Il suo sorriso | tom kaulitz...

By rebjnx_

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T/n, una ragazza di 17 anni, si è appena trasferita dai suoi zii in Germania con la sua famiglia, distaccatas... More

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By rebjnx_

Rientrammo dentro casa in silenzio.
Non sicura di ciò che volessi dire, non aprì bocca.

Iniziai pian piano a rendermi conto di come il comportamento di Tom era cambiato, nei miei confronti, da quando successe quel casino in mattinata, non sapevo se era una cosa negativa o positiva, ma mi comportava ansia, era una versione diversa rispetto a quella di ieri sera alla festa. Sarà per l'alcol? o è solo una mia impressione? dopotutto lo conoscevo a malapena da due giorni, dovevo dare tempo al tempo, se avessi voluto conoscerlo meglio, e capire chi avevo davvero davanti.
Non potevo pretendere tutto all'istante.

A distrarmi da tutto quel che stavo pensando ci pensò Tom, di nuovo, porgendomi una domanda, che io ovviamente non riuscì sentire perché troppo impegnata a frugare nei
miei pensieri.
T: - Tn? ci sei? - disse lui guardandomi.
Ritornai alla realtà
T/n: - scusa mi ero un'attimo distratta, cosa hai detto? - dissi scusandomi immediatamente
Tom mi guardò perplesso per qualche secondo, e mi porse nuovamente la domanda in seguito
T: - ti avevo chiesto semplicemente se volevi che ordinassi qualcosa? tipo pizza -
T/n: - perché no, si va bene -
Tom mi sorrise e subito dopo annui con la testa. Prese il suo telefono dalla tasca digitando qualche numero e chiamando quella che doveva essere una pizzeria.
Finito di ordinare chiuse la chiamata e si diresse nel salone facendomi segno di seguirlo, e così feci.

Ci sedemmo entrambi sul divano posto davanti alla tv, e Tom con il telecomando iniziò a girare su qualche canale nella speranza di trovare qualcosa di interessante. Continuò così per una quindicina di minuti nel silenzio più totale; non trovando nulla rilasciò cadere il telecomando sul divano
T: - vado a cambiarmi in camera, ho ancora i vestiti fradici addosso - disse per poi alzarsi dal divano e raggiungere le scale che portavano al piano superiore.
Mi limitai semplicemente ad annuire con la testa, nel frattempo notai che il tempo si calmò e che le nuvole fecero spazio ad un sole quasi accecante. Presi il mio telefono dalla tasca ed aprì la chat di Ellie. Nulla.
Ancora nessun messaggio da parte sua, chissà cosa stava facendo.

Proprio in quel momento il campanello suonò, e senza pensarci due volte, mi alzai di scatto per andare ad aprire la porta pensando fosse il fattorino, dato che Tom era occupato a cambiarsi di sopra.
Aprì successivamente la porta, ma davanti a me, invece del fattorino, mi ritrovai una figura femminile. Una ragazza più o meno della mia stessa altezza con occhi di un azzurro chiaro e capelli biondi umidi a causa della pioggia che le ricadevano appena appena sulle spalle. Alla sua vista mi apparve familiare, come se l'avessi già incontrata da qualche parte, ma non riuscì minimamente a ricordare in quale momento o in quale luogo.
Non appena ritornai alla realtà e mi distaccai da quei pensieri, notai l'espressione piuttosto sorpresa e confusa che essa aveva in volto, quasi infastidita
?: - Tu saresti? - disse svogliatamente e con tono rude
T/n: - mi chiamo T/n, sicura di non aver sbagliato abitazione? - ribattei cercando di mantenere la calma
?: - questa sarebbe una domanda che spetterebbe a me, chiederti - il suo tono di voce si fece sempre più arrogante nei miei confronti, non sopportavo quando una persona mi parlava in quel modo senza una buona "motivazione".
?: - sto cercando Tom - disse guardando vagamente dentro l'abitazione per poi fermarsi a riflettere - cosa ci fai tu qui? -
Ora era tutto più chiaro, si sarà fatta un un'idea sbagliata vedendomi nell'abitazione di Tom.
Stetti per aprire bocca per spiegargli la situazione (anche se non avrei voluto, perché infondo non erano affari suoi) quando sentì una presenza dietro le mie spalle, e immediatamente capì che si trattasse di Tom.

Mi girai di scatto ritrovando il suo viso ed immediatamente i miei occhi si posizionarono su quelli di Tom, la sua mano era appoggiata sull'asse della porta mentre l'altra era in tasca, i nostri corpi erano talmente vicini che sentivo addirittura il suo braccio sfiorarmi il fianco. Rimasi pietrificata da tutta quella situazione, sentivo il mio cuore in gola e le palpitazioni aumentare sempre di più.
T: - che succede - disse con tono fermo per poi passare a guadare l'altra ragazza lì presente con noi. Improvvisamente il suo sguardo si addolcì, alla presenza di Tom, e cambio completamente tono e atteggiamento
?: - ti stavo cercando Tom -
sentivo il sangue ribollire dal nervoso e la gelosia prendere lentamente il controllo del mio corpo, rimasi a guardarla con uno sguardo impassibile cercando di capire a che gioco stesse giocando
T: - ci conosciamo? - disse evidentemente confuso Tom
?: - davvero? non ti ricordi di me o mi prendi in giro? -
A quel punto mi spostai da dove ero in quel momento, se avessi sentito un'altra parola uscire dalla sua fastidiosa bocca, non sapevo cosa avrei potuto farle.
Tom mi seguì con lo sguardo fino alla fine fin quando la sua attenzione non venne ricatturata da quella fastidiosa gallina.
?: - possiamo parlare un attimo fuori? -
Tom annuì con espressione fredda, e mentre li vedevo allontanarsi da lì, decisi di avvicinarmi alla porta socchiusa per orecchiare.

Non fui capace di sentire tutto dall'inizio alla fine, il suono era offuscato a causa dei rumori sia esterni che interni, e prima che me ne accorgessi vidi piano piano la figura di Tom che si avvicinava alla porta per rientrare. Mi spostai da lì velocemente per non destrare sospetti, facendo finta di nulla.

Sentì la porta chiudersi alle mie spalle
T/n: - chi era? - chiesi con tono più fermo del solito, e stupita di me stessa, spalancai gli occhi rendendomi conto di ciò che dissi.
Tom fece un sorriso, un sorriso quasi soddisfatto all'apparenza, incrociando le braccia
T: - stavi origliando? - disse divertito.
Mi girai con calma guardandolo impassibile negli occhi
T/n: - rispondi prima alla mia domanda e dopo risponderò alla tua - ebbi l'impressione di star esagerando, ma ciò comunque non mi fermò dal porgli questa domanda.
T: - una delle tante ragazze di ieri sera alla festa - disse annoiato, sospirando e distogliendo lo sguardo subito dopo

"Una delle tante ragazze?"
Cosa voleva intendere con ciò?
Sarei stata anche io una delle tante per lui?

Non dissi nulla, non sapevo cosa dire o come reagire a quelle sue parole. Ma in quell'esatto frangente ricordai il perché quella ragazza avesse un volto così familiare a prima vista.
Ed ecco dove l'avevo già vista, a quella stramaledetta festa.
T: - ora tocca a te rispondere alla mia domanda - disse avvicinandosi lentamente
verso di me.

Sentivo il mio cuore accelerare sempre di più di secondo in secondo, ma a salvarmi da quella situazione fu merito del campanello, facendo sussultare entrambi dallo spavento a causa di tutto quel silenzio che si era creato fino ad un secondo fa'.

Stavolta, fortunatamente, aprì Tom la porta, ritrovandosi il fattorino davanti a se, con gli scatoloni delle pizze in mano.
Finito di pagare richiuse la porta e si diresse in salone senza guardarmi nemmeno in volto, mentre io ero ancora lì ferma come un'idiota a ripensare a ciò che successe pochi istanti fa'.

Mi recai anche io nel salone dove c'era lui con le pizze appoggiate sul tavolino davanti al divano
T: - ne ho ordinate alcune in più nel caso ritornasse Bill - disse continuando a guardare davanti a se.
T/n: - vado un'attimo al bagno - unica risposta che al momento mi passò per la mente.

Stavolta entrai nel bagno al piano terra, era più spazioso, ma non ci feci troppo caso. Mi guardai allo specchio, e solo in quel momento mi resi conto di quanto fossi rossa in volto. Cazzo, l'aveva notato?
Spero vivamente di no, o sarebbe stato doppiamente imbarazzante.
Mi sciacquai di nuovo il viso, nella speranza che il correttore non si levasse più del dovuto, e tornai a calmarmi.

Passarono una buona decina di minuti da quando ero lì, e quando decisi di uscire dal bagno, sentì due risate piuttosto forti provenire dal salone, si era per caso sdoppiato Tom?
Mi avvicinai sempre di più fin quando non notai che anche Bill era presente, affiancato da Tom, che era impegnato a gustarsi la sua amata pizza.
B: - Hey T/n! - fui notata per prima da Bill - unisciti a noi - disse con un sorriso invitandomi a sedere affianco a lui.

Possibile che non si era posto alcuna domanda del perché io fossi qui, con loro?
Probabilmente no, e se devo ammetterlo, era molto meglio così. Anche perché mi sarei trovata in grossa difficoltà a spiegargli tutto, dall'inizio alla fine.
Decisi di non pensarci troppo scacciando via tutti quei pensieri che mi inondavano la testa, e mi concentrai a gustarmi la mia bellissima pizza davanti ad un film in televisione.

...

Hey ciao!
come state? scusate l'assenza in questi 2/3 giorni, come già detto essendo agli ultimi mesi di scuola, tra recuperi e verifiche, non riesco a trovare molto tempo per scrivere nuovi capitoli, perdonatemi.
Prometto che appena finirà la scuola sarò più attiva del solito :)
momentaneamente riuscirò ad aggiornare solo 3 volte alla settimana, ma non temete, dal 9 giugno in poi sarò completamente libera! e ritornerò a pubblicare un capitolo al giorno!
ci vediamo presto ;)

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