<<robin, aspetta!>> ripetei
lui entrò in bagno, ignorandomi, così entrai anche io
<<robin...>>
<<scusa>>
ero confusa <<per cosa?>>
<<ti ho ignorata>> rispose lui mettendo la mano sotto l'acqua
<<non importa!>> andai verso di lui <<stai bene? che hai fatto alla mano?>>
<<ti preoccupi per me?>> chiese lui guardandomi e facendo un sorrisetto dolce
<<smettila, scemo!>> risi <<mi preoccupo per un amico...>>
<<un amico?>> domandò
<<beh...si...>> risposi un po' a disagio <<ma se non ti va...cioè, pensavo che...>>
<<certo che mi va! ahia!>> mentre si lavava la mano toccò un punto particolarmente ferito.
<<stai bene?>> richiesi
<<certo. ma perchè ti preoccupi per me? è lui quello massacrato!>>
<<si...in effetti l'hai steso...>>
lui rise.
<<moose ha dei denti affilatissimi>> aggiunse
<<a proposito, perchè l'hai pestato?>>
<<le stava sparando grosse. ha parlato male di una ragazza...e ho voluto difenderla. quando mi ha tirato quel pugno mi ha sorpreso, lo sai?>>
<<ti ha tirato un pugno?>>
<<non hai visto?>>
scossi la testa, poi presi un pezzo di carta e glie lo passai in modo che potesse asciugarsi le nocche.
<<grazie>>
<<prego. sono arrivata dopo, tu eri giá sopra di lui quando ti ho raggiunto>>
<<oh...ok>> notò che sanguinava ancora <<ah cavolo!>>
riaprì il rubinetto dell'acqua e mise di nuovo le nocche sotto.
<<ti fanno male?>> chiesi
<<nah. ho fatto di peggio, molto peggio>>
<<ti consiglio di usare l'acqua fredda>>
<<è fredda>>
scossi la testa <<non abbastanza>> gli andai vicino e spostai il rubinetto in modo che l'acqua che scorreva diventasse ghiacciata.
<<grazie...>> disse, poi venne un po' più vicino a me, tanto che i nostri petti potevano quasi toccarsi, e io trovai imbarazzante quel momento.
<<avevi ragione>> dissi indietreggiando leggermente <<"non aprite quella porta" è spaziale, forse un po' troppo violento, ma molto bello. mi piacerebbe vedere gli altri in questi giorni o in futuro>>
<<si!>> esultò, ancora con la mano sotto l'acqua <<te lo avevo detto che lo avresti adorato! è il mio film preferito, ho tutti i cd. se ti va...magari possiamo vederli insieme. prima che la tregua finisca>>
<<mi sembra una bella idea, certo. però direi di concentrarci sul test per questi giorni, tanto manca poco, solo qualche giorno>>
<<va bene...dici che posso spegnere l'acqua, altrimenti penso che la mia mano si stacchi>>
risi leggermente <<si>>
andammo in classe a seguire le lezioni.
i giorni passavano e il mio legame con robin si rafforzava sempre di più, e ormai eravamo arrivati al giorno prima del suo test.
<<cavolo, hai fatto giusto anche questo! sei diventato un asso con la matematica!>> mi complimentai
<<tutto grazie a te>>
<<e alla tua voglia di imparare. io avrei potuto spiegartele le cose, ma se tu non avevi voglia di imparare non ci saresti mai riuscito.>> sorrisi
<<non ti ringrazierò mai abbastanza>>
<<non serve>>
<<invece sì! eccome>>
si alzò dalla sedia e iniziò a girare per la stanza.
<<tu come fai ad essere sempre preparata in tutte le materie? insomma, sei sempre così...perfetta>>
guardai in basso e mi rattristai per un attimo.
<<non sono perfetta...mia zia mi obbliga ad essere così>>
<<che intendi?>>
<<lei vuole che io prenda sempre voti alti, che mi vesta sempre elegante, o comunque presentabile. possiamo dire che me li sceglie lei i vestiti. se fosse per me, studierei il giusto, non troppo>>
si risedette.
<<sai cosa? ho un'idea!>>
che c'entrava con quello che stavo dicendo?
<<quale?>>
<<domani sera, per festeggiare il test di matematica, ti porto al drive-in a guardare un film, solo io e te>>
in quel momento mi sciolsi.
<<io...>>
<<non ho finito...>> mi interruppe <<voglio che ti vesti nel modo più imperfetto possibile, o come piace a te>>
<<ma così sarò inguardabile>> dissi
<<sarai bellissima. lo sei sempre>>
per un attimo ci guardammo e io potei vedere la mia immagine nei suoi occhi.
<<questo lo credi tu>> replicai
<<anche finney pensa che tu sia molto bella, e se solo potessi ti darei i miei occhi per farti vedere come ti vedo io>>
questa volta avevo un nido di farfalle nello stomaco
<<allora...io ci sto>>
<<grande! non vedo l'ora!>>
poi, però, mi venne in mente una cosa: era proprio robin arellano che mi aveva proposto di andare al drive-in.
lo stesso robin che usava tutte le ragazze e che magari stava usando anche me.
ricordai le parole di vance che mi dicevano di non affezionarmi troppo.
ma poi mi chiesi che cosa avrebbe fatto mia madre al mio posto.
sicuramente avrebbe accettato anche lei la proposta di andare al cinema, senza esitare. così nemmeno io esitai, e decisi di fidarmi di robin arellano.