Salve bella gente👋
Ecco a voi la seconda parte del capitolo 27 di questa fanfiction.
Buona lettura🤗
POV. Conan
Casa Agasa era silenziosa come al solito, l'unico rumore udibile era quello dalla televisione, la quale stava trasmettendo un reality con la cantante Yoko Okyno. Intanto il dottor Agasa se ne stava in cucina a preparare un pranzo a base di riso al curry e spezzatino di maiale.
<<Buongiorno professore>> lo saluto facendolo trasalire.
<<Oh Shinichi, non mi ero accorto che fossi entrato. Vuoi fermarti a pranzare con noi?>> mi chiese con un sorriso gentile l'anziano inventore.
<<Per oggi passo, sono venuto per parlare con Ai. Oggi non è venuta a scuola>>
<<Ho provato a convincerla ad andare, tuttavia ha preferito restare a casa per poter lavorare all'antidoto. È da ieri sera che si è rinchiusa in laboratorio, non so nemmeno se abbia dormito>> spiegò il dottore.
Faccio un grande sospiro. Quella ragazza è davvero instancabile, oltre che profondamente testarda.
Saluto il professore e mi dirigo nel laboratorio di Ai in cantina.
Apro la porta senza nemmeno preoccuparmi di bussare e saluto la scienziata.
Lei dal canto suo mi guarda con freddezza, limitandosi a ricambiare il saluto con un lieve gesto del capo.
Ripenso un attimo al nostro ultimo litigio ed al fatto che non ho ancora trovato un modo per farmi perdonare, dopodiché metto da parte quei pensieri e inizio a parlare <<Senti Ai... cioè v-volevo dire Haibara, ho bisogno di parlarti>>
<<Sono impegnata>> tagliò corto lei.
Mio dio che acida.
<<È importante>> insisto.
La ragazzina smise improvvisamente di battere le dita sulla tastiera del computer e si voltò a guardarmi <<parla>> disse semplicemente.
Quindi le raccontai tutto quello che era successo ieri sera.
Gli parlai della mia conversazione con Masumi e sua madre Mary, senza tralasciare nessun particolare.
Quando terminai di parlare, la ragazza aveva un'espressione dubbiosa in volto.
<<Qualcosa non va?>> le chiesi leggermente preoccupato.
<<L'agente Akai è a conoscenza di tutta questa storia?>> chiese lei, prendendomi in contropiede.
<<Non ancora, ma ho intenzione di dirglielo al più presto>> risposi.
<<E Mary e Masumi invece...sanno che Akai è ancora vivo?>> continuò l'ex donna in nero.
<<Bhe...ecco...>>
<<Già...proprio come immaginavo>> disse la ragazzina con una risatina sarcastica.
<<Haibara, cerca di capire...Akai è sotto copertura per un'operazione del FBI. E poi non spetta a me dire certe cose>> provai a giustificarmi.
Questa volta non riuscivo proprio a capire la rabbia di Ai. Akai è un agente, dover compiere delle scelte difficili fa parte del suo mestiere.
<<Ma ti senti quando parli.
Il ragazzo che ho conosciuto più di un anno fa credeva fermamente nella verità, mentre adesso cerchi di nasconderla a tutti...e a quale scopo?>> mi inveì ancora la "piccola" scienziata.
A quel punto persi definitivamente la testa e sbottai <<DANNAZIONE IO STO SOLO CERCANDO DI PROTEGGERTI AI>> urlai tutto d'un fiato.
<<Ho sbagliato a nasconderti la verità? Assolutamente sì.
Mi sono pentito di averlo fatto? Certamente.
Ma che io sia maledetto se non farò tutto ciò che riterrò necessario pur di proteggerti.
Per te sono disposto ad andare contro i miei stessi principi, e non perché voglio mantenere quella stupida promessa che ti ho fatto, ma semplicemente perché io ci tengo a te.
Tengo a te più di qualunque altra...> mi blocco improvvisamente quando realizzo cosa stessi per dire.
"Tengo a te più di qualunque altra persona al mondo"
Questa era la frase che per una frazione di secondo ha occupato miei pensieri.
Noto che intanto le guance di Ai si sono tinte violentemente di rosso <<C-cosa vuoi che faccia?>> balbettò imbarazzata.
<<Voglio che stasera tu venga con me al Haido City Hotel e che dai tre antidoti provvisori a Mary affinché si possa recare al quartier generale del MI6 a Londra>>
<<Non capisco però a quale scopo>> disse la ragazza ricomponendosi.
<<Mary è convinta che al MI6 vi siano informazioni top secret sull'organizzazione e che Vermouth abbia cercato di infiltrarsi al suo interno con lo scopo di cancellare tutte le prove>> spiego.
<<Eh va bene Kudo, verrò con te e le darò gli antidoti.
Spero solo che ne valga la pena>>
POV. Ai
Spero che Shinichi... cioè Kudo...non stia commettendo un errore a fidarsi di Masumi e di sua madre, perché con questa missione rischiamo di esporci tutti quanti.
Ancora non capisco cosa pensa di trovare quella donna nel quartier generale del MI6, l'organizzazione è sempre stata attenta a non lasciare traccia di sé.
Sono sempre più convinta che questo piano sarà solamente un'inutile perdita di tempo.
<<Magari l'obiettivo di Vermouth era diverso da quello ipotizzato dalla signora Sera. Forse doveva solo condurre un'operazione a Londra>> ipotizzo.
<<Ci ho pensato anch'io. Però Mary è convinta che Vermouth volesse insabbiare qualcosa, magari una recente attività dell'organizzazione nel Regno Unito>> rispose il giovane detective.
Intanto eravamo arrivati finalmente difronte alla porta della stanza n°800.
Kudo bussò e in un paio di secondi la porta si aprì <<Ciao Shinichi>> lo salutò Masumi con un sorriso, poi il suo sguardo cadde brevemente su di me <<Ragazzina>> mi salutò.
Io ricambiai con un cenno del capo, dopodiché la ragazza liceale ci fece accomodare nella sua stanza.
Nel frattempo dal bagno era uscita una bambina delle medie, con i capelli biondi un pò umidi, gli occhi profondi e azzurri, specchio di un'anima inquieta, ed i tratti occidentali.
Notai che per qualche motivo mi guardava con aria sorpresa.
<<Adesso possiamo finalmente raccontarvi tutto>> esordì Conan <<Come sapete, io sono Shinichi. Sono tornato bambino dopo che l'organizzazione mi ha somministrato un farmaco chiamato APTX4869. Tale farmaco è stato creato da lei per conto dell'organizzazione>> disse indicandomi.
Sentivo lo sguardo della madre di Masumi su di me mentre si faceva sempre più pesante.
<<Il suo vero nome è Shiho Miyano, era anche lei un membro dell'organizzazione finché non si è data alla fuga, e per farlo è stata costretta ad ingerire la stessa pillola che aveva creato.
Recentemente io e Shiho siamo riusciti a mettere le mani su un CD contenente tutte le formule per creare un antidoto...>> improvvisamente Shinichi smise di parlare, essendosi accorto che la signora Sera sembrava non lo stesse più ascoltando.
Le attenzioni dell'ex agente inglese erano infatti tutte inspiegabilmente rivolte su di me.
<<Mamma...tutto ok?>> chiese preoccupata la detective liceale.
<<N-non ci posso...credere, s-sei tu>> balbettò la finta bambina.
<<Che vuoi dire?>> chiesi, non capendo a cosa si riferisse.
<<Avevo una sorella minore. Dopo che nacque il mio primo figlio, Shuichi, mi ritirai dal MI6 e persi quasi ogni contatto con mia sorella.
Sapevo che si era sposata con un noto scienziato e che un misterioso gruppo aveva iniziato a finanziare le loro ricerche.
Il suo nome era Elena... Elena Sera, ma dopo il matrimonio il suo cognome cambiò in Miyano>> spiegò Mary.
Iniziai a sentire le gambe farsi molli e la testa iniziò a girarmi.
<<Stai dicendo...che...che tu sei mia zia?>> chiesi mentre il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
<<Proprio così Shiho, io sono tua zia>> confermò l'ex agente.
<<Non mi avevi mai detto di avere una sorella, questo significa che ho una cugina>> disse Masumi rivolta alla madre.
Io invece non sapevo proprio cosa dire.
Questo significava anche che mia sorella si era innamorata di suo cugino. Tutto ciò era sconvolgente e incredibilmente contorto, non aveva alcun senso.
Eppure era vero. Era tutto dannatamente vero.
Mary Sera era mia zia. Quindi Masumi e Shuichi Akai sono i miei cugini.
La mia famiglia.
<<Cosa gli è successo a mia sorella? È morta non è vero?>> chiese mia zia.
Io feci cenno di sì con la testa e il suo volto si oscurò.
<<Tua sorella Akemi invece come sta? Elena mi aveva mandato una sua foto quando era ancora in fasce. La dovrei ancora avere>> disse.
Adesso fu il mio volto ad oscurarsi. Ciò basto come risposta per mia zia che non mi chiese più nulla, limitandosi a dire un semplice <<mi dispiace>>
In tutto questo Shinichi, che fino a quel momento non aveva proferito parola, limitandosi ad ascoltare il tutto con aria sconvolta, alla fine si intromise nella conversazione <<Signora Sera. Lei ha detto che un misterioso gruppo aveva iniziato a finanziare i progetti scientifici di sua sorella, percaso sa anche il nome il suo nome?>>
<<Se non sbaglio durante una conversazione telefonica, Elena lo aveva chiamato Gruppo Karasuma>>
Nel sentire quel nome il mio cuore mancò un battito, mentre lo sguardo di Conan si fece ancora più serio.
<<Proprio come immaginavo>> disse il giovane detective.
<<Scusate, non vi seguo...chi è Karasuma?>> chiese Masumi.
<<Si tratta di Renya Karasuma, un magnate giapponese morto cinquant'anni fa all'età di novant'anni.
A quanto pare però non solo non è morto ma è anche il Boss dell'organizzazione>> spiegò Shinichi.
<<Ma come fa ad essere ancora vivo? Dovrebbe avere 140 anni>> disse Masumi non del tutto convinta.
<<Evidentemente l'organizzazione è molto più vicina a raggiungere l'immortalità di quanto pensiamo>> conclusi io.
<<Asaca rum>> disse ad un tratto mia zia.
<<Che significa?>> chiesi, non capendo il significato di quelle parole.
<<17 anni fa il figlio di un amico di mio marito venne assassinato nella sua camera d'hotel. L'assassino non venne mai identificato e quando mio marito iniziò ad indagare sul caso, scomparve misteriosamente.
La vittima si chiamava Koji Haneda ed era un famoso giocare di Shogi...>> Mary interruppe il discorso non appena notò l'espressione per nulla sorpresa di Conan <<Ma voi questo lo sapete già non è vero?>>
<<Sì>> rispose Shinichi <<Quel giorno vennero ritrovati due cadaveri in quel Hotel, uno era di Kohji Haneda, famoso giocatore di Shogi, l'altro era di Amanda Hughes, una donna molto influente che aveva dei contatti con l'FBI.
La camera di Haneda venne ritrovata completamente a soqquadro e il ragazzo prima di morire era riuscito a lasciare un messaggio: Asaca rum.
Inizialmente si pensava che il colpevole dei due omicidi fosse Asaca, ovvero la misteriosa guardia del corpo di Amanda, scomparsa subito dopo l'assassinio.
Tuttavia ci sono delle cose che nemmeno la polizia sa.
L'assassino, che fosse o meno la guardia del corpo, in realtà era un membro dell'organizzazione.
Ma non un membro qualsiasi, bensì Rum, il braccio destro del Boss>> spiegò il piccolo detective.
<<Quindi mio marito deve essersi imbattuto nell'organizzazione mentre indagava e per questo motivo è scomparso>> ipotizzò Mary.
<<Mamma...credi che papà possa essere ancora vivo?>> chiese Masumi speranzosa.
<<Non lo so piccola>> rispose la donna, liquidano velocemente la domanda della figlia.
<<Questo Rum di cui parli...sai chi è?>> chiese poi rivolta a Shinichi.
<<Attualmente ho solo tre sospettati:
La maestra delle elementari Rumi Wakasa, il capitano della polizia di Tokyo Hyoe kuroda e il cuoco Kanenori Wakita.
In ogni caso Rum dovrebbe trovarsi a Tokyo in questo periodo per svolgere una missione, quindi prima o poi riusciremo a trovarlo...e solo questione di tempo>> concluse il bambino occhialuto.
<<Capisco. Vorrà dire che tu dovrai fare la tua parte, mentre io farò la mia. Hai portato ciò che ti ho chiesto?>> Domandò mia zia riferendosi all'antidoto provvisorio.
Io mi feci avanti, estrassi tre pillole dalla scatola degli antidoti e glieli porsi.
L'ex agente li prese e se li mise in tasca.
<<Sono tre pillole. Una per il viaggio d'andata, una per entrare nel quartier generale del MI6 e una per il viaggio di ritorno.
L'effetto delle pillole dura dalle 12 ore a massimo 24 ore, quindi fanne buon uso. Tutto chiaro?>>
<<Chiaro>> confermo Mary con sicurezza.
Non sapevo ancora come chiamarla, se zia o semplicemente Mary.
Per me tutto questo era una novità.
<<Immagino vorrai sapere qualcosa su tua madre, non è così?>> mi lesse nel pensiero con facilità straordinaria.
Io feci cenno di sì con la testa e la donna mi sorrise in risposta <<Sta tranquilla, ti racconterò tutto non appena tornerò>>
POV. Mary Sera
Shinichi e Shiho se n'erano appena andati perciò mi diressi subito in bagno.
Guardai una delle tre pillole che mi aveva dato mia nipote, all'apparenza sembrava una normale pasticca come altre.
Alla fine raccolsi tutto il coraggio che avevo e la ingoiai.
Fu questione di pochi secondi dopodiché tutto il mio corpo divenne bollente, e mentre sentivo come se i muscoli mi stessero esplodendo un urlo agonizzante uscì dalla mia bocca.
Spazio Autore:
Ed anche questo capitolo è andato.
Come vi avevo anticipato, la seconda parte di "Segreti svelati" sarebbe stata molto importante, perché avrebbe svelato alcuni dei segreti più importanti della storia.
Il più importante è ovviamente quello relativo alla vera identità del Boss dell'organizzazione, ovvero Renya Karasuma (per chi non lo sa, Renya è davvero il capo dell'organizzazione anche nell'opera originale) la cui figura, ancora avvolta nel mistero, verrà approfondita più avanti nella fanfiction.
Un altro segreto molto importante è quello relativo alla parentela tra la famiglia Akai e la famiglia Miyano.
Come la prenderà Shuichi Akai quando scoprirà che Akemi era in realtà sua cugina?
Altra cosa molto importante, in questo capitolo vengono date le prime informazioni sugli omicidi di Koji Haneda e Amanda Hughes, che nel manga sono al centro della saga di Rum.
In questa fanfiction, dovendo concludere tutte le trame di Detective Conan (oltre ad esplorare la relazione tra Conan e Ai) darò anche la mia personale conclusione alla saga di Rum, prendendo qualche spunto dall'opera originale ma al tempo stesso discostandomi da essa.
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi ricordo di lasciare una stella🌟 e di commentare.
Io al solito vi do appuntamento alla prossima.
A presto❤️👋
- Fail