Nel frattempo Beatrice stava intrattenendo i suoi tanti ospiti, tra cui Hamilton Clifford, il figlio del re scozzese che da quando era arrivato a quella festa non le aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno per un istante, una cosa che la giovane donna aveva notato.
"Buona sera vostra maestà." Rispose con un sorriso la bellissima Beatrice Fox per poi inchinarsi mostrando una certa buona educazione al re, alla regina e al principe Hamilton che in quel momento le stava sorridendo con aria particolarmente luminosa. "È un vero onore avervi qui questa sera."
"L'onore è tutto nostro principessa." Rispose allora il re. "Volevo presentarle mio figlio, Hamilton. È rimasto abbagliato dalla sua bellezza e voleva conoscerla."
Beatrice quindi gli sorrise dolcemente. "Molto piacere Hamilton. Gradisce qualcosa da bere?"
"Sì, del vino bianco e..."
"E?" Lo guardò con premura.
"Vorrei che ci dessimo del tu, se a te fa piacere."
"Oh... beh, ma certo Hamilton. Puoi chiamarmi Bea." Rise con le guance totalmente in fiamme e il cuore a mille, letteralmente.
"E tu Hamy." Sorrise di rimando lui felice.
Nel mentre Beatrice ed Hamilton stavano parlando tra di loro, Alex ed Henry intanto erano ancora appartati nel salotto privato del Castello di Buckingham Palace.
"Mi stai davvero dicendo che non hai notato i loro sguardi complici? Erano così evidenti Alex."
"Non ho fatto caso a nulla da parte loro Henry, te l'ho detto poco fa, sono preso da te, sono stato chiaro?"
Dopo quelle parole Henry lo guardò. "Credo che sia il caso di tornare dai miei ospiti." Rispose alzandosi in piedi. "Li ho lasciati da soli per troppo tempo e..."
Alex a quel punto gli bloccò il polso ed Harry lo guardò. "Non avere paura di mostrarmi i tuoi sentimenti, può nascere solo del bene tra di noi, ne sono certo."