"𝗜𝗻𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝗼"
"Zac sono preoccupata, e se non vuole vedermi?" chiesi a suo fratello, mentre mi faceva strada verso gli spalti
"Roby è inutile farsi tutte queste paranoie, Rayan sarà felicissimo.
Non si aspetterà mai una sorpresa del genere, ci è caduto in pieno quando le hai detto che non saresti potuta venire"
"Rob pensa a quanto sarà felice di sapere che starai qui a Milano due settimane"
"in realtà...ANDRÒ ALLA SCALA DI MILANO"
"cosa?! ma è fantastico" mio fratello Mohamed venne ad abbracciarmi
Tutti si congratularono e ben presto anche le squadre fecero il loro ingresso in campo
Dagli spalti si alzò un urlo generale e io sorrisi
Rayan si voltò verso gli altri per cercare suo fratello tra di essi, e appena mi vide una scintilla si accese nei suoi occhi
Sbracciò per salutarmi e io ricambiai sventolando la mano all' aria
La partita iniziò e sotto le urla del pubblico subito la sua squadra segnò il primo punto
Dopo aver fatto anche il secondo punto vidi Rayan correre verso la porta prontona fare il terzo, ma un' avversario gli si parò davanti facendolo cadere, in malo modo
Lo vidi rotolarsi sull'erba dolorante mentre con la mano destra alternava dal tenersi il polso al tenersi l'avambraccio
Subito uno dei suoi compagni lo raggiunse e dopo averci parlato per un breve tempo vici Rayan alzarsi e uscire dal campo
"ma che cazzo succede?" disse Sami
"non lo so, ma credo che si sia fatto male" dissi io
"andiamo negli spogliatoi" Zaccaria mi prese sotto braccio per poi dirigerci negli spogliatoi
Appena entrammo sentì la voce rotta di Rayan parlare con il suo allenatore
"non puoi giocare Rayan, è pericoloso, rischi di farti ancora più male, ci vuole riposo" il più anziano parlò
"lo so, ma non posso perdere quest' occasione" disse lui
"Rayan tra tre mesi avrai la stessa occasione, la proposta è valida per sei mesi" disse l'allenatore
Zaccaria fece un respiro profondo e poi bussò
Ad aprire fu il coach, che alla nostra vista sospirò e poi uscì dalla stanza
"portatelo in ospedale, ha sicuramente il polso rotto"
Sospirai sapendo bene quanto si sarebbe disperato il ricciolino
"vai tu" disse Zaccaria
Entrai nella stanza e mi sedetti vicino a lui, mentre suo fratello rimase sull'uscio della porta.
P
osai una mano sulla spalla destra del ragazzo vicino a me, che continuava a passarsi la mano destra sulla faccia
"Rayan" il mio tono fu calmo
"cosa vuoi?" il suo tono invece fu duro
"io so bene cosa si prova, so bene come ti senti, ma non devi abbatterti, tutto può succedere" gli accarezzai la spalla
"no, non lo sai"
"si che lo so, per noi ballerini è fondamentale essere in salute, eppure, mi sono rotta ugualmente il ginocchio e per rimettermi in forma ho sofferto tanto, ma ho sofferto più tutto il tempo che sono stata senza ballare"
Zaccaria mi guardava come fosse impressionato dalle mie parole.
Lui aveva avuto molti problemi durante il periodo in cui giocava a calcio, non era riuscito a continuare e vedere suo fratello così lo rendeva molto fiero
"la danza e il calcio sono due cose differenti, non puoi paragonarle"
"infatti non sto paragonando lo sport in sé, sto paragonando due infortuni, sto mettendo a confronto me e te, io ho dovuto accettare ciò che era, ed è quello che devi fare anche tu...Rayan io sto solo dicendo che ora dovresti calmarti e venire con noi in ospedale, faranno quello che sarà giusto farti e poi quando torneremo a casa avrai modo di sfogarti"
"va bene" fu secco
Si alzò e andò verso Zaccaria, che apri la porta e lo fece passare
Sospirai ripensando a come mi aveva risposto poco prima e iniziai a dubitare sul fatto del mio ritorno, non sembrava per niente contento di avermi rivisto.
Lasciai che i pensieri prendessero spazio nella mia mente e a piccoli passi mi mossi verso la macchina di Zaccaria
Appena in ospedale avvisami mio fratello e gli altri, che poco dopo ci raggiunsero
Aspettai in sala d'attesa e mi persi nuovamente nella miriade di pensieri che mi stavano affligge di fin quando non lo vidi uscire dalla sala gessi con un polso ingessato
Non mi guardò neanche, ma stetti zitta, non volevo litigare, non mi sembrava né il caso né il momento adatto
Lasciai correre e appena arrivammo a casa sua, lo vidi chiudersi in camera
"vai da lui" disse Zaccaria
"ha solo bisogno di parlare Roby, è nervoso e non si è neanche reso conto di come ti ha risposto" disse Mattia
"Roby, Rayan è deluso, straziato e stanco, quello che è successo ha solo aumentato il suo bisogno di parlare, necessità di sfogarsi e questa è l' occasione giusta per farlo" disse Vale
"Rob vai a parlare con lui" disse Mohamed
"va bene" dissi io alzando le mani
Mi incamminai verso la sua stanza e trovai la porta della sua camera chiusa
Bussai e dall' altra parte della porta un "avanti" mi permise di aprirla.
Lo vidi, si era cambiato, indossava unaagliana mezze maniche e un paio di pantaloncini corti.
Stava sotto alle coperte, solo il busto fuoriusciva
"hey" parlai nuovamente con tono calmo
"che vuoi?"
"parlare con te"
"non ne ho bisogno" si rese conto che la sua voce era crinata e le lacrime erano sull'orlo di scendere quindi si voltò dandomi le spalle
"Chicco, si che ne hai bisogno, puoi mentire agli altri, ma non a me, ti conosco fin troppo bene, e per quanto io possa stare a Torino, non mi potrai convincere così" mi sedetti sul bordo del letto, dietro alle sue spalle e posai una mano su di esse
"da quando sei andata a Torino non ho più nessuno con cui sfogarmi...mi sento perso" era sull'orlo di piangere
"girati e guardami"
Si voltò e mi guardò con le lacrime agli occhi, mi fece rattristare
"vieni qui Chicco, abbracciami" apri le braccia e subito ci si fiondò dentro "rimarrò qui, ho avuto una proposta alla scala di Milano, non torno più a Torino"
"torneremo a passare tutti i giorni insieme?" mi chiese con una voce rotta ma felice al contempo
"si" sorrisi lasciandogli un bacio fra i capelli ricci
"in questi mesi ho avuto tanta paura...non c'eri tu a consolarmi, non c'eri tu nei momenti no, tu non c'eri dentro casa, alle mie partite, non eri da nessuna parte, non sapevo come fare, stavo diventando pazzo" disse singhiozzando guardandomi
"ma adesso sono qui, puoi sfogarti, dirmintutti ciò che ti passa per la mente, anche la minima cazzata, perché sarò qui per te Rayan, non dovrai più tenerti tutto dentro" gli accarezzai la guancia
Ci guardammo a lungo negli occhi poi tutti e due ci avvicinammo lentamente e delicatamente le nostre labbra si scontrarono
Appena ci staccammo sorrisi e subito dissi che ne avremmo parlato il giorno seguente
Mi stesi accanto a lui e sotto il mio tocco delicato si addormentò su di me
Zaccaria entrò e trovandolo così sorrise
"era stanco e si è addormentato, lo lascio riposare, ne ha bisogno" parlai a bassa voce continuando a coccolare il ragazzo sopra di me
Suo fratello mimò un "che bellini" e poi uscì dalla stanza
"se solo tu sapessi quanto ti amo Rayan" gli baciai la fronte e poi mi addormentai con lui