Le lezioni alla vista del serale si rivelano molto più dure. Dobbiamo portare molte coreografie e dare il massimo perché possiamo andare via da un momento all'altro.
Ogni settimana due di noi o uno, andrà a casa. Quando termino la lezione prendo il mio borsone e me lo metto in spalla per avviarmi in casetta.
Sento delle urla e riconosco la voce di Alex e luigi. Che succede?
Poso il borsone e mi avvio sulle gradinate dove trovo tutti seduti e Alex e Luigi che litigano.
"Ma che succede?"-chiedo guardandoli.
"Succede che Luigi non ammette che questo guanto non è equo e non sa esprimere la propria opinione."-dice Alex arrabbiato.
"E tu invece ti immischi troppo in fatto che non ti riguardano. Chi sei giucas casella per giudicare sempre tutto?"-chiede Luigi alzandosi e cambiando stanza.
Alex non contento lo segue e continua a dire la sua.
Prendo Alex per la mano e lo guardo.
Si gira verso di me e sembra calmarsi.
"Basta..possiamo andare di là?"-dico io piano.
Annuisce.
Andiamo in camera mia e si siede sul letto e lo stesso faccio io.
"Volevo stare un po' con te dopo questa giornata stancante e ti trovo a litigare. Ma poi scusa che ti frega se non è equo? Tu fallo, dai il meglio di te e vedi come va. Saranno i giudici a giudicare"-dico io.
"Si lo so, ma rudy mi ha già dato 2 guanti di sfida non equi. Mi vuole far fare la figura dello scemo."-dice.
"No. Tu ci provi Ale magari vinci tu."-dico dandogli un bacio sulla spalla.
Sorride e mostra le fossette ma abbassa la testa.
Si passa le mani in faccia.
"Non so come tu faccia a calmarmi. Mi fai dimenticare tutti i problemi"-dice lui.
"Menomale. Buono no?"-chiedo abbracciandolo.
"Non so se sia buono o meno"-dice lui.
"Perché?"-chiedo.
"Perché se succedesse qualcosa di grave tra noi due, tu ci verresti facendomi dimenticare tutto"-dice lui.
"Nah. Non credo. Credo che tu sia molto puntiglioso invece e non dimenticherai niente"-dico io.
"Questo è vero"-dice lui mettendo un cuscino davanti alle nostre facce per baciarmi.
Sorrido.
"Lo sai che se hai bisogno di parlare sono qui vero?"-dico io.
Annuisce.
"Sai..ti vuole conoscere mia sorella e anche mia mamma. Mi stanno tartassando"-dice lui.
Sorrido.
"Anche io voglio conoscerle"-dico.
Spero solo di piacergli.
"Allora prendo il telefono, è il mio turno e le chiamo?"-mi chiede.
Annuisco.
"Se ti va si"-gli rispondo.
Si alza e va nell'altra stanza a prendere il telefono e poi torna a sdraiarsi sul letto.
"Sei pronta?"-mi chiede.
Annuisco.
"Sei la prima ragazza che faccio conoscere alla mia famiglia.."-ammette.
"Spero di fare buona impressione allora"-dico sorridendo e intrecciando la mia mano con la sua.
Mi bacia.
"Ne sono sicuro"-dice e fa partire la videochiamata.
Risponde la mamma di Alex.
"Ale! Ciao! Come sta andando?"-dice sorridendo.
Alex somiglia molto di più al padre ma la mamma è una donna stupenda.
"Mamma..tutto bene. Sto preparando un po' di canzoni e sto scrivendo..voi come state?"-domanda preoccupato.
"Tranquillo stiamo tutti bene. Ogni domenica ti guardiamo e Fede mi fa vedere anche i day time? Si dice così fede?"-chiede la mamma.
Alex ridacchia.
"Si!"-dice Federica ridendo.
"Ale! Allora quando ci fai conoscere Tiffany?"-chiede Federica.
Alex sorride.
"In realtà è qui.."-dice lui.
"Ma che aspetti! Dai!"-dice la mamma euforica.
Alex gira il telefono verso di me e mi metto vicino a lui.
"Buona sera..è un piacere conoscervi"-dico io timida.
"Tiffany è un piacere nostro! Quanto sei bella! Mi piace un sacco come balli"-dice la mamma di Alex.
Sorrido.
"Grazie mille signora"-le dico.
"Dammi del tu ti prego! Chiamami Katia"-dice lei.
"Va bene"-le dico.
Federica, strappa il telefono di mano alla mamma di Alex e si presenta.
"Ciao! Sono Federica finalmente posso vedere chi sopporta mio fratello ogni santa ora. Mi dispiace per te"-dice lei ridendo e facendomi ridere.
"È tranquillo dai"-le rispondo.
"Mamma hai sentito? È tranquillo! Qui rompe come non mai con quella chitarra"-dice lei.
"Lo capisco bene. Io sono sempre con la musica ad alto volume a provare a qualsiasi ora del giorno. Mi odieranno i miei vicini di casa"-rispondo.
"Dobbiamo assolutamente vederci. Quando uscite da amici..spero il più tardi possibile, venite qui. Di dove sei tu?"-chiede Federica.
"Di Napoli"-le rispondo.
"Vabbè un po' lontano ma niente che non si possa fare. Ti aspettiamo qui per entrare nel mondo di Alex"-dice lei sorridendo
"Sarò felice di venire da voi se ad Alex sta bene.."-dico guardandolo.
"Certo che va bene"-dice lui mettendomi il braccio attorno alle spalle.
"Noi andiamo..ci sentiamo domani"-dice
Lui.
"A domani Ale"-dice la mamma.
"Ciao Tiffany è stato un piacere"-mi dice.
"Anche per me. A presto"-rispondo io.
Alex termina la chiamata.
"Sono contento che le hai conosciute. Come ti sono sembrate?"-mi chiede.
"Molto carine. Speriamo di aver fatto una bella impressione"-dico.
"Sicuramente"-mi dice e mi da un bacio.
Arrossisco.
"Ancora arrossisci?"-mi chiede ridacchiando.
"Dai smettila, se fai così è peggio"-dico io coprendomi il viso.
"Okay scusa scusa"-dice alzando le mani.
"Andiamo a mangiare? Ho fame"-dico.
"Agli ordini madame"-dice lui.
Rido e scuoto la testa.
"Sei assurdo. Cammina va che dopo ti interrogo sui passi di danza"-dico io.
"Li conosco a memoria"-dice lui.
"Come no"-dico io ridendo e avviandomi in cucina.