Felix's pov
Quando arrivammo ci mettemmo sul suo divano a chiacchierare, un po' del più e del meno, mentre mi teneva la mano, accarezzandomi delicatamente il dorso.
«Sto davvero molto bene con te, Felix.» mi disse, accelerando il mio battito cardiaco.
«Anche io.» sorrisi timido, arrossendo.
«Vuoi fermati a dormire da me? Se la cosa ti mette a disagio possiamo stare in letti separati o non importa.»
Sorrisi alla sua preoccupazione per me, accarezzandogli il viso «È okay, mi fido di te e lo sai, possiamo dormire insieme stasera.»
«Sicuro?»
«Mhmh.»
Il pomeriggio passò tranquillo, tra risate e coccole.
Non parlammo del bacio avvenuto qualche ora prima, ma non ce ne furono altri, o almeno non fino a quel momento.
———
Il tempo volò letteralmente e, in quello che mi sembrò un minuto, ci ritrovammo nel suo letto abbracciati, io con addosso una sua maglia dato che non avevo portato un pigiama e lui a torso nudo, con solo dei pantaloni.
Un pensiero dal nulla iniziò ad invadermi la mente, facendomi incupire un po'.
«Che succede?» mi chiese, accarezzandomi il viso.
Io scossi la testa, senza rispondergli.
«Piccolo dimmi che succede, ti prego, sai che puoi parlarmi di tutto.»
«I-Io...non so come spiegarlo ma, in caso dovessimo dare un nome al nostro rapporto, decidendo di andare oltre l'amicizia, non so quando mi sentirò pronto di nuovo sotto il punto di vista sessuale...»
«Amore, stai tranquillo, potrei aspettarti anche per anni, non è un problema, non starei con te solo per quello, se fosse.»
Appoggiai la testa sul suo petto, sussurrando in risposta: «Grazie.»
«Non devi ringraziarmi piccolo.»
Sorrisi al soprannome, sentendo le farfalle nello stomaco.
«Mi piace quando mi chiami così.» e ancora, sussurrai.
«Lo farò più spesso allora.»
Annuii sorridendo, posando poi le coperte sui nostri corpi, visto il fatto che avevo iniziato a sentire freddo.
Sicuramente lo percepì dal mio gesto e mi abbracciò in modo ancora più stretto «Meglio?»
«Decisamente.»
Mi sorrise e, per la seconda volta, facemmo unire le nostre labbra, con la voglia di esplorare a vicenda le nostre bocche, curiosi ma ancora un po' timidi; bisognosi ma senza ancora correre troppo.
Semplicemente l'atmosfera era perfetta, e non avrei cambiato nulla.
Ma il fatto che lui non era Hyunjin mi faceva sentire...strano?
È solo per abitudine, pensai.
———
Hyunjin's pov
Non avevo un problema con l'alcol, conoscevo i miei limiti e sapevo benissimo regolarmi ma in quel periodo non avevo una sola ragione per non farlo, ogni sera era la stessa cosa, solo che da quando avevo scoperto cosa fosse successo a Felix non andavo più a letto con sconosciuti, finivo le serate abbracciato al water del bagno di casa di Changbin, mentre rimettevo e piangevo, mormorando il nome di Felix.
La mattina dopo non mi ricordavo più niente ma mi veniva raccontato tutto dal mio migliore amico.
Non ero felice di quella situazione ma non potevo farci nulla, e le ramanzine dagli altri del gruppo non aiutavano.
Una sera mi vietarono di andare in un qualsiasi locale, dicendo che sarebbero venuti da me per giocare insieme, come facevamo ai vecchi tempi.
Speravo che ci sarebbe stato anche lui e per tutto il tempo che li aspettai mi misi a girare per casa, con le mani che mi sudavano e con degli assurdi vuoti di stomaco.
Purtroppo però, quando arrivarono, non era presente.
«Forse la domanda è un po' stupida ma...Felix?»
Bastò quella frase per spegnere i loro sorrisi, che cercarono di far riapparire subito dopo, in modo forzato.
«Glielo abbiamo chiesto ma...ha detto che aveva da fare.» disse Minho sbrigativo, mi stavano decisamente nascondendo qualcosa, ma solo dopo capì cosa, precisamente quando vidi il post che mise con Wooyoung.
E successe quando, tra una partita a carte e l'altra, presi il telefono.
Di scatto mi alzai, prendendo una lattina di birra dal frigo e scolandomela in un secondo.
«Hyunjin ma che cazzo fai?» mi chiese incazzato Chan.
«Festeggio la nuova coppia, i fuochi d'artificio quando?»
«Hanno postato qualcosa?» chiese Jisung.
«Già.» risposi.
Jeongin si alzò, venendo verso di me ed abbracciandomi forte; il primo istinto, dopo aver ricambiato, fu quello di scoppiare a piangere, ma forse le lacrime le avevo anche finite.
Dovevo solo essere forte, prima o poi sarebbe passato ed avrei trovato anche io una persona da amare e da cui ricevere amore, senza commettere più gli errori commessi in passato.