In search of Vegeta || Vegeta...

By JapaneseItalian

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Dedicata a @_grace_writes <3 Cosa sarebbe successo se Vegeta, dopo essere stato sballottato fuori dalla linea... More

Prologo - In search of Vegeta
I Saggi del pianeta Tàlassa
La "sensazione"
La pista giusta
L'eroe di Tàlassa e l'origine dei Saggi
Tradimento!? Si torna sul pianeta Dolus!
La confusione di Vegeta
Il mago di Kusuri
Goku il misterioso
Amore anomalo
L'ombra di Dolus incombe ancora sugli eroi
Gine, passato redivivo
Difficoltà
Le sofferenze dell'amore
La scelta di Goku
Il sogno, o meglio incubo
O razional pensiero
Il primo piacere
Segreto passionale
Le vacanze
Addio copertura
Epilogo

Soluzioni

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By JapaneseItalian

Le vacanze erano passate veramente moooolto lentamente, dopo la scoperta su Goku e Vegeta. Persino Goten e Trunks, nonostante il loro essere svampi... Cioè nonostante pensassero solo a torturarsi tra loro, avevano avvertito freddezza, avevano avvertito un muro invisibile che non erano riusciti a comprendere, creatosi tra i padri e le madri. Ora che tutti erano tornati a casa propria, però, era tempo di trovare una soluzione definitiva. Sia Chichi e Goku che Vegeta e Bulma vivevano ormai da separati in casa, ma solamente per evitare di dirlo ai figli adolescenti. L'unica che non ci avrebbe comunque capito nulla era la piccolissima Bra, la quale era stata affidata ai nonni durante la settimana di vacanza appena trascorsa. Goku e Vegeta intanto si erano già presi un appartamento a testa (grazie alla generosità di Bulma) in previsione dei rispettivi divorzi e per evitare di fare coming out così presto.

<<Papà, ma perché non parli più con la mamma? Sei arrabbiato?>>
Chiese Trunks al padre, il quale non fu affatto contento di quella domanda.

<<No Trunks, non sono arrabbiato. Non preoccuparti, e non ti impicciare.>> Rispose Vegeta, non ammettendo risposta alcuna.

Dopodiché, il principe dei Saiyan si diresse nella Gravity Room per allenarsi; per il momento preferiva non allenarsi con Goku. La situazione non gli piaceva affatto, ma sapeva anche che non potesse essere cambiata: ormai non si poteva tornare indietro, lui e Kakaroth avevano portato a galla la verità che c'era tra loro, e niente e nessuno avrebbe potuto cambiarla.

<<Uff... Mi sono davvero rotto...>>

                                   

<<Goku, io vado a prendere un avvocato. Non possiamo continuare a vivere in questo modo schifoso.>>
Disse all'improvviso Chichi.

<<T-tu cosa?>>
Reagì stupito Goku.

<<Voglio divorziare, Goku. Ti è abbastanza chiaro, adesso?>>
Disse decisa la mora.

<<M-ma...>>

<<Ma cosa? Ti ricordo che tutto questo è successo per colpa tua!>>

Chichi scoppiò in un pianto isterico, distrutta dal fatto che di lì a poco si sarebbe davvero distrutto il suo sogno. Sì, perché era stato solo suo. Goku non sapeva nemmeno cosa fosse un matrimonio all'epoca, e non era certo innamorato di Chichi, manco la conosceva, effettivamente. E ora tutti questi pensieri cominciavano a pesare sulla sua coscienza. Forse non era solo colpa di Goku.

Passarono alcuni giorni e, grazie a Bulma, sia Goku che Chichi riuscirono a procurarsi un buon avvocato. La turchina e Vegeta invece avrebbero aspettato ancora un po': un divorzio quasi in contemporanea avrebbe potuto destare sospetti tra gli amici e i conoscenti. Così, qualche mese dopo, Goku si mise alla guida - dopo tanto tempo - della macchina presa proprio su richiesta della moglie, dopo l'esame di guida che il saiyan aveva effettuato con Piccolo, ottenendo la patente (cioè scioccando i consulenti). Chichi pareva in stato catatonico. Non avrebbe mai pensato una fine simile per il loro matrimonio, o meglio suo, visto che aveva deciso praticamente tutto lei, e forse aveva sbagliato. Ma l'amore per Goku l'aveva provato per davvero, e nel profondo lo provava ancora. Goku, invece, fissava concentrato la strada. Aveva uno sguardo deciso, era davvero convinto di dover prendere quella fatidica decisione.

<<Quindi siamo sicuri?>>
Chiese di getto Chichi, senza pensare al fatto che quella domanda non avesse molto senso, dato il tradimento da lei subìto.

<<Direi di sì, o almeno parlo per me.>> Rispose risoluto Goku.

<<Quindi siamo al capolinea...>>

<<Mi pare ovvio da tempo...>>

Chichi rimase disinvolta dalla tale freddezza e sicurezza con cui Goku aveva parlato. Per i sentimenti che aveva provato per lei, il saiyan dai capelli disordinati non aveva mai avuto degli atteggiamenti così decisi. Non si sarebbe davvero più potuto tornare indietro, perché ormai, Chichi lo aveva capito, il cuore di Goku apparteneva a qualcun altro, e questa volta era amore vero.
Trascorsero minuti di silenzio tagliente, tagliente più per Chichi che per Goku, prima che la macchina della famiglia Son si fermasse all'interno di un rettangolo bianco. Ne seguì la discesa dei due coniugi, coniugi ancora per poco. Goku e Chichi salirono delle scale di marmo, dirigendosi verso l'ufficio comunale nel quale avrebbero firmato le carte del divorzio.

<<Buongiorno, signori. Accomodatevi pure!>>
Li accolse un funzionario del comune.

<<Grazie.>>
Risposero quasi simultaneamente Goku e Chichi.

<<Dunque, dunque... Eccole qui!>> Esclamò il funzionario, estraendo e aprendo una cartelletta blu. Dei fogli bianchi furono poggiati sul tavolo dell'ufficio, posti sotto l'attenta osservazione di coloro che ne avevano chiesto la preparazione.

<<Se siete sicuri della procedura, firmate qui.>>
Spiegò il funzionario.

Chichi prese una penna tra le dita, ma esitò, osservando prima la reazione del quasi ex marito. Quando ella vide Goku prendere una penna e firmare senza nemmeno pensarci per poi fissare il vuoto, lasciò che la mano compisse la fatidica azione, mentre una lacrima le solcava il viso.

<<Vi ringrazio. Ora siete ufficialmente divorziati, e non dipendete più l'uno dall'altra. Signor Son, le ricordo che dovrà versare una cifra di mantenimento per suo figlio Goten, quindi si trovi presto un lavoro. Arrivederci e buona vita!>> Disse il funzionario, congedando gli ormai ex coniugi.

Goku scortò Chichi in macchina fino a casa, poi si diresse a West City, dove aveva comprato il suo appartamento. Ovviamente, per stare il più vicino possibile al suo Vegeta, la scelta della città era stata piuttosto ovvia. Il saiyan dai capelli disordinati entrò nella sua nuova casa, facendo un respiro a pieni polmoni. Finalmente libero. Entrò in tutte le stanze per osservarle e respirare la loro aria di nuovo. Mancava soltanto una cosa: mancava soltanto lui. Avrebbe dovuto pazientare ancora qualche mese, perché il principe dei Saiyan non potesse stabilirsi nel proprio appartamento e non potesse visitare quante volte avrebbe voluto il rivale, non finché non avesse divorziato. Ad un tratto, Goku sentì un fruscio. Eppure non aveva aperto nessuna finestra. Il saiyan dai capelli disordinati si sentì abbracciare da dietro.

<<Hey.>>
Sospirò.

Quella presenza l'avrebbe riconosciuta tra mille.

<<Tu ti sei liberato, finalmente.>> Pronunciò Vegeta, mordendosi il labbro inferiore subito dopo. Avrebbe voluto essere libero anche lui, ma non poteva ancora esserlo.

<<Già... Ma non ti devi preoccupare.>> Rispose Goku, intuendo le emozioni del compagno.

<<Me la caverò per qualche mese senza di te, tu goditi le ultime settimane di convivenza con i tuoi figli e con Bulma.
>>

Vegeta rimase senza fiato. Da quando Goku era diventato così saggio?

<<Sai, forse il viaggio nello spazio non ti ha fatto poi così male, a dirla tutta. Perlomeno dici anche cose sensate, ogni tanto.>>
Lo stuzzicò il principe dei Saiyan.

<<Anche a te la vacanza extraterrestre non ha guastato... Non ti ricordavo così... Affettuoso.>>
Rispose Goku, sentendo le mani di lui scorrergli sul petto e sulla schiena e sentendo il rossore sul proprio viso.

<<Temo che dovrai abituartici.>>

Vegeta approfondì quel momento di intimità, conducendo Goku nel nuovo letto matrimoniale che si era comprato grazie all'aiuto di Bulma.

<<Ahhhhh... Era da un bel po' che non provavo certe sensazioni. Non abbiamo avuto molto tempo per noi, ultimamente...>>
Sospirò Goku, ancora inebriato dal piacere.

<<Tra non molto non avremo più limiti di questo genere. L'inferno è finito.>> Replicò Vegeta, rivestendosi.

<<Torno alla Capsule Corporation. Mi raccomando, aspettami, e non provare a divertirti mentre lo fai, o non ti ritrovi più la testa...>>
Disse Vegeta fulminando con gli occhi il compagno.

<<Ma che cosa vuoi insinuare? Lo sai che ho occhi solo per te! Il problema è che ti piace sentirtelo dire, ammettilo!>>
Lo stuzzicò Goku.

<<Non so di cosa tu stia parlando, Kakaroth. Ci si vede.>>
Disse Vegeta, uscendo dalla finestra.

<<Certo, fai il finto tonto...>>

                                   

Bulma non era riuscita a dormire quella notte. Si era svegliata presto per prepararsi ad andare in comune. Anche per lei, dopo Chichi, era arrivato il momento di chiudere quella relazione ormai senza senso, portata avanti per troppo tempo. La turchina stava già per scoppiare a piangere appena sveglia. Lei e Vegeta si erano amati, di questo era sicura. Non sarebbe stato facile andare avanti. Chi avrebbe trovato, migliore di Vegeta? Rimettersi con Yamcha era l'unica opzione non valida, ma non pensava che avrebbe trovato qualcuno del valore di Vegeta, di un saiyan. E soprattutto, non sapeva se sarebbe riuscita ad innamorarsi una seconda volta. A differenza di Chichi, lei non aveva sposato qualcuno basandosi su un amore non corrisposto. Lei si era davvero sposata per amore, e anche Vegeta lo aveva fatto. Un tipo orgoglioso e rude come lui non lo avrebbe mai fatto, se non per amore. Soltanto Bulma era riuscita a sciogliere il cuore di metallo del principe dei Saiyan, accedendo a quello che si nascondeva all'interno. Era stata lei la prima a vedere le qualità di quel brutale assassino venuto dallo spazio, e a farlo cambiare in meglio, facendo affiorare i suoi lati migliori. Al resto ci aveva pensato Goku con la sua influenza positiva, la quale contagiava chiunque lo incontrasse. E Bulma gliene ne era stata grata, e lo era ancora. L'arrabbiatura le era passata, Goku era pur sempre il suo migliore amico.

Fatta la colazione, Bulma finì di prepararsi, e quando stava per uscire, scorse la figura di Vegeta sulla soglia di casa.

<<Sei pronta, Bulma?>>

<<Sì, io... Lo sono.>>
Rispose Bulma, trattenendo le lacrime.

E la turchina giurò di avere visto una gemma solcare il viso del sanguinario marito, prima di uscire e raggiungere il comune di West City, ponendo fine al loro matrimonio.

Continua...

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Spazio autore

Buondì! Finalmente riesco a pubblicare di mattina, dopo tanto tempo! Che dire... Siete pronti per il gran finale? L'epilogo sta per arrivare! Vi informo, tra le altre cose, che per migliorare questa storia, su consiglio di un utente, ho aggiunto al primo capitolo il prologo della storia. Mi piacerebbe se lo leggeste! Detto questo, ci vediamo mercoledì per l'epilogo di questa storia!

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