Pov's Katherine:
7 anni dopo:
Caro diario,
Da quando sono ritornata in vita non ho scritto più nulla.
Sono successe così tante cose.
Innanzitutto, Kol, mi ha portata in giro per il mondo dappertutto.
Avevo viaggiato già, ma non con lui, ovviamente i posti erano sempre quelli ma con lui era tutto diverso, con un altro significato.
Siamo dovuti tornare quasi subito a New Orleans, perché hanno separato le 4 ossa di Inadu, ognuna in un corpo diverso.
Vincent le ha divise nel corpo di Kol, Bex, Elijah e Nick.
E Nick non si può avvicinare Hope altrimenti ci sarebbero conseguenze catastrofiche.
Ma non è tutto, Elijah, per poter stare lontano dalla sua famiglia, soprattutto da Nick, ha chiesto a Marcell di soggiogarlo a dimenticare tutto e adesso lui vive a Manosque, in Francia.
Sono trascorsi 7 anni in cui non vediamo più la famiglia, se non attraverso il telefono. Ma questo solo con Bex e Nick.
Elijah, non ricorda chi siamo e io e Kol abbiamo potuto vedere e incontrare solo Fraya che adesso sta con Keelyn.
Una ragazza meravigliosa, che la rende felice.
Hope d'altronde è diventata una bellissima ragazza di 14 anni, e ogni tanto lei ed Hayley sono venute a trovarci qui a Los Angeles.
Purtroppo, un paio di settimane fa, Nick ci ha informati della morte di Hayley.
Una vecchia nemica ha voluto vendicarsi, e voleva neutralizzare Hope, disattivando il gene della licantropia.
La donna, neutrolizzò prima Hayley, facendola diventare solo un vampiro e poi per salvare Hope, spezzo il dito di Greta dove essa aveva l'anello solare e si gettò con lei sotto il sole, diventando cenere entrambe.
Inutile raccontare il dolore di Hope e di Nick, soprattutto di quest'ultimo visto che Elijah si frequentava con la figlia di Greta e non ha fatto nulla per impedirlo.
Chiudo il diario e decido di tornare a casa da mio marito.
E bene si! Avete capito bene.
Io e Kol ci siamo sposati, al municipio.
Abbiamo deciso di sposarci con amici e parenti quando risolveremo la questione.
Ad un tratto vengo come risucchiata dal nulla.
"Aaaaah!"
Dico cadendo dall'alto.
Sento fuori tuoni e lampi, e non capisco.
Poco fa c'era un sole che ti scaldava la pelle.
Appena mi alzo, mi guardo attorno stento a crederci.
"Ma come...?"
"...Hai fatto ad arrivare qui?"
Domanda Nick.
"Non lo sappiamo nemmeno noi."
"Ma come? Io ero a Los Angeles.
Come ho fatto ad arrivare nella vostra vecchia casa."
Dico riconoscendo la casa dei Mikaelson.
Ad un tratto vediamo arrivare Bex che abbraccia sia me che Nick insieme.
"Siamo solo noi tre?"
Chiede la sorella.
"No! C'è anche Elijah."
Afferma lui con disappunto.
"Cosa succede?"
Domando.
"Storia lunga.
Ne parliamo una volta fuori da qui."
Risponde lui.
"E per Hayley?"
Chiede Rebekah.
"Non ne voglio parlare.
Grazie."
Dice lui.
Ad un tratto sentiamo un tonfo.
Sussultiamo e ci giriamo vedendo mio marito a letto nudo.
"Oh! Porca miseria."
Esclama non avendomi vista.
"Il mio peggior incubo ricorrente."
"Kol anch'io! Stavo in Corsica affogavo i miei dispiaceri per Hayley, e mi sono ritrovata qui."
Afferma Bex prendendo una bottiglia di vino che è ovviamente è vuota.
"Fantastico, un altra chambre de chasse."
"Tu suppongo che fossi in una riunione di consiglio."
Chiede Nick a Kol.
Lui ancora non mi ha notata e anche i suoi fratelli stanno facendo finta di nulla.
"Aspettavo che mia moglie tornasse a casa da lavoro."
Risponde mettendosi una maglia.
"Sono stato strappato dal mio completo appagamento per... questo."
"Immagino che chiederò una cosa ovvia.
Hai fatto arrabbiare qualche sciamano di recente Nick?"
Domanda ancora mio marito.
"In verità i miei nemici attuali cono un gruppo di seminatori d'odio che vedono me e mia figlia, abomini per la razza di vampiri."
Afferma Nick.
"Quindi anche io sarei un abominio?"
Chiedo entrando.
"Amore! Anche tu qui?"
Domanda Kol venendo da me.
"Si! Avevo finito di lavorare, mi ero seduta al parco a scrivere sul mio diario."
Dico indicandolo. "Quando poi sono stata scaraventata qui."
"Comunque, chi sarà stato?"
Domanda Rebekah.
"Beh! Secondo me qualcuno che ha passato abbastanza tempo qui da replicare qualsiasi cosa nel minimo dettaglio."
Afferma mio marito.
"Per esempio, questo è il pregiato Cheval Blanco di Elijah."
"Il colpevole è qualcuno che frequenta questa casa."
Afferma Fraya scendendo dalle scale.
"Uno sciamano che conosce bene l'edificio e che non confida che resterai lontano da Elijah.
Qualcuno che rischierebbe tutto pur di salvare New Orleans dalle piaghe."
"Vincent!"
Esclama Nick.
"Di positivo c'è che non farà del male a Hope.
Riguardo a voi, immagino che spedirà i vostri corpi verso gli angoli del mondo."
Afferma Fraya.
"I corpi per interi?"
Chiede Rebekah.
"Lui non è qui? Vero?"
"Invece si."
Dice Elijah.
"Forse ho trovato il modo di uscire."
Notiamo una porta bianca con 5 lucchetti.
"Questa non c'era prima."
Dice Elijah.
Io mi avvicino e vedo nei lucchetti delle iniziali sopra.
"F di Fraya, E di Elijah, N di Nicklaus, K di Kol, R di Rebekah..."
Dico.
"E magia rappresentativa."
Afferma Kol.
"Immagino ci siano delle chiavi per ognuno, nascoste in qualche luogo.
Quel luogo è legato a chi siamo."
"Come funziona per chi non ricorda chi è?"
Chiede Elijah.
"Porgerò ad Antoniette i tuoi saluti."
Afferma con ironia, anzi cattiveria Nick.
"La porta non si aprirà fino a quando le serrature non saranno sbloccate."
Dice Fraya.
"L'unico modo per uscire è insieme."
"Elijah, se vogliamo farcela senza spargimenti di sangue..."
Dice mio marito interrompendomi per guardare Nick. "Ti consiglio di andare nell'angolo della casa più lontano da Nicklaus."
Poi mi afferra la mano e inizia a camminare.
"Seguimi!"
Esclama al maggiore.
Salendo al piano di sopra, entriamo nella stanza di Elijah.
"Tempo minaccioso."
Dice il maggiore guardando fuori dalla finestra.
"E quello che sta succedendo davvero a New Orleans.
Hope e Klaus nello stesso posto.
Le conseguenze intaccano questa realtà."
Afferma Kol.
Io prendo un baule grande e lo porto ad Elijah.
"Ecco qui, potrebbe servire alla tua memoria.
Sono tutte cose tue."
Dico.
Lui si mette a rovistare.
"Ti ricorda qualcosa?"
Chiede Kol.
"Sai Klaus è venuto a farmi visita in Francia.
E anche Rebekah. Tu no."
"Tu e io non abbiamo mai avuto molto in comune.
A parte il fascino, certo."
Afferma ricevendo una mia gomitata.
"E tu e Fraya... Ecco, 12 anni fa avete ucciso mia moglie quindi..."
Dice indicandomi.
Lui alza lo sguardo.
"Io..." Dice bloccandosi per poi guardare me.
"i diari potrebbero contenere informazioni riguardo a ciò che ti rappresenta qui."
Dice Kol cambiando discorso e prendendomi per mano facendo per uscire dalla stanza.
"Aspetta!"
Esclama Elijah facendoci voltare.
"Mi sono scusato per quello che ho fatto?"
"A modo tuo... diciamo di sì."
Risponde Kol.
Elijah mi guarda.
E il suo sguardo perso, mi provoca una profonda tenerezza.
"Kat? Katherine? Giusto?"
"Si... ma ecco, tu eri l'unico a chiamarmi Katherina."
Dico sorridendogli.
"Devi essere buona per avermi perdonato."
Afferma lui.
"Più che altro ho capito il motivo.
E non sono arrabbiata.
Non lo sono mai stata."
Sentiamo qualcuno ammaccare al piano di sotto e tutti e tre ci precipitiamo giù.
"Nick lo hai spaccato!"
Dice Rebekah dopo che Nick ha rotto lo stemma nel pilastro dei Mikaelson.
"Possiamo essere certi che non c'è nessuna chiava nello stemma."
Dice Fraya.
"Quel affare comunque era un rudere."
Afferma Nick.
Ad un tratto dall'alto vediamo spuntare Marcell.
"Dannazione!"
Esclama. "Devo andarmene subito."
"Ehi!" Lo chiama Nick.
"A che gioco sta giocando Vincent?'
Domanda.
"Non ha niente a che fare con Vincent.
Dobbiamo uscire da qui, subito.
La città sta per essere spazzata via, lei e fuori controllo."
"Lei?"
Chiedo.
"È stata Hope a fare tutto questo."
Afferma Marcell.
"Ho capito cosa vuole fare.
Maledizione!" Esclama Nick.
"Vuole riprendersi io potere che abbiamo noi per porre fine a tutto questo."
Salgo di nuovo al piano di sopra ed entro in quella che era la mia stanza.
Cerco ovunque sperando di trovare la chiave che mi appartiene.
Ma non la trovo da nessuna parte.
Deciso di raggiungere Kol, che parla con Marcell.
"Hai qualcosa contro la letteratura?"
Sento dire al mio amico.
"Questa è la raccolta delle opere di William Shakespeare.
Amore, potere e tradimento.
Le basi per come prosperare nel clan dei Mikaelson.
Io e Kat lo abbiamo regalato ad Hope."
Dice mio marito.
"Come sta Kat.
L'ho intravista prima ma ultimamente non abbiamo parlato molto al telefono."
"Funziona così nelle famiglie normali.
Impari qualcosa, cresci, fai parti di una setta, ti innamori e poi metti su famiglia."
Dico ironico.
"Non sembra fare parte del sempre e per sempre questo."
Afferma Marcell.
"E pensare che ho passato 1000 anni con il desiderio di far parte di quel giuramento."
Dice Kol.
"Cosa è cambiato?"
Chiede.
"Ho conosciuto una donna.
Anzi la mia donna."
Fingo di nulla ed entro.
"Hai trovato niente?"
Chiedo affiancando mio marito.
"Kat."
Dice Marcell.
"Marcell."
Affermo sorridendo.
"Ed eccola qua."
Dice Kol mostrandoci la sua chiave.
"Ora ne mancano solo 4 chiavi da trovare."
"Aspetta! Perché un libro sul teatro è in sala musica?"
Domanda Marcell.
"Disordine?"
Chiede Kol.
"Si, ma questo posto non esiste neanche più.
C'è stata una tempesta ed era tutto danneggiato.
Ed è successo quasi tre secoli fa.
Hope non ha mai visto questa stanza."
Scendiamo subito giù capendo che Hope è stata aiutata da qualcuno che è qui con noi.
Fraya.
"Fraya! Sto cercando di risolvere un enigma.
Una chambre de chasse di questa grandezza dovrebbe basarsi sui ricordi."
Dice Kol e lei abbassa lo sguardo.
"Ma se una stanza che non esiste più... da tre secoli.
E Hope non l'ha mai vista."
Affermo io continuando il discorso di Kol.
"E impossibile."
Dice Fraya.
"Spazzata via da una tempesta.
La sala musica.
Ora ti ci ho portato io durante la festa di Natale del 1704.
Avevamo bevuto, Marcell suonava al piano, e Nick mi ha pugnalato al cuore... te lo ricordi dai."
Afferma Kol avvicinandosi a sua sorella.
"Kol."
Dice lei.
"Fraya!"
Esclama Nick entrando nella stanza arrabbiato.
"Che cosa hai fatto?"
"Hope aveva bisogno del mio aiuto.
E li avrebbe fatto con me o senza di me, così ho deciso di aiutarla."
Afferma lei uscendo dalla stanza con Nick.
CONTINUA...
SPAZIO AUTRICE:
Buonasera.
Allora da oggi purtroppo sarò meno attiva.
Ho iniziato a lavorare come commessa, e lavoro sia la mattina che il pomeriggio.
Quindi, quando la sera torno a casa e non sarò troppo stanca aggiornerò.
Un bacio.
G.💚