Joy's pov
Ci dirigemmo verso il bar, sia io che Plant prendemmo un the alla pesca mentre Fiks al limone
"Come fai a preferire il limone alla pesca?!" dissi rivolgendomi al rosa per cominciare una conversazione
"Boh in realtà li preferisco entrambi, semplicemente ora tengo genio di the al limone" risponde Fiks
"Vabbè alla fine si sa che alla pesca è migliore" intervenne Plant
"Esatto" confermai io sorridendo, ci guardammo per un attimo negli occhi mi intrigavano così tanto ed erano solo occhi
"Come vi siete conosciuti?" chiese Fiks, forse Plant ancora non glielo aveva spiegato
"Ieri mi ha aiutata a portare la valigia e boh siamo diventati...amici" risposi
"Si esattamente così" riprese Plant
Parlammo per un pò, Fiks era molto simpatico strinsi anche meglio i rapporti con Plant, ma verso le 12 i ragazzi dovettero andare a provare all'Ariston, subito dopo mi arrivò una chiamata da Rose
"Buongiorno bella dove sei?" mi chiese appena risposi
"Buongiorno, sto al bar come mai?" dissi
"Nulla devi ancora raccontare a me e Marianna cosa è successo ieri sera"
"Ma non avete dormito per colpa di questo pensiero?" dissi ironica
"Dai, vieni da noi siamo nell'atrio, tra poco dobbiamo andare a provare all'Ariston"
"Va bene, il tempo che pago e vi raggiungo" staccai la chiamata, mi alzai dirigendomi alla cassa per pagare ma per mia sorpresa i due ragazzi punks pagarono per me senza dirmelo, andai così verso i divanetti dell'atrio dalle mie amiche
"Eccola quii!" esclamò Big Mama, entrambe si alzarono in piedi, Rose mi abbracciò mentre Marianna si limitò ad un bacio sulla guancia, e ci sedemmo tutte e tre sulle poltroncine di quella sala
"Quindi ieri sera?!" Marianna sembrava eccitata di sapere, e quindi gli raccontai in parte cosa era successo, evitai di raccontare la parte del fiore, anche se Rose subito prese parola ricordandolo
"Hai dimenticato la parte di quando vi stavate quasi per baciare" alle sue parole subito sudai freddo
"Ma no! che dici" dico finendo l'esclamazione con una risata nervosa finale
"Ah e quindi quando vi stavate guardando e lui ti ha preso il mento non era per un bacio?!" disse Rose mentre continuava a sostenere la sua teoria
"Nono, hai frainteso e anche di tanto, mi ha semplicemente messo il fiore che mi ha regalato nei capelli tutto quì" mi sentivo andare a fuoco, sintomo che le mie guancie si erano arrossate
"Impossibile crederti mentre arrossisci solo parlando di lui" disse Mami
"Ma a me non piace, come ve lo devo far capire" dico in tono esasperato, le due si diedero un occhiata d'intesa tra loro
"Andiamo a parlare in un posto appropriato come il ristorante, sto morendo di fame" disse la ragazza dai capelli blu
"Hai ragione, dobbiamo mangiare" concordò Mami
"Va bene, andiamo" ci alzammo tutte e tre e andammo nel ristorante dell'hotel a mangiare.
Una volta sedute cominciammo a sfogliare il menù parlando delle prove di quel pomeriggio, dal menù del giorno scelsi il primo piatto di terra e così a seguire il resto delle portate
"Quindi Joy vieni a vedere le nostre prove?" mi chiede Marianna che io ho soprannominato Mami
"No, non posso, oggi vado a vedere le prove di papi e poi me ne torno insieme a lui perché mi devo preparare per stasera" risposi
"A che ora cominci a prepararti?" mi chiede Rose
"Il parrucchie viene verso le 16:00, fa prima i capelli a me e poi li va a fare ai miei genitori" dico forse dando un pò troppi dettagli
"Ah, pensa noi proviamo a quell'ora all'Ariston" disse Mami
"ma infatti appena finiamo dobbiamo correre per fare tutto" continuò Rose
"Almeno non cantate per prime" dissi cercando di sdrammatizzare.
Continuammo con questi discorsi per tutta la durata del pranzo, poi ci salutammo una andò a riposarsi mentre l'altra andò a provare nella sua saletta, io andai nella camera di papà per dirgli che avevo intenzione di farmi una passeggiata dal hotel fino al teatro Ariston per assistere alle prove di papi, Marco si offrì di accompagnarmi ma rifiutai preferivo passeggiare da sola e così feci.
San Remo è una città molto carina e molto piena durante la settimana di Sanremo, mi piace passeggiare per quella strada mi trasmette tranquillità.
In quasi 10 minuti a piedi arrivai alla mia destinazione ci misi di meno oggi a piedi che ieri in macchina, ma capisco, con il traffico è impossibile muoversi.
Arrivai lì ma un ostacolo non voleva lasciarmi entrare, l'ostacolo in questione era il bodyguard davanti a me che non credeva che fossi la figlia di Mahmood e impediva in tutti i modi la mia entrata, provai ad entrare anche dall'entrata dal retro, ma quel bodyguard era irremovibile.
Fortunatamente le mie salvezze mi notarono, Alfa e Josè si avvicinarono al bodyguard e mi aiutarono ad entrare, una volta entrata li salutai entrambi e li ringraziai, Alfa dovette però correre a prepararsi per la prova mentre io e Josè ci dirigemmo con tranquillità nel teatro prendendo posto e ascoltando le varie esibizioni.
Dopo aver ascoltato Diodato e D'Argen D'Amico arrivò finalmente il turno di mio padre, effettivamente la prova all'Ariston consisteva nel cablare bene le cuffie del partecipante in gara e capire le angolazioni della telecamera per evitare errori.
"Wow Joy, con questa tuo padre spacca è una hit" disse Josè
"Si, lo penso anche io, anche se ci sono molte altre canzoni forti" dico esprimendo il mio pensiero
"Si assolutamente, pure Annalisa ha sfornato la sua hit estiva" continuò lui
"Immagino, ma da quanto tempo sei qui?" la curiosità è la mia condanna
"Mh da stammattina" rispose Josè, annuii per fagli capire che avevo capito, poco dopo Ale finì la prova audio e sempre sul palco dal microfono mi dice di aspettarlo fuori nei camerini, e così faccio, saluto Josè che avrei rivisto quella sera, mi recai fuori i camerini e appena arrivai lì, papi uscì dal camerino
"Bellissima come stai?" mi abbracciò, si vede che era stanco di quella giornata, ma purtroppo per lui non era ancora finita
"Sto bene, te invece stanco?" lui accennò un sorriso per farmi intendere che avevo ragione.
Insieme ci avviammo verso l'uscita dove ci aspettava la macchina che ci avrebbe riaccompagnato in hotel, non ci volle molto e appena arrivammo papi andò in camera sua a riposarsi e stessa cosa feci io.
Una volta arrivata in camera impostai una sveglia che sarebbe dovuta suonare dopo un ora, essendo io una ragazza dormigliona per me ogni momento è perfetto per dormire, soprattutto questo, e poi mi sarebbero servite energie per la serata che stava per arrivare.
Stranamente però mi fu un pò difficile addormentarmi per tutti i pensieri casuali che mi passavano in testa, provai ad accendere la tv per alleggerire i miei pensieri e distrarmi un pò, ma il mio cervello purtroppo è una macchina tormentatrice, passai allora alle maniere forti che mi costrinsero ad alzarmi per cercare le cuffie, la musica avrebbe sicuramente alleviato questo fastidio.
La musica c'è sempre stata per me ed era la mia unica e vera valvola di sfogo insieme al tennis, il tennis e la musica sono due cose che con certezza amo fare.
Non ci misi tanto a trovare le cuffie sepolte dai vari oggetti dentro la borsetta, appena le trovai mi gettai di peso sul letto e le misi facendo partire la stessa playlist del giorno precedente, i pensieri si azzerarono totalmente, c'eravamo solo io e "pazza musica" si susseguirono vari brani che non ricordo precisamente perchè ero in dormiveglia.
Alla fine mi svegliai per conto della sveglia che interruppe la musica, è già passata un ora? sembra passato meno di un minuto, mi alzo disattivando la sveglia e riposi nella borsetta le cuffie.
Qualche minuto dopo mentre la televisione mi faceva compagnia bussarono alla porta della camera, andai ad aprire e mi trovai proprio lui, il parrucchiere Alfredo alla quale da quando ho cominciato a vivere con i miei genitori ho sempre affidato i miei ricci
"Joy come stai?!" Alfredo aveva come sempre un sorriso sgargiante
"Tutto bene, accomodati, tu come stai?" risposi per non sembrare scortese
"Sto bene, a breve dovrebbe arrivare pure Greta per il make-up"
"Uh perfetto, l'unico problema è che in tutto questo deve ancora arrivare sia il vestito che il fotografo" dissi per cominciare una conversazione mentre il parrucchiere cominciava ad aprire la valigietta e posare sul tavolo le varie spazzole e prodotti per capelli
"Vedrai che arriveranno presto, nel frattempo andiamo a fare velocemente lo shampoo prima che arrivino gli altri" Alfredo andava di fretta, e in parte capisco pure la sua frustrazione, so che odia lavorare con tanta gente attorno infatti per questo è venuto molto prima rispetto agli altri e non solo, questa sera non aveva solo me ma anche i miei genitori che sarebbero usciti in televisione quindi dovevano risultare perfetti
"Hai già qualche acconciatura in mente?" mi chiese mentre mi stava imbalsamando i capelli
"Sinceramente non so, dopo ti faccio vedere il vestito e mi consigli tu qualcosa?" dissi fidandomi ciecamente, nemmeno il tempo di lasciar rispondere Alfredo che bussarono alla porta
"Sicuramente questa sarà Greta, non ti muovere, vado ad aprire" Alfredo si asciuga le mani e si precipita verso la porta per aprire, fuori dal bagno sento una voce femminile e credo sia Greta, che con molta sincerità ammetto di non aver mai incontrato, ma i miei genitori hanno insistito che venisse lei e io li ho ascoltati, l'avevo cercata già qualche giorno prima su Instagram solamente per capire come lavorava e per capire chi fosse
"Ciao Joy, sono Greta, comincio a sistemarmi mentre ti aspetto" urlò la voce dall'altra stanza
"Sisi fai con comodo" risposi vedendo Alfredo tornare e continuare a svolgere il suo lavoro.
Finalmente dopo una mezzoretta finimmo di fare lo shampoo e ci mettemmo nell'altra stanza, dove c'era la scrivania e lo specchio, essendo che il vestito non aveva ancora raggiunto la mia camera d'hotel presi il telefono e feci vedere ad Alfredo una foto del vestito indossato
"Ok, io opterei per un raccolto davanti che non ti nasconda il viso ma allo stesso tempo quì dietro sciolti che ti valorizzino il riccio casomai mettiamo pure un fermaglio che abbina al vestito" mi disse Alfredo spiegandomi la sua idea
"Mi fido di te, fai tu" inutile dire che una volta finito mi innamorai di quell'acconciatura
"Sono bellissima grazie" dissi sorridendo e non facendo a meno di guardarmi allo specchio, capii che anche lui era soddisfatto quando sorrise
"va bene Joy, io vado giú dai tuoi genitori, se succede qualcosa ai capelli e io sono ancora qui non esitare a chiamarmi" disse avvicinandosi alla porta appena finì di ordinare la sua valigia
"va bene, grazie ancora" risposi salutandolo con una mano mentre tornavo a sedermi per il trucco
"Piacere Joy, io sono Greta e per questa sera sarò la tua make-up artist" disse lei allungando la mano, io feci lo stesso
"Qualche idea? o mi dai la via libera?" mi chiese
"Mh vabbè non so se hai già visto il vestito prima, il trucco ovviamente sempre su quei colori ma hai il via libera" le dissi mentre prendevo il telefono e le mostravo la foto del vestito
"È perfetto, ti farò un trucco leggero come una farfalla" disse facendomi scappare una risata per la battuta allusoria che aveva appena fatto perchè il vestito era letteralmente ricoperto da farfalle ricamate, mi trovai in sintonia con Greta e parlammo di parecchie cose.
Mentre finiva di rifinire l'occhio sinistro bussarono alla porta, finalmente il mio vestito pensai, e così fu, Greta andò ad aprire la porta e tre persone entrarono in camera mia, il fotografo e due ragazze che credo che lavorino per Dior essendo che avevano il vestito chiuso nel porta abiti nero in mano, anzi, ora che le squadro meglio una credo di conoscerla, ma l'altra non mi viene proprio a mente chi sia
"Salve Joy io sono Rossella, ho disegnato e aiutato nella creazione del vostro vestito" mi disse in modo formale la prima ragazza che a quanto pare non avevo mai conosciuto, per come parlava sembrava che avesse addirittura paura di dire qualcosa di sbagliato
"Io sono Angela, non so se ricordi ti ho aiutato a misurare il vestito due volte" disse la faccia già conosciuta
"Sisi mi ricordo" risposi, Greta continuò a parlare mentre gli altri si sistemavano nella mia camera, appena finimmo il make-up mi diressi in bagno insieme ad Angela che mi aiutò a indossare il vestito.
Mentre stringeva i lacci dietro il corpetto presi il telefono per vedere se mi fosse arrivata qualche notifica importante, mi stupii nel vedere che erano già le 19:00, e tra meno di un'ora sarei dovuta stare all'Ariston, mi salì l'ansia pensando alla catastrofica probabilità di arrivare in ritardo
"Abbiamo finito" Angela riportò i miei pensieri sulla terra ferma appena disse queste parole, mi guardai allo specchio, e devo dire che quel vestito verde pistacchio mi faceva sembrare una principessa, per non parlare del trucco e i capelli che rendevano il tutto armonioso alla vista
"Andiamo di là che mettiamo i gioielli" con un gesto della mano Angela mi invitó a tornare nell'altra stanza, dove Greta stava finendo di sistemare la sua roba per andarsene, il fotografo era fuori al balcone a fumarsi una sigaretta e la povera Rossella stava aspettando me per i gioielli.
Ne provammo diversi ma alla fine optammo per l'argento, e subito fuori al balcone a fare le foto per la pagina ufficiale di Dior, passammo infine dopo forse una decina di minuti a vedere le foto belle e le foto da scartare, vidi che mi fece anche delle foto mentre stavamo scegliendo le collane.
Chiesi di inviarmene alcune che non sarebbero mai uscite sulla pagina ufficiale di Dior, quindi evitando che quelle belle foto andassero sprecate le avrei postate io, qualcuno bussò alla porta, probabilmente è mio padre, mi scuso con il fotografo e vado ad aprire la porta, per poi capire dai riccioli biondi che la mia supposizione era completamente sbagliata
"Josè...come mai qui?" chiesi appena vidi il ragazzo
"Oddio Joy sei bellissima, mi chiedevo se ti andrebbe di venire con me all'Ariston" disse lui leggermente insicuro
"Grazie, anche tu sei molto elegante, ehm se mi dai 10 minuti ci sono" dissi pensando alle ultime cose che dovevo fare
"Ma si certo, ti aspetto" disse felice Josè
"Se vuoi puoi aspettare dentro" dico invitandolo ad entrare
"Nono, non preoccuparti ti aspetto all'atrio giú" rispose sorridente mentre si allontanava verso le scale
"Non fare tardi" continuò per poi scendere definitivamente le scale, io sorrisi e chiusi la porta, per tornare alle mie faccende, la troupe che mi aveva aiutato nel prepararmi si stava congedando
"Appena finisci metti il vestito nel porta abiti, lo verrò a ritirare domani e poi quando finisce Sanremo lo vieni a ritirare a Milano va bene?" mi spiegò Angela
"Va benissimo, grazie ancora" li salutai, io presi la borsetta e misi dentro le cose fondamentali, come telefono, fazzoletti, gloss nel caso il rossetto andasse via e per ultima ma importantissima, la chiave della stanza, e così chiusi la porta dietro di me andai verso l'ascensore, evitando di farmi quattro piani di scale con i tacchi.
Mi avvicinai a Josè che stava parlando con una persona che non credo conoscere, una volta che finirono la conversazione Josè mi rivolse la sua piú totale attenzione
"Allora, sei pronta?" mi chiese
"Cerchiamo di non fare tardi" gli risposi
"Oh ma lo sai che è la nostra specialità" disse facendomi ridere.
Il viaggio in macchina fu lento, vabbè è normale tutta l'Italia era a San Remo per questa settimana, nonostante il viaggio lento Josè continuò a fare battute e a farmi ridere.
Parlammo anche della scuola, perchè per chi non sa, frequentiamo la stessa scuola ma con indirizzi diversi, i miei basati sulla musica che lo rendono effettivamente quasi simile al liceo musicale invece il suo indirizzo è basato sulla recitazione, la criminologia e le lettere.
Dopo circa mezzora arrivammo al retro del teatro, l'entrata degli artisti, alzai lo sguardo verso un orologio erano circa le 20:10 nell'entrata del teatro c'erano molte persone alcune riconoscendo chi eravamo ci hanno chiesto pure una foto, cosa che accettammo, dalle vetrate si riusciva a vedere fuori dove c'era altra marea di gente
"Abbiamo ancora mezzora andiamo a vedere come se la passano lì dentro?" mi chiese Josè, io subito annuii e lo seguii per una porticina che faceva accedere ai camerini e al retro del palco.
Lí dietro sembrava che se la spassassero ma c'erano alcuni come Alfa o Geolier che si notava che avessero paura, i piú piccoli in mezzo ai big del festival, vidi anche mio padre con quella giacca di Armani bellissima, capii il motivo per la quale Ale avesse scelto Marco era semplicemente divino, essendo che stava parlando con Amadeus e Fiorello io e Josè ci avvicinammo
"Amore ma sei bellissima" dice interrompendo il suo discorso con i suoi colleghi
"Non è che tu sei da meno" risposi al complimento di papà
"Tuo padre ha ragione sei proprio bella" replicò Fiorello, sorrisi e lo ringraziai.
Poi ci allontanammo per andare a dare la buona fortuna ai nostri amici, ovviamente subito andai da Rose e da Marianna erano bellissime quella sera ed avevano una grinta pazzesca, vidi i 3 ragazzi dei LaSad e mi fermai a parlare con Fiks, gli altri due erano ancora impegnati nel trucco, mi sentivo osservata ma non diedi molta importanza alla fine sono abituata a sentirmi sempre così sotto gli occhi di tutti.
Infine prima di andare a prendere posto nel teatro andai a dare la buona fortuna a mio padre dandogli un abbraccio e un bacio, poi Josè mi offrì il suo braccio ed insieme uscimmo dal retro del palco e andammo a sederci ai nostri posti in prima fila, lui accanto a sua madre ed io accanto a lui, non ci volle molto che le luci in sala si spensero e mio padre aprì il festival di Sanremo, ero così fiera di lui.
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Angolo Autrice
Hey ecco a voi un bel capitolo da 3000 parole
A breve comincieranno i veri scandali
secondo voi cosa succederà durante la prima serata?
cosa ne pensate del personaggio di Josè? non lo vedete un pò troppo attaccato a Joy?
Mi fa piacere che rispondete a queste domande nei commenti, e se vi è piaciuto questo capitolo non esitate a lasciare una stellina💙
-Ziagloria