𝐑𝐞𝐚𝐝 𝐒𝐧 𝐭𝐑𝐞 𝐬𝐀𝐲

By scrittricidellasera0

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Heather ha 16 anni, sta per iniziare il terzo anno. È una ragazza tranquilla, ma quando giungono a Bradford q... More

0- Thank you, next
2-Lose Yourself
3- Just the way you are
4- Daylight
5- Chandelier
6-Look After You
7- Perfect
8- Enchanted
9-Faded
10- As it was

1- Diamonds

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By scrittricidellasera0

You're a shooting star
I see a vision
of ecstasy.
When you hold me,  I'm alive .
We're like diamonds in the sky.

   Lo guardo senza parole, una parola di troppo e potrebbe veramente ammazzarmi.

Penso di tirargli un pugno e scapparmene, ma questo succede solo nelle serie tv. Poi a uno come lui non gli farebbe niente.

«Chi sei tu semmai?»mi pento subito dopo di avergli porso questa domanda.

Appunto lui sgrana gli occhi, sembra anche stia per ridere.

«Ma questa qua fa sul serio?»

Scoppia a ridere e io lo guardo perplesso. Ma poi, torna serio e si avvicina ancora di più a me, facendo più forza sulla pistola.

«Ho detto chi cazzo sei?»scandisce le parole più lentamente.

Le lacrime continuano ad uscirmi, ma se mi mostro debole lui sarà più propenso a spaventarmi, devo mostrarmi forte. Ma come?

«Quello che è entrato in casa mia sei tu, devo sapere io chi sei»affermo, cercando di non distogliere lo sguardo.

Sembra stia per dire qualcosa, ma delle mani lo afferrano dal collo. È Archie.

«Non vedi che è solo una ragazzina? Vi stiamo dando i soldi, ma adesso andatevene»lo spinge contro il tavolo.

Sembra essersi fatto male, infatti ho paura della reazione che possa avere, ma invece rimane calmo. Almeno spero.

Lui osserva lui, poi me «E a me chi cazzo me lo dice che questa ragazzina come dici tu, non fa la spia?».

Si avvicina lentamente, mettendomi di nuovo terrore. Nel frattempo dó un'occhiata a Connal che si tocca la mascella, per il pugno che ha ricevuto.

Questi sono pazzi.

Devo cercare un modo per fregarli, devo prendere una pistola e puntargliela contro. Non devo avere paura.

Mi maledico mentalmente, non posso pensare queste cose mentre la mia vita è in pericolo. Dovrei dire solo chi sono e forse mi lascerebbero in pace, ma al contrario potrebbe andare lo stesso male.

Mi guardo intorno e anche se forse è una delle cose più sbagliate che possa fare, afferro il telefono.

Li ricatterò di chiamare la polizia, non penso avrò il coraggio di farlo veramente, ma ci devo provare.

Lui nel frattempo è già vicino a me.

«Sparami dai, tanto la chiamata alla polizia sta partendo»mi aspetto che lui si spaventi, ma invece no.

«Tanto se finiamo noi in carcere, il tuo caro fratellone e il suo amico, ci finirebbero per molto di più» mi guarda e fa una specie di ghigno «poi non ne avresti il coraggio».

Le sue parole mi destabilizzano, cosa avranno mai potuto fare di così grave? Alla fine non crederei mai alle parole di un delinquente, ma cazzo sembra sincero.

Sta per puntarmi di nuovo la pistola, ma metto una mano davanti alla mia fronte per fargliela abbassare.

«Si chiama Heather, Heather Jones»interviene mio fratello.

Lui fa un sorriso quasi compiaciuto, poi mi prende per il collo, senza stringere troppo e mi appoggia al muro.

Cerco di spingerlo o di dirgli di smetterla, ma non ci riesco.

«Se scopro che qualcuno nella nostra scuola viene a sapere questa situazione, ti ammazzo».

Nel frattempo lascia la presa.

I suoi occhi verdi pieni di rabbia, mi osservano, in attesa di una mia risposta che non avrà.

Lui sapeva già il mio nome. Sa che vado nella sua scuola e che sono la sorella di Archie, allora perché tutta questa insistenza? Solo per mettere ansia chiaro.

Finalmente, si avvicina al tavolo e si prende quello che forse gli spetta. Ci dá un'ultima occhiataccia e finalmente lui e gli altri tre stronzi se ne vanno.

«Heather ascolta...»mio fratello si avvicina a me cercando di prendermi la mano, che io sposto subito.

Ho bisogno di distrarmi.

«Non dire nulla» riprendo lo zaino e mi avvio verso la porta.

Una lacrima gli riga il viso, Archie sembra scioccato quasi quanto lui.

Non si aspettavano certamente finisse così.

Apro la porta della cucina «E mettiti del ghiaccio sulla mascella che ti sta gonfiando»dopo di chè la chiudo, lasciandoli lì.

Mi ritrovo fuori da sola, non ho neanche pranzato e comincia a girarmi forte la testa.

Ieri la mia vita era tranquilla, l'esperienza più paurosa che avevo fatto era quella di aver visto "la bambola assassina" e adesso stavo per essere uccisa.

Chiamerei Grace, ma ci siamo lasciate solo mezz'ora fa e non mi va di disturbarla di nuovo così presto.

Vado nel centro commerciale più vicino casa mia, che dista solamente cinque minuti e mi compro un trancio di pizza.

Non sono tranquilla, ho paura che i tizi di poco fa ricompaiono all'improvviso e questa volta mi uccidano per davvero.

Mi passo le mani sulla fronte, spero sia solo un incubo.

«Va tutto bene?»

È la ragazza che lavora qui, non siamo amiche e niente altro. Però per alcuni periodi vengo spesso, quindi scambiamo qualche parola. Si chiama Amy.

Annuisco.

«Se non ti dispiace, visto che per ora non ho nessuno da servire, posso sedermi con te?»

Ovviamente acconsento, non so molto sulla sua vita, è sempre stata una riservata. Ha la mia età e comunque per essere buttata sempre qua a lavorare invece di andare alle feste e cose varie, vuol dire che ne ha veramente bisogno.

«Vuoi?»mi chiede offrendomi un bicchiere di coca cola, scuoto la testa.

«Allora, poi hai deciso se starai in dormitorio o no?»

Mi scappa un sorriso instantaneo. La gente mi stressa con questa domanda già dalla fine dello scorso anno scolastico.

«Amy»

«Si?»

Ci penso due volte prima di chiederglielo, ma non le farò capire niente.

«Tu che lavori qui e sicuramente conosci quasi tutti, hai sentito di parlare di questi quattro ragazzi che si sono trasferiti qui?»

Lei ci riflette per un po', poi sembra avere un'illuminazione.

«Intendi i figli dei Carter?»

«Non so come si chiamano in realtà, ma vorrei sapere se sai qualcosa su di loro»

Lei mi guarda perplessa.

«Perché ti interessa uno di loro?».

No, ma dirò di sì così da ricevere più informazioni possibili.

Abbasso il capo.

«Sono al quarto anno, sono stati cacciati perché giravano delle voci su di loro che ancora oggi non ammettono. Io non ci credo, la gente parla sempre, alla fine sono delle persone molto disponibili, anche i suoi genitori. Si sono trasferiti per lavoro»

Mi viene da ridere ma cerco di trattenermi, non sono sicura che parliamo delle stesse persone.

«Hai che so qualche foto?»

Prende il telefono, digita qualcosa con le mani e quando me lo mostra, si sono proprio loro.

«Come li conosci tu?»le domando.

«Sono venuti qua qualche volta e almeno con me sono sempre stati educati, poi sai le voci qua a Bradford girano subito».

Annuisco sorseggiando la mia acqua.

«Chi ti interessa tra loro?»

So subito chi dire «Lui» indico quello che mi ha puntato la pistola.

Lei sorride «Oh si è molto carino, lui è Chase»

Chase Carter quindi.

Questo grandissimo figlio di puttana.

Senza accorgermene, ho già finito la mia pizza.

«Oh, devo andare mi stanno cercando. Non posso avere neanche cinque minuti di relax. Ci vediamo»Amy mi saluta con un sorriso smagliante che io ricambio subito.

Dovrei farmi da parte e lasciare che ci pensino Archie e Connal a risolvere questa situazione, ma io voglio sapere di più.

Chase Carter, 17 anni, nato il 7 dicembre 2005. Non ha mai avuto una relazione, non ha amici e qualche anno fa non era bello come adesso. Chissà se è così stronzo perché durante l'infanzia era lui quello senza palle.

È questo ciò che ho raccolto dopo quasi tre ore di ricerche sui suoi social, su quelli dei suoi fratelli e su quelli dei suoi genitori.

🐝

Raggiungo Grace, passeremo la serata a casa sua e probabilmente anche la nottata.

Avevamo programmato di finire Stranger things e spero sia così, non voglio distrazioni e non voglio avere più pensieri, almeno per oggi.

Pomeriggio sono tornata a casa, ma Archie e Connal dormivano, quindi ho preso il mio pigiama e sono venuta qui.

Prima ci ordiniamo del cibo del mc donald e poi ci mettiamo nelle sua stanza.

«Allora? Ci continuiamo Stranger things?»

Lei annuisce.

«Senti una cosa Heather, so che non ti piacerà, ma a proposito dei ragazzi che abbiamo visto oggi a scuola...»la interrompo.

Spero sia uno scherzo, mi stanno perseguitando, sarò io ad ammazzarli se ancora li sento nominare.

«Grace, stagli alla larga, lo dico per te»

«Ma perché tutto questo odio già verso di loro? Non li conosci neanche»

Sbuffo. «Se mi vuoi ascoltare per una volta per favore».

Non ne parliamo più, iniziamo a guardarci la serie e mi sorprendo sempre di più della bravura di Millie a recitare.

Una scena, mi ricorda proprio quello che è successo oggi. Questo giorno non mi sembra neanche reale, la mia vita è troppo monotona di solito.

«Heather»mi chiama Grace, in un momento interessante «metti un secondo stop»

«Che succede?»

Mi guarda con un'espressione neutra, che non riesco a decifrare.

«E se ti dicessi che uno di loro quattro mi ha scritto?»

Sgrano gli occhi, l'avranno fatto per vedere se le ho riferito qualcosa.

«Chi?»

«Victor Carter»

Cazzo. Quello biondino che ha dato il pugno a mio fratello.

Questi ci rovineranno la vita.

Va bene che il terzo anno doveva essere diverso, ma non volevo essere uccisa così giovane.

«Stai bene Heather?»

Annuisco.

«Dovrei rispondere?»

Da buona amica dovrei dirgli no, perché è un criminale. Ma se non rispondesse, capirebbero che sa qualcosa e ci andrei di mezzo io.

Dovrei raccontargli quello che è successo e poi dovrebbe decidere lei se rispondere o meno. Anzi no.

Le dirò di fare come vuole e di seguire il suo instinto, così non avrò sensi di colpa.

«Come vuoi, la vita è tua»

«Ci penserò ancora un po'».

Finita la puntata, non riesco più a tenere gli occhi aperti dal sonno, è stata una giornata pesante.

«Heather, gli ho risposto» ricordo che è l'ultima cosa che ho sentito.

Apro gli occhi già all'alba, sperando che tutto quello che è successo ieri sia solo un sogno, ma no. Non lo è stato.

Mi dirigo in bagno e comincio a prepararmi, così io e Grace non dovremmo discutere per chi deve entrare in bagno prima.

Alle sette esatte suona la sua sveglia.

«Heather sei già pronta»sussurra Grace, con la voce ancora insonnata.

«Si vai tu, se no facciamo tardi».

Lei mi sorride, sento che deve dirmi qualcosa.

«Comunque, alla fine ho parlato con Victor fino alle due di stanotte»

Cazzo, si innamorerà di lui. Dovevo avvisarla.

O forse sto facendo bene, con queste cose non si gioca, c'è di in mezzo la vita.

✂️

Arriviamo a scuola, prendiamo posto al penultimo banco.

«Dimmi la verità, tu vuoi stare in dormitorio?»

Lei abbassa il capo.

Ci ho pensato su stanotte e se io e mio fratello staremo in dormitorio, saremmo più protetti. Non penso riuscirei a reggere un'altra situazione come ieri.

«Va bene, oggi riferiamo alla professoressa Cooper che ci staremo allora»

Lei sorride, quasi scioccata dal fatto che io abbia deciso di starci, era sicura che alla fine avrei detto di no e invece.

Le prime tre ore facciamo Inglese e a ogni ora spero che suoni subito la campanella. Poi finalmente, dopo queste ore infernali, ci dirigiamo in mensa.

Oggi è davvero piena rispetto a ieri, sicuramente perché dovremmo stare qui fino alle sedici invece delle quattordici.

Io e Grace ci stiamo organizzando su cosa fare nei giorni che staremo nel dormitorio, ma il suo sguardo si rivolge ad altro ad un tratto.

Victor Carter, Chase Carter, Andrew Carter e Michael Carter fanno ingresso in mensa, sono osservati da tutti.

Alcuni li guardano con ammirazione, altri cercano di evitarli e altri li guardano male, c'è chi lo guarda incuriositi. Ma la cosa più evidente è che loro non guardano nessuno di loro.

Quando passano davanti al nostro tavolo, li esamino con sguardo indignato.

Ma a mia sorpresa, Victor alza la mano a Grace come segno di saluto, Andrew e Michael passano senza neanche guardare.

E Chase con la sua solita aria arrogante, guarda prima lei, poi me e mima con le labbra "Ti devo parlare".

PERSONAGGI DI QUESTA STORIA (i quattro ragazzi misteriosi hihihi)

Chase Carter

Victor Carter

Andrew Carter

Michael Carter

Ps.

Ovviamente i personaggi potete immaginarli come volete voi😉

Comunque, mi piace scrivere questa storia.  Non so se piaccia a voi però.

Comunque al prossimo capitolo e grazie di star leggendo (per ora non la sta leggendo nessuno però shh)😂🫶🏻

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