Nei suoi panni

By LadyHeather83

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Che cosa succederebbe se Adrien entrasse nel corpo di Marinette e viceversa? More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 10
Epilogo

Capitolo 9

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By LadyHeather83

Da quando Adrien è entrato nel corpo di Marinette tutta la sua vita è cambiata.
In meglio.
Niente più impegni e niente più recitare una parte per compiacere il genitore.
Ok, anche ora sta interpretando un personaggio, ma una volta chiusa la porta di casa e quella camera temporanea, può finalmente tirare un sospiro di sollievo e lasciarsi andare a quella vita che avrebbe sempre voluto per lui.
Libero e felice.
Il riflesso di Marinette si proietta nel vetro della finestra quando si avvicina per guardare l'orizzonte.
Non ha mai visto Parigi da così in alto senza il costume da super eroe, e tutto assume un colore e un aspetto più bello. Le sensazioni che attanagliano il suo cuore sono molteplici, Adrien si sente più libero, ma allo stesso tempo triste, perché è consapevole di rubare momenti preziosi alla sua migliore amica.
"Sei sicura, Tikki, che tra qualche giorno ritornerà tutto come prima?" Domanda con curiosità e una punta di malinconia.
"Sì, Adrien." Risponde la kwami da sopra la sua spalla.
"Ma io non voglio." Dice indurendo lo sguardo che si riflette sulla finestra ancora chiusa.
La kwami abbozza un sorriso "Ma questa non è la tua vita, Adrien."
"Ma è quella che vorrei." Pronuncia mesto mentre osserva il panorama che si gode dalla camera di Marinette, dopo aver finalmente spalancato l'imposta e respirato aria fresca e riordinato le idee.
"Lo so, ma..."
"Ti chiedo scusa, Tikki. Ti sto mettendo in difficoltà." Non è intenzioni di Adrien comportarsi in quella maniera, ma l'ultimo anno trascorso è stato letteralmente un inferno per lui, e non gli sembra vero di essere stato catapultato in paradiso da un giorno all'altro.

Marinette è davvero fortunata ad avere una famiglia così presente e attenta alle sue esigenze, un po' come succedeva quando sua madre Emilie era ancora in vita.
"Magari qualcosa cambierà con tuo padre, dovresti aprirgli il tuo cuore e fargli capire che cosa desideri veramente." Prova ad azzardare la dea della creazione.
"Una vita normale, come tutti. Libera da impegni lavorativi... Non ho mai sognato di fare il modello o essere famoso, non m'importa se non posso avere accanto la ragazza che amo."
"Marinette?"
Annuisce con il capo.
"Ma non posso farmi avanti con lei, ora che sa che sono Chat Noir." Adrien si morde il labbro inferiore.
"Però sai che è innamorata di te."
"Non di Chat Noir." Sottolinea con una punta di amarezza.
"Chissà, magari... Però se non glielo chiedi non lo saprai mai."
Stava per controbattere qualcosa quando sente dei passi provenire dalle scale di legno che conducono alla camera di Marinette, Tikki si nasconde di filata all'interno della borsetta.
Poco dopo Alya fa irruzione nella stanza portando una ventata di freschezza.
"Ciao, amica mia! Ti ricordi che oggi dobbiamo andare sulla Liberty?"
No, se lo era scordato.
"S-sì, certo!" Balbetta imbarazzata.
"Allora andiamo! So che ci sarà anche Adrien." Assottiglia gli occhi e il volto della corvina diventa improvvisamente pallido.
"Magari riuscirai a stare da sola con lui..."
Marinette la supera con arroganza "Non ho bisogno di un incontro fortuito per stare da sola con lui, mi basta alzare la cornetta." Dice mostrando trionfante il telefono nella sua mano destra.
"Lo sapevo che mi nascondi qualcosa." Mormora in tono puntiglioso e piccato, per poi prenderle le spalle sottili e inchiodarla al muro in attesa di spiegazioni.
"Ma che dici??"
"È da quando siete stati soli in biblioteca, quasi una settimana fa, che sei strana e anche lui." Alya si sistema meglio gli occhiali sul ponte del naso e assottiglia gli occhi con fare indagatore.
Marinette deglutisce in maniera apatica.
"Non so di che cosa ti stia parlando. Non so più come dirtelo, ma tra me e Adrien non è successo niente. Siamo solo amici."
"Amici che passano più tempo insieme... Da soli... Appartati..."
"E allora?" Adrien vuole tanto dirle di farsi gli affaracci suoi e di non infastidirlo più con questa storia, ma si vede che Marinette parla spesso di lui con la sua migliore amica e che quindi la curiosità di Alya è più che giustificata. Ciò non toglie che non apprezza questo suo interessamento così pressante e che forse il comportamento che i due ragazzi hanno tenuto per quasi tutta la settimana ha scatenato in lei la voglia di conoscere la verità.
"A me sta bene se tu e Adrien vi vedete e iniziate a condividere più cose. Ti meriti un po' di felicità, amica mia." D'improvviso l'abbraccia e Marinette si raggela all'istante, ma Alya nemmeno se ne accorge, oppure non lo fa volontariamente.
"Forza, andiamo adesso. Ci stanno tutti aspettando." Dice la bruna sorridendole.
*
Sulla Liberty si stava scatenando una vera e propria festa, le luci e il suono degli strumenti musicali rallegrano il cielo e lo spazio circostante.

Anche alcuni curiosi si fermano ad ascoltare il talento di quei ragazzini.
Quando il brano termina, un lungo applauso risuona alto e tutti gridano all'unisono perché sarà veramente un grande successo.
Adrien è vicino a Marinette.
Sorridono complici e a volte si scambiano sussurri alle orecchie.
Alya li osserva di sottecchi con le viscere che si contorcono per il nervoso di non conoscere la verità, ma è anche contenta perché finalmente la sua migliore amica riesce a parlare normalmente con Adrien senza inutili farfugliamenti insensati.
"Per la prossima canzone abbiamo bisogno del nostro tastierista." Dice Luka al microfono rivolgendosi alla figura di Adrien, il quale spalanca gli occhi verso Marinette chiedendole mentalmente che cosa deve fare.
Passa qualche secondo e Luka insiste per avere Adrien sul palco, a meno che non sia troppo impegnato con una certa ragazza.
Tutti ridono tranne loro due.
Il cuore di Adrien batte forte perché sa che non può esibirsi, allora Marinette escogita un piano e sale sul palco al posto suo.
I presenti rimangono attoniti.
Marinette prende il microfono e chiede se ci sono problemi se a suonare la canzone sarà lei al posto di Adrien, in quanto, quest'ultimo le ha insegnato gli accordi.
"Nessun problema!" Luka le sorride fieramente e parte con l'assolo di chitarra incantando i presenti, poi è la volta della voce di Rose e infine tutti gli altri partono con la base.
Alya si avvicina di soppiatto ad Adrien e gli chiede che cosa sta succedendo.
"Niente..."
"Voi due mi dovete delle spiegazioni." Gli dice all'orecchio.
"Non c'è nulla da dire, Marinette mi ha chiesto se gli insegnavo a suonare il piano."
"E lo sa fare così bene in una sola settimana? Credi sia stupida?" Alya gli punta il dito contro il petto e lo sguardo infuriato della bruna gli penetra nella ossa, ma nonostante il disagio e la voglia di raccontare tutto alla sua migliore amica, Adrien le batte una spalla con fare arrogante.
"Divertiti, Alya." Le dice con sguardo truce, pentendosi poi per averle parlato in quella maniera.
Ma una volta che avrà riacquistato il suo corpo, e Adrien il suo, la bruna avrebbe avuto le spiegazioni che merita.
Deve solo aspettare un altro paio di giorni perché tutto torni alla normalità.
"Stai bene?" Le chiede Nino notando il suo sguardo indemoniato, ricevendo in cambio un'occhiata fulminante.
*
Alla fine tutti si complimentarono con Marinette per l'ottima performance e per non aver sbagliato nessun accordo e alla proposta di Luka di fare parte della band al posto di Adrien, lei risponde che quella è stata la prima e ultima volta, diciamo pure un saggio per mettere in pratica gli insegnamenti del maestro.
E sottolinea che non si permette di portare via il posto a un amico.
Luka allora le chiede se finalmente si stanno frequentando e lei arranca con la scusa di essere solo amici, anche se in realtà, Adrien, desidera passare allo step successivo con lei.
"Non ti sei ancora fatta avanti?" Fa lui con un cipiglio sorpreso.
"No..." Arrossisce vistosamente.
"Peccato... Perché lui ti sta mangiando con gli occhi." Le sussurra all'orecchio in tono mellifluo
Marinette volge lo sguardo verso Adrien che la stava guardando con fare innamorato, poi si volta verso Luka, il quale però è già sparito lasciandola impalata come un baccalà.
Deglutisce e scende dal palco imbarazzata arrivando da Adrien.
"Sei stata bravissima." Le dice.
"Non prendermi in giro." Sogghigna.
Adrien si gratta la testa corvina "Ho bisogno di parlare con te, noi... Due... Soli..." Balbetta guardando la punta delle ballerine.
"Oh... Ehm... O-ok. Quando?"
"Adesso."
Entrambi i cuori sembrano voler uscire dai loro petti mentre si rivolgono uno sguardo perso e innamorato.
Le mani si sfiorano e le bocche si dischiudono quasi per dire qualcosa.
Marinette prende la mano di Adrien e insieme si appartano sulla prua della nave mentre tutti fanno festa e non si accorgono che loro si allontanano, o lo fanno e non dicono niente per lasciargli il giusto spazio.

Ad illuminare il loro volti paonazzi, c'è la luce fioca di una lanterna sopra le loro teste, dove aleggiano e sfarfallavo delle piccolissime falene bianche.

La tensione tra loro si taglia con un coltello e se si fa attenzione, si può udire il battito dei loro cuori che pompano all'impazzata.
"Senti, Marinette..." Fa Adrien più imbarazzato che mai con le mani tremolanti "... I-io..." Che diamine, riesce ad affrontare super cattivi con lei ogni giorno e ora non riesce a spiaccicare una parola sensata per confessargli il suo amore "... Ecco, vedi... Io ti..."
Il cellulare di Adrien suona in quell'esatto momento rovinando la magia, è suo padre, il quale lo avvisa che sta mandando l'auto a prenderlo e di rientrare subito a casa. Non si sa bene per quale motivo preciso.
"Devo andare..." Dice mesto lasciando Marinette da sola su quella prua, la quale nota la sua stessa espressione di quando capita a lui di dover lasciare gli amici sul più bello.
Si sente in colpa per quello che ha fatto a Marinette e prega dio che tutto finisca al più presto in modo da poter ritornare alla normalità.
Marinette non merita affatto un simile trattamento, ma nemmeno lui se è per questo.
Infatti, un'altra cosa da sistemare al più presto sarà proprio questa.
*
Adrien tristemente sale sulla macchina e si allontana dalla festa mentre tutti si stanno divertendo.
Marinette capisce che cosa prova ogni volta Adrien quando è costretto ad andarsene contro la sua volontà, ma ciò che le preme è sapere perché si stava comportando in quella maniera, non è da lui balbettare o non riuscite a parlare. Di solito succede il contrario.
Una volta arrivato a casa, Gabriel lo attende sulla cima della scalinata, ha un portamento elegante e fiero mentre porta le mani dietro la schiena e lo scruta con aria truce.
"Ciao, papà." Saluta Adrien dopo aver scacciato la malinconia.
"Vieni con me." Dice semplicemente invitandolo a seguirlo e a lui non resta che obbedirgli.
Adrien spalanca gli occhi incredulo.
"Perché mi hai portato nella mia stanza?"
Gabriel abbozza un sorriso verso il figlio mentre gli poggia delicatamente una mano sulla spalla.
"Facciamo un duetto?" Chiede indicando con la mano il pianoforte bianco al centro della stanza.
Adrien inizia ad annaspare alla ricerca d'aria, ma non per l'emozione, ma a causa dell'imbarazzo.
Lui, o meglio, lei, non sa suonare e Adrien non ha mai accennato a una simile possibilità.
Che fare ora?
Marinette deve trovare al più presto un escamotage per virare il suo interesse verso altro.
Se Gabriel scopre che Adrien non si ricorda come si fa, forse lo rinchiuderebbe in casa e il suo piano sfumerebbe in un nano secondo.
"Allora?" Chiede lo stilista insistendo. "Che ti prende?" Continua non ricevendo nessuna risposta.
"N-non so cosa dire, papà. Mi hai preso in contropiede."
"È per merito tuo. Tu mi hai fatto aprire gli occhi e capisco anche che ti ho lasciato da parte. Ma tua madre mi manca molto e non è facile superare il lutto. Mi sono fiondato sul lavoro per non pensarla, ma agendo in questo modo, sto solo lasciando te da parte."
"Capisco, sig-papà. Ma noi siamo una famiglia e ci completiamo a vicenda. Anche a me la mamma manca molto e sono certo che vorrebbe vederci uniti e non distanti." Marinette parlò con il cuore in mano e non le fu difficile immedesimarsi in Adrien e soprattutto essere in simbiosi con Gabriel.
Si vede che è un uomo ancora molto legato al ricordo della moglie e soprattutto innamorato di lei, ma Marinette deve fargli capire che non è solo e che ha l'amore e affetto di Adrien.
E che questo amore si alimenta solo con fiducia e rispetto reciproco.
"Lo so, figliolo. Per questo sto cercando di cambiare. Per te, per noi."
"Grazie!" Quelle parole arrivano nel profondo del suo cuore.
Adrien lo abbraccia e per poco non scoppia a piangere: la sua missione è compiuta.
Marinette è convinta che da ora in poi, per loro, la strada è solo che in salita.
"Facciamo questo duetto?"
Un brivido gli percorre la schiena, ma come la divina provvidenza arriva Nathalie ad avvisarli che la cena è pronta.
Adrien e Gabriel si guardano negli occhi e Adrien prende la parola "Avremo altre occasioni."
*
Continua

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