Hellen
«dove mi porti?!» dico praticamente urlando.
Sono aggrappata a Juliet che sfreccia con la moto. Menomale che ho il casco...
«ti fidi di me?»
«si..almeno credo» detto ciò, sfreccia ancora più veloce.
Arrivati, scendo immediatamente e tolgo il casco, per poco vomito, Juliet è tranquillissima e mi dirige in una stradina buia. «dove stiamo andando?» non mi risponde, apre una porta alla sua destra che neanche avevo notato e mi trascina dentro.
«July! Dove diavolo mi hai portata?!» la musica è assordante, la gente balla e beve, le luci sono colorate e accecanti e io sono molto confusa. Mi giro e July non è più con me, cammino a vuoto, ma talmente gente c'è, che sono obbligata a fare tipo i parkour.
«ehi, tesoro!» mi volto di scatto e un uomo mi circonda la vita. «lasciami!»
lui circonda di più la presa e io gli urlo contro, neanche ho osservato bene il suo viso per capire chi era.
All'improvviso lui mi lascia andare e lo guardo in faccia.
«cazzo..non volevo farti male o farti spaventare. Scusa» dice passandosi una mano tra i capelli color grano.
«Steve!?» mi fa la linguaccia. È ubriaco?
«si, sono io»
«che ci fai tu qui? Hai bevuto?»
«ho guadagnato un po' di soldi e son venuto qui a bere. E tu che ci fai in discoteca, signorina?» aggrotto le sopracciglia, ora che gli dico?
«ecco...sono venuta qui con una ragazza..» effettivamente mica posso dirgli "sono venuta con una ragazza che ho visto una volta sola e mi ha trascinata qui a caso" sarebbe da sciocchi, ora che ci penso.
«aspetta, la conosci sta ragazza?»
«no» sgrana gli occhi, mi sento una stupida. Perché sono sempre in mezzo alle situazioni imbarazzanti?
«stai qui con una ragazza che non conosci?» annuisco.
All'improvviso spunta July dal nulla che appena vede Steve si blocca.
«TI AMO UOMO SCONOSCIUTO!» per poco non mi accascio a terra dalle risate, sto per perdere tutti e due i polmoni. «sei bella però...non voglio fidanzarmi così a caso» lei gli circonda le spalle in un abbraccio affettuoso e io lì sono morta completamente.
Steve ha una faccia bianca, ho paura che possa venirgli un infarto, ma l'infarto sta venendo a me visto che lei inizia a muovere i fianchi con lui a ritmo di musica. «se mio fratello ci vedesse ti ucciderebbe!» dice ridendo e lui è più scioccato di prima.
«ma cos-.. Ma se sei stata tu a venire a ballare con me!»
Lei sbuffa e si mette a ballare con lui, io vado all'angolo bar e prendo una coca cola,vedere lo spettacolo di Steve e Juliet insieme è troppo divertente.
Sono sotto gli occhi di tutti, al centro della pista.
«Prendimi!» mi volto di scatto, July prende la rincorsa, Steve urla in preda al panico, lei si lancia su di lui e poverino sbatte con il culo a terra.
«Dovevamo fare la scena di Dirty Dancing!»
Dopo ore interminabili a cercare di staccare July da Steve riesco a trascinarla fuori dal locale.
È sera tarda e forse dovrei tornare alla villa.
Lei prende uno spinello e lo fuma, poi inizia a bere dalla bottiglia di vetro che ha in mano e la getta a terra e mi sporca pure.
«July, torna in te!» non si volta.
«non dovresti fare così! Non devi bere né fumare! Ti pare normale venirti ad ubriacare così a cavolo?! Smettila!» dico urlandole.
«perché?» dice voltandosi di scatto con gli occhi lacrimanti per via dell'alcool.
«sei come gli altri? Vuoi che faccia quello che mi dicono tutti ma stavolta non lo farò! Posso essere libera di farmi vedere per quella che sono oppure di fare quello che voglio?» le prendo il viso tra le mani. «calmati, non voglio costringerti a fare nulla ma è solo per il tuo bene» chiude l'occhio bianco e se lo strofina.
Si stacca e mi indica l'occhio.
«sai che ogni giorno soffro per quest'occhio bianco del cazzo? Sai che i miei continuano a dirmi di coprirlo e che una bella signorina non deve fare vedere le sue imperfezioni?» mi si stringe il cuore, poi trovo il coraggio di parlare.
«cosa ti è successo all'occhio?» esita qualche secondo e poi parla a voce bassa. «ero in moto e ho avuto un incidente, ho perso la vista in un occhio, veramente in tutti e due dovevo perderla ma..diciamo che il destro ha avuto più fortuna dell'altro» fa una risata amara. «bere è come uno sfogo per me, so che fa male ma..posso stare tranquilla mentre bevo e cancello tutto per un po' di tempo.. per non parlare di quando il mio ragazzo mi ha lasciata e da lì ho avuto ancora più conforto» la fisso per un po'. Sembra una ragazza così tranquilla e non riesco a capire come sia possibile tutto ciò.
Mi dà una pacca sulla spalla e poi scappa quasi correndo, lasciandomi in mezzo la strada.
Entro in casa un po' perplessa per prima, il portone si apre e il diavolo in persona con la sorella e la madre, sono davanti a braccia conserte. Ma Michael dov'è?
«Hellen Wilson!» dice indicando il vestito macchiato di birra.
«ha bevuto, mamma, è birra quella!» dice sussurandole la figlia all'orecchio.
«hai bevuto?!» scuoto la testa velocemente. «no! Non so come mi sono sporcata ma io non bevo!»
«in camera tua!» sbatto le palpebre velocemente, è strano che sono sia arrabbiata e felice. Arrabbiata perché mi stanno accusando ingiustamente, felice perché è la prima punizione che ricevo da un genitore.
Sembro una strana ma per me è tutto nuovo e voglio scoprire ogni singola cosa che mi sono persa negli anni senza mamma e papà.
«ma io non ho fatto nulla mamma!»
«non sono tua madre e non lo sarò mai!» mi si spezza il cuore. Di solito le persone adottano i bambini perché vogliono essere chiamati mamma e papà, ma lei.. perché? Perché?
«vai o ti rispedisco all'orfanotrofio» corro per le scale ed entro in camera.
Qualcuno bussa ma io non apro.
«sfigata? Ci siamo scordate di augurarti una buona notte nella tua nuova casa! Sogni d'oro!» la frase viene accompagnata da una risata malefica e mi metto a piangere silenziosamente.
«posso?» Michael apre la porta e si siede sul letto. «non piangere, Hellen, ci sono io se vuoi, io sono tuo fratello.» dicendo ciò arrossisce e si scompiglia il suo ciuffo. Quant'è carino quando fa così, lui mi vuole bene e io a lui. Voglio fidarmi di lui, seriamente, sento che sarà un porto sicuro per me.
Lo abbraccio e lui rimane immobile e poi si scioglie nell'abbraccio anche lui. Mi sento al sicuro ora, non è come le sorelle, non è cattivo, è buono. E io lo ammiro, credo. Sento delle emozioni nuove con lui e questo mi fa provare timore.
«ti porto in giardino» dice staccandosi per primo .
«ma non posso»
«fidati di me»
Stiamo camminando per il giardino da una mezz'oretta, ho paura che scoprono che sono qui.
Michael mi fa avvicinare al telescopio vicino alla grande fontana.
«le hai mai viste le stelle da vicino?» scuoto la testa e lui mi fa chinare.
«guarda qui, da qua vedrai tutte le stelle» avvicino l'occhio al telescopio e rimango estasiata dal panorama che sto ammirando.
«le vedi le stelle?»
«si» nel cielo c'è una stella più luminosa tra tutte, inoltre penso sia quella anche la più bella. «le conosci le costellazioni?»
«no, non le ho mai studiate a scuola»
«dovresti vederne una che ha la forma di una carriola tipo» annuisco, distolgo lo sguardo per guardare Michael che ha lo sguardo assorto nel cielo.
Le sue iridi color nocciola si illuminano, sono lo specchio perfetto per le stelle. «di solito questa è la più facile fa vedere, c'è ne sono tante altre che possiamo ammirare ma non so se stasera si vedono» ho l'attenzione su qualcos'altro, anzi su qualcun'altro, Michael. Cavolo, è bellissimo ed è così gentile con me.
«guarda se puoi vedere il pegaso, è vicino alla costellazione Andromeda» si mette dietro di me e mi indica col dito dove più o meno deve essere la costellazione. Mi volto verso di lui nello stesso momento in cui si mette a osservarmi le labbra, restiamo così per un paio di minuti e poi lui si mette a davanti il telescopio, gli lascio il posto per osservare le stelle. Ed è fottutamente bello.
«di solito vengo qui quando sono incazzato, mi rilassa vedere le stelle»
«hai voluto portare pure me allora.. per rilassarmi diciamo» annuisce e poi guarda l'orologio che ha al polso, si mette il cappuccio della felpa e mi prende la mano.
«le stelle sono sempre state l'unico argomento che mi interessasse veramente, le studio per i fatti miei in camera e la sera mi metto alla finestra con un piccolo telescopio che tengo sempre nel caso mi venisse un po' di malinconia... comunque forse è meglio che rientriamo, c'è freddo» annuisco e lo seguo. Poi di scatto si ferma, si volta e mi sorride «quando torni in camera, ricorda di segnare sul taccuino che ti ho dato che i miei e le mie sorelle vanno a dormire verso le 21:00 quindi non c'è pericolo che li troviamo in giro ora» gli sorrido ed entriamo dentro la villa.
«signorina! Signorina Hellen!» apro gli occhi molto lentamente. Ma che ore sono? Sono soltanto le 7 del mattino!
«Chi è?» dico assonnata.
«sono la cameriera, Dafne!» la lascio entrare e mi serve un vassoio con un sacco di dolci e bevande fresche. «buon risveglio signorina»
«e che risveglio!» mi metto subito ad assaporare il cornetto alla crema e inizio a sorseggiare il te, ovviamente alla pesca.
«cavolo è tutto buonissimo! Hai preparato tutto tu?» annuisce sorridente mentre apre l'armadio. Ci sono tantissimi vestiti stupendi!
«ma ieri non c'erano tutti questi vestiti..»
Lei si volta con un sorrisino malizioso.
«il signorino Michael mi ha ordinato di mettere tutti questi vestiti nel suo armadio. Forse li ha comprati ieri.» certo! Ieri quando sono scappata è rimasto con le sorelle al negozio, ha comprato tutto lui..
Mi sento in debito ora, veramente ne ho due, anche con July ne ho uno, ancora devo darle i soldi per avermi comprato tutti quei libri. Prenderò i soldi che ho risparmiato in questi anni e li darò a tutti e due, spero che bastino però.
«dove posso trovare mio fratello?»
«in giardino, lui di solito fa colazione lì» mentre fa per uscire dalla stanza si blocca. «ah, mi sono dimenticata a dirle che mi ha ordinato anche di consegnarle la colazione in camera» sono senza parole. Ha pensato a tutto.
«Signora Dafne, mi può dare del tu?» mi guarda stranita. «lei mi può dare del tu,non io. Con permesso» e poi esce. Aveva la faccia bianca come un lenzuolo.
Qua son tutti strani...
«Michael!» alza gli occhi dal libro che sta leggendo e mi sorride. «Hellen! Siediti.» faccio come mi dice, mentre lui segue ogni mio movimento.
«non dovevi disturbarti..»
«che intendi?» dice continuando a leggere il libro.
«lo sai benissimo » mi ridacchia e poi si blocca a osservarmi le labbra.
«c'era bisogno di mandarmi la colazione in camera e comprarmi tutti quei vestiti?»
«Si. Motivo uno: forse è meglio che non stai con le mie sorelle e mia madre già di prima mattina.
Motivo due: si, c'era bisogno, ti servivano vestiti nuovi e anzi, provali perché se si deve cambiare misura dobbiamo andarci.» e poi si rimette a leggere.
« è molto premuroso il signorino Michael a quanto noto..» lo vedo arrossire un po' e mi metto a ridere.
«ma aspetta...non ho fatto una buona figura con tua madre se non mi sono presentata a colazione, io...»
«ho detto a mia madre che volevo farti fare colazione in camera e si è trovata d'accordo» dice interrompendomi.
«guarda chi c'è! I nostri fratellini,Rosline..» luride cornacchie.
«oh, che bello vedervi. Sembri più sarcastica del solito oggi, Madeline» ridacchia maliziosamente, ho una voglia matta di darle una sberla.
«Hellen, come ti è sembrata la prima notte qui? Dormito bene?»
«meravigliosamente, direi»
«ottimo..» Rosline si siede, non ha detto una singola parola da quando è qui, Michael la guarda male e lei rimane con lo sguardo verso l'alto. Ma perché sta ragazza ha sempre sto sguardo di superiorità?
«e tu perché mi guardi così?» ecco la prima frase della mia sorellina.
«niente, perché come ti guardo?» dice col broncio.
«con gli occhi aperti come un gufo?»
Faccio una risata e Micheal si scioglie anche, Rosline continua a guardarmi male. Così mi metto a reggere il suo sguardo, guardandola dritta negli occhi.
«che c'è, vuoi un autografo?» che c'è, vuoi una sberla?
Hellen non pensare queste cose, è tua sorella. Tua sorella. Purtroppo.
«si,mi farebbe molto piacere » dico sorridendole e vedo che diventa improvvisamente tesa.
«allora...sono veramente colpita dalla tua capacità di sporcarti sempre. Insomma ieri a pranzo e quando sei tornata stanotte. Non sei perfetta come dovrebbe essere una Wilson.» un respiro profondo e calma. È Madeline. Non è Rosline. Posso affrontarla tranquillamente, forse.
«si hai ragione, forse dovrei imparare da te ad essere così "perfetta"»
«si forse dovresti...» mamma mia...alla faccia della sincerità.
«Signorino Michael, c'è un chiamata per lei» lui si alza e mi lascia sola con le gemelle. Sono in imbarazzo e a disagio. Ma devo farci l'abitudine, no?
«ti va di andare da Michael? Ti annoi a stare con noi, vero?»
«no, voglio stare qui, vi dò fastidio?»
«veramente..» Madeline inizia a dire qualcosa e Rosline sputa il caffè che stava iniziando a bere, addosso alla sorella. Mi metto a ridere fino allo sfinimento e poi vado entro dentro la villa.
«ROSLINE!» sento urlare al Mad, dò fastidio a tutte e due, ottimo!
«ma ci sarete sabato?» sento Michael parlare al telefono, non so con chi. Dannazione a me, però sono troppo curiosa e mi metto ad origliare alla porta.
«Jordan?» chi è questo?
«certo che ci deve essere! Ha avuto l'invito ufficiale e mi sembra giusto che accetti!» la festa di venerdì..doveva venire anche la famiglia della zia, quindi Jordan sarà un parente?
«ciao Juju!» apre la porta di scatto e lui mi ritrova chinata verso le sue ginocchia.
«cosa stai...»
«volevo entrare qui dentro e ho ascoltato se c'era qualcuno, ho bussato e per assicurarmi ho dovuto origliare..» non è vero, Hellen. Non ci crede nessuno, neanche te stessa ci crede.
«voglio crederti..»
«devi credermi!»mi sorride e poi va via. Ennesima figura di merda.
«signorina? C'è una chiamata per lei!» urla Dafne dall'altra stanza.
«Per me? »
«si per lei!» corro nell'altra stanza e rispondo. «chi è?» si sente una voce attratti, irriconoscibile. «ma chi è?» niente. «stupidi scherzi telefonici!»
«ora che son messo fuori si dovrebbe sentire. Hellen? Hellen?»
«Steve? Sei quel Steve? Steve William Wild?»
«in persona, o meglio no..non sono in presenza.» rido sinceramente, mi manca il mio amico, tanto.
«come hai avuto il mio numero?»
«non te lo dico perché già lo sai» no,non lo so.
«verrò anch'io alla festa!»
«quella di sabato?» lo sento dire un si mentre sbadiglia. «ho avuto un invito speciale, o meglio,devo andarci in incognito» sono molto confusa.
«ora devo andare, ciao!» riattacca subito.
Steve si infiltrerà alla festa?
Ma chi è che lo ha invitato?
Ciao a tutti!❤️
In questo capitolo abbiamo letto delle scene carine tra i due fratelli Michael e Hellen, inoltre abbiamo capito come si sente Juliet dietro la sua corazza.
Siete curiosi a sapere chi ha invitato Steve alla festa?
Cosa succederà tra Hellen e le sorellastre?
A presto con il capitolo 5!