E Sarai Per Sempre la mia Lady

By Joetta_Clark_Diez

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Giulia e Sangio si conoscono all'interno della scuola di Amici,inizieranno a conoscersi e si innamoreranno pe... More

Casting
Incontrarsi per caso
Inizia l'avventura!
La mia avventura!
La vita all'interno della casetta
Iniziano le lezioni
La scelta del Coach
La prima puntata
La prima puntata parte 2
Seconda puntata
Il primo approccio
Terza puntata
Quarta puntata
Quarta puntata parte 2
Quinta puntata
Tempo di decisioni
Chiarimenti
Il primo bacio
Il famoso "criterio"
Sesta puntata
Il compleanno di Sangiovanni
Frammenti di quotidianità
Settima puntata
La crisi di Giulia
Ottava puntata
Avviso
Nona puntata
Rientro in casetta
Decima puntata
Undicesima puntata
Rientro in casetta
18 Febbraio
Dodicesima Puntata
La crisi di Sangiovanni
La Crisi di Giulia
Tredicesima puntata
Tutti al Serale
avviso
Prima puntata del Serale
La coreografia di Giulia
Seconda puntata del Serale
Commenti dopo la puntata
Terza puntata Serale
Quarta puntata serale
Quinta puntata serale
Sesta puntata serale
Settima puntata serale
Ottava puntata serale "Semifinale"
Avviso
Nona Puntata serale "Finale"
E sarai per sempre la mia Lady 2
La vita fuori da Amici
Ci vediamo presto amore
La cena e la città eterna
Una cosa sola corpo, cuore e anima
Giocare d'amore!
Il risveglio
Gita al lago
Benvenuta in Famiglia
Il compleanno di Mary!
Il ricatto!
Intervista e partenza!
Avviso
Le amicizie non sono eterne purtroppo!
Il primo appuntamento!
Spiegazioni
Shooting ed intervista Vanity Fair
Il compleanno di Giulia
Proposte indecenti e parole di troppo!
Malibù
La fine del Tour 2021
Carla Fracci Mon Amour
Avviso
Il nostro matrimonio
Epilogo
Ringraziamenti

Qualche anno più tardi

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By Joetta_Clark_Diez

Sono trascorsi molti anni da quando io e Giulia abbiamo partecipato ad Amici.
L'edizione 20 ha consacrato lei come vincitrice del programma ed io vincitore della mia categoria.

Durante questi anni abbiamo avuto alti e bassi, forse più alti che bassi e anche la nostra storia d'amore purtroppo ha subito una battuta d'arresto.

Qualche anno prima...

« Giulia questa situazione è diventata insostenibile, non riusciamo più a vederci, quando riusciamo a farlo litighiamo, non metto in discussione il sentimento che sento per te, quello mai, ma è una situazione che ormai non va più, penso che te ne sia accorta anche tu, inutile continuare una storia che ormai è arrivata ad un punto di rottura.
Il lavoro ci tiene costantemente impegnati e non ci permette di vederci come vorremmo, vediamo altre persone anche che fanno di tutto per mettersi in mezzo tra noi e creano ancora più attrito, alimentando la situazione aggiungendo carne al fuoco.
Non voglio dirti che questo mi porta a tradirti, ma oggettivamente non ti penso più quando lavoro, non sento più la tua mancanza, perché mi sono abituato alla tua assenza e a tutti i tuoi impegni.
Preferisco chiuderla qui, perché ancora so che ti amo, piuttosto che il sentimento che provo venga sostituito da altro o che vada scemando.
Dopo tutto il bene che ci siamo voluti, voglio che rimanga stima e affetto tra di noi. » concludo.

Giulia rimane in silenzio, le lacrime tra le ciglia trattenute.
I singhiozzi che la scuotono fortemente, le sue spalle reclinate.

«Credo che tu abbia ragione, ma io non vorrei mai lasciarti andare, egoisticamente vorrei tornare indietro nel tempo a quando tutto tra di noi andava bene ed eravamo felici di stare insieme.
A me tu manchi immensamente quando non ci sei, anche se rido e cerco di distrarmi, tu sei il mio pensiero costante.
Se tu dici che il sentimento non è in discussione, per me lo stai già mettendo in discussione se non ti manco quando lavori.
Non ero forse la tua musa ?
La tua ispirazione?
Tu sei dentro tutte le mie coreografie, sei nel mio cuore e sempre con me in ogni momento.
Non smetterò mai di amarti, anche se sarà difficile andrò avanti, senza di te.
Nessuno prenderà il tuo posto nel mio cuore, sei e resterai per sempre il mio primo grande amore. » finisco con le lacrime che scendono copiose.

«Giulia nessuno mai potrà sostituirti, te lo scrissi, non sei la mia prima volta ma sei la mia prima volta, perché non ho mai conosciuto qualcuno come te.
Tu sei quella persona che mi ha fatto battere il cuore e mi ha ridato le emozioni che credevo perse. » inizio a piangere anche io.

Giulia si avvicina tra le mie braccia e la stringo forte.

«Fa così male, Sangius. » sussurra.

«Sì, anche io sto male Giù a lasciarti. » dico disperato.

«Allora perché lo stiamo facendo? » chiede guardandomi negli occhi.

«Perchè è necessario Giulia è inevitabile ormai. » commento laconico.

Si allontana dal mio abbraccio, prende le sue ultime cose e chiude la valigia.
Si avvicina alla porta e prima di andare via, mi schiocca un bacio sulla guancia.

«Adéu amor meu, cuida't. » dico prima di uscire dalla nostra casa.

« Buona fortuna amore, ti amerò sempre. » sussurro piangendo.

Qualche mese dopo

Giulia si chiude nel suo dolore non lascia entrare nessuno, ma ogni giorno si alza per andare a lavorare, si tiene impegnata pur di non pensare, ma quando torna a casa nella sua cameretta sfoga tutte le sue lacrime trattenute, chiedendosi semmai ci potrà essere un ritorno tra loro.

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Sangiovanni come Giulia si butta a capofitto nel lavoro per non pensare, ma quando torna a casa non può fare a meno di rivederla in ogni angolo, chiedendosi se la decisione presa sia stata giusta.
Non lo sa, ma il suo cuore perde un colpo alle notizie che circolano in rete, Giulia e Sebastian insieme.

††††††††††††††††††††††††††††††

Sangiovanni POV

« Se è caduta fra le sue braccia è solo colpa mia, l'ho lasciata andare, ho permesso a qualcun altro di portarmela via.
Non ho lottato, mi sono arreso alla prima difficoltà. » commento afflitto.

Giulia POV

« Circolano varie notizie nel web, liasion tra me e Sebastian e su Twitter gira voce che lui si sia baciato con un'altra a Vicenza in un locale.
Un'altra ragazza ha preso il mio posto nel suo cuore.» penso dispiaciuta.

Trascorrono mesi dalla nostra separazione, le nostre famiglie non fanno altro che piangere e di nascosto entrambi le sentiamo.
Sono molto legato a Susy e Carlo e lei altrettanto con i miei.

Finire una relazione non vuol dire chiudere i rapporti con tutti.

« Ricordo un Natale in cui lei venne a Vicenza, andammo sulla neve, era felice come una bambina. Giocava, saltava e rideva così tanto.

Più di una volta ha posato per Calzedonia, mi ha fatto perdere la testa, lei e i suoi completini sexy, le sue calze buffe, le sue tute attillate.
Non c'è niente di lei che io non ami.
Sono un'idiota, mi manca ogni giorno di più, perché, perché l'ho lasciata andare.
Sono un geloso del cazzo.
Quell'idiota vuole la mia ragazza e ci prova in continuazione, dio solo sa cosa prova a fare quando non viene visto.
Ho lasciato parlare il mio orgoglio, rischio di perdere la donna della mia vita, non posso e non voglio.
Vado a riprendermela e a mettere in chiaro giusto due cose a chi finora ha cercato di separarci. »

« Sono così  stanca, le illazioni sono pesanti da digerire, chissà cosa pensa Sangiovanni di tutti gli articoli che stanno venendo fuori.
Come possono fare così tanto male i giornalisti, feriscono sapendo di ferire.
Io lo amerò per sempre, non ci sarà mai qualcun altro che prenderà il suo posto.
Nonostante Sebastian dica di provare qualcosa per me, continua a parlarmi male di Sangio, mi mostra foto di lui con altre donne, vuole che io lo odi, ma non posso, mi auguro che questa ragazza lo renda più felice di come ho fatto io.
L'altro giorno mi ha baciato a sorpresa davanti ai giornalisti, l'ho scostato subito, ma ci hanno visti.
Il mio pensiero corre sempre da lui, chissà cosa penserà adesso.

« Prendo il primo treno disponibile per Roma, non voglio più aspettare.
Ho le valigie pronte e non perdo tempo e mi precipito in stazione.
Avviso Susy mi dice che non sono a casa ma a Barcellona, Giulia è da sola a Roma.

Chiamo Falso e gli dico di annullare tutti i miei impegni, avviso Maria e le chiedo di fare altrettanto con Giulia, ho bisogno di averla solo per me, ho bisogno di riconquistarla.
Siamo la coppia perfetta, Cupido lancia sta freccia che siamo qui che ti aspettiamo.
Ci serve un miracolo d'amore perché spero che non sia troppo tardi per noi.

Arrivo finalmente a Roma, chiamo un taxi e fornisco il suo indirizzo.

Il viaggio in macchina è lento ed io conto i minuti che mi separano da lei.

Scendo dal taxi e aspetto davanti casa sua, non risponde al campanello.
Guardo sotto al tappeto, mancano le chiavi di riserva.
Giulia ha dimenticato dunque le chiavi in casa e ha usato quelle di scorta.
Non è cambiata di una virgola, sempre sbadata.
Non riesco a fare a meno di ridere.
Trascorrono delle ore, diventa buia la strada, finalmente sento una macchina accostarsi al suo vialetto.
Scende trafelata e il suo accompagnatore la segue.

«Giulia come fai a non capire, come fai a non renderti conto che non ti ama. » dice Sebastian.

Rimango nascosto la voglia di picchiarlo è tanta.

«Seb non voglio più ascoltarti, mi fai solo del male, pensi che parlando male di lui, cambi qualcosa?
Non me lo fai amare di meno, voglio lui, mettitelo in testa. » conclude girandosi.

Il mio cuore scoppia d'amore alle sue parole, anche io voglio solo e soltanto lei.

Sebastian le afferra il braccio strattonandola con forza.

«Sei stupida o cosa? Non ti vuole, non ti ha mai voluto, ti ha solo usato, scopato e gettato via. Come fai a non rendertene conto? » urla.

Ne ho abbastanza, ho sentito anche troppo, come si permette.
Mi accingo ad uscire fuori ma Giulia lo gela immediatamente.

«Tu non sai niente di noi, niente.
Non ti permettere di parlare così di lui.
Non sai niente della nostra storia. Se lui non mi vuole, non vuol dire che io non lo voglio. Mettitelo in testa.
E non voglio te di certo, ora sparisci. » dice.

Gli da le spalle ancora una volta e lui l'afferra per le spalle, intrappolandola.
Non ci vedo più, ho ascoltato abbastanza.
Esco fuori dal cortile e lo scosto malamente da Giulia.

«Se non ti è chiaro, la mia fidanzata ti ha detto no.
Visto che sei così spavaldo da approfittartene usando la tua forza con lei, usala con me pezzo di merda. » ringhio furioso.

«Sangius... » riesco a dire con le lacrime agli occhi.

«Amore entra dentro casa e chiuditi dentro, ti raggiungo. » le dico dolcemente.

La vedo dissentire con il capo e un pugno mi mozza il respiro.

«Mai senza di te, Sangius.
Nooo, Sebastian lascialo stare ti prego.
Aiuto, aiutateci vi prego, venite qui. » urlo con tutta la forza nei miei polmoni.

Sebastian inizia a picchiarmi, provo a rispondere ma lui non mi dà tregua.

Giulia si mette in mezzo, le sue urla non hanno ancora fatto accorrere nessuno in nostro aiuto e non vuole stare ferma immobile, mentre il bastardo mi massacra.
Il quale da vigliacco qual'é si permette di alzare le mani su di lei, colpendola con un manrovescio che le fa battere la testa al pavimento, perdendo i sensi.

Non vedo più nulla, la vedo stesa immobile e il mio embolo parte, inizio a picchiarlo e i vicini dalle mie urla chiamano finalmente i carabinieri ed i soccorsi.

Quando finalmente le volanti arrivano insieme all'ambulanza, ho un solo pensiero la vita di Giulia.

I vicini che hanno assistito alla discussione, confermano la mia versione e Sebastian viene arrestato.

Giulia è priva di sensi e chiedo ai paramedici di farmi salire con loro in ambulanza.

Arriviamo in ospedale di corsa e i medici le prestano soccorso, la botta in testa le causerà emicranie per qualche tempo.
Ed i lividi sul suo viso, spariranno dopo qualche giorno applicando un unguento adeguato.

Per quanto riguarda le analisi invece vogliono aspettare che lei si risvegli.
Non vogliono darmi informazioni.

Medicano anche le mie ferite e mi siedo al suo capezzale per rimanerle vicino.

Dopo qualche ora la vedo muoversi e le stringo forte la mano.

«Dove siamo? » Chiede con fatica.

«In ospedale amore, Sebastian ti ha picchiato ed hai perso i sensi.
Sei stata medicata e devi rimanere in osservazione qualche giorno.
Hai preso una bella botta.
Non sono stato in grado di proteggerti amore. Scusami tanto. » dico abbassando gli occhi.

« Cosa stai dicendo, mi hai difesa come hai potuto, non devi sentirti in colpa di niente amore.
Quando ti ho sentito dire la mia fidanzata, il mio cuore ha ripreso a battere dopo mesi di vuoto. » concludo piangendo.

«Non piangere Giu ti prego, mi uccidi quando lo fai.
Ho sbagliato tutto, sono stato uno stupido, mi manca tutto di te, non c'era un solo istante in cui tu non mi mancassi, ti rivedevo in ogni angolo della nostra casa, nel nostro letto.
Da quando sei andata via non ho più dormito in quel grande letto da solo.
Ho trascorso le mie notti sul divano, sotto ad un cuscino c'era la tua copertina impregnata del tuo profumo.
Mi ha fatto da piumone non dormivo con nient'altro.
Ho lasciato che i dubbi mi tormentassero, che gli estranei entrassero dentro la mia testa facendomi vedere cose che non esistevano e ho creato dentro la mia testa degli spettri assurdi, ma se c'è una cosa nella mia vita che so per certo è che ti amo e che ti amerò sempre e che non voglio perderti.
Mai più voglio rimanere lontano da te. Ti amo tanto Giulia, spero che potrai perdonarmi per averti fatto soffrire così tanto. » dico abbassando la testa.

«Gio anche io ti amo tanto, questi mesi senza di te non sono stati facili, ma se aver sofferto tanto è servito per farti capire che siamo uniti dal destino, allora vorrei soffrire altre mille volte, solo per provare la gioia che sento adesso che mi sta scoppiando nel cuore all'idea che tu mi ami ancora come ti amo io e che non hai mai smesso amore.
Ti amo Sangius tantissimo.» dico baciandolo attirandolo a me.

Sangio risponde al bacio e lo approfondisce, siamo consapevoli di essere in ospedale, ma è troppo tempo che siamo separati.
Saccheggio la sua bocca, la mia lingua rincorre la sua senza tregua, finché non ci stacchiamo per riprendere fiato.

«Giu, devo riprendere fiato, accidenti. » dico ansimando.

«Sei mio, devo marcare il territorio per bene, visto che qualcuno si è permesso di prendersi troppa confidenza. » commento risentita voltandomi dall'altra parte.

Mi accingo a rispondere ma bussano alla porta.

«Avanti. » diciamo all'unisono.

«Signorina Stabile, buonasera come si sente ? » chiede il medico entrando.

« Mi sento debole dottore e ho un forte mal di testa e un po' di nausea anche. » rispondo.

«Beh signorina, la nausea l'accompagnerà per parecchio tempo, dalle sue analisi risulta che tra poco entrerà nel terzo trimestre di gravidanza, le faccio le mie congratulazioni aspetta un bambino. » conclude il dottore.

Rimango pietrificata e Sangiovanni altrettanto.

«Dottore, ma cosa dice, io.. io sono in dolce attesa ? Ma non me ne sono resa conto , com'è possibile?
Ho avuto le mestruazioni in questo periodo, certo qualche giorno soltanto e non i soliti flussi abbondanti, ma credevo fosse dovuto allo stress. » dico scioccata.

«Giulia io... Tu ... Noi diventeremo genitori?? » chiedo senza parole.

« Signorina capisco la sua confusione, le faremo un'ecografia immediatamente e così la situazione si chiarirà, non si preoccupi. » conclude il dottore uscendo dalla stanza .

«Sangius ti giuro che non lo sapevo, io ho continuato a ballare in questi mesi, non me ne sono accorta davvero, ti giuro che te l'avrei detto se ne fossi stata al corrente. » dico sconvolta.

«Amore non ho dubbi su questo, la notizia ha sconvolto anche me, ma non ti lascio da sola.
Abbiamo creato una vita Giù, il nostro amore ha fatto nascere una vita.
Non vedo l'ora di vedere l'ecografia del nostro bambino. » sussurro baciandola.

Giulia viene trasferita nel reparto ginecologia.
Le stringo la mano mentre il ginecologo le tira su il camice, scoprendo il suo addome ed il suo ventre.
Nascondo una punta di gelosia, per questo medico.
Cosparge il suo ventre di gel e strofina l'apparecchio su di lei.
Vedo distintamente una sacca e un piccolo esserino agitarsi.
La mia emozione è immane.  Stringo la mano di Giulia con forza e lei fa altrettanto, stiamo piangendo entrambi.

«Allora signorina Stabile, da ciò che vedo lei è nel trimestre di gravidanza, vedo il feto molto affaticato, c'è un piccolo distacco della placenta, forse ha fatto eccessivi sforzi nell'ultimo periodo e questo non va affatto bene.
Deve stare completamente a riposo, poiché questo colpo ricevuto stasera, rischia di compromettere la sua gravidanza.
Nonostante tutto, il feto sembra stare bene.
Siamo alla dodicesima settimana, il feto misura circa 6 centimetri dalla testa al sacro, la dimensione di un kiwi praticamente, e pesa 8-14 grammi.
Siamo nella norma, il vostro bambino è perfettamente sano ringranziando il cielo. Non sta un attimo fermo, muove braccia, gambe e dita, sorride e aggrotta la fronte, succhia il pollice. » dice il ginecologo.

«Oh mio dio...
È piccolo piccolo Sangius, il nostro bambino. Sembra un confetto. » dico emozionata.

«Nostro figlio Giù, questo è nostro figlio, non riesco a crederci, il nostro frutto d'amore. » dico baciandola.

«Ora credo che il momento più emozionante è sentire il cuoricino del vostro bambino. Pronti... eccolo. » dice il ginecologo.

Un rumore sordo inizia ad espandersi all'interno della stanza e poi improvvisamente sento chiaramente un battere velocissimo.

«Mio dio, sembra un cavallo impazzito.
Il nostro bambino.» commento con le lacrime agli occhi.

«Questa è la sua voce Giù, ci sta parlando in questo momento, ci sta comunicando tutta la sua voglia di vivere.
Ti aspettiamo piccolo, mamma e papà non vedono l'ora di conoscerti. » commento piangendo.

Dopo aver finito la visita, il medico prescrive le medicine di acido folico a Giulia e la dieta da seguire con gli alimenti da evitare e tutte le indicazioni necessarie.

La riaccompagno nella sua stanza e non riesco a fare a meno di pensare che Giulia ed io diventeremo genitori.

«Sangio non mi sembra vero, mi sembra un sogno. » commenta piangendo.

«É tutto vero piccolina invece, questo bambino è arrivato quando meno ce l'aspettavamo.
La nostra storia era segnata e voluta dal destino amore mio.
Per quanto il mondo ed il vento sia a sfavore, il nostro amore è più forte di tutto, dei dubbi, delle incomprensioni, di tutto. » dico con amore.

Mi avvicino al suo ventre e lo bacio con devozione, sussurrando parole d'amore a mio figlio e alla straordinaria donna al mio fianco.

«Te l'avevo detto che sarai per sempre la mia Lady.
Niente e nessuno ci separerà mai più te lo giuro. » dico baciandola.

«Voglio stare tutta la vita con te. Tutta la notte, tutti i giorni, ho trovato il coraggio di dirtelo in faccia, di dirti che...
Sono pazza di te e questo bambino è il nostro regalo più grande. È arrivato giusto in tempo per farci capire quanto il nostro amore sia immenso e puro.» sussurro baciandolo.

Dopo qualche giorno Giulia esce dall'ospedale e torniamo a casa sua dove ad attenderci ci saranno i suoi genitori ed anche la mia famiglia.
Li abbiamo già informati tramite videochiamata, non vedono l'ora di abbracciarci, ma soprattutto sono immensamente felici per noi.

Veniamo accolti tra abbracci e pianti, le nostre famiglie sono felici delle splendide notizie, non solo siamo tornati insieme, ma li abbiamo anche resi nonni.

Carlo mi ha guardato male per un po', ho fatto soffrire la sua bambina e non solo, le ho anche messo le mani addosso. Il suo sguardo fa paura.

«Ti avevo detto di tenere le mani apposto comunque o sbaglio? » dice fintamente arrabbiato.

Inizio a sudare freddo.

«Carlo io... Amo tua figlia e tutto quello che è accaduto tra me e lei è stato voluto fortemente, se ti ho mancato di rispetto, ti chiedo scusa, ma mentirei se ti dicessi che non lo rifarei . » dico coraggiosamente.

Carlo non risponde è Giulia a farlo.

«Papá io sono tanto felice, non c'è nulla che Sangio ha fatto senza che io volessi.
Non è colpa sua, ma anche mia allora. » afferma Giulia stringendomi la mano.

Carlo inizia a ridere, abbraccia sua figlia emozionato e mi dà uno scappellotto dietro la testa.

«Falla soffrire ancora e ti spezzo le gambe figliolo, sei avvisato. » conclude prima di lasciarci andare.

Le nostre famiglie si congratulano con noi e dopo cena raggiungiamo le camere da letto.

«Giu posso dormire con te vero ? » chiedo spaventato dalla risposta.

«Che domande sono, certo che dormi con me, vuoi lasciarmi sola per caso? » chiede risentita.

«No amore tranquilla, accidenti che sbalzi di umore repentini che hai. » dico divertito.

«Sono gli ormoni uffa, non prendermi in giro. » ribatto.

L'avvolgo fra le mie braccia e le metto il pigiama, mi metto al suo fianco stringendola e accarezzando il suo pancino, le sue mani raggiungono le mie e crolliamo nel mondo dei sogni con un sorriso fra le labbra.

Nota Autrice:
Eccomi tornata finalmente questo capitolo è arrivato come un'ispirazione improvvisa e ne sono davvero soddisfatta.
Mi auguro vi possa piacere, come vi avevo già anticipato questa storia sta per giungere al termine, mancano solo due capitoli.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento o con una stellina, vi leggo tutti.🙏🏻
Buonanotte a presto 😘💜


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