Isabel="Dobbiamo portarlo in ospedale."dico preoccupata, Mattheo annuisce.
Draco si accascia sempre piu sull auto scivolando leggermente e tirando una scia di sangue.
Mattheo soccorre Draco, alla velocità della luce scendo dalla moto con un movimento brusco.
Sento un dolore lancinante provenire appena sotto il seno.
Conficco i denti superiori nel labbro inferiore, trattenendo un urlo di dolore e abbasso lo sguardo, mi avevano sparata...
Mi avvicino alla macchina quasi strusciando i tacchi al suolo, apro la portiera del passeggero senza dire nulla, Mattheo gli adagia Draco.
Chiudo la portiera,
Mattheo="Vai a casa, magari ti chiamo i miei uomini, lasci la moto qui, fatti medicare, ti chiamo il medico a cas-"lo blocco.
Isabel="Vai, arrivo anch io con quella"dico indicando la moto, lui non si oppone, annuisce e mi da un bacio sulla fronte,
Mattheo="Ci vediamo in ospedale, quello più vicino, sai no? vai piano" annuisco, lui fa il giro dell auto e va al posto del guidatore, io zoppico verso la moto, appena mi metto in sella Mattheo sfreccia fuori.
Mi porto una mano proprio dov ero ferita, cercando di tamponare, ottenendo solo più sangue sulle mani.
La testa faceva davvero male, l'adrenalina stava facendo spazio al dolore.
Metto in moto ed esco fuori dal cancello anch io,
Imbocco la strada vedendo in lontanza la macchina di Mattheo.
Cerco di seguirlo, sentivo le palpebre molto pesanti, stavo combattendo per tenerle aperte, mi risvegliano i due fari abbaglianti dietro di me.
Un audi un suv nero, era un inseguimento, spuntano altri due fari.
Isabel="Devo evitare che arrivino a loro"sussurro tra me e me all interno del casco integrale.
Rallento leggermente e imbocco a destra, ho un po di difficoltà alla curva, riesco a cavarmela,
mi rimetto in corsia, i due mi stavano alle calcagna.
Sono costretta a rallentare per i mini dossi presenti, non fanno altro che peggiorare la mia situazione, cerco di tenere un occhio aperto, l altro mi aveva già abbandonata, avevo bisogno di chiudere gli occhi anche solo per 5 secondi.
Isabel="5 secondi e basta."sussurro, la mano continua ad andare avanti ormai sentivo in vento che si scagliava potente su di me.
Il ruggire della moto ormai era diventato ovattato, sollevo con forza un occhio e noto che ormai stavo per seminarli, mi rilasso totalmente.
Svolto a destra prendendo una strada secondaria che mi conduce fuori l autostrada, arrivo in città, imbuco nel primo vicolo abbastanza scuro.
Ormai sto cedendo, mi fermo, spengo la moto, mi tolgo il casco e la forza mi viene meno, faccio cadere il casco al suolo.
Scendo dalla moto, sfacendola cascare, indetreggio fino a toccare il muro di mattoncini dietro di me.
Inizio a vederci doppio, l'unica cosa che riesco a sentire è il freddo, sento freddo, ma non è causato dal vento, un freddo interno, accompagnato da brividi.
Non sento piu il mio corpo, nemmeno le mie gambe, scivolo contro il muro, finendo distesa su un lato sul pavimento.
Mi porto una mano poco sotto il seno, dove sono stata colpita, sento tutto di me abbandonarmi poco a poco, il cuore pompa piano.
Bum... Bum... Bum...
Riesco a sentire solo quello,
Bum... Bum...
Vedo solo una luce accecante davanti a me, dei fari suppongo.
Bum...
Dopo di ciò il nulla più totale.
Angolo Autrice
BEH...
Potrei fare la Saretta cattiva e terminare così il capitolo, ma vedremo😈❤️
~Sara💎