Sacrificio D'amore

By Asdpika

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In revisione Uno spirito libero chiuso in gabbia, dai capelli castani come le foglie che cadono in autunno. È... More

Cast
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Cambio copertina
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Epilogo

Capitolo 46

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By Asdpika

Demet

Sono passati un paio di giorni da quella festa, da quando ho scoperto che Louis gira libero e questo mi fa avere una paura costante. Sono perennemente attenta a ogni spostamento che faccio, mi guardo sempre intorno cercando in ogni passante il suo volto, sobbalzo ad ogni muore che sento e la sera ormai è diventata peggio di ogni incubo mai avuto. Le ragazze cercano sempre di distrarmi in qualche modo soprattutto negli ultimi giorno da quando Caleb è sparito. So che dovevano effettuare un trasporto di droga e questa cosa mi terrorizza. Nessuno sa niente ne di lui ne di mio fratello ed io non so quanto posso resistere ancora. Ho paura che qualcosa di brutto sia successo a loro due ecco perché sono rimasta chiusa nel appartamento di Caleb senza mai staccarmi un attimo dal mio telefono. Mi assale l'ansia se solo penso che Louis avrebbe potuto fare loro qualcosa.

Sobbalzo nel divano quando sento il rumore dell'ascensore ma senza pensarci troppo mi precipito davanti ad esso.

<Ti ho fatta spaventare vero?> dice Tessa mortificata.

<No e che io pensavo che fossi..Caleb> sussurro il suo nome quando lo vedo apparire alle spalle di sua sorella. I suoi occhi puntano dappertutto tranche che su di me.

<Ti ho riportato lo stronzo, ah e per la cronaca è fatto>

<Come, cioè, perché, cosa è successo?> chiedo curiosa, confusa forse persino incredula. Continuo a guardare Caleb che non mi degna neanche di uno sguardo.

<Forza Tessa smettila di rompere voglio andare a dormire> sbotta in modo scorbutico per poi sorpassare la sorella e quando arriva davanti a me inizia a ridere, così senza motivo.

<Stai bene?> chiedo a bassa voce cercando un contatto visivo con lui ma invano.

<Una meraviglia> risponde semplicemente e quando cerca di sorpassarmi prendo la sua mano fermandolo.

<Cosa è successo Caleb?> insistito nuovamente cercando di mantenere un tono di voce basso.

<Non ha importanza, qualunque cosa io abbia provato di fare è stato invano. Lui non lo posso toccare> risponde in modo freddo cercando di liberarsi dalla mia stretta senza riuscirci e no perché io sia più forte di lui ma perché semplicemente lui non vuole realmente staccarsi da me.

<Io vado> la voce di Tessa mi arriva alle orecchie come un sussurro e per quanto vorrei risponderli non posso, tutta la mia attenzione in questo momento è rivolta a lui.

<Andiamo> dico solamente mentre lo trascino con me verso il bagno.

<Cosa credi di fare?>

<Puzzi, hai bisogno di una doccia> una smorfia di disgusto si forma sul mio viso. Entro in bagno spingendolo dentro la doccia e senza esitare apro l'acqua fredda.

<Sei pazza?> urla contro di me quando l'acqua ghiacciata entra in contatto con il suo corpo.

<Lavati dopo dobbiamo parlare> esco dal bagno sbattendo fortemente la porta dietro di me.

<Un emerito coglione> sbotto incazzata mentre mi dirigo nella camera da letto prendendo dall'armadio dei vestiti e appoggiarli sopra il letto. Sono giorni che non dormo mentre lui si mette a fare cazzate. Sbuffo dirigendomi verso il salotto per poi appoggiarmi nuovamente sul divano. Io ero qua a morire di crepacuore mentre lui faceva chissà cosa senza preoccuparsi minimamente.

<Lui è intoccabile> sussurra vicino a me e solo in questo momento mi rendo conto che Caleb è seduto sul divano accanto a me. Ultimamente sono troppo distratta.

<Di cosa stai parlando?> chiedo confusa mentre mi giro verso di lui per guardarlo ma lui fa una cosa che mi sorprende. Si stende sul divano poggiano la sua testa sopra le mie gambe.

<Cosa ti tormenta Caleb?> chiedo preoccupata mentre inizio a giocherellare con i suoi capelli ancora umidi.

<Quel bastardo sta con Lacroix> sputa in modo duro mentre io sono confusa più che mai.

<Temo di non aver capito>

<Ho scoperto che anni fa lui faceva dei favori a Lacroix un bastardo francese che fa parte del mio mondo ma fidati lui è un viscido schifoso. Louis lavorando in ospedale faceva vari favori a quel bastardo e lui gli passava un po' di droga ma con il tempo lui ha iniziato a chiederne sempre di più fino a quando ha iniziato ad avere dei debiti, soldi che non sapeva come ritornare indietro per questo Dylan ha iniziato a lavorare per me. Lui gareggiava portando a me la vittoria mentre lui guadagnava i soldi per dargli al padre. Non abbiamo mai saputo con chi Louis avessi dei debiti fino ad oggi>

<È per questo che Dylan se n'è andato di casa?>

<In parte> risponde piano mentre sento i suoi muscoli irrigidirsi.

<La verità Caleb>

<Louis voleva darti a quel bastardo, tu eri la sua salvezza, è così che mi avevi detto ricordi?>

<Io, ma io cosa c'entro?> chiedo sconvolta mentre il mio respiro si ferma.

<Questo non l'ho ancora scoperto ma giuro che farò di tutto per scoprire la verità>

<Dylan se n'è andato per colpa mia?> chiedo con voce fioca cercando di trattenere le lacrime.

<Non è stata colpa tua, lui voleva solo proteggerti>

<È colpa mia> sussurro piano mentre le lacrime scendono sul mio viso senza poterle fermare più.

<Cosa vuole questo Lacroix?>

<Lui niente, perlomeno non ora. È stato quel bastardo a spararmi e come ora cerca di starmi alla larga ma non posso avvicinarmi a Louis>

<Cosa ha fatto?> chiedo preoccupata con la voce rotta dal pianto.

<Mi ha minacciato che se mi avvicino a quel pezzo di merda lui, lui farà del male a Tessa> sussurra a malapena mentre prende la mia mano fra la sua stringendola forte.

<Lui vince sempre> sussurro ormai sconfitta.

<No cazzo, guardami ragazzina. Non permetterò a nessuno di farti del male hai capito? Nessuno ti porterà via da te> le sue mani si poggiano sul mio viso cercando forse di incoraggiarmi e per quanto vorrei essere ottimista non posso.

Mi butto tra le sue braccia cercando quel rifugio che per giorni mi è mancato. Questa casa senza di lui non è la stessa, i miei giorni senza di lui non sono gli stessi e questo mi fa capire quanto lui sia importante per me.

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