Get Loud

By d_re_amy_mind

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Far parte di una famiglia potente ma losca non fa per Nayeon e, per tale motivo, è disposta a rischiare quals... More

Capitolo Uno
Capitolo Due
Capitolo Tre
Capitolo Quattro
Capitolo Cinque
Capitolo Sei
Capitolo Sette
Capitolo Otto
Capitolo Nove
Capitolo Dieci
Capitolo Undici
Capitolo Dodici
Capitolo Quattordici
Capitolo Quindici
Capitolo Sedici
Capitolo Diciassette
Capitolo Diciotto
Capitolo Diciannove
Capitolo Venti
Capitolo Ventuno
Capitolo Ventidue
Capitolo Ventitré
Capitolo Ventiquattro
Capitolo Venticinque
Capitolo Ventisei
Capitolo Ventisette
Capitolo Ventotto
Capitolo Ventinove

Capitolo Tredici

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By d_re_amy_mind

"Possiamo parlare?" Sana aveva aperto la porta della camera della sua coinquilina dopo aver bussato tre volte "mi bastano pochi minuti, poi ti lascerò in pace"

Dahyun era sdraiata sul letto a leggere un libro, ma nonostante non avesse alcuna voglia di interagire con degli esseri viventi aveva messo il pesante volume da parte "ti ascolto"

"Ieri sera c'è stata una riunione e Mina ci ha fatto notare una lunga serie di problemi e cose da correggere e tra queste c'è anche il mio comportamento da quando ti ho conosciuta" si era avvicinata per sedersi di fronte a lei "non voglio fingere di essere una dura e ammetto di aver bevuto durante tutta la serata perché, detto sinceramente, il tuo astio nei miei confronti mi sta facendo soffrire molto e non so più cosa fare"

Alla mora era bastato guardare come quella donna sicura di sé e sempre al massimo della forma stesse in realtà a pezzi. Quella mattina non si era ancora pettinata e sul suo bel viso non c'era la minima traccia del trucco che era solita applicarvi.

Era visibilmente stanca e molto triste e per il cuore tenero di Dahyun era stato troppo da sopportare "mi dispiace tanto, non avrei mai pensato di poterti ferire col mio comportamento" le aveva preso la mano, focalizzando tutta la sua attenzione su di essa "ti chiedo scusa, non ho pensato minimamente a tutto quello che fai per me"

"Ho sicuramente sbagliato i modi e mi rendo conto di avere degli atteggiamenti da ragazzina viziata, ma devi credermi quando dico di volerti proteggere e che questa è la soluzione migliore. Non sarà così per sempre, te lo assicuro"

"Mi fido di te e cercherò di adattarmi a questo stile di vita momentaneo, però prometti di portarmi fuori ogni tanto o potrei impazzire"

Sana mostrò finalmente il suo bellissimo sorriso, lanciandosi subito addosso alla sua coinquilina "mi sei mancata da morire, non voglio più litigare con te" si era letteralmente avvinghiata a lei.

"Che ne dici di ricominciare con una cena? Poco fa è arrivata la spesa che avevo ordinato e potrebbe essere divertente cucinare insieme" le stava accarezzando i capelli, occupandosi di districare delicatamente i nodi con le dita "poi potremmo guardare un film"

La rossa aveva chiuso gli occhi per godersi ogni singolo secondo "a me andrebbe bene anche rimanere così per sempre, stare tra le tue braccia mi fa sentire una persona buona"

La mano di Dahyun era rimasta ferma a mezz'aria e i suoi occhi avevano perso la loro luce, tanto era il dispiacere provocato da quelle parole "tu sei una brava persona"

Il respiro di Sana era regolare, ma lo stesso non si poteva dire per il suo battito cardiaco "Hyunie, ti assicuro che se sapessi tutto quello che ho fatto non la penseresti così. È vero che ho ucciso solo dei veri e propri mostri, ma ciò non toglie la gravità delle mie azioni"

"È vero che sei una criminale e non sarò io a dirti il contrario, ma sei innegabilmente buona" le aveva preso il viso tra le mani "altrimenti non avresti pianto vedendo il video della paperella che è caduta nel tombino"

"Come fai a saperlo? Credevo di essere sola in quel momento!" era tutta rossa, tanto da aver nascosto il viso nel collo di Dahyun "che imbarazzo, una spietata assassina che viene esposta in questo modo"

"Ti sei dovuta soffiare ripetutamente il naso, è stata una scena davvero esilarante" stava ridacchiando "e questo dimostra che, nonostante il lavoro che fai, sei comunque molto buona"

Passarono qualche minuto in silenzio, entrambe immerse nelle loro riflessioni, e i loro corpi erano talmente attaccati da sembrare due pezzi combacianti di un puzzle. Erano fatte per stare insieme e lo sapevano entrambe.

"Posso chiederti un parere?" la voce di Sana non era stata squillante come al solito "durante la riunione abbiamo scoperto che Momo si è innamorata della poliziotta a cui dovrebbe estorcere delle informazioni e non so cosa fare a riguardo. È come una sorella per me e, se dovesse sbagliare, sarebbe in guai seri e non potrei salvarla"

"Questa premessa non è di certo delle migliori, però non sta a te risolvere tutti i suoi problemi. Mi spiego meglio: deve essere lei e capire come uscire illesa da una situazione del genere, il tuo compito è solo quello di supportare le sue scelte e darle dei consigli quando ti vengono richiesti"

La rossa tirò un sospiro di sollievo, poi sorrise allegra "per fortuna ho chiesto la tua opinione perché avevo pianificato di rapire Jihyo e poi prendere a sberle mia cugina"

Momo aveva sentito un brivido improvviso percorrerle tutta la schiena "qualcuno sta parlando male di me, lo percepisco"

Era seduta sul divano della casa di Jihyo e si stava guardando intorno in attesa del ritorno di quest'ultima, domandandosi come mai una ragazza solare come lei vivesse in un posto privo di colori o decorazioni.

Nonostante non fosse in buoni rapporti coi suoi genitori e sua sorella maggiore era abituata a vivere in una casa accogliente e dall'aspetto allegro, perciò vedere tutta quella desolazione le aveva fatto uno strano effetto.

Il suo sguardo cadde improvvisamente su una piccola cassettiera posta accanto alla scrivania e, a giudicare da com'era disposto il tutto, doveva essere la sua postazione per lavorare da casa.

"Jihyo è andata in bagno da nemmeno un minuto e, stando al suo modo di camminare, le bastano circa trenta secondi per tornare qui" si era alzata per controllare il corridoio con nonchalance, poi si diresse verso il mobile di suo interesse.

Sfortunatamente il cassetto più in alto era chiuso a chiave "potrei scassinarlo, ma potrebbe accorgersi che qualcuno l'ha manomesso" era indecisa, ma alla fine prese il suo minuscolo kit in cui teneva il necessario per aprire qualsiasi serratura.

"Ecco fatto, sono talmente brava che forse avrei fatto meglio a diventare una spia in piena regola" per risparmiare tempo aveva fatto partire un video col cellulare, in modo tale da poter riprendere tutti i fogli che aveva trovato.

Il rumore dello sciacquone le fece raggiungere dei livelli assurdi di adrenalina, ma la consapevolezza di dover sistemare tutto per non destare sospetti era stata più forte della paura di farsi scoprire, così riuscì a riporre tutto in modo perfetto.

Una volta chiuso il cassetto tornò sul divano, stoppando il video e chiudendo ogni applicazione sospetta "missione compiuta"

"Con chi parli?" Jihyo si stava annusando le mani.

"Ho terminato un livello di un gioco, ci ho messo quattro giorni per finire quella missione" si stava comportando come se non avesse frugato tra le cose della sua ragazza "tu perché hai le mani davanti al naso?"

La poliziotta si era messa a sedere accanto a lei "mi piace l'odore della mia nuova saponetta, devi sapere che ne sono appassionata e che adoro comprarne di diverse ogni volta"

"È una cosa davvero carina. Tu sei carina" solitamente lo sguardo di Momo spingeva le persone ad allontanarsi per paura, ma quando guardava la donna di cui si era innamorata non c'era neppure un accenno del suo carattere scostante. C'era solo amore nei suoi occhi.

"Anche tu lo sei e i capelli metà biondi ti donano tantissimo" si sporse in avanti per baciarla sulla fronte "questa è la mia prima relazione e non riesco ancora a credere di aver trovato una persona come te, anche se mi fa ridere il fatto che ci siamo conosciute su un'app di incontri" il suo sorriso timido, accostato alle guance arrossate, era ciò che di più adorabile potesse esserci al mondo, almeno secondo la combattente.

"Vieni qui e lascia che mi occupi di te, vuoi un massaggio? Mi sembri molto stanca oggi" la sua premura era reale, ma sotto c'era il desiderio che si addormentasse per avere il tempo di cercare altre informazioni.

Jihyo sorrise a metà tra l'imbarazzo e la malizia "perché limitarsi ad un massaggio che gioverebbe soltanto me quando potremmo fare altro?"

Il cuore di Momo, ogni qualvolta che la sua ragazza si comportava in quel modo, finiva col fare innumerevoli capriole. Il suo cervello, invece, arrivava a spegnersi completamente "ogni tuo desiderio è un ordine per me"

"Allora prendimi!" la poliziotta si era alzata con uno scatto e si era messa a correre più veloce che poteva, ridendo nel frattempo.

"Non hai idea di chi sia il tuo avversario" la metà bionda non si era sforzata affatto per raggiungerla e spingerla sul letto. Non sentendosi soddisfatta del suo operato le stava pure tenendo i polsi premuti contro i cuscini "una cittadina che imprigiona una servitrice della legge non si vede tutti i giorni, direi che la vittoria sia mia"

Il giorno dopo all'agenzia della famiglia Im tirava una strana aria e Nayeon non aveva fatto altro che volgere la sua attenzione alla scrivania vuota accanto alla sua: erano passate più di ventiquattro ore dall'ultima volta che Jeongyeon aveva risposto ai suoi messaggi e stava iniziando a preoccuparsi.

"Io non sbaglio mai, perciò dubito sia arrabbiata con me e lo escludo totalmente" voleva provare a stilare una piccola lista, ma in dieci minuti non era stata in grado di scrivere neppure una motivazione per quel distacco improvviso.

Lo sconforto stava per prendere possesso di lei e quella sensazione di strana impotenza era del tutto nuova per una personalità forte come la sua "c'è qualcosa che non va, non è possibile che ci sia tutto questo silenzio tra noi"

Era letteralmente corsa a cercare la sua migliore amica, la quale quel giorno era andata a dare una mano, per chiederle un parere "secondo te perché Jeongyeon non risponde ai miei messaggi e alle telefonate? Non l'aveva mai fatto"

Tzuyu era intenta a spazzare il corridoio, un'attività che non le andava affatto a genio "forse ha capito che sei un'approfittatrice che sfrutta gli altri a suo piacimento" l'aveva detto sbattendo con forza la scopa a terra per sottolineare il concetto.

"La mia donna non riceve lo stesso trattamento di chi lavora per me perciò la tua è un'opzione da escludere immediatamente" l'aveva ignorata totalmente "sul serio Tzu, cosa potrebbe essere successo? Vorrei andare a casa sua per parlarle, ma ho paura di risultare troppo appiccicosa ed insistente"

"Se continua ad ignorarti è l'unico modo che hai per capire la situazione. Vai da lei e parlale, non credo proprio che possa pensare certe cose di te considerata la vostra relazione" non avendo mai visto il suo capo in quello stato persino lei si era ammorbidita "anzi, scommetto che apprezzerà tutto il tuo impegno"

"Mi hai convinta Tzutzu, grazie" l'aveva detto con un tono di voce piuttosto dolce e sincero "ti voglio bene" prima di andarsene l'aveva addirittura abbracciata.

La guardia del corpo era rimasta immobile con lo sguardo puntato sulla scopa che aveva tra le mani "siamo tutte impazzite"

Nayeon non era conosciuta per essere prudente dietro il volante, ma quella volta aveva davvero esagerato: non si era fermata a rispettare un singolo semaforo o divieto, arrivando persino a guidare contromano per accorciare i tempi.

Non aveva alcuna paura in quanto conosceva perfettamente le sua abilità, anche se un paio di incidenti erano stati sventati per pura fortuna.

Tuttavia a lei importava soltanto raggiungere l'abitazione della sua amata per poterla vedere e scambiare due parole, tanto da non essersi messa ad aspettare l'arrivo dell'ascensore.

"Questa dannate scale non finiscono mai" non aveva il fiatone né si sentiva stanca, ma odiava le perdite di tempo e si era messa a saltare più scalini possibili.

Una volta arrivata davanti alla porta di suo interesse aveva suonato il campanello, sorridendo gioiosa quando vide finalmente il volto di Jeongyeon "la tua assenza è stata un'agonia per me, posso sapere che cosa è successo? Sono così contenta di vederti" avrebbe voluto abbracciarla e baciarla, ma venne fermata dalla presenza di un'altra persona.

Seojoon aveva sorriso come se davanti a lui ci fosse stata una sua cara amica "tesoro, fai entrare il tuo capo. È maleducazione non accogliere chi ti dà uno stipendio" aveva le mani poggiate sulle spalle della sua ex.

"Certo, entra pure" Jeongyeon era talmente impassibile da non sembrare nemmeno lei e il cuore di Nayeon aveva emesso un rumore di vetri rotti nel momento in cui quei due si erano presi per mano, lasciando che capisse tutto.





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Amo quando ci sono più problemi con cui fare i conti👀

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