Possibile mai che io non riesca mai a completare i miei piani. E' iniziata un'altra settimana e questa è ancora qui. Perchè? Semplice, quella santa donna di mia madre -per non dirle parole peggiori- invece di farsi una bella cena con gli amici, sabato sera è venuta a piangere davanti al mio corpo, e ovviamente la mia anima in quei momenti va sempre da lei, non so nemmeno come sia possibile, visto che solitamente decido io dove andare o meno, invece con lei è come una calamita, vengo attirato fino al mio corpo come se nulla fosse, e se lei non smette di piangere o di parlare con me, io non riesco a tornare in casa o in un qualsiasi altro osto io voglia. Delle volte vorrei ucciderla, mi interrompe sempre nei momenti meno opportuni, come sabato sera. Avevo solo appena iniziato a far terrorizzare quella ragazzetta, mi stavo divertendo, ma quando stavo per arrivare al momento più bello, quella dannata donna arriva ed è andato tutto in fumo. Fanculo, rovina sempre tutto. Mi ha dato una vita e ha sbagliato anche in quello, adesso non vuole nemmeno mandarmi altrove.
Oggi dal quel che ho capito viene quel coso osceno del suo ragazzo, gliene combinerò delle belle.
Il lunedì è arrivato come niente fosse, ed io stranamente sono carica di energie, forse perché ieri ho passato tutto il giorno a letto, ma davvero non riuscivo ad alzarmi. Sabato sera è stato davvero stressante, non so cosa sia successo ma questa casa sembrava quasi stregata, solo che sono abbastanza sicura che fosse la stanchezza a giocarmi brutti scherzi. Prima la finestra della cucina sempre aperta, io chiudevo lei si apriva, sicuramente non la chiudevo bene ma fatto sta che mi stavo cagando addosso. Poi la tv mi ha fatto impazzire, di spegneva e accendeva di continuo, fin quando non ho staccato la spina dalla corrente, devo farla sistemare o semplicemente comprarne una nuova. Poi per ultimo, talmente la stanchezza mi sono messa a letto e ho visto come se ci fosse un ragazzo nella mia stanza, ho riacceso la luce e c'era questo che mi salutava con la mano, era uguale al ragazzo delle foto che avevo in giro per casa, ma a differenza di quel bel sorriso aveva un ghigno quasi malefico, metteva paura, solo che poi ho chiuso e riaperto gli occhi e non c'era nessuno, sono crollata subito dopo. Inizio a pensare che il giorno dovrei prendere qualche caffè in più per combattere la stanchezza, sono sola in casa e non posso sempre immaginare tutte quelle cose ogni giorno.
"Si, hai ragione, dovresti bere più caffè o riposare un po' magari" Fuori da qui però.
Il cuore mi sale in gola appena sento una voce. Mi giro più volte non capendo se c'è qualcuno qui, ma è evidente, non c'è nessuno.
"Perché hai tutta questa paura?"
Ancora, la sento ancora.
"Chi è? Chi ha parlato"
"Sono la tua coscienza"
"Cosa? No, impossibile"
"Sono dentro la tua mente, dai pensa qualcosa"
Oddio, no, non esiste la vocina in testa vero? Io non c'ho mai creduto, non è reale tutto questo.
"Esiste la vocina in testa, come senti sono qui"
"Oh cazzo!"
Ahahaha!! Credo proprio che mi divertirò adesso. Perché non c'ho pensato prima? Questa sembra tanto intelligente ma alla fine non lo dimostra molto.
Arrivo a lavoro puntuale, e ancora prima che arrivino i direttori io ho già tutto pronto. Mando un messaggio a Jon per dirgli che ho dimenticato di lasciare le chiavi di casa mia, quindi se va prima deve passare qui a prenderle. Oggi non ha allenamenti, non ho capito bene il motivo, ma comunque ha detto che stasera cena da me e che prepara lui tutto. Inviato il messaggio mi metto rilassata, in attesa che arrivi qualcuno, nemmeno Shelby è ancora arrivata, il che è strano, lei arriva sempre puntuale o addirittura in anticipo. Passano alcuni minuti e finalmente arriva.
"Giorno, spero non siano ancora arrivati" dice con l'affanno.
"Buon giorno a te, no ancora non sono qui, ti sei addormentata?"
"No, ieri avevo dimenticato i calmanti alle erbe che mi avevi chiesto e sono passata a prenderli stamattina" Oh giusto, quelli per Horan. Potrebbero servirmi, Shelby mi ha raccontato che ogni qualvolta perde la sua squadra è molto irritato per alcuni giorni, e lui in un certo senso mi aveva anche avvertita, quindi meglio prevenire.
"Oh è vero, grazie"
"Figurati.. Ma, a cosa ti servono? Non dormi la notte?"
"No, non sono per me" annuisce e va al suo posto dopo avermi consegnato i calmanti.
"Buon giorno ragazze!" Payne è di buon umore, a differenza dell'altro che mi guarda come se volesse uccidermi, ma mica è colpa mia se hanno perso.
Saluto e Payne mi fa segno di andare in ufficio come da routine, e così faccio, prendo i fogli con le email e vado. Oggi c'è una bella giornata fuori eppure qui dentro sembra debba scoppiare un temporale da qui a pochi secondi, c'è aria nera.
"Questi sono per lei" vado vero Horan
"Non me ne fotte un cazzo" sbotta incazzato dopo avermi guardato in malo modo per alcuni minuti.
"Niall, un pò di rispetto, soprattutto con le donne"
"E' colpa sua, se abbiamo perso" E' troppo alterato, urla e sbatte di tutto. Mi avvicino alla porta e dico a Shelby di preparare una camomilla, mentre sento Payne dire ad Horan:
"Idiota è solo una partita e non giocava lei"
"Ma lei è fidanzata con quel coso, e tutto ciò che è collegato a quella squadra mi fa alterare ok?ok" Sta male, povero. Vorrei dire che mi dispiace ma no, non è così. Dalla vetrata vedo Shelby con la tazza in mano e così esco per andarla a prendere mentre quei due iniziano a dirsene di tutti i colori. Prendo anche i calmanti da sopra la mia scrivania e rientro nella stanza.
"Sei solo un povero idiota Niall!!"
"Allora, calma tutti, caro Mr Horan, questi sono per lei" gli metto il tutto davanti, "Beva la camomilla e poi prenda una o anche due pilloline di questo, e vedrà che la giornata andrà meglio" detto questo me ne scappo rifugiandomi nella mia postazione. Alzo gli occhi per vedere la situazione e ovviamente Horan mi guarda furioso mentre Payne sta ridendo come un matto.
Passa un'oretta in tranquillità, nessuno è più uscito o entrato da quella stanza, ed io mi sono fatta gli affari miei.
"Buongiorno ragazze!" Arriva qualcuno, ma sono impegnata a scrivere un'email che non do nemmeno retta a chiunque esso sia.
"Signorina ehm.. Roxy" sicuramente si è messo a leggere la mia targhetta, "Sono un pò in anticipo ma potrei entrare lo stesso o aspetto?"
"Lei è?" dico alzando lo sguardo verso questo tizio qui.
"Tyler?" "Roxy?" diciamo nello stesso istante. E' il ragazzo che qualche settimana fa mi ha aiutato a cercare Jon al locale in cui eravamo.
"Che ci fai qui?" chiedo
"Potrei farti la stessa domanda, ma vedo che sei la nuova segretaria. Io invece faccio il grafico qui"
"Oddio, è così strano che non ci siamo incontrati prima"
"Già, ma sai non esco molto dal mio ufficio durante il giorno" ride mentre io chiamo a quei due e fortuna mia risponde Payne. Inizio a chiedere se può entrare Tyler ma lui non mi fa nemmeno completare la frase che dice "Lascialo entrare"
"Bene, puoi andare, e buona fortuna con Horan" dico e lui sembra abbia subito capito dall'espressione tragicomica che fa.
"Tu conosci quel figo?" mi chiede Shelby, prolungando la 'o' e battendo più volte le palpebre verso il ragazzo appena entrato in ufficio. Sta quasi per sbavare, anzi no, senza quasi.
"Sì, ma asciugati la bava" Dico iniziando a ridere per la sua espressione improvvisamente imbarazzata.
"Fammelo conoscere"
"In realtà credo lo conosci più tu che io, questa è la seconda volta che lo vedo"
"Oh beh allora si, lo conosco da quasi due anni, solo che a me non rivolge la parola come a te, non lo ha mai fatto"
"Si vede che semplicemente non gli interessi"
"Oh magari gli interesso ed è timido" si questa è bella.
"Guarda, torna a limarti le unghia"
Finita la giornata, prendo l'auto e mi dirigo verso casa. Jon è passato un paio di ore fa a prendere le chiavi ed non è successo nulla solo perché Horan se ne è reso conto che fosse lui solo quando stava andando via e Payne, per fortuna, si era messo davanti alla porta del loro ufficio per non farlo uscire. Non oso immaginare cosa sarebbe successo altrimenti, anche se una vaga idea ce l'ho, ma comunque non è un tipo normale se si comporta in questo modo.
Arrivo a casa e nonostante non siano nemmeno le 7 già inizio a sentire un buon profumino, chissà cosa sta preparando.
Mi viene a salutare in salotto e mi tira con lui sul divano, dicendomi che non posso entrare in cucina prima delle 8. Mi coccola un pò e dopo mi dice che se voglio posso andare a fare un lungo bagno rilassante, mentre lui finisce di preparare la cena. Accetto volentieri, è così dolce quando vuole.
"Ma ti sei accorta che si veste male? Nemmeno mio nonno usa quei pantaloni."
Oddio, di nuovo la vocina.
"Si, sono sempre con te"
"Chi era tuo nonno?" ehm... chi era?
"La coscienza di tuo nonno" Si, può andare.
"E tua nonna?"
"Quella della tua"
Interessante... e allora perché la mia coscienza deve avere una voce da maschio? Che scherzo è mai questo?
"Scherzo della natura??" No era pessima questa.
"A volte dimentico che puoi sentire i miei pensieri, sei dentro di me ovviamente, cioè sono sempre io.. credo". Meglio evito di parlare ad alta voce.
Sei davvero stupida.
Finisco il bagno, indosso qualcosa, giusto per non stare in accappatoio e dopo scendo di sotto. Mancano una decina di minuti alle 8, provo ad entrare in cucina ma vengo bloccata e minacciata con un mestolo, così mi metto sul divano e noto della posta sul tavolino. La prendo e due buste sono aperte. Non sono mie queste due, sono a nome di un certo Harry Styles, non so chi sia.
"Jon, l'hai aperta tu?" alzo la voce per farmi sentire
"Cosa?"
"La posta"
"No, non l'ho nemmeno presa" Come no? Allora chi diavolo è entrato.
"E' venuto qualcuno qui? Io non ho preso la posta oggi"
"A parte la tua vicina che ha qualche problema ai neuroni, no"
"Perchè?" rido "Cosa ti ha detto?"
"E' entrata dopo che ho aperto e si è guardata intorno, poi mi ha chiesto se ero un nuovo acquirente e che la casa è stregata." E' fissata poverina, è così tranquilla questa casa. "Le ho detto che ci avrei pensato ed è andata via. Forse aveva lei la posta"
"Può essere" Adesso mi tocca chiamare Michelle, sperando che risponda e dirgli che ho della posta non mia, sicuramente del vecchio proprietario visto che l'indirizzo è corretto quindi non è sicuramente nessuno sbaglio del postino.
Ma no tesoro, tu non fai proprio nulla, la posta è mia, l'ho aperta io e tu ti fai i cazzi tuoi, o stanotte saranno guai per te e quell'altro idiota che vuole restare a dormire in casa mia. Arrivano ultimi e vogliono comandare. Stupidi viventi.
Provo a guardare la posta di questo tizio, sono curiosa, ma non riesco a tirarla fuori dalla busta, è come incollata dentro.
Impara a farti i cazzi tuoi, e leggiti la tua di posta, non la mia. Sei una donna insopportabile.
Lascio perdere e guardo la mia, a parte una lettera di mia madre, la quale ignoro, il resto è solo pubblicità che non mi interessa. Nel mentre Jon mi chiama dicendo che è pronto a tavolo, così vado da lui.