ed essere cacciata appena se ne sono resi conto? Mary a quanto pare. Per fortuna la sua piccola visita in Francia è terminata e le attende un lungo viaggio di ritorno in patria. Come promesso, prima di tornare dal suo ragazzo starà con noi per il compleanno di Diana, che si reputa elettrizzata dall'idea di incontrarla. Mary non parla quasi mai del suo ragazzo, e non capisco perché non voglia andare direttamente da lui invece di passare quasi una settimana con degli sconosciuti. Come ho già detto, Mary è fatta a modo suo, quindi non posso stupirmi più di tanto.
Visto che domani partiremo, Diana ha deciso che Mary potrà restare a dormire da noi per questa notte, per non farle spendere altri soldi per l'albergo. Vuole che diventiamo un bel gruppo noi tre, anche se Mary vive piuttosto lontana da noi. Per cui Diana ha deciso di consolidare la nostra futura amicizia nel nostro piccolo viaggio, così che un'amicizia a distanza possa davvero funzionare.
Qui invece è tutto un casino, la casa è messa sottosopra in vista della partenza di domani, le valigie sono pronte, e non è rimasto poi molto nell'armadio. Preparare l'ennesima valigia non è stato piacevole, ma non avendo poi molto con me, non è stato così difficile come per Diana. Mi sono assicurata di aver messo il regalo in valigia prima di chiuderla, per cui non ho la preoccupazione di aver dimenticato qualcosa. Tutto è pronto e al suo posto.
Diana invece è proprio su di giri, non fa altro che ripetere che domani, partiremo, che sarà una bellissima vacanza, che ci divertiremo, e poi ripete tutto dall'inizio; oppure esclama all'improvviso "E se a Mary non piacesse qualcosa?" Poi scuote la testa "Deve essere tutto perfetto". Per cui convivere con Diana non è stato affetto facile oggi, chi avrebbe mai immaginato che diventasse euforica all'improvviso.
«Secondo la mia tabella di marcia, Mary dovrebbe essere qui tra un'ora, poi dopo averle mostrato la camera andremo in giro, senza incontrare i ragazzi, visiteremo tutto ciò che di sicuro non frequentano. Questa è una giornata per noi, e non include loro, neanche John. Poi verso le 9 p.m. torneremo a casa, ceneremo e... niente dovremo andare a dormire, domani ci aspetta una lunga giornata di viaggio»
«Tralasciando il fatto che hai una tabella di marcia» la guardo interrogativa.
«Tutti hanno una tabella di marcia» alza le mani al cielo.
«Tralasciando questo» continuo «Va bene anche se non facciamo cose eccezionali, Diana, non fa niente, l'importante è conoscere Mary»
«No invece, dobbiamo consolidare la nostra amicizia oggi, altrimenti per colpa della vacanza, ci saranno anche i ragazzi, e chi mi dice se tu sarai troppo impegnata a litigare o ignorare Aiden o io a stare con John? No. La nostra giornata è oggi, senza i ragazzi» si passa una mano tra i capelli.
«Ti prometto che io e Aiden non ti daremo alcun fastidio, lui mi ignorerà come sempre, e io cercherò di non litigare»
«Vorrei tanto crederti Charlotte, ma quando si tratta di voi due, le promesse non servono a nulla. Siete troppo imprevedibili quando vi trovate nella stessa stanza»
«Lo prometto lo stesso. Non succederà assolutamente nulla durante la nostra vacanza, e poi non credo proprio che io ed Aiden vogliamo rovinarti il compleanno» lei mi sorride, e si allontana sistemando qualche altro oggetto che aveva spostato.
Le parole di Diana mi hanno perseguitata tutta la mattinata. Davvero pensa che io ed Aiden potremo rovinarle il compleanno, quando neanche ci parliamo da giorni? Certo, fa bene ad avere dei dubbi, ma è ingiusto che pensi che potremo arrivare a quel punto, la lontananza ci ha fatto solo del bene, siamo adulti, perché non dovremo comportarci civilmente soprattutto in occasione del compleanno di una persona alla quale teniamo di più? Tra me ed Aiden non c'è nulla se non l'odio che provavamo all'inizio. Non c'è assolutamente nulla, non c'è mai stato assolutamente nulla. È inutile anche solo pensare che tra di noi potesse succedere qualcosa, siamo troppo simili, troppo testardi e troppo orgogliosi per scendere a compromessi. Penso, invece, che la vita in solitaria ci si addica molto di più. Di sicuro non litigheremo con qualcuno o ci arrabbieremo per qualsiasi cosa.
«Charlotte, che ore sono?» Diana sbuca nella stanza all'improvviso.
«Perché me lo chiedi?» poso il cellulare sul comodino.
«Devo per caso ricordarti della tabella di marcia?» poggia le mani sui fianchi. Sembra una mamma che sta per sgridare la figlia.
«Diana rilassati» le afferro una mano trascinandola sul letto.
«Non posso rilassarmi» esclama allontanando in malo modo un cuscino da sé.
«E invece dovresti, andrà tutto bene, sia la giornata di oggi, che la nostra vacanza. Non avrai nulla di cui preoccuparti, te lo prometto»
«Vorrei tanto crederti» poggia le mani sugli occhi, coprendoli.
«E perché non lo fai?»
«Perché ho una brutta sensazione, non so se capisci. Ma ho un presentimento che non mi permette di stare tranquilla»
«Sarà l'ansia. Dato che io sarò sempre con te, ti assicuro che nulla andrà storto, passeremo una vacanza e un compleanno migliore della tua vita»
«D'accordo» sospira «Quindi, che ore sono?» scoppiamo a ridere entrambe. Non riesce proprio a stare tranquilla, un vero peccato.
«Ti avviso» le punto un dito contro mentre passeggiamo recandoci nel luogo stabilito con Mary «Non conosco bene Mary, ma da quello che mi ha detto e che ho potuto capire, potrebbe essere una combinaguai, e con me al vostro fianco, non ti rovinerà il compleanno»
«Perché che ha fatto?» Diana sgrana gli occhi.
«Nulla di che» le afferro un braccio costringendola a camminare «Si è solo fatta cacciare dall'Opéra e dal Moulin Rouge»
«E perché?»
«Diciamo che è entrata senza pagare»
«Charlotte» si ferma di scatto.
«Cosa?» chiedo allarmata.
«Come potrebbe tranquillizzarmi una cosa del genere? Lo sapevo che questa vacanza sarà un disastro, il mio sesto senso non sbaglia mai, ci mancava solo una persona che non paga il biglietto, per quale motivo poi? Chissà cos'altro potrebbe fare»
«Per questo ti ho detto che io controllerò ogni minima cosa, e poi calmati, non è una criminale»
«Controllerai anche i tuoi comportamenti e quelli di Aiden?» chiede ignorando l'ultima parte della frase.
«All'occorrenza si»
«Peccato che è proprio di questo che ho paura, tu ed Aiden potreste rovinare tutto con un singolo sguardo»
«Ti ho già detto che lo ignorerò per tutto il tempo?»
«Lasciamo perdere» scuote la testa.
«Eccola» esclamo accelerando il passo, costringendo Diana a camminare alla mia stessa andatura.
Una chioma di capelli mossi e rossi ci attende curiosa. Indossa gli occhiali da sole nonostante non sia bel tempo, non capisco perché li abbia indossati con tutte queste nuvole grigie. È impossibile non riconoscerla, nonostante indossi degli abiti non molto appariscenti, è l'unica con delle valigie accanto a sé.
«Ciao Mary» la saluto, lei toglie gli occhiali da sole rivelando i suoi occhi verdi.
«Charlotte, pensavo mi fossi persa» mi abbraccia.
«Lei è Diana, la mia amica» le indico Diana dietro di me.
«Ciao» la saluta Mary «Charlotte mi ha parlato tanto di te. Sai, ci siamo conosciute all'aeroporto e purtroppo Charlotte non è più partita, ma ci siamo sentite quasi tutti i giorni della mia vacanza, non potreste mai immaginare quanto è bella la Francia. Infatti vi ho portato qualcosa» Diana la guarda sorridente lanciandomi però un'occhiatina. Forse avrò dimenticato di dirle quanto Mary abbia la parlantina, la cosa preoccupa me invece, conoscendo Diana ho capito che anche lei ama parlare.
«Ciao Mary, Charlotte mi ha raccontato tutto. E devo essere sincera, non è partita solo per mio fratello»
«Tuo fratello?» chiede interrogativa «Sono pronta a qualsiasi cosa»
«Che ne dite se camminiamo?» chiedo cambiando discorso e afferrando una valigia di Mary.
«Stavo dicendo» Diana riprende il suo discorso una volta ricominciata la camminata «Tra Charlotte e mio fratello c'è sicuramente qualcosa. Solo che sono così testardi e orgogliosi da rovinare sempre tutto, per cui, appena sono tornati a casa dall'aeroporto, hanno litigato. È incredibile non trovi? Per questo motivo Charlotte abita da me adesso, e anche tu starai da me oggi»
«Perché avete litigato? E perché non me l'hai detto?» ci mancava solo che Diana e Mary si coalizzassero contro di me.
«Perché volevamo cose diverse, e non sempre si può scendere a compromessi»
«Scusa, ma come farete durante la vacanza? Ci sarà anche lui immagino»
«Lo ignorerò, è la cosa giusta da fare, non voglio rovinare il compleanno di Diana»
«Io penso che litigheranno comunque» scuote la testa Diana. «Cambiando discorso, Mary ti racconto un po' chi ci sarà domani con noi. Allora, oltre a noi tre e mio fratello, ci sarà il mio ragazzo John e l'amico di Aiden e John, Marcus, anche lui sicuramente prova qualcosa per la nostra Charlotte»
«Basta ragazze» scuoto la testa.
«Ma è la verità» si giustifica Diana.
«Ti ricordo che non ho fatto nulla per illudere né tuo fratello né Marcus, per cui non capisco perché fanno il contrario di quello che voglio»
«Te le do io le motivazioni. Uno hai baciato Marcus»
«Ero ubriaca»
«Due» mi ignora alzando leggermente il tono di voce «Tra te ed Aiden, è inutile negarlo, c'è sempre stato qualcosa»
«Ragazze vi adoro già» Mary circonda le nostre spalle con le braccia «Vorrei avere una vita così movimentata come la vostra»
«Guarda che ormai non ci sfuggirai più, sei diventata una di noi»
«Charlotte ha ragione. E tu invece? Charlotte mi ha detto che hai un ragazzo»
«Si, Paul, ma è molto complicato tra noi due»
«Mary sembra di sentire Charlotte. Per voi ogni cosa è complicata»
Mi fa piacere che Mary e Diana siano diventate amiche in così poco tempo. Trascorriamo tutto il pomeriggio camminando, e seguiamo alla lettera la tabella di marcia di Diana. Ogni cosa è andata perfettamente come doveva andare, per cui non capisco perché Diana abbia paura per il suo compleanno. Cosa mai potrebbe andare storto dopo la bellissima giornata di oggi?