in difficoltà.

By michitoti

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"Mi metti in difficoltà Carola." "in che senso? " "Nel senso che ultimamente mi metti in difficoltà" "Tu mi m... More

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Fine
Note finali

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By michitoti

Non si parlarono.
Per una settimana lei lo ignorò totalmente.
Lui ci provava, ma lei zero.

Era un mix tra l'arrabbiata, confusa, delusa e umiliata.

Non sapeva esattamente come si sentiva.
Ma sapeva che non voleva star vicino a lui.
Persino a pranzo, momento che di solito passavano insieme lei si isolava.

Lontano da luigi e da tutto ciò che glielo ricordava.
La settimana passò.
Velocemente è un parolone però passò.

Arrivò il giorno della registrazione.
Carola si sentiva una strana sensazione.
Temeva di uscire.

Non lo disse a nessuno.
Ma la sensazione era sempre più forte.
Le tremavano le mani.
Le labbra secche.
Le gambe molli.
Non poteva permettersi di stare così prima di una puntata e lo sapeva bene.
Chiese quindi un integratore e appena lo prese si sentì visibilmente meglio.

La Celentano notò il strano comportamento della ballerina.
"Carola concentrazione e mi raccomando lasciati andare mentre danzi"
"Maestra ci provo!"
"Ecco, questo è lo spirito giusto"

Il pubblico applaudiva e urlava i nomi di tutti, di tutti compreso Luigi che aveva riacquistato popolarità dopo aver spiegato come stavano realmente le cose.

La puntata fu particolarmente tosta.
Il primo eliminato provvisorio Dario.
Il secondo Nunzio.
E la terza fu proprio lei.

Luigi cominciò a piangere.

Lei rimase composta come suo solito.

I tre ballarono.
Bene? Benissimo!

Fu la sfida più tosta di tutte.
Al ballottaggio finale andarono Dario e Carola.

Fu una delle sfide più toste da giudicare.
Arrivati in casetta Carola si isolò.
Era sconsolata.
Solo Luigi si accorse di lei in un angolo e andò da lei.

Lei lo guardò.
Quanto era bello?
Glielo disse.
Lui sorrise.
"Non è vero "
"sei stupido"
"quello si" eccome se lo era.
Ci aveva messo così tanto a capire i suoi sentimenti.
E la paura mica se ne era andata.
Il pubblico li sosteneva effettivamente per il loro talento o per la loro relazione?
Questa domanda non lo abbandonava.
Non per un istante.

Tranne ora.

In quel momento non riusciva a pensare a nient'altro che Carola.

La sua ballerina.

"Sai non mi sarei mai aspettata di vivere tutto questo, nemmeno l'immoramento, sarà perché mai lo avevo vissuto prima d'ora, ma davvero Grazie Luigi"
"Grazie a te Ciccia"
"non chiamarmi cicca"
"anche tu ti ostini a chiamarmi Luigino quando sai che lo odio"
"in realtà lo ami, but you predent like you hate it"
*...,ma fingi di odiarlo*

"Ti voglio tanto bene Luigi"
"anche io Carola, anche io"

Si abbracciarono.
Non volevano lasciarsi andare.

Arrivó il momento peggiore.
Maria li chiamò tutti sulla scalinata.
Era giunto.
Ciò che provarono a procrastinare il più tardi possibile stava accadendo.
"siete stati bravissimi"
"grazie Maria...ma ti ricordi che Dario aveva una sfida contro di me all'inizio dell'anno"
"si come dimenticare"
"come dimenticare la faccia di Gigi quando aveva vinto Carola" disse qualcuno.
Il cantante ripensando a quei momenti sorrise.
Ne era passato di tempo.
"non voglio tirarla per le lunghe. È questione ovviamente di preferenze, c'è chi preferisce la danza classica e chi il modern, a prescindere da chi esce stasera sappiate che voi farete i ballerini"
"grazie maria" dissero entrambi in lacrime.
"Dario rimani tu"
Inutile dire che Luigi non se lo aspettava.
Voleva credere che come al pomeridiano la sua ballerina aveva battuto Dario così sarebbe andata anche quella sera.
"Ci tengo a ringraziare davvero tutti"
disse Carola.
E con le lacrime agli occhi disse
"voglio stare un po' con lui"
Non lo indicò.
Non lo nominò.
Non lo raggiunse nemmeno.
Lui ancora era sulle gradinate.
Incredulo.
Eppure tutti capirono che parlava del cantante rock del quale si era follemente innamorata.
Luigi la raggiunse e insieme a braccetto si diressero in un angolo della casa.
La ballerina cominciò a ridere.
"perché ridi ?" le chiese.
"perché sono contenta"
Era davvero felice.
Quella sera aveva spaccato.
Come aveva detto luigi era stata uno SPETTACOLO per gli occhi.

Si guardarono.
Si toccarono le mani.
Si abbracciarono.
E desideravano con tutto il loro essere che quel momento non terminasse.
Che quegli abbracci durassero in eterno.
Ma poi Carola alzò lo sguardo.
"ti perdono Gigi e spero che anche tu possa perdonarmi"
Lui alzò gli occhi.
La guardò.
"non ti devo perdonare nulla Ciccia"
"sai credo che quello che ci lega è un profondo affetto e che in questo caso l'amore che provo per te non è il classico amore da storia romantica, non abbiamo bisogno di quello noi due, ma il fatto di esserci sempre incondizionatamente l'uno per l'altra. Grazie Gigi per avermi fatto aprire gli occhi su cosa realmente sia questo sentimento.
Non avendolo mai provato fuori non lo sapevo."

Non riusciva a proferire parola dopo questa dichiarazione.
Era così matura.
Era maturata come una farfalla durante tutto il percorso ed era così fiero di lei.

Era arrivato il momento di andare via.

Carola si decise e lo baciò.
Luigi non esitò a rispondere.

Era come ossigeno.

Non si erano sfiorati per una settimana e ora sembrava fosse tornato a respirare.
Si recarono nella sua stanza e cominciarono a fare le valigie della ballerina.

Poi tutto a un tratto finirono.

Non poteva essere vero.
Maria aveva sbagliato di sicuro.

Invece non era così.

E lo sapevano entrambi.
Mancava davvero poco alla fine del programma.

Non avrebbero dovuto aspettare molto per rivedersi e viversi al di fuori.
Eppure la sensazione che stavano provando era talmente triste da non far smettere Carola di piangere.

Le era stato offerto un lavoro.
Un contratto col Balletto di Roma per interpretare Giulietta in Giuletta e Romeo.
Sarebbe stata la protagonista.

La cosa che la rincuorava di più era che sarebbe stata a Roma.

Vicino alla maestra e paradossalmente vicina a Luigi.

Perché da Lamezia Terme a Cagliari non era proprio una passeggiata.

Gli occhi di lei ora erano fissi su di lui che stava rollando una sigaretta.

Fuori la aspettava il mondo.
In tutti i suoi colori.

Ma lei aveva conosciuto un mondo che non voleva abbandonare nemmeno per qualche settimana.

Il mondo di Luigi.

E lo sapeva che gli sarebbe mancato.
Ma forse non capiva quanto a lui sarebbe mancata.

Ma questa è tutta un'altra storia.

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